Pagine

lunedì 3 ottobre 2016

Gli USA minacciano la Russia di ritorsioni da parte del terrorismo islamico da loro finanziato




Giornalisti della pubblicazione “Kommersant” citano oggi vari analisti russi che avvisano circa il rischio di una possibile guerra indiretta tra la Russia e gli USA. Essi sostengono che i nord americani potrebbero attaccare le posizioni delle truppe dell’Esercito siriano, mentre la Russia potrebbe rispondere assestando colpi contro la denominata “opposizione moderata” protetta da Washington.

Gli analisti russi sono concordi nell’indicare che gli USA hanno varcato una linea rossa nelle relazioni con la Russia con il minacciare Mosca con possibili attacchi terroristici se questa non cambia la sua strategia in Siria. Il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby aveva detto che, continuando la guerra in Siria, i terroristi inizierebbero ad attaccare le città russe e Mosca e questa “riceverà i corpi dei suoi militari nei sacchi neri per i cadaveri”, così come “continuerà a perdere risorse e possibilmente aerei”.

“Blut und Boden”, Sangue e Suolo


Per tutta la vita avevo coltivato il desiderio di andarmene. Nulla mi legava alla terra che mi aveva dato i natali. Se, nell’infanzia, non sapevo che potevano esserci luoghi in cui la gente era, anche fisicamente, diversa, e viveva in modo sensibilmente differente, una volta giunto all’adolescenza non potei più ignorarlo, e da allora non passò giorno senza che sognassi di terre e genti altre, fra le quali non avrei potuto che stare meglio. Ciò che mi circondava non portava che lo stigma della grettezza, dell’ottusità, della limitatezza. Era la vita nella provincia profonda dell’Italia del Sud, in un paese di qualche migliaio di abitanti, dove la principale fonte di sostentamento rimaneva l’agricoltura e la pastorizia.

sabato 24 settembre 2016

WASHINGTON PREPARA UN COLPO DI STATO NELLE FILIPPINE




La grave denuncia è stata formulata dal portavoce del presidente filippino, Martin Andanar. Egli ha detto che l’opposizione locale, con il sostegno di forze esterne, sta per lanciare una campagna per le dimissioni del capo di stato eletto, Rodrigo Duterte.

La campagna dell’ opposizione per le dimissioni del Presidente  si dovrebbe svolgere sullo sfondo delle rivolte che, loro  volta, dovrebbero essere preventivamente organizzate con apposita attività di sobillazione. Le chiamate alla protesta di piazza sono già state diffuse nelle reti sociali. Uno scenario simile è quello che utilizza l’opposizione venezuelana, anche questo finanziato anche dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Fortunato il popolo che non ha bisogno di tecnici (in memoria di Carlo Azelio Ciampi)





di: Enrico Marino


Com’è stato possibile chiedere l’innalzamento dell’età pensionabile per milioni di lavoratori o avanzare l’oscena proposta di modifica del pensionamento anticipato, chiamata APE, che prevede in alcuni casi penalizzazioni ovvero la stipula a carico dei lavoratori di una sorta di “mutuo” bancario, quando un politico come il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi ha cumulato 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell’Inps e 19.054 euro dell’indennità da parlamentare, che oggi sono reversibili ai suoi familiari? La domanda sorge legittima dalla constatazione di come ingenti patrimoni, accumulati sulla pelle del popolo, si trasmettano di generazione in generazione nel più assoluto disprezzo di milioni di lavoratori e pensionati italiani che versano in condizioni di grave indigenza, nella più assoluta e tacita connivenza di ogni organo di informazione e di tutte le componenti politiche.

giovedì 22 settembre 2016

L’UE difende i narcos? Duterte il presidente filippino la manda affanculo



Roma, 22 set – “All’Unione Europea dico di andare affanculo”. Rodrigo Duterte, neo presidente delle Filippine, non sembra aver alcuna intenzione di moderarsi, né a parole né tantomeno nell’attuazione della sua battaglia contro la criminalità e il narcotraffico (sponsorizzati e armati dai soliti signori della finanza tramite i servizi segreti CIA, mossad ecc.; NDR) che fino a qualche mese fa rappresentavano il problema numero uno della repubblica delle isole del Pacifico.

LA TERZA GUERRA MONDIALE NON E’ MAI STATA COSI’ VICINA




di: Alexander Dugin

Come abbiamo detto più volte, l’aspetto principale della stagione politica che stiamo vivendo non è costituito dalle competizioni elettorali, ma dalla guerra. Però, se c’è un luogo in cui le elezioni continuano ad avere una qualche importanza, questo luogo sono gli Stati Uniti d’America, i quali, manco a farlo apposta, sono strettamente coinvolti con il problema della guerra.

mercoledì 21 settembre 2016

La disgustosa beatificazione di regime dei traditori della nostra nazione




nota personale:

In un paese invaso economicamente,militarmente e moralmente, dal nemico per eccellenza dei nostri popoli, gli  anglo-judei-americani, (che poi sono la stessa cosa essendo governati dalla stessa élite), avviene che i traditori del nostro popolo, che in tempi normali sarebbero stati processati e fucilati nelle pubbliche piazze, insieme alle urla e gli sputi che la folla gli riservava, vengono invece propagandati come salvatori della patria, e addirittura si azzardano a farli passare come benefattori del popolo.