Pagine

lunedì 14 settembre 2015

L'ebreo Mario Mieli e Michael Swift precursori dell'imposizione del gender attuale





Sodomizzeremo i vostri figli emblema della vostra flebile mascolinità, dei vostri sogni piatti e volgari menzogne. Li sedurremo nelle vostre scuole".



Mario Mieli e Michael Swift erano due rappresentanti dell’attivismo gay . Secondo punto in comune: ci rivelano entrambi il volto più inquietante di quel mondo.
 

venerdì 11 settembre 2015

Disinformazione putrida



di: Fabrizio Belloni


I MEDIA SONO IL BRACCIO ARMATO DELLA CASTA. Non tutti, ma quasi. Quei pochi che tentano di reagire agli ordini subiscono attacchi subdoli: ad esempio con riduzione della pubblicità, linfa vitale in un sistema materialista e consumista. E minaccia di riduzione del numero delle “frequenze”, per gradire.

Ad altri viene concessa una parvenza di indipendenza contestatrice, che funziona come la valvola di sicurezza di una pentola a pressione: evita lo scoppio. Pochi, e quasi sempre a titolo personale, si addentrano nella stupenda, affascinante foresta della verità, sempre scomoda e dirompente.

giovedì 10 settembre 2015

Intervista a leader di alba Dorata: "Tsipras ha fallito, ora tocca a noi"




Atene, 10 set – “Dalle elezioni ci aspettiamo una crescita. Tutti i sondaggi lo confermano”. E’ fiducioso Nikolaos Michaloliakos, leader di Alba Dorata, rispetto alle prossime elezioni previste per il 20 settembre prossimo. Un fiducia che viene direttamente dal fallimento di Tsipras, che “ha fatto grandi promesse” ma “alla fine si è dimostrato anche lui un uomo del sistema”.

Nessuna critica per il muro dei sionisti loro padroni




di: Sebastiano Caputo

Sono mesi che i liberal di sinistra riuniti intorno al quotidiano La Repubblica criminalizzano il premier ungherese Viktor Orbán per aver avviato la costruzione del muro al confine con la Serbia con l’obiettivo di fermare i migranti che percorrono la rotta balcanica.

Ungheria difesa della vera Europa: “Difendiamo le frontiere o sarà il caos”




Budapest, 8 set – Non tutti adottano la resa come strategia definitiva di fronte all’immigrazione. L’Ungheria, per esempio, tenta di far rispettare un minimo di legge, anche se la cosa si fa sempre più difficile. I profughi alla frontiera con la Serbia continuano ad ammassarsi e la tensione è alle stelle. 

mercoledì 9 settembre 2015

Iraq: Arrestati a Mosul consiglieri militari dell’ISIS americani e israeliani




Teheran (FNA) – Le Forze Speciali Irachene dicono di aver arrestato diversi consulenti militari stranieri dell’ ISIL, compresi cittadini americani, israeliani e arabi durante un’operazione a Mosul, nella zona settentrionale del paese.

EMERGENZA PROFUGHI: IL RICATTO DEGLI USA ALL'EUROPA





di: Riccardo Percivaldi

Nel nostro articolo precedente abbiamo analizzato le motivazioni storiche e geopolitiche che rendono il possesso dell’Heartland una questione d’importanza strategica per gli Stati Uniti. Abbiamo visto che a questo scopo, il mantenimento del controllo dell’Europa, ottenuto con la Seconda guerra mondiale, svolge un ruolo decisivo. Per cingere d’assedio la Russia e per impedire che l’Europa, “testa di ponte democratica in Eurasia”, si liberi dalle catene di Bruxelles, le ONG, finanziate dal dipartimento di Stato americano e da Soros, si sono attivate per fomentare la crisi in Ucraina e l’emergenza profughi. In entrambi i casi lo scopo è duplice. Primo, quello di destabilizzare l’Europa per ricattarla ed indurla a spalleggiare qualsiasi iniziativa di Washington. Secondo, quello di indebolire un rivale geopolitico sprofondandolo nel caos e nelle rivolte interne.

Da mesi gli Stati Uniti cercano con ogni tipo di provocazione di far saltare gli accordi di Minsk. Sin dall’inizio gli strateghi di Washington miravano a far deflagrare il caos in Ucraina per indurre gli stati europei a intervenire militarmente con la scusa di proteggere i propri confini contro una fantomatica aggressione della Russia.