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martedì 8 luglio 2014

Immigrazione di massa. Hitchens: “volevamo distruggere la società”









Gli stessi che creano guerre,fame e povertà in quei paesi martoriati,(vedi ad esempio la Libia) sono gli stessi che spingono le masse ad una immigrazione di sopravvivenza,e sono sempre gli stessi che con dettami autoritari e sovranazionali (come l'UE), stabiliscono le invasioni programmate in altri paesi dominati e schiavizzati dagli stessi.Le masse che fuggono dalle guerre create ad arte,o da dittature finanziate sempre dalla stessa elite,vengono quindi spinti a creare caos nelle altre nazioni che devono accoglierli.Il programma è stupefacente,è appare chiaro che chi fugge e chi deve accogliere, sono vittime di un determinato programma,una guerra subdola e feroce contro tutta l'umanità,e sono i soli che si stanno avvantaggiando di tutto questo.
white wolf




 IMMIGRAZIONE DI MASSA: L’INUTILE MEA CULPA DI PETER HITCHENS, RIVOLUZIONARIO MARXISTA “NON È STATO PERCHÉ CI PIACEVANO GLI IMMIGRATI, MA PERCHÉ VOLEVAMO DISTRUGGERE LA SOCIETÀ.”

 

Peter Hitchens ex radicale di sinistra che oggi ha aperto gli occhi, scrive sul Mail on Sunday. La sua è una confessione e una denuncia:
Come io sono in parte responsabile per l’immigrazione di massa

 

 Peter Hitchens,radicale di sinistra

 

giovedì 3 luglio 2014

LA STELLA DEL CANE SIRIO E LE ENTITA' LAM







"La mia osservazione dell’Universo mi convince che ci sono esseri di intelligenza e potere di più alta qualità che qualsiasi cosa che possiamo concepire come umana; che essi non sono necessariamente basati sulle strutture cerebrali e nervose che noi conosciamo, e che l’unica e sola possibilità per il genere umano di avanzare nell’insieme è di prendere contatto individualmente con tali esseri”. 

A.Crowley, 1944








La personale esperienza nel campo delle manifestazioni UFO e del Contatto con Entità Extraterrestri ci porta a considerare il fenomeno come espressione della coscienza umana e della mente, collocandolo nel campo di quelle forze più intimamente legate al nostro essere e al nostro andare, in altre parole, alla nostra identità cosmica, ed eterna.
Non volendo neppure prendere in considerazione le scientifiche idiozie degli scettici ad oltranza e dei debunkers,  l’ipotesi Extraterrestre, che per prima ha tentato di spiegare il fenomeno UFO, è stata affiancata da altre teorie di cospirazione e di controllo mentale che dipingono un’umanità succube di governi ombra e vampiri alieni, e da teorie  di squarci nel continuum spazio-tempo che permettono l’ingresso ad apparizioni ultraterrene, che possono indifferentemente assumere la forma di dischi  volanti, Uomini-Falena, Chupacabras o, se vogliamo, la vergine Maria.

lunedì 30 giugno 2014

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-6 PARTE







Le previste terribili  “Doglie Messianiche”, non saranno affatto transitorie. Tormenti e catastrofi colpiranno l’arroganza di questi tiranni ebrei, spezzando lo scettro del loro oscuro dominio. Per loro, non vi sarà né gloria né felicità; né Storia né Perdono. Pace e giustizia, quando verranno, se mai verranno, non saranno certo le loro. Solo quando la piaga ebraica e le sue complicazioni cristiane ed islamiche, saranno completamente cauterizzate, il Dio, che è il vero centro individuante di ognuno, ed è per ognuno diverso, potrà dimorare e manifestarsi finalmente in ogni essere umano.

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-5 PARTE




LE ORIGINI DEL GLOBALISMO




Vedrà meglio le cose, colui che le osserverà svilupparsi dalle loro origini.” 


Aristotele. Politica



Che gli Ebrei abbiano avuto, e mantengano, un ruolo centrale, nella fondazione e nell’espansione dello Star System Hollywoodiano, nel controllo delle tematiche immaginali occidentali e mondiali, e nella gestione delle Case di Produzione Cinematografica e televisiva, sia in America che altrove, è  una cosa generalmente abbastanza nota.  Meno ovvio, è il fatto che la maggior parte dei Produttori statunitensi sia stata, e sia, anche attualmente, di verace  ascendenza ebraica; fino a sfiorare, nei ruoli direttivi, e in quelli decisionali, la quota limite del cento per cento.


venerdì 27 giugno 2014

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-4 PARTE




DA MOSÈ A MAOMETTO


Il Corano Arabo originario, non è altro che la traduzione delle principali storie dell’Antico  Testamento, e soprattutto del Pentateuco, fatta dall’ebraico in arabo, dal Rabbino della Mecca. Questo “Libro Sacro” è, al giorno d’oggi andato perduto, e ciò che noi attualmente chiamiamo Corano, non è che un libro di storie  aneddotiche, scritte come un diario, dallo stesso anonimo istruttore  di Maometto, e reale fondatore dell’Islam.

giovedì 26 giugno 2014

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-3 PARTE




DE PROFETIBUS


L’Attesa messianica, è fondamentale per Israele, e, nella Bibbia Ebraico-cristiana, i passi che riguardano il Messia sono più di trecento. Vi si annuncia la venuta del Re Divino, che uscirà dalla stirpe di Davide, ed estenderà il suo dominio su tutti i popoli. Si profetizza sulla sua azione, e sul significato della sua apparizione per il mondo.  Gli ebrei scismatici, che riconoscono in Gesù il Messia, o Cristo, si chiamano perciò cristiani, e affermano che, nel falegname di Nazareth, le antiche profezie bibliche si sono già realizzate.

mercoledì 25 giugno 2014

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-2 PARTE




JAHVE’

  IL DEUS INVISIBILS






Per Ebrei, Cristiani, ed Islamici, che hanno sostituito al Daimon o Dio individuale, il Dio collettivo delle loro religioni egregoriche, Jahvè non è più, come l’Idios Daimon ellenico, un Deus Absconditus; ma un Deus Invisibilis. Non è più avvertibile, all’interno dell’individuo, come una somiglianza luminosa che si riflette in esso; ma si colloca in una dimensione astrale, aliena ed esterna; percettibile solo grazie all’incerto Dono della Rivelazione.



Solo per costoro, la Gnosi individuale non è più lo strumento eccellente: di comprensione dell’Arcano divino, e per essi solamente, l’esistente nel mondo, non prova la Presenza palese della divinità.

Ebrei, Cristiani, ed Islamici, non cercano prove intime, e, quindi, non le trovano.  Si attengono alle loro leggi aggressive: ai Talmud, alle Bibbie, ai Corani, e attendono,  pazientemente, la grazia di un segno esteriore e collettivo, che tarda sempre a venire.

Ma essi fanno, di questa miseria di riscontri, un loro punto di forza dottrinaria:


“Poiché Dio è Nascosto, se una religione o un individuo afferma che è evidente, non può essere che una falsa religione e un falso profeta”.