"La mia osservazione dell’Universo mi convince che ci sono esseri di intelligenza e potere di più alta qualità che qualsiasi cosa che possiamo concepire come umana; che essi non sono necessariamente basati sulle strutture cerebrali e nervose che noi conosciamo, e che l’unica e sola possibilità per il genere umano di avanzare nell’insieme è di prendere contatto individualmente con tali esseri”.
A.Crowley, 1944
La personale esperienza nel campo delle manifestazioni UFO e del Contatto con Entità Extraterrestri ci porta a considerare il fenomeno come espressione della coscienza umana e della mente, collocandolo nel campo di quelle forze più intimamente legate al nostro essere e al nostro andare, in altre parole, alla nostra identità cosmica, ed eterna.
Non volendo neppure prendere in considerazione le scientifiche idiozie degli scettici ad oltranza e dei debunkers, l’ipotesi Extraterrestre, che per prima ha tentato di spiegare il fenomeno UFO, è stata affiancata da altre teorie di cospirazione e di controllo mentale che dipingono un’umanità succube di governi ombra e vampiri alieni, e da teorie di squarci nel continuum spazio-tempo che permettono l’ingresso ad apparizioni ultraterrene, che possono indifferentemente assumere la forma di dischi volanti, Uomini-Falena, Chupacabras o, se vogliamo, la vergine Maria.
Quel che è certo è che il fenomeno UFO è complesso e multiforme e non può essere spiegato esclusivamente in termini di piccoli e poco socievoli scherzi della natura, provenienti da Zeta Reticoli a bordo dei loro caduchi mezzi volanti, con sei dita, la pelle grigia, la passione per la violazione della privacy e per l’umano DNA.
Il termine UFO indica, molto meno emotivamente, un fenomeno aereo di natura non identificata, sia esso una forma di luce plasmatica percepita dagli occhi umani, più o meno soggetti ad una qualsiasi forma di espansione di coscienza, o un ben più materiale veicolo spaziale sperimentale che esegue incomprensibili manovre nei cieli dell’Area 51.
Sarà solo la nostra fantasia a limitare i connotati del fenomeno, mai negandogli i connotati di un fatto “reale” ma rendendolo semmai inesplicabile, un labirinto misterioso quanto la nostra mente. Per chi, come noi, è esploratore della coscienza, non è difficile collegare il fenomeno UFO e la pratica del Contatto Extraterrestre alla magia, alla meditazione, alla psichedelia, e a tutte quelle pratiche atte all’espansione della coscienza e del campo di percezione della realtà. Senza voler assolutamente dire che gli UFO sono frutto di allucinazioni, possiamo invece affermare con una discreta certezza che sono il prodotto di una coscienza espansa. Vale a dire che i testimoni di avvistamenti Ufo, coscienti o meno, raggiungono in quel preciso momento, per disparati motivi, uno stato di coscienza dilatato, recettivo quindi a gamme di frequenze abitualmente non percepibili o relegate a livelli subconsci e non elaborate dalla mente cosciente.
Simili stati di coscienza, raggiunti per mezzo di trance indotta o spontanea, mettono in comunicazione i medium ed i channelers con energie sottili ed entità. Lo stesso dicasi per le operazioni magiche dove i maghi realizzano rituali per invocare spiriti e demoni.
LA
MAGIA RITUALE DI ALEISTER CROWLEY
Un
esempio classico e completo di tali procedure può essere la famosa
“Amalantrah Working” (Operazione Amalantrah) realizzata
nel 1918
dal leggendario occultista inglese Aleister Crowley. Tale operazione
magica produsse una serie di visioni che Crowley ricevette da Gennaio a
Marzo di quell’anno attraverso la “Donna Scarlatta” del tempo,
Roddie Minor. Nella sua vita,
Crowley, ebbe un certo numero di “Donne Scarlatte”, che agirono come
“Canali” per le trasmissioni ultraterrene di origine angelica e/o
demoniaca evocate dalle sue operazioni magiche.
La
Donna Scarlatta aveva un ruolo fondamentale nei rituali di magia sessuale
realizzati da Crowley, che combinava, con molta disinvoltura, droghe e
pratiche definite al tempo, oscene e bestiali, atte ad evocare quelle
energie potenti e misteriose ‘praeter-umane’ dalle quali Crowley
voleva così ardentemente attingere.
Riportiamo alcune frasi di uno dei più grandi conoscitori di Crowley,
Kenneth Grant, pubblicate nel suo “Aleister Crowley e il Dio Occulto”
(Ed.Astrolabio):
“Crowley
era consapevole della possibilità di aprire i cancelli spaziali e di
immettere una corrente extraterrestre nell’onda vitale umana…Vuole una
tradizione occulta - espressa da Lovecraft in modo persistente nei suoi scritti
– che un qualche potere transfinito e super-umano stia schierando le sue
forze con l’intento di invadere e prendere possesso di questo pianeta…
Questo ricorda gli oscuri accenni di Charles Fort riguardo alla presenza
sulla terra di una società segreta già in contatto con esseri cosmici
che, forse, sta già preparando la via per il loro avvento. Crowley
dissipa l’aura di male con cui Lovecraft e Fort tingono il fatto; egli
preferisce interpretarlo thelemicamente, non come un attacco alla
coscienza umana, ma abbracciando altre stelle ed assorbendo le loro
energie in un sistema che ne è quindi arricchito e reso veramente
cosmico…”
Attraverso
l’Operazione Amalantrah – che nei rituali includeva l’ingestione di
hashish e mescalina – Crowley
entrò in contatto con un’entità interdimensionale chiamata LAM, che
risulta essere estremamente simile all’immagine di “grigio” divenuta
popolare negli ultimi decenni.
L'entità contatta da Crowley chiamata LAM |
Crowley
chiamò tali esseri "entità Enochiane" presumibilmente perchè
per l’evocazione fu utilizzata una “chiamata Enochiana”, un sistema
cabalistico di linguaggio concepito nel diciassettesimo secolo dal mago
elisabethiano, Dr.John Dee.
Tramite
le “chiamate Enochiane” il Dr.John Dee ed il suo “scrutatore”,
Edward Kelly, ebbero, più di un secolo prima, i loro strani incontri con
quelli che definirono “piccoli uomini”, che si muovevano all’interno
di “una piccola nuvola fiammeggiante”.
Il
favorevole risultato magico ottenuto da Crowley in questa operazione
lascia pensare che, con la magia rituale, egli aprì intenzionalmente un
portale di ingresso che permise alle entità LAM, come ad altre entità,
un accesso al piano della Terra.
Alcuni
sono convinti che Crowley attinse dalla stessa oscura e misteriosa riserva
sub-conscia collettiva da cui, negli ultimi decenni, scaturisce il
fenomeno di massa delle “abductions”, come descritte e documentate da
esperti nel campo come Budd Hopkins, John Mack, David Jacobs ed altri. Ma
prima di addentrarci in tali considerazioni è importante sottolineare che
la maggioranza degli addotti riescono a ricordare e ricostruire i dettagli
delle loro esperienze con gli alieni solo dopo essersi sottoposti a sedute
di regressione ipnotica.
E’ doveroso a questo punto ricordare che per mezzo della regressione ipnotica, il soggetto viene introdotto ad uno stato di coscienza alterato, sicuramente dilatato, non dissimile a quello prodotto dall’hashish e dal sesso rituale descritto in operazioni magiche come l’Amalantrah Working, ed utilizzato per innescare l’apertura di un portale di ingresso a queste misteriose entità. Secondo Kenneth Grant, questa tradizione è stata tramandata e resa viva dagli Adepti moderni di Aleister Crowley, i quali seguono i suoi passi praticando magia rituale per rendere attiva la Corrente 93, flusso di volontà stellare veicolata da queste “entità aliene”.
Nel
suo “Outside
the Circles of Time”
Grant scrive:
”Alcuni
credono che il fenomeno UFO sia una parte del “miracolo”, e una
crescente massa di prove sembra suggerire che entità misteriose sono
presenti all’interno dell’atmosfera terrestre da tempo immemorabile e
che un numero sempre maggiore di persone nascono con l’innata capacità
di vedere, o in qualche modo percepire la loro presenza… Quelle che un
tempo erano le preghiere per un intervento divino sono ora divenute
un’invocazione ad entità extraterrestri o interdimensionali, a seconda
se le manifestazioni siano intese accadere all’interno della coscienza
umana, o all’esterno di essa, invocazioni rivolte a entità
apparentemente oggettive ma spesso invisibili.
La Loggia Nuova Iside possiede nei suoi archivi i sigilli di alcune di
queste entità. I sigilli provengono da un grimoire di origine sconosciuta
che forma una parte dell’oscura qabalah di Besqul, localizzata dai maghi
nel Tunnel di Quliefi. Il
grimoire descrive Quattro Porte di ingresso extraterrestre nel e
dall’Universo conosciuto.”
Grant
si riferisce a una forma di magia rituale praticata da gruppi come la
Golden Dawn e l’Ordo Templi Orientis (O.T.O.).
I "Sigilli" sono composti da linee e diagrammi che
rappresentano le firme di entità accessibili ad un mago addestrato che
abbia familiarità con le “chiamate Enochiane” ed altri metodi di
evocazione degli “spiriti”. Un
grimoire è un elenco di tali sigilli ed un manuale per il loro uso.
Il linguaggio enochiano, ricevuto da John Dee durante uno dei contatti spiritici il 26
marzo 1583, fece da base per il sistema enochiano, utilizzato per rituali di
altissima magia. Anch’esso fu comunicato a Dee e a Kelley dagli angeli, che
diedero loro i consigli e le informazioni adatte per creare sigilli e tavole,
dietro alle quali si trovava racchiuso il sistema enochiano. Si trattava di
tavole contenenti 2401 caratteri rappresentati sia da lettere che da numeri. Da
qui sono nate le preghiere e le chiamate enochiane,a cui si ispirò Aleister Crowley quando le utilizzò nell’ambito della
Golden Dawn.
Nel
1946, un noto discepolo di Crowley, Jack Parson, un tempo capo della
branca californiana dell’O.T.O. e celebre scienziato missilistico,
utilizzò questa tradizione di contatto interdimensionale e, con l’aiuto
di “Frater H”, realizzò nel deserto californiano una serie di
operazioni magiche chiamate “Babalon Workings” che portarono al
contatto con un genere di entità, niente affatto dissimile al LAM di Crowley.
La
vicenda si rende ancor più bizzarra se si tiene presente che il collega
di Parson in tale operazione, citato come Frater H, era in realtà
L.Ron Hubbard, più tardi conosciuto come il capo carismatico e
fondatore di Scientology.
Sembra
che Hubbard svolse un ruolo simile a quello di Edward Kelly,
“scrutatore” del già citato Dr.John Dee, di cui Crowley era un
ardente ammiratore.
Uno
scrutatore opera come un recettore di comunicazioni ultraterrene, spesso
usando una sfera di cristallo, in congiunzione con i rituali e le
cerimonie del mago, al fine di convocare esseri provenienti da altre
dimensioni.
Mago
e scrutatore lavorano assieme, mano nella mano, evocando questi esseri
ultraterreni: siano essi angeli, demoni o spiriti dei defunti.
La
Donna Scarlatta di Crowley adempiva a questa stessa funzione; ad esempio,
la prima moglie di Crowley, Rose Kelly, ricevette in stato di trance
magica i tre capitoli del celebre Libro della Legge, il manoscritto che
traccia la fondazione della filosofia magico-religiosa di Crowley, Thelema.
Da
un punto di vista magico, il portale d’ingresso per entità
extraterrestri aperto da Crowley con il contatto con l’entità LAM può
essere stato potenziato ed ulteriormente aperto dall’operazione Babalon
di Parson ed Hubbard, producendo uno straordinario salto in avanti nel
paradigma della coscienza umana.
Come
Kenneth Grant scrive:
“L’Operazione
(Babalon) ebbe inizio…esattamente prima dell’ondata di inspiegabili
fenomeni aerei definiti Dischi Volanti. Parson aprì una porta e qualcosa
l’ha attraversata volando.”
Alcuni ricercatori, ipotizzano che la detonazione delle due bombe atomiche sul Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, possa aver in qualche modo contribuito all’apertura di questa porta tra le dimensioni o, almeno, attratto la curiosità di nostri vicini galattici.
La
Storia Thelemica racconta che nel 1947 terminò il primo stadio
dell’Operazione Babalon, quando le strade di Parson ed Hubbard si
divisero tumultuosamente (sembra che Hubbard fuggì con la moglie di
Parson e una gran parte della sua ingente fortuna). Fu in quello stesso
anno, che ebbe inizio l’era moderna degli UFO, con l’avvistamento di
Kenneth Arnold, sul Monte Rainer, nello Stato di Washington,
seguito, non molto tempo dopo dal leggendario schianto di un disco
volante a Roswell, in New Mexico.
Il
1947 fu anche l’anno del trapasso della Grande Bestia, Aleister Crowley
e, solo l’anno successivo, nel 1948, Albert Hoffmann diede la nascita
all’LSD.
Accanito
sostenitore della connessione tra i misteriosi eventi che fermentarono
nell’inconscio collettivo tra il 1946 ed il 1948, il ricercatore John
Judge, rilasciò un’intervista a radio KPFK di Los Angeles, il 12 Agosto
1989, in un programma chiamato “Unidentified Fascist Observatories”
(Osservatori Fascisti Non Identificati), in cui dichiarò che Kenneth
Arnold e Jack Parson erano colleghi di volo, sebbene non sono stati
trovati riscontri a supporto di tale dichiarazione.
Quel
che è certo è che Parson ed Hubbard realizzarono la loro operazione
magica ed il loro contatto interdimensionale
con entità aliene nel deserto della California, negli stessi anni
in cui questa zona fu teatro di straordinarie manifestazioni ed attività
di dischi volanti.
LA
CORRENTE STELLARE DI SIRIO
In
questo scenario sorsero in quegli anni “contattati” come Gorge Adamski
e Gorge Hunt Williamson che descrivevano il proprio tipo di messaggeri
cosmici trasportati da dischi volanti, navi sigariformi, spesso originari
dal pianeta Venere, o altri pianeti del nostro sistema solare.
Nel
1930, prima dell’incontro con i suoi “Fratelli dello Spazio”, George
Adamski gestì un monastero denominato “Ordine Reale del Tibet”, che
gli permise di ottenere un permesso per produrre del vino sacrificale
durante il periodo del Proibizionismo.
Quando
il Proibizionismo terminò, anche il monastero di Adamski chiuse le sue
porte, ed egli decise di aprire un chiosco di panini vicino
all’Osservatorio di Monte Palomar. Qui Adamski dichiarò di aver aiutato
gli astronomi a fotografare diversi UFO, ma tale dichiarazione non fu mai
confermata dal personale dell’osservatorio.
Il
primo incontro di Adamski con
i Fratelli dello Spazio avvenne nel Deserto Mojave, il 20 Novembre 1952,
quando, in compagnia di Gorge Hunt Williamson ed alcuni altri amici, fu
testimone di un inseguimento di un oggetto sigariforme da parte di jet
militari.
Proprio
prima di scomparire alla vista, la nave spaziale espulse un disco
argentato, che atterrò a breve distanza da Adamski e i suoi compagni.
Quando
egli si avvicinò al disco fu salutato da un uomo con lunghi capelli
bianchi,
vestito con una tuta ad unico pezzo.
L’uomo
spiegò telepaticamente di essere originario di Venere e di essere
preoccupato dalla possibilità che le radiazioni della boma atomica
potessero raggiungere altri pianeti del sistema solare; disse anche che
vari esseri provenienti da tutta la galassia stavano visitando la Terra
nutrendo la stessa preoccupazione.
Secondo
lo stesso Adamski, egli fu preso a bordo di una nave aliena e volò
visitando diversi luoghi nell’universo, compreso il lato oscuro della
Luna.
Durante
il corso della sua scorribanda aerea, Adamski scattò una serie di
fotografie delle quali, sebbene famosissime, è stata spesso discussa
l’autenticità.
Gorge Adamski era sicuramente un disinformatore,che faceva parte di un programma gestito dei servizi segreti,che ha lo scopo ancora adesso,di creare confusione e gettare discedito su tutta la facenda ufo.Da una parte i vari governi negano e tacciono sul reale fenomeno ufo,dall'altra parte i loro agenti,creano disinformazione e confusione.
I messaggi ricevuti da questi presunti alieni,dai vari contattisti di questo genere,risultano aderire ai piani dell'elite,come la creazione di un nuovo ordine mondiale,o insinuare sensi di colpa nelle popolazioni,accusati di essere la causa dell'inquinamento,non i corrotti governi e le multinazionali sotto la guida dell'elite?che stanno devastando la terra,mentre non dicono niente sulle operazioni di rilascio di scie chimiche nell'atmosfera gestite dalla NATO?
altri messaggi invece riguardano imminenti catastrofi,che servono a mettere paura nelle masse.
Sotto nell'immagine,si vede chiaramente,che i vari dischi volanti fotografati da Adamski,erano delle montature.
In “Osservatori Fascisti Non Identificati”, John Judge asserì che
Adamski era uno strumento della CIA,
e nel suo giro di conferenze nel mondo negli anni ’50 e ’60
seminò disinformazione per conto dell’Agenzia.
Il
collega di Adamski, Gorge Hunt Williamson,
autore di molti libri sugli UFO, promulgò l’idea di un battaglia
tra il bene ed il male, tra i “buoni” provenienti dalla Stella del
Cane, Sirio, contro i “cattivi” provenienti da Orione.
Il
pianeta Sirio è un tema ricorrente nel campo dell’Occulto e del
fenomeno UFO.
La
Stella d’Argento, il misterioso ed antico Ordine Iniziatico riattivato
da Crowley, era simbolo ed espressione della diretta volontà di Nu-Iside
(Sirio) e, come Kenneth Grant ha dichiarato, Crowley “identificava
inequivocabilmente il suo Santo Angelo Guardiano con Sothis (Sirio), o
Set-Iside.”.
A
questo proposito, deve essere ricordato il “Mistero di Sirio” di
Robert Temple, pubblicato nel 1977, che documenta la storia della tribù
Dogon in Africa, e dei loro favolosi incontri con i Nommo, una razza di
esseri, con tre occhi e chele da granchio, provenienti da Sirio.
Secondo
quanto racconta la leggenda dei Dogon, questi emissari intergalattici
tramandarono alla tribù africana dati astronomici risalenti fino al
3200e.v., tra cui la
conoscenza che Sirio ha una
stella compagna, invisibile all’occhio nudo.
Queste leggende anticipano enormemente l’avvento dei telescopi, e furono successivamente confermate dagli astronomi. Questa stella compagna, Sirio B, non fu mai fotografata prima del 1970.
Queste leggende anticipano enormemente l’avvento dei telescopi, e furono successivamente confermate dagli astronomi. Questa stella compagna, Sirio B, non fu mai fotografata prima del 1970.
Oltre
alla conoscenza riguardante Sirio B, i Dogon conoscevano le quattro Lune
di Giove, l’anello attorno a Saturno, e che i pianeti del nostro sistema
solare orbitano attorno al sole.
Nel
“Mistero di Sirio”, Temple fa risalire il contatto con i Nommo a Sumer,
circa nel 4500 e.v. A quel tempo, egli dice, queste creature con tre occhi
e chele da granchio, apparvero
nelle loro potenti navi spaziali provenienti dalle stelle, concedendo
all’umanità vasti segreti; rivelando misteri e conoscenza esoterica che
fu tramandata ad Adepti di varie società segrete in Egitto, nel Medio
Oriente ed in Grecia.
Temple sostiene che questi iniziali contatti posero i semi per le varie religioni misteriche, i cui germogli includono personaggi come Giordano Bruno, il Dr.John Dee, l’intera tradizione che pose le pietre di fondazione della Massoneria, ed altre scuole segrete di conoscenza esoterica come i Cavalieri Templari e i Rosacroce.
La Massoneria sostiene che la civilizzazione della Terra fu inizialmente formata da Iniziati provenienti dal sistema solare di Sirio, equiparati alla Trinità Egiziana di Iside, Osiride e Horus. In questa mitologia, Osiride è un precursore del Cristo, divinità morente che poi risorge, formando le basi del sacerdozio Egiziano dell’adorazione del dio Sole.
Gli
adepti di queste religioni misteriche si sono sempre riferiti a se stessi,
in un modo o in un altro, come Illuminati, coloro che sono stati
“illuminati” dall’adorazione del dio solare e della dea lunare.
Nel
suo trattato, Temple nota che l’intero calendario Egiziano compiva una
rivoluzione attorno ai movimenti di Sirio e che il calendario annuale
iniziava con i “giorni del cane”, il periodo in cui Sirio sorgeva
dietro il Sole.
Secondo Philip Vandenburg nel suo “La maledizione del Faraone”: “un archeologo chiamato Duncan MacNaughton scoprì nel 1932 che il lungo tunnel oscuro nella Grande Piramide di Cheope funziona come un telescopio, rendendo visibili le stelle anche durante il giorno. La grande Piramide è orientata, secondo MacNaughton, per fornire una visione, dalla Camera del Re, dell’area del cielo del Sud in cui Sirio si muove durante l’anno”.
La
più brillante stella dei cieli, Sirio, è utilizzata nella navigazione
perchè rimane fissa nel
cielo. Volendo fare un paragone, Sirio è approssimativamente 35 volte più
grande del nostro sole, ed è considerata nei circoli esoterici come “il
dio occulto del cosmo”.
Il
famoso emblema dell’occhio ‘che tutto vede’ sospeso sopra la
piramide tronca, oltre ad essere un motivo comune alla tradizione
massonica è, prima di tutto, la descrizione dell’Occhio di Sirio. Non
è un segreto che molti dei padri fondatori della Nazione Americana furono
Massoni; ciò spiega la strana presenta dell’Occhio di Sirio sulla
banconota da un dollaro, un simbolo visto ogni giorno da milioni di
persone in tutto il pianeta, un’immagine impressa per sempre nella
psiche umana.
In
tempi recenti, un intero esercito di teorici della cospirazione
attribuisce all’antico simbolo dei connotati insidiosi ed oscuri. Per
essi l’occhio nel triangolo rappresenta i temibili “Illuminati”,
oscuri e potenti personaggi che occupano gli occulti posti alla cima della
Piramide, e che connettono fra loro ordini fraterni e società segrete
come i Cavalieri di Malta, la Massoneria e i Rosacroce, in un’estesa
trama di cospirazione atta ad istituire un nuovo ordine mondiale, un
futuristico incubo Orwelliano, una società totalitaria mascherata da
democrazia libertaria, che usa linguaggi e simboli della Massoneria per
programmare le masse.
A rendere ulteriormente confusa una situazione già abbastanza complessa, il XX° secolo ha visto sorgere una nuova generazione di contatti che rendevano omaggio alla “Stella del Cane”, accrescendo di ulteriori elementi la leggenda dell’Occhio sospeso sulla Piramide.
Proprio
al volgere del secolo, un gentiluomo di Haiti di nome Lucien-Francois
Jean-Maine costituì un ordine chiamato il “Culto del Serpente Nero”,
che utilizzava rituali dell’O.T.O.
di Crowley combinati con pratiche voodoo.
Secondo
quanto riferito, operazioni magiche condotte con questi rituali nel 1922,
evocarono un’entità chiamata LAM,
esattamente la stessa entità con cui Aleister Crowley entrò in
contatto alcuni anni prima.
Il
già citato contattista gorge Hunt Williamson, tra il 1950 ed il 1960,
evocò alcuni presunti abitanti di Sirio, conversando con essi in
linguaggio “enochiano” o “angelico”, già usato da John Dee nel
1700 e successivamente da Aleister Crowley.
Nei
suoi vari libri e nelle molte conferenze Williamson parlò anche della
presenza sulla Terra di una società segreta che era stata in contatto con
Sirio per migliaia di anni; l’emblema di questa società segreta era
l’occhio di Horus, altrimenti conosciuto come l’occhio che tutto vede.
In
un affascinante saggio intitolato: “Magia, Sesso, Assassinio, e la
Scienza del Simbolismo”, l’autore James Shelby Downard descrive un
“culto di adorazione a Sirio” che era arrivato fino ai più alti
livelli della CIA.
In
questo brano provocatorio, Shelby descrive uno dei loro rituali che
avevano luogo nell’Osservatorio Palomar sotto la luce di Sirio,
telescopicamente focalizzata per inondare i suoi partecipanti della luce
della maestosa Stella del Cane.
PSICOTRONICA
Dopo
l’onda di interesse per Sirio iniziata nel 1970 da Robert Temple, nel
1974, lo scrittore di fantascienza Philip F.Dick visse una sorta di
“esperienza mistica” che ebbe origine in una serie di “contatti”
che egli definì “trasmissioni psicotroniche”.
Esse
iniziarono il 20 Marzo 1974, sotto forma di potenti onde mentali che lo
inondarono con una quantità smisurata di impulsi cerebrali audio visivi,
descritti da Dick come violenti e sgradevoli, dei “messaggi morti”.
Durante
le settimane seguenti, fu disturbato da manifestazioni notturne nella sua
camera da letto, “attività di fosforo viola, per otto ore
ininterrotte”; tale manifestazione era la sorgente degli impulsi mentali
che sopraffacevano Dick con immagini di grafica moderna ed estratta, con
musica sovietica che risuonava nella testa, nomi e parole pronunciate in
linguaggio russo. Lo scrittore giunse alla conclusione di essere il
bersaglio delle trasmissioni di agenti del controllo mentale sovietico.
Inizialmente
Dick aveva una percezione negativa delle emanazioni che invadevano la sua
mente ma successivamente cominciò a percepire nella forza che lo
contattava qualcosa di completamente differente.
In
una lettera a Ira Einhom, datata 10 Febbraio 1978, Dick entrò nei
particolari della sua esperienza con le aggressioni psicotroniche è
dichiarò che, ad un certo punto, le trasmissioni gli “sembravano
senzienti”. Spiegò che percepiva chiaramente una forma di vita aliena,
localizzata in uno strato superiore dell’atmosfera della Terra, che era
stata “…attratta e potenziata dalle trasmissioni psicotroniche
sovietiche a micro-onda.” E che, attraverso di esse era entrata in
contatto con lui. Questa forma di vita aliena operava come una
“stazione”, un terminale di una qualche forma di rete di comunicazione
interplanetaria che “…conteneva e trasmetteva grandi quantità di
informazioni.”.
Secondo
le affermazioni di Dick, nei mesi che seguirono, il contatto con l’entità
aliena che intanto aveva battezzato Zebra, migliorò enormemente le sue
condizioni mentali e fisiche. Inoltre l’entità aliena gli fornì
complesse e precise informazioni riguardo se stesso e riguardo suo figlio
che, secondo Zebra, era affetto dalla nascita da un grave difetto non
diagnosticato che richiedeva urgente ed immediata chirurgia.
La
moglie di Dick si precipitò con il bambino dal medico chiedendo un
controllo riguardo il difetto indicato da Zebra e, con lo sgomento
generale, si apprese che il bimbo era effettivamente affetto da quella
grave deformazione.
Un
intervento chirurgico fu programmato d’urgenza per il giorno seguente ed
il bambino fu salvato. La moglie di Dick, Tessa ed altri testimoni degli
eventi hanno da allora confermato le predizioni di Zebra riguardante le
sue condizioni mediche e
quelle del figlio, Christopher.
Phil
Dick era sicuro della totale positività di Zebra e notò il suo grande
disprezzo per i sovietici e per i loro esperimenti psicotronici. Zebra
rivelò a Dick che la Terra stava morendo, e che lo sconsiderato utilizzo
dei gas propellenti stava “…distruggendo lo strato di atmosfera in cui
Zebra…esisteva”.
Solo
diversi anni dopo la sua mistica esperienza con Zebra, Phil Dick scrisse
una novella, basata su questi eventi, intitolata VALIS. Nel romanzo Zebra
prese il nome di VALIS (Vast Active Living Intelligence System) e veniva
identificato come un prodotto del sistema stellare di Sirio e descrivendo
i suoi operatori come esseri con tre occhi e muniti di chele.
Mai
prima di allora Phil Dick aveva citato Sirio nei suoi racconti ma con
VALIS la Stella del Cane ebbe in quegli anni una grande popolarità, alla
quale contribuirono altri casi nella letteratura del contatto.
MK
ULTRA
C’è
da dire che la stella Sirio non è stata solo menzionata nella ricerca
occulta e nella fenomenologia del contatto ufologico ma è anche stata
posta in relazione ad alcuni esperimenti di controllo mentale facenti
parte del nefasto progetto della CIA denominato MK ULTRA.
Iniziato
presumibilmente nel 1953, all’interno di un programma esente dalla
supervisione del Congresso, il progetto MK-ULTRA era composto da agenti
addestrati come “spie psichiche”, che testavano radiazioni, shock
elettrici, microonde ed impianti elettrici su soggetti inconsapevoli.
Lo
scopo finale di MK-ULTRA era quello di creare assassini programmati.
A questo proposito la CIA testò anche un’ampia gamma di droghe al fine di scoprire il composto chimico ideale per il controllo mentale. L’LSD fu una delle droghe che interessò maggiormente gli psichiatri della CIA, al punto che nel 1953, l’Agenzia tentò di acquistare l’intero fabbisogno mondiale di acido lisergico dai Laboratori Sandoz, in Svizzera. E’ un dato di fatto che, per molti anni, la CIA fu la sorgente principale di LSD legale o meno.
A questo proposito la CIA testò anche un’ampia gamma di droghe al fine di scoprire il composto chimico ideale per il controllo mentale. L’LSD fu una delle droghe che interessò maggiormente gli psichiatri della CIA, al punto che nel 1953, l’Agenzia tentò di acquistare l’intero fabbisogno mondiale di acido lisergico dai Laboratori Sandoz, in Svizzera. E’ un dato di fatto che, per molti anni, la CIA fu la sorgente principale di LSD legale o meno.
Negli
ultimi decenni varie informazioni sulla tecnologia del controllo mentale
si sono diffuse nella comunità di ricerca, anche grazie ad un gentile
signore finlandese di nome Martin Koski ed alle sue affermazioni riportate
in un libretto che titola “la mia vita dipende da voi”. Koski ha
diffuso la sua terribile descrizione di un mondo soggetto ad un esteso
controllo mentale, documentando l’alterazione cerebrale subita su se
stesso e su molti altri. I presunti operatori di queste nefaste operazioni
di controllo mentale includevano agenzie di Intelligence come la Royal
Canadian Mounted Police (RCMP), la CIA e l’Intelligence Finlandese.
Sirio
viene evocata, nei racconti di Koski, ancora una volta in un episodio di
controllo mentale. Egli sosteneva di essere stato rapito e che i
“dottori” che avevano operato su di lui avevano dichiarato di essere
“alieni provenienti da Sirio”.
Nel
suo libro Koski sosteneva che questi personaggi gli avevano impiantato uno
schermo nella memoria per celare la loro identità e le loro intenzioni.
Sulla base di affermazioni come questa trovò credito la teoria, sostenuta da un gruppo di ricercatori nei primi anni ’90, che i rapimenti alieni fossero una copertura per il programma di controllo mentale messo in atto dal progetto MK-ULTRA, un inganno perpetrato dagli spettri della CIA.
Sulla base di affermazioni come questa trovò credito la teoria, sostenuta da un gruppo di ricercatori nei primi anni ’90, che i rapimenti alieni fossero una copertura per il programma di controllo mentale messo in atto dal progetto MK-ULTRA, un inganno perpetrato dagli spettri della CIA.
Secondo
Walter Bowart, nella sua riedizione di ‘Operation Mind Control’, una
vittima del controllo mentale racconta di un incidente accaduto
presumibilmente all’inizio degli anni ’70. Nei ricordi recuperati
attraverso la regressione ipnotica, è stato rivelato che la vittima era
stata al centro di un finto rapimento alieno, con l’intenzione di creare
uno schermo che avrebbe nascosto il reale programma in atto sulla vittima.
Il soggetto dichiarò di aver visto un bambino vestito in un piccolo
costume alieno, simile in apparenza a quello degli alieni di Spielberg.
Questo
non fornisce certamente una spiegazione esauriente per l’intero fenomeno
ufologico e neppure vuole significare che forme di intelligenza
extraterrestre non abbiano mai visitato la Terra. E’ comunque
sconcertante considerare l’impatto che il fenomeno dei rapimenti alieni
ha avuto sulla coscienza umana e quanto tutto ciò abbia mutato le
credenze e le strutture psichiche di milioni di abitanti di questo
pianeta, creando un nuovo paradigma che solo alcune decine di anni fa era
del tutto impensabile.
Walter
Bowart nel suo “Operation Mind Control”, afferma che alla fine degli
anni ’70, il membro del Congresso Americano Charlie Rose, ebbe un
incontro con un inventore canadese che aveva ideato e costruito un elmetto
che simulava stati di coscienza e di realtà sensoriale. Rose prese parte
ad un esperimento che consisteva nella riproduzione di un programma di
rapimento alieno dallo scenario estremamente realistico e drammatico.
L’elmetto produceva campi magnetici a bassa frequenza sui lobi
temporali, l’area di effetto associata alla distorsione temporale e ad
altri stati alterati di coscienza.
E’
probabile che l’inventore dell’elmetto fosse il Dr.Michael Persinger,
clinico neuropsichiatria e professore di neuroscienza, il cui lavoro negli
anni si è focalizzato sugli effetti dei campi elettromagnetici sugli
organismi biologici e sul comportamento umano. Il Dr.Persinger fu anche
l’inventore di un “elmetto magico” di cui si occupò la stampa
americana in quegli anni. Alcuni ricercatori collegarono il nome di
Persinger alle operazioni di intelligenze connesse al progetto MK ULTRA.
Egli
sosteneva la teoria che gli UFO sono il prodotto di effetti
elettromagnetici rilasciati dalla crosta terrestre
sottoposta a stiramenti tettonici.
L’elmetto
di Persinger aveva caratteristiche simili alla fantomatica apparecchiatura
denominata TLE (Temporal Lobe Epilepsy) ritenuta da molti il congegno
utilizzato dagli aggressori psichici per sferrare trasmissioni
psicotroniche come quelle riportate nel romanzo VALIS di Philip Dick.
Una
delle fenomenologie più frequenti attribuite al TLE è la visione del
divino, la creazione di forme di comunicazione diretta con dio o con
divinità di qualsiasi forma e natura.
COMMUNION
Whitley
Strieber, autore del best seller “Communion”, nel tentativo di
spiegare la propria esperienza di rapimento, prese in esame la possibilità
di essere stato vittima del TLE.
Gli
esami che eseguì per accertare un condizionamento psicotronico
risultarono negativi ma rimane notevole la componente magica nella sua
esperienza e nel suo personale modo di affrontarla.
Dopo
l’iniziale regressione ipnotica che lo rese cosciente per la prima volta
della presenza dei “visitatori”, Strieber iniziò a praticare una
forma di meditazione per evocare nella sua mente la loro immagine, in modo
da poterli descrivere con maggiore dovizia di particolari.
Al
primo tentativo di evocazione riuscì a visualizzare con estrema facilità
un alieno grigio nel campo visivo della sua mente.
Cosciente
o meno di aver compiuto un’evocazione magica a tutti gli effetti,
Strieber, ripeté l’esperimento in molte occasioni, evocando
volontariamente questi esseri oltre il velo della percezione.
Precedentemente
alle sue esperienze di contatto, Strieber fu un membro della Fondazione
Gurdjeff, un’organizzazione di auto-trasformazione dedicata alle
tecniche di meditazione e di espansione della coscienza elaborate dal
mistico russo G.I.Gurdjeff. Strieber ha spiegato che le tecniche apprese
in quell’addestramento e particolarmente una forma di canto a doppia
tonalità, gli avevano permesso di rimanere cosciente in alcune esperienze
con i visitatori che altrimenti avrebbe vissuto in modo inconsapevole.
Ciò
che allora Strieber non sapeva era che lo stesso Gurdjeff era in contatto
con esseri di Sirio, proprio attraverso questo metodo del canto a doppio
tono, che può anche essere definito come “Canto Enochiano”.
In
Communion, Strieber sostiene che lo stato mentale prodotto dagli incontri
con i ‘visitatori’ potrebbe assomigliare a quello prodotto da una rara
droga chiamata Tetradotossina, che in piccole dosi causa anestesia
esterna, e in dosi maggiori può provocare esperienze di “uscita dal
corpo”. Dosi ancora maggiori di tale droga possono simulare esperienze
di morte. Secondo Strieber, la Tetradotossina è la sostanza di base per
il “veleno degli zombies” di Haiti. Ciò che non dice è che la
Tetradotossina fu precisamente uno dei molti componenti psicoattivi
utilizzati dalla CIA per il loro leggendario progetto MK-ULTRA.
In
Communion, Strieber sostiene la possibilità che i Grigi, per comunicare,
possono non aver utilizzato telepatia mentale ma qualcosa di natura più
tecnica come onde a frequenza extra bassa irradiate nel suo cervello.
Su
questa linea, Strieber aggiunge che la stessa terra genera una grande quantità di campi magnetici nel campo da 1 a 30 hertz.che interagiscono con la nostra mente e la nostra energia. Esistono forse condizioni naturali per la risposta del nostro cervello, come esperienza psicologica della nostra specie vivente su questa creatura macrocosmica. Esiste una relazione con il nostro pianeta che non abbiamo ancora compreso completamente e forse gli antichi dei, gli esseri elementari e i moderni visitatori sono solo un effetto di un mistero più grande.
IL
FUTURO
Affrontando
il fenomeno ufologico e l’ipotesi extraterrestre dal punto di vista
esoterico della magia rituale, abbiamo tracciato uno scenario forse
oscuro, forse inquietante, privo cioè di risposte che possano sedare la
nostra atavica ansia di uomini di fronte a realtà sconosciute. Abbiamo
piuttosto messo in evidenza occulte relazioni tra mondi distanti o spesso
in apparente conflitto fra loro, mondi nascosti, sia pure per differenti
motivi, agli uomini ignari di un destino di cui non risultano essere
padroni.
Sono
gesta di uomini ai margini ad aver tracciato la storia, con lettere
d’oro o di sangue. Sono gesta che spesso rimangono oscure, nascoste tra
le pieghe del mondo, appunti ai confini della Storia degli uomini e della
civiltà.
Sono
atti di coraggio o di viltà, come eroici e maledetti sono gli uomini ed i
loro sogni più profondi.
Le
porte dimensionali aperte dalle epiche operazioni magiche del Dr.John Dee
e di Aleister Crowley sono tramandati come sogni di visionari e perversi.
E’ la Storia, che si sbarazza degli eroi, maledicendoli con la propria
viltà. Altri hanno fatto della perversione un’arte di logica e forse
sono proprio quelli che la Storia la scrivono indisturbati.
Ciò
che vogliamo ipotizzare è l’effettivo potere di tali Atti, liberandoli
da ogni valutazione morale e da ogni restrizione ideologica. Liberare il
potere che ha reso possibile l’ingresso nella sfera della coscienza
umana di un nuovo paradigma cosmico, all’interno del quale la razza
umana può trovare la propria funzione simbiotica con le altre razze
dell’universo.
I
tentativi degli uomini, spesso goffi e disastrosi, di possedere tale
potere hanno generato dei mostri senza testa, che si nutrono degli incubi
da loro stessi generati. Non è questa la storia che condurrà al futuro e
non è questa la storia che la futura umanità ricorderà alle sue
origini.
L’onda
stellare di Sirio, che scorre impetuosa dalle Porte del Tempo, appare
essere l’artefice della nostra Mutazione. La straordinaria accelerazione
evolutiva del ‘900, che include le due guerre mondiali e tutte le
tremende convulsioni della razza umana, sembra istruita da invincibili
potenze cosmiche, regolate dalla legge della Forza.
La Forza che conduce alla Mutazione e all’Evoluzione che è virtù nelle mani del singolo uomo, eppure lo travalica essendo Volontà stessa dell’Universo.
La Forza che conduce alla Mutazione e all’Evoluzione che è virtù nelle mani del singolo uomo, eppure lo travalica essendo Volontà stessa dell’Universo.
Se
c’è qualcosa da invocare, prima di tutto, è l’apertura della mente
di fronte allo sconosciuto, la disponibilità a mettere in discussione se
stessi e le strutture portanti del proprio mondo. Oltre ciò vi è
l’esperienza, la diretta conoscenza delle cose che apre nuovi portali
alla saggezza.
Oltre
ciò vi è l’esperienza diretta dell’universo, quello che, ormai
certamente, sembra essere il nostro futuro.
DI: Carlo
Barbera
FONTE:arcadia93.org
Non sono d’accordo con le conclusioni dell’articollo , se lui ritiene che la possibilità di distruggere la terra con le atomiche sia una bella conquista affari suoi , la II guerra mondiale è finita sotto la minaccia dell’atomica , la guerra fredda ha mantenuto i popoli nella tensione del pericolo atomico , senza contare Chernobyl , fukushima e le petroliere espose , è altresì vero che gli scienziati che hanno lavorato all’atomica erano stregoni , per concepire una tale opera disgregatrice . Certamente Dee e Crowley erano due scienziati , menti elevate ,ma mi danno l’idea di due che si sono avventurati nell’ ignoto e non si ci puo avventurare così nell’ ignoto come incita l’articolo nel finale . Nonostante l’articolo abbia ravvisato i pericoli di apertura di un portale , opera portata avanti in precedenza ,parrebbe , da una società segreta che ha come simbolo l’occhio di horus e che infatti conosciamo bene sotto la dicitura Nwo ,la domanda semmai è da chi erano stati indirizzati Dee e Crowley a fare quello che hanno fatto ?
RispondiEliminaLa corrrelazione tra atomica- i crash ufo – la tecnologia iperinvasiva odierna – le abduction , gli avvistamenti , i rapimenti - il controllo mentale mk ultra- gli assassini comandati dei fratelli Kennedy , di m.l. king , di osho e altri , esiste sono tutti eventi che vanno trattati insieme co me prima non esistevano dulce , l’area 51 , la nasa , lo stealth .
Mark
neanche io sono d'accordo su tutto quello che dice l'articolo,ma non essendo mio non posso modificarlo,anche se su molte cose traccia dei lineamenti interessanti,soprattutto su Sirio,questo articolo ci serve come altri,per continuare un certo discorso su Sirio,li inseriamo come testa di ponte,e collegamenti ad altri articoli,il sito segue una precisa linea di informazione,che ha sempre uno scopo.
EliminaSu Dee e Crowley la questione è come hai tu sottolineato,da chi erano stati indirizzati?ma la risposta chi segue questo sito la sa bene,basta capire che Dee era un mago spia della corte inglese,e le famiglie reali inglesi sono dal primo medioevo di chiara linea ebrea,lo stesso Crowley faceva parte di società segrete legate ai servizi britannici,anzi io direi che la commistione è pressoche totale,le società segrete e iniziatiche sono le stesse che diriggono i servizi segreti,gli stessi uomini che affluiscono ai servizi provengono da certe società magico iniziatico.
Sono però d'accordo all'articolo,che sottolinea che sono stati usati tutti e due,o almeno non sapevano totalmente che ruolo avevano in tutto questo.
Questi hanno aperto dei portali dimensionali?o direi hanno richiamato le stesse entità che hanno fini di dominio sulla terra da sempre?la questione è chiara ai più informati,le stesse famiglie dell'elite,sono collegate a queste entità oscure da sempre,e quale migliore modo per farli interaggire con la terra,se non farli passare per entità contattate?,la cosa fondamentale è capire che qui non si ha che fare con alieni ma entità che vengono da altre dimensioni non pianeti distanti,e che tra questi ci siano entità oscure con fini poco rassicuranti,altra cosa importante da capire che queste entità sono qui da sempre ,e che li si voglia fare passare come contatti recenti,o almeno da quando si schianto il famoso ufo a roswell,che secondo me era tutta una montatura,la verità è che vi è in corso una guerra tra entità oscure e altre che stanno spingendo l'umanità verso una più alta evoluzione spirituale.Che le elite e i governi sono sottomesse alle entità oscure dovrebbe essere chiaro a tutti,e che stanno cercando di imbrigliare il mondo in una tirannia totale,altrimenti l'umanità sfuggirebbe al loro controllo.
FERRANTE I GONZAGA: GRAN MAESTRO DEL PRIORATO DI SION
RispondiElimina10 settembre 1547: Ferrante Gonzaga entra nella storia del suo secolo come mandante dell’ assassinio del Duca Pierluigi Farnese, figlio naturale del papa Paolo III, capostipite della dinastia che regnerà sul Ducato di Parma e Piacenza Personaggio, sicuramente, tra i più importanti, anche se fra i meno conosciuti, della storia della prima metà del Cinquecento, Ferrante era figlio terzogenito di Francesco II Gonzaga, Marchese di Mantova, e di Isabella D’Este, una delle donne più famose ed affascinanti del Rinascimento italiano Aderisce alla chiamata da parte dell’Imperatore alla guerra per respingere l’esercito turco che era arrivato nelle vicinanze di Vienna e, per i suoi meriti di guerra, viene insignito, primo italiano nella storia, della più alta onorificenza dell’Impero: il collare del Toson d’Oro Sposa Isabella di Capua, nobildonna pugliese con una discendenza prestigiosa da parte di madre, quella dei Del Balzo/De Baux, antichissima famiglia di origine Provenzale Per la sua capacità di gestire gli affari militari e per la sua affidabilità, viene nominato da Carlo V prima Vicerè di Sicilia e poi Governatore di Milano diventando uno degli uomini più potenti della penisola, braccio destro dello stesso Imperatore in Italia Sacco, Ferrante non diventa solo vice comandante delle truppe imperiali in Italia a soli venti anni, ma succede al Borbone alla guida di quello che era ed è tutt’oggi l’ordine cavalleresco più segreto e misterioso di tutti i tempi: il Priorato di Sion Analizziamo il rapporto che esisteva fra il Gonzaga e Carlo V: è un rapporto quasi alla pari e di grande rispetto da entrambe le parti, tanto che l’Imperatore, in alcune lettere inviate a Ferrante, lo chiama addirittura “principe consanguineo”.
Nella biografia di Ferrante scritta dal suo segretario, il Gosellini, si può leggere come egli volesse quasi imporre all’Imperatore la sua politica sul suolo italiano, arrivando ad indicargli chi dovesse suo figlio sposare L’appartenenza al Priorato di Sion ed il legame che questi aveva con il “Sang Real”, il Sangue Reale del Re dei Re, Gesù Cristo, spiegherebbe perché Ferrante abbia acquistato il feudo di Guastalla. In questa cittadina posta sulla riva destra del fiume Po, infatti, era ed è custodita ancora oggi in una chiesa posta sull’antica cerchia delle mura, “terra intrisa con il Sangue di Gesù Cristo”. Guastalla pertanto era l’unico luogo nei feudi gonzagheschi, oltre a Mantova, a custodire la più preziosa reliquia della Cristianità. (N.d.A.: le imprese erano simboli adottati dai nobili e che avevano un significato occulto, accessibile solo a pochi eletti che ne conoscevano il vero significato). Se è vero che il Gran Maestro del Priorato era chiamato “Nautonnier”, che significa “Timoniere”, si spiegherebbe perché Ferrante adottò come impresa la bussola. Un personaggio suo contemporaneo, con il quale Ferrante ebbe quasi certamente dei rapporti, era Michel de Nostredame, meglio conosciuto come Nostradamus, che, pare, avesse aderito al Priorato di Sion proprio nel periodo durante il quale il Gonzaga era Gran Maestro. Nostradamus era ritenuto, anche, una specie di agente segreto dei Lorena. Strano era anche il rapporto fra Ferrante Gonzaga ed uno dei più importanti scultori, oltre che medaglista, dell’epoca: Leone Leoni Si narra che entrambi, Leoni e Gonzaga, appartenessero ad un “circolo esoterico” non ben identificato che teneva le sue riunione nel palazzo dello scultore a Milano proprio nel periodo in cui Ferrante era governatore di questa città. In questa statua il Leoni rappresenta Ferrante come Ercole che con la mano sinistra regge un’asta che trafigge un satiro, nella destra tiene le mele d’oro e con il piede destro schiaccia l’idra rappresentando così Ercole che ritorna dal giardino delle Esperidi dopo aver vinto i mostri. Un accanimento che fa pensare ad un odio quasi
tanto da essere indicato come uno dei mandanti dell’assassinio del Delfino di Francia. Ciò si spiega perché Ferrante, come Gran Maestro del Priorato di Sion, cercò di appoggiare in tutti i modi, segretamente, il ritorno sul trono di Francia dei Lorena aiutando Carlo, Cardinale di Lorena ed il fratello di questi, Francesco, Duca di Guisa, nei loro vani tentativi di riprendersi la corona E’ da notare che i Lorena erano imparentati con i Borbone, pertanto anche con Carlo di Borbone, il predecessore di Ferrante alla guida del Priorato, ed i Borbone erano imparentati con i Gonzaga. Questi legami diventeranno sempre più stretti nel tempo poiché anche Luigi Gonzaga – Nevers, nipote di Ferrante e suo successore alla guida del Priorato continuerà ad appoggiare i Guisa – Lorena nella loro vana conquista del trono di Francia.
RispondiEliminaPoiché anche i Gonzaga erano imparentati con i Lorena e come questi si ritenevano discendenti dalla stirpe merovingia (N.d.A.: esistono alberi genealogici della famiglia Gonzaga del XVIII° secolo che “testimoniano” queste origini), erano convinti che, se questa famiglia avesse ripreso il trono di Francia e si fosse posta a capo di un nuovo Sacro Romano Impero, ad essi sarebbe spettato un ruolo di primissimo piano.
Alla luce di tutto ciò, anche il matrimonio con Isabella de Capua non fu casuale e dovuto al fatto che un’altra Isabella, principessa Colonna, lo avesse respinto preferendogli suo cugino Luigi, del ramo dei Gonzaga di Sabbioneta.
Egli aveva voluto fortemente questo matrimonio per diversi motivi. Il più importante di tutti era sicuramente quello di potersi fregiare, dal quel momento fino alla sua morte, del titolo di “Principe di Molfetta”. Ancora oggi non si capisce perché preferisse titolarsi in questo modo piuttosto che come di Conte di Guastalla. Un’ipotesi ardita che si può avanzare è che Molfetta apparteneva al Priorato Templare di Barletta, uno dei più importanti d’Italia (peraltro uno dei figli di Ferrante, Gianvincenzo, diventerà Priore di S. Giovanni Gerosolimitano e della Chiesa del S. Sepolcro di Barletta) e l’essere il Signore di questo feudo gli attribuiva, in certi ambienti, un importanza particolare
Ferrante era un valoroso condottiero, a volte cinico e spietato, ma anche abile ed astuto, figlio del suo tempo. Queste sue virtù lo avevano portato ai vertici dell’Impero, prima di cadere in disgrazia.
Vi era, però, probabilmente, un altro Ferrante, grande manovratore occulto della politica imperiale in Italia ed in Europa con l’obiettivo di costruire un nuovo ordine, un nuovo “Sacro Romano Impero”, ed insediare sul trono di Francia coloro che ne erano considerati gli eredi legittimi, ultimi discendenti della regale stirpe dei Merovingi, portatori nelle proprie vene del “Sang Real”, i Lorena, adempiendo così al compito di quello che era ritenuto l’ordine cavalleresco più segreto e più potente del mondo, il Priorato di Sion, erede della tradizione esoterica templare.
Alberto Cavazzoli
E i Gonzaga ? Essi probabilmente ritenevano di essere la “stirpe” destinata, per nobiltà, purezza, discendenza a custodire per diritto divino il “Sang Real”. Tale riconoscimento viene a mio parere “consacrato” di fronte a tutte le famiglie nobili d’Europa quando l’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo, legato ai Cavalieri Teutonici e Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Dragone (si dice l’ordine cavalleresco più antico al mondo), di ritorno da Roma dove era andato per farsi cingere della corona imperiale si ferma a Mantova il 22 settembre 1433 ad investire del titolo di Marchese dell’Impero Gianfrancesco Gonzaga e per dare ai Gonzaga un nuovo stemma araldico molto interessante, come lo descrivono le cronache di allora
“…li diede uno scudo con l’arma delle quattro aquile in campo bianco, distinto da una croce rossa (n.d.a.Croce rossa patente)…”. Ora, se le aquile inquartate nello stemma stanno a significare la sottomissione dei Gonzaga all’Impero , neppure il maggior esperto di araldica gonzaghesca da me interpellato ha saputo rispondere alla domanda sul significato della croce rossa patente. Tutti sanno che la croce rossa patente in campo bianco era l’emblema con il quale si riconoscevano i Templari, pertanto ritengo che l’inserimento di tale segno nello stemma araldico stesse ad indicare “a coloro che sapevano” che i Gonzaga erano legati con i discendenti dell’Ordine Templare: i cavalieri del Priorato di Sion ! delle famiglie che si erano imparentate con i Nevers ed i Gonzaga( i Cleves, i La Marck, gli Artois e poi ancora Brabante, Borgogna, Rethel, Albret-Orval, Alençon, Boemia, Aragona, Bar, Sassonia, fior fiore della nobiltà europea) ed in cui erano inquartati i tre stemmi araldici che indicavano una discendenza imperiale-divina: l’Aquila di Bisanzio, la Croce di Costantinopoli e la Croce di Gerusalemme vorrei citare la conclusione tratta da F. Cadet de Gassicourt e dal Barone Du Roure de Pauline nel loro libro “L’ermetismo nell’arte araldica” (Ed. Arkeios): “…che, anche per tutte le armi la cui origine ci è attualmente sconosciuta, un’idea abbia per forza dovuto presiedere alla loro scelta…Partendo dunque dal principio che nel Medio Evo molti personaggi, non dei minori, fossero affiliati a sette occulte - Templari, Rosacroce, antichi massoni, ecc.- abbiamo supposto, non senza verosimiglianza, che la maggior parte dei membri di quelle società segrete abbiano nel loro blasone dei simboli che permettessero di farsi riconoscere fra di loro, senza fare scoprire ai profani ciò che doveva restare nascosto…”
RispondiEliminaI Gonzaga, inoltre, si dichiaravano discendenti dalla stirpe merovingia. A riprova di ciò alcuni anni fa fu battuto ad un asta un gigantesco albero genealogico dei Gonzaga che iniziava indicando come capostipite addirittura Genebaldo, antenato di Meroveo fondatore della dinastia merovingia,
appartenente alla stirpe dei Franchi Sicambri, Primo duca dei Franchi Occidentali, morto nel 356 o nel 358.
Numerosi altri sono gli elementi di collegamento fra i Gonzaga ed il Santo Graal,basti pensare all’attrazione che essi avevano per il primo grande romanzo della cultura occidentale, quello riguardante Re Artù ed i Cavalieri della Tavola Rotonda, ove erano presenti tre temi: La Dama, il Re ed il Graal, tanto da custodire nel loro palazzo un’importante biblioteca di codici cavallereschi e di manoscritti narranti le gesta di Lancillotto, Parsifal ed i Cavalieri della Tavola Rotonda. Oppure basti osservare visitando palazzo Gonzaga a Mantova la sala detta “del Pisanello”, così chiamata dal nome dell’autore che dipinse gli affreschi e le sinopie che coprono le pareti di questo magnifico ambiente (che sembra fosse destinato in passato a sala delle riunioni dei cavalieri più importanti del ducato oppure di qualche ordine cavalleresco sconosciuto) rappresentanti alcune scene del torneo di Louverzep tratte dal romanzo “Queste du Graal”.
de Baux.
"Race d'Aiglon, jamais Vassal !", era il motto originale della famiglia Des Baux che letteralmente possiamo tradurre in "razza d'Aquila, giammai Vassalla !"
ma il cui senso era "stirpe imperiale (l'aquila dal tempo dei Romani era il simbolo dell'Impero; molto significativo peraltro il fatto che la A di aiglon fosse scritta in maiuscolo), mai sottomessa !". Un motto araldico, dunque, che voleva significare quanto la nobile famiglia Des Baux fosse di discendenza imperiale e non potesse essere sottomessa a nessuno.
RispondiEliminaStrano casato quello dei Des Baux. Le loro origini "ufficiali" risalgono all'XI secolo quando compare nella terra di Provenza Guglielmo, Re di Arles e Principe di Orange
(1059 - 1110 c.a.) che viene identificato anche in un certo Hugues de Baux.
decidono, tuttavia, di lasciare le loro terre per unirsi alla spedizione di Carlo I d'Angiò in Italia (1253).Qui, prima Barral e poi il figlio Bertrand, dimostreranno il loro valore di guerrieri; quest'ultimo parteciperà anche alla decisiva battaglia di Benevento (1266), vinta con l'aiuto determinante dei Templari, durante la quale verrà sconfitto ed ucciso Manfredi, il figlio dell'Imperatore Federico II Hohenstaufen.
Ma è forse questa la prima volta che i Des Baux vengono a contatto con il più importante ordine cavalleresco del tempo ? Molto probabilmente no, non dobbiamo dimenticare che la Provenza era la regione europea con il più alto numero di "commanderie" templari, pertanto i legami fra la nobiltà provenzale ed i Templari erano strettissimi.
Dopo la battaglia di Benevento, per il coraggio dimostrato, Bertrand venne nominato conte di Avellino,mantenendo però anche il titolo di Sire de Baux.
Il nome dei Des Baux si unisce successivamente a quello dei d'Angiò a seguito di matrimoni tra figli delle due famiglie ( come quello fra Bertrand III e la figlia di Carlo II d'Angiò, Beatrice ).
E' un periodo di grandi dominazioni per i d'Angiò. Carlo I diventato Re di Sicilia s'impossessa della corona di Gerusalemme (1277) comprando le ragioni sul Regno della Terrasanta da Maria, figlia di Melisenda, pronipote di Baldovino IV. Il d'Angiò mandò a Gerusalemme il suo luogotenente, il conte di Marsiglia Roger de Saint Séverin, coaudivato dal Gran Maestro dei Templari Guillaume de Beaujeu e da un manipolo di uomini, ma li richiama in Italia allo scoppiare dei Vespri Siciliani e pone fine alla dominazione angioina in Terrasanta. Nel frattempo i Des Baux avevano consolidato i loro feudi nel sud dell'Italia, si erano divisi in diversi rami (fra cui quello napoletano, quello tarantino legato agli Orsini e quello di Altamura) ma soprattutto avevano italianizzato il loro cognome in Del Balzo. Bisogna segnalare che gli antichi stemmi dei Del Balzo montavano sopra lo scudo un cimiero con una "croce patente", forse un richiamo ai Templari loro antichi alleati e dei quali avevano incamerato i beni diventandone i custodi.
Un capitolo a parte merita lo stemma antico dei Des Baux/Del Balzo costituito da una stella d'argento con sedici punte in campo rosso. Sembra che ciò stesse a significare la discendenza della famiglia dai Re Magi ed in particolare da Baldassarre.
Tale discendenza è stranamente richiamata anche dai Balt (o Balsha), una famiglia nobile albanese della provincia della Gocia, i quali a loro volta avevano nello stemma araldico una stella, anche se questa contava solo sette punte. Sembra che gli eserciti di questi Re Balti siano più volte venuti in Europa (le truppe albanesi, famose per la loro spietatezza, erano truppe mercenarie al servizio degli eserciti europei ) ed alcuni di loro avrebbero potuto insediarsi in Provenza.
Un particolare estremamente interessante collega i Des Baux addirittura alla stirpe reale macedone, poichè sull'urna d'oro contenente le ceneri di Filippo il Macedone, padre di Alessandro Magno, rinvenuta nel 1976 a Vergina in Macedonia (attualmente il villaggio si trova nella Grecia) è incisa una stella a sedici punte, simbolo della dinastia macedone; la stessa stella con lo stesso numero di punte che abbiamo visto nello stemma araldico dei Des Baux.
Un'antica leggenda medievale, inoltre, narra che Olimpiade, moglie di Filippo il Macedone, aveva concepito Alessandro unendosi con un gran sacerdote, probabilmente durante un rito bacchico a cui era dedita, di nome Balthazzar. Pare che con questo nome in Macedonia venissero chiamati i maghi (o magi) persiani. Sembra che in realtà questi non fosse altro che Nectanebo II, ultimo faraone della XXX dinastia il quale dopo essere stato sconfitto dai persiani di Artaserse III aveva riparato in Macedonia. Sembra, inoltre, che Nectanebo II fosse di origini persiane in quanto il padre, Teo, era un faraone che dopo essere stato sconfitto dai persiani riparò in Persia presso tribù amiche e che in quel periodo nacque Nectanebo II il quale fece ritorno in Egitto come faraone e gran sacerdote ragione, rivendicano di appartenere ad una stirpe imperiale, quella del più grande Imperatore di tutti i tempi: Alessandro Magno.
RispondiEliminahttp://www.sacrograal.eu/index.ph
(di David Lombardi)
Quello che si sa dei re Merovingi è molto poco e per molto poco mi riferisco al loro collegamento con il Santo Graal e tutto il resto. Nel Codice da Vinci si dice escono fuori solo tre elementi sui Merovingi che sono di grande interesse:
sono discendenti di Gesù e Maddalena
da loro poi si sviluppa la famiglia dei Saint-Clair
avevano poteri simili a quelli di Gesù, come guarire con l’imposizione delle mani e parlare con gli animali. Al di là di ciò il Codice da Vinci non ci dice altro.
Io ho descritto a grandi linee anche la scoperta delle pergamene, ma ora mostrerò nel dettaglio cosa contenevano queste pergamene.
Le prime due erano genealogie e le altre due erano testi scritti dal predecessore dell’abate Sauniere, ossia l’abate Antoine Bigou. Su queste pergamene sono in corso studi accurati e quindi non si è ancora fatto chiarimento. Nonostante il libro “Il Santo Graal” non lo dica, secondo alcune fonti le due pergamene contengono genealogie merovingie che vanno dal 681 al 1244 e dal 1244 al 1644. Apparentemente non dicono niente di che ma la curiosità è che due anni prima del 681, ossia il 679 è l' anno in cui mori Dagoberto II -un importantissimo re Merovingio -e il 1244 è l’anno in cui venne distrutta Montsegur, l’ultima e importante roccaforte Catara.
Le prime due, ossia quelle con le genealogie, non sono mai state rese pubbliche e questo è uno dei tanti misteri. Le altre due sono state rese pubbliche e ci sono decine di siti in cui trovarle. Grazie a diversi esperti, si è scoperto che entrambe nascondevano delle frasi segrete. La frase della prima pergamena è:
PASTORELLA NESSUNA TENTAZIONE CHE POUSSIN TENIERS HANNO LA CHIAVE PACE 681 SULLA CROCE E QUESTO CAVALLO DI DIO IO COMPLETO QUESTO DEMONE DEL GUARDIANO MEZZOGIORNO MELE BLU.
La frase della seconda pergamena era
A RE DAGOBERTO II E A SION APPARTIENE QUESTO TESORO ED EGLI E’ LA MORTO
Strane e interessanti allo stesso tempo queste frasi e, come potete notare, nella seconda compare il nome del re Merovingio ucciso in un attentato nella foresta di Woevres, vicino al palazzo reale di Stenay il 23 dicembre.
Un ultimo elemento sui Merovingi, in modo che poi andiamo a concentrarci sui Catari, l’ho trovato leggendo il secondo libro su Rennes le Chateau di Giorgio Baietti (che conosco personalmente) il quale è uno dei più grandi esperti nel mistero di Rennes le Chateau.
.
Nel 1975 era stata rubata una statua dalla chiesa di Rennes le Chateau, che riproduceva Irmina, figlia di re Dagoberto II e sorella di Sigiberto IV. La chiesa di Rennes le Chateau comunque contiene moltissimi altri elementi enigmatici e di questo ne parlerò meglio nel mio prossimo articolo.
RispondiEliminaOra passiamo ai Catari, il quale ordine -come quello templare e come i re Merovingi - è avvolto nel mistero.
Il secondo elemento l’ho trovato nel libro “La Storia Segreta di Lucifero” di Lynn Picknett. Esso è lo stesso libro in cui si parla di Maria Lucifera, di Giovanni visto come Lucifero e dei Luciferiani. In esso si parla anche delle SINAGOGHE DI SATANA. In poche parole esse erano i punti di adunanza dei Catari (grotte o caverne) presenti in Linguadoca (dove si trova Rennes le Chateau) e Provenza.
Il terzo elemento sta ne “Il Santo Graal” in cui si suppone che i sopravvissuti entrarono nell’ordine templare; cosa che, per quanto curiosa e strana possa sembrare, ha diversi elementi che la indicherebbero. Per spiegare meglio la questione, ossia il collegamento tra catari e templari, torniamo alle due figure accennate all’inizio dell’articolo, ossia Leonardo da Vinci e Giovanni Battista
Sono venuto a conoscenza del collegamento tra i due attraverso un documentario in cui si ipotizzava che Leonardo fosse un Cataro. La cosa mi sorprese in quanto io stavo lavorando sulla sua misteriosa posizione di gran maestro del Priorato di Sion, uno dei tanti elementi chiave del Codice da Vinci, ma l’ipotesi fu molto interessante. In base a ciò, i Catari veneravano Giovanni Battista e quest’ultimo, se non il suo simbolo (ossia l’indice puntato verso l’alto), compariva in molte opere di Leonardo come ad esempio L’ultima cena (un apostolo alla sinistra di Gesù brandisce l’indice davanti al volto di quest’ultimo ad indicare un monito), L’adorazione dei Magi (dove una persona fa il gesto del Battista), La Vergine delle rocce (nel quale compare il Battista senza indice alzato, ma il quadro è di estrema importanza) e un dipinto che ritrae solamente il Battista. Quindi da Vinci era molto legato alla figura del Battista ho saputo che, al di là dei Catari, anche i templari adoravano Giovanni Battista e forse più dei Catari stessi. la Via Crucis della chiesa di Rennes le Chateau, la quale va in senso antiorario quando dovrebbe andare in senso orario e secondo alcuni studiosi questa caratteristica della Via Crucis che va in senso antiorario, è tipica dei templari. Qualche giorno fa- parlandone con Giorgio Baietti -ne ho avuto la conferma. Sembra che i templari mettessero la Via Crucis in senso antiorario per indicare che le cose erano l’esatto opposto di quello che la chiesa cristiana diceva. A conferma di ciò, il fonte battesimale che doveva avere Giovanni sotto l’alfa e Gesù sotto l’omega, aveva l’opposto. Un altro elemento contrario di origine templare. A questo ritorniamo al Codice da Vinci e notiamo che in esso i Templari sono il braccio armato del Priorato di Sion del quale, secondo alcuni documenti noti come “Dossier Secret”, faceva parte anche il famoso pittore rinascimentale Leonardo da Vinci. Ora passiamo al famoso Priorato di Sion. Su questa misteriosissima setta segreta se ne è parlato tanto ma le informazioni sono poche e oscillano tra il vero e il falso.
Stabilire un data di origine e soprattutto un origine di questa setta o organizzazione è una della cose più difficili sulla quale sia io sia molti esperti stiamo lavorando.
Nel 1975 vennero depositati presso la Biblioteca Nazionale di Parigi alcuni documenti meglio noti come “Dossier Secret” e in essi faceva la sua comparsa il famoso Priorato di Sion.
Nel libro “ Il Santo Graal” fa la sua comparsa la possibile lista, forse incompleta, dei Gran Maestri del Priorato:
Sembrava che la storia forense perfetto. All'inizio di quest'anno, un genetista ha concluso che i resti di un panno intriso di sangue conservati per secoli in una zucca del 18 ° secolo, probabilmente appartenevano alla testa mozzata dell'ultimo re di Francia, Luigi XVI, una conclusione supportata dal fatto che il DNA corrispondeva a quella tratto da una testa mummificata appartenente al suo diretto antenato, il re Enrico IV. Ma la nuova ricerca pubblicata oggi mette in discussione l'identità sia del sangue e la testa, sostenendo che il DNA nei campioni non corrisponde al DNA nei parenti di questi re vivente. I dati "fanno un caso forte", contro il precedente lavoro, dice Cristian Capelli, un genetista presso l'Università di Oxford nel Regno Unito, che non era coinvolto con Secondo la leggenda, quando il re Luigi XVI fu decapitato nel 1793 durante la Rivoluzione francese, un testimone assorbito il sangue con un fazzoletto e conservato in una zucca decorata. Alcuni anni fa, la famiglia che possedeva la zucca ha chiesto genetista Carles Lalueza-Fox dell'Istituto di Biologia Evolutiva a Barcellona, in Spagna, a guardare il DNA dai resti del tessuto. Lalueza-Fox era in grado di isolare una piccola quantità di cromosoma Y dalla parte interna della testa, che è trasmessa da maschio a maschio ogni generazione. Storico francese Philippe Delorme non era convinto. C'era così poco cromosoma Y dalla testa che il matchup avrebbe potuto essere per caso. Ha collaborato con il genetista Jean-Jacques Cassiman presso l'Università Cattolica di Lovanio in Belgio e ha individuato tre discendenti viventi dei re francesi, membri della Casa di Borbone, per scoprire ciò che il cromosoma Y di quel lignaggio dovrebbe essere simile Questo profilo non corrisponde con quello ottenuto dal sangue e la testa, Cassiman, Delorme, ed i loro colleghi riferiscono oggi sulla rivista European Journal of Human Genetics.
RispondiEliminaChi ha ragione dipende in parte quello che l'albero di famiglia borbonica Sembra veramente, e che è anche oggetto di contenzioso Ma Lalueza-Fox e il suo collaboratore storico francese Philippe Charlier pensano che i parenti che vivono discendano da Filippo I, che era omosessuale e quindi forse improbabile chesia stato in realtà il padre della generazione. "Sembra probabile che quello che abbiamo qui è solo un caso di falsa paternità all'interno di una famiglia reale", dice Lalueza-Fox Entrambe le parti pensano che il modo migliore per andare a fondo di questa storia forense sarebbe quello di studiare il DNA di più parenti in vita. Ma nessuno dei due ha i fondi per farlo
Insomma, pare che la classe guerriera di uomini liberi e, forse, nobili, montati a cavallo e armati di lancia era rappresentata dai primi tre scheletri umani, appartenenti all'aplogruppo R1b... forse R-U106, ma non si può dire perché non sono state effettuate ulteriori analisi (neppure quella sul DYS492, che, a grandi linee permette una prima separazione tra R-P312 e R-U106). In più, si conferma la presenza di elementi appartenenti all'aplogruppo G... non si sa se residui neolitici, rimasugli di popolazione immigrata dal medio-oriente in epoca romana, oppure elementi alano-osseti raccolti durante gli spostamenti dei Salii.
Insomma, pare che la classe guerriera di uomini liberi e, forse, nobili, montati a cavallo e armati di lancia era rappresentata dai primi tre scheletri umani, appartenenti all'aplogruppo R1b... forse R-U106, ma non si può dire perché non sono state effettuate ulteriori analisi (neppure quella sul DYS492, che, a grandi linee permette una prima separazione tra R-P312 e R-U106). In più, si conferma la presenza di elementi appartenenti all'aplogruppo G... non si sa se residui neolitici, rimasugli di popolazione immigrata dal medio-oriente in epoca romana, oppure elementi alano-osseti raccolti durante gli spostamenti dei Salii.
RispondiEliminaMolto interessante che sia allora probabile che la linea attuale dei re di Spagna non sia quella dei Borbone??
Ovvero i discendenti di Alfonso XII di Spagna possano essere un'altra famiglia?
Come avevano sempre sostenuto i Carlisti..
GUIDESTONES This is the list of Carlist claimant "kings":
Carlos V [María Isidro] de Borbón (1788-1855, crowned 1833)
Carlos VI de Borbón y Braganza (1818-1861, crowned 1855), son of Carlos V
Juan III Carlos de Borbón y Braganza (1822-1887, crowned 1861, abdicated 1868), son of Carlos V
Carlos VII de Borbón y Austria-Este (1848-1909, crowned 1868), son of Juan III
Click image for larger version. Jaime III de Borbón y Borbón (1870-1931, crowned 1909), son of Carlos VII
Alfonso Carlos I de Borbón y Austria-Este (1849-1936, crowned 1931), son of Juan III
Jaime III died without issue and his uncle Alfonso Carlos I followed suit.
So he was the last of the dynasty.
But he named a Regent, Javier de Borbón-Parma (invested 1936, died 1977), whose two sons Carlos Hugo de Borbón-Parma and Sixto de Borbón-Parma are nowadays' heads of the Carlist left and right wings respectively. ma tutta l'ala dei Borbone di Spagna derivanti dal re Alfonso XII non sarebbero i veri Borboni..
Anche il suo cugino legittimista non sarebbe quindi un Borbone.. !!
http://en.wikipedia.org/wiki/Louis_A..._Duke_of_Anjou
non hanno pubblicato i risultati del test per Luigi Duca di Anjou perchè??
come avevano sempre detto i Carlisti.. i figli di Isabella 2 non erano stati concepiti con suo cugino Francesco..
per questo negli anni 1930, estintantasi la discendenza diretta di Don Carlos di Borbone, i carlisti hanno dichiarato come erede e re legittimo il discendente dei Borbone Parma.. . Nel forum ci sono molti membri del Costantiniano.. perché non invitate i vostri Gran Maestri a fare il test?
Se l'hanno fatto i Borbone Parma e i Braganza possono farlo anche loro...
Questa la discendenza Borbone che ha fatto il test Nel nostro caso manca all'appello, perlomeno io lo ignoro, il nome del favorito(si chiamavano così) padre della prole di Isabella II. Faccio un esempio tratto da tutti i miei "libroni": dagli Orange - Nassau siamo arrivati agli Orange - Nassau - Amsberg con relative modifiche dello stemma reale(vi faccio grazia dei passaggi intermedi). I Borbone Carlo e Borbone Farnese Parma, gli Orleane di Francia sono in contesto salico e sembrerebbero doc. Sono molto contento della riconciliazione in Casa Borbone Due Sicilie(ho letto tutti i dettagli sulla Rivista "Il Mondo del Cavaliere" n.53 Gennaio - Marzo 2014). Se rammento bene, a parte l'eccezione spagnola dei Borbone Isabella(anche l'erede attuale è una femmina, il lilia non ment non li riguarda) anche il ramo italiano borbonico duo - siciliano sembra essere doc, come il parmense. E imparentato e riconciliato con la Dinastia Nazionale italiana: la Principessa Maria Gabriella è stata presente alle cerimonie in Napoli per la Beata Regina Maria Cristina di Borbone nata di Savoia. Tuttavia la dinastia degli Asburgo deriva dalla dinastia degli Eticonidi, a sua volta derivante dai Merovingi. Un casino!!!!!
Non dimentichiamo che Crowley parte da Gregor Mathers e la Golden Dawn , che aveva tadotto la chiave di Salomone , fece la spia in Germania e c’è stato un collegamento con le altre logge che operavano lì a quel tempo , perché quando i nazisti diventarono magicamente temibili scherarono tutti gli alti maghi tra cui anche Crowley , i nazisti raggiunsero l’alta tecnologia operando con delle entità , comunque la magia operata da Himmler e i suoi 12 cavalieri scelti a Wewelsburg a era di carattere di magia nera . I Tedeschi avevano raggiunto alta tecnologia operando con delle entità , gli americani volevano appropriarsene e infatti nacque la nasa con von braun e dove secondo alcuni ricercatori operano ancora persone naziste assieme a non meglio precisati maghi e i massoni . La II guerra si concluse bombardando un fiero e tenace popolo quello giapponese dopo la false flag di pearl Harbour , all’ insegna della magia nera e delle piu nocive entità con cui lavorano ancora oggi e ottengono questa tecnologia per il dominio dell’umanità una volta che si sono aperti pericolosi portali del ‘’regno delle ombre ‘’ , la frenesia apocalittica di cui sembrava avvolto Parsons di cui si parla nell’ articolo , allievo di Crowley . Se inserisci in internet Russia2045 c’e uno dei progetti che perseguono questi transumanisti .
RispondiEliminaMark
mentre al popolo viene spacciata il misticismo cristico,usato dallelite judea per distruggere l'arianita dal suo interno,ad altri è spacciata questa stronzata della linea di sangue di gesù,continuata da questa presunta maddalena,naturalmente è tutto falso,e le line di sangue merovinge sono a dir poco al famiglia più satanica,questa stupidaggine gli serve per avvalorare la loro tesi di dominio mondiale,e mettere sul trono del mondo l'anticristo,o meglio il messia che aspettano gli ebrei.
RispondiEliminaNon esiste nessuna linea di sangue di gesù,perchè non è esisitito nessun gesù come lo vogliono raccontare questi mistificatori ebraici.Non esiste e non è esistito nessun messia,se non una tirannia mondiale da giustificare con questo misticismo per dementi.
Non esiste nessuna maddalena se non nella propaganda di questi sub umani,cominciando da Dan brawn,da cui gia il nome DAN dovrebbe fare capire molti,è chiaro che stanno propagandando quello che sarà l'avvento dell'anticristo,e quello che i cristiani aspettano come il ritorno del cristo,dopo la venutà dell'anticristo,è sempre l'anticristo,non so se sono stato chiaro?
E infatti la mia era una critica rivolta all’articolista , siccome la parte conclusiva di un articolo è quella piu importante, pur salvando le cose interessanti dette come l’ argomento Sirio e i channelerss disinformatori come Adamski che servono a vari scopi tra cui coprire e delegittimare chi ha realmente visto e assistito fenomeni , la comunita ufologica e un coacervo di operatori dei servizi segnato da strane morti vedi jhon mack , molti stanno al gioco per puro scopo economico naturalmente , sicuramente in altri pianeti esisteranno altri esseri simili agli umani ma non sono sicuram,ente quelli che trattano gli ufologi o quelli basta vedere l’ armamentario tra grigi , rettili ani , mantidi , nordici e quant’altro come da te detto quelli che loro vogliono spacciarci per tali . Questi hanno a che fare piu con esseri interdimensionali , a tal proposito interessante quanto da te detto che vogliono spacciare queste entita demoniche con esseri contatti di recente , c’ e un filo conduttore che collega Dee a Crowley e sono le case regnanti , i servizi segreti , e la magia cosiddetta abramelina , il linguaggio enochiano ovvero di matrice mediorientale , discorso ufologico che si collega a quello astronomico vedi monte graham telescopio lucifer , punto particolare come lo erano i biblici monte hermon e monte sinai . I nazisti caddero mani e piedi nella trappola propagandistica facendo catturare Hess , e poi Himmler e Goring definiti traditori daallo stesso Hitler , c’è stata una battaglia magica , e come giustamente da te detto i servizi segreti sono prettamente magici in mano alle società iniziatiche , i nazisti erano i nemici al tempo di Crowley , gli spagnoli lo erano al tempo di Dee . La storia di Gesu e Maddalena è chiaramente un impalcatura per reggere il discorso del messia e degli anticristi futuri che a questo punto potremmo tradurre con Guide – Condottieri con poteri demonici per puro scopo di dominio , che l’elitè cercheranno di realizzare vedendo gli innumerevoli indizi lasciati in questo senso nella cultura pop o come da me meglio definito culturame , naturalmente tornano sempre utili i discorsi profetici delle religioni eggregoriche manipolatorie , le velleità gnostiche- semi teosofiche invece di trovare un nuovo messia salvifico rimarranno velleita gia naufragate con Krishnamurti Solo qualcosa di sensazionale puo risollevare un casato spagnolo che vedo comunque in disarmo come lo erano da noi i Savoia , ( Emanuele IIi si dice non fosse un Savoia ) e ora questo Felipe che sposa una borghese , mentre la popolazione si interroga vesi notizie sull’abolizione della monarchia , sul che ce stanno a fa ecco questa notizia. Rennes Le Chateau è interessante e avvolta dal mistero , fanno capolino i Merovingi e il Priorato di Sion , attivita esoteriche di stampo per restare all’articolo Lovecraftiano , i Lorena , anche lì tentarono di incunearsi i nazisti e fallirono miseramente con la misteriosa morte di Otto Rhan .
RispondiEliminaMark
Si è importante porsi le domande giuste,che contengono le giuste risposte.questo discorso sui merovingi e il priorato di sion ,è un discorso lungo,presto metteremo un articolo,ma siamo all'inganno nell'inganno,il messia che aspettano i cristiani o meglio il ritorno,è lo stesso messia che aspettano i judei,solo che gli uni credono sia il messia che ritorna,gli altri invece il vero messia,e l'Anticristo è sempre lo stesso,siamo all'apoteosi di un inganno millenario che ha distrutto le origini ariane della cultura europea,bisogna capire sembra sembra semplicemente,che è tutto un inganno,recuperare le nostre vere origini,e ricostruire tutto,cacciando a calci in culo,questi invasori judei e tutta la schiera di servi,ma penso sia troppo tardi,la distruzione è alle porte,e solo azzerando tutto si potrà poi ricostruire una nuova civiltà.
RispondiEliminaNon ci capisco più niente. C'è un minestrone incredibile dal quale non si riesce a venire fuori.
RispondiEliminaAllora, partiamo dal fatto che personaggi sinistri come la Blavatsky, la Bailey, e il Crowley sono predisposti verso la dottrina luciferina come viene spiegato perfettamente in questo articolo: http://www.quieuropa.it/lucifero-e-il-piano-di-alice-bailey-per-un-nuovo-ordine-mondiale/
e in quest'altro: http://www.quieuropa.it/musica-e-satanismo-linflusso-di-aleister-crowley-e-leredita-di-madame-blavastky/
Dall'altro lato però abbiamo il Cristianesimo che deriva dall'Ebraismo e al quale Martin Lutero diede battaglia, non a caso la religione Evangelica Protestante è quella più pura e più distante dal Cristianesimo concepito dall'Ebraismo.
Sinceramente ho da sempre ammirato la dottrina di Lutero e l'appoggio ancora adesso.
Comunque la mia domanda è: meditazione e reincarnazione sono dottrine luciferine come viene detto in quell'articolo da me postato?
Chiedo perché il Cristianesimo, l'Ebraismo e l'Islam rigettano la reincarnazione, allora per quale motivo le promuovono sotto la New Age? (Luna)