lunedì 12 marzo 2018
Il termine "globalista" viene associato con l'antisemitismo, la nuova censura è pronta
E’ successo mercoledì, alla Casa Bianca, durante la conferenza stampa che aveva come argomento le dimissioni di Gary Cohn, il direttore del Consiglio Economico Nazionale di Trump, andatosene perché contrario ai dazi annunciati dal presidente.
Il giornalista di Fox News, John Robert, chiede: Cohn “è un notorio sostenitore del libero commercio, un globalista. Il presidente lo sostituirà con un altro globalista, un altro liberista?”. Il giorno prima un uomo di Trump, Mick Mulvaney, direttore dell’ufficio amministrativo della Casa Bianca, nel salutare il dimissionario Cohn, aveva twittato: “Mai avrei immaginato di lavorare così bene con un “globalista”. Cohn è uno degli uomini più intelligenti con cui ho lavorato”. Terzo, Trump in persona, giovedì, parlando di Cohn, ha detto: “E’ un globalista, è indiscutibile, ma sapete, è a suo modo è anche un nazionalista perché ama la patria”.
martedì 6 marzo 2018
I media di regime non vogliono capire il discorso di Putin. Vogliono la guerra
Le
osservazioni del presidente Putin sui progressi della Russia nel suo
riarmo nucleare hanno scatenato il panico in Occidente sui presunti
piani di Mosca di dare il via a una corsa agli armamenti e di iniziare
una nuova Guerra Fredda. Ma quello che gli osservatori hanno ignorato
era il nucleo centrale del suo messaggio – ovvero che è stato lo stesso
Occidente a costringere la Russia a sviluppare le sue capacità militari
tra le infinite provocazioni.
Vladimir Putin ha reso chiaro che Mosca è sulla difensiva, anni dopo aver inutilmente chiesto ai suoi “partner” occidentali di smettere di circondare la Russia con una rete di armi strategiche, basi e conflitti che cambiano l’equilibrio di potere – dal Medio Oriente all’Europa dell’Est.
Vladimir Putin ha reso chiaro che Mosca è sulla difensiva, anni dopo aver inutilmente chiesto ai suoi “partner” occidentali di smettere di circondare la Russia con una rete di armi strategiche, basi e conflitti che cambiano l’equilibrio di potere – dal Medio Oriente all’Europa dell’Est.
sabato 3 marzo 2018
Putin lancia un avvertimento ai nemici della Russia
Il presidente
russo Vladimir Putin, in occasione del suo discorso annuale al
Parlamento Russo, ha presentato la produzione delle nuove armi che
renderanno “del tutto inutili” le difese della NATO, lanciando un
avvertimento al mondo intero sulla risorgente potenza militare della
Russia.
Vladimir Putin, ha descritto le nuove armi sperimentate dalla Russia fra le quali un nuovo missile da crociera, con capacità nucleare e con portata “illimitata” in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa aerea.
Vladimir Putin, ha descritto le nuove armi sperimentate dalla Russia fra le quali un nuovo missile da crociera, con capacità nucleare e con portata “illimitata” in grado di eludere qualsiasi sistema di difesa aerea.
giovedì 1 marzo 2018
I vinti e i vincitori. I conti della storia
di: Umberto Bianchi
In Italia è
oramai divenuta prassi ordinaria, di fronte a tutte quelle tensioni e
fibrillazioni politiche che rischiano di mettere in pericolo
l’establishment, tirare fuori da un impolverato cilindro, lo
spelacchiato coniglio di un vittimismo antifascista “ad usum delphini”. I
coribanti del “politically correct” con il loro agitarsi e strillare,
sembrano, però, essersi lasciati lungo la strada un qualcosa di
macroscopico. Nel lungo fluire delle umane vicende, se qualcuno non se
ne sia ancora accorto, a far la Storia non è mai, o quasi, un solo e
monotematico attore, ma, più e più parti, contornate da una serie di
elementi e contesti, di cui bisognerebbe ben tener conto, prima di
vomitare banalità, falsità e distorsioni che, statene pur certi, oltre a
non aiutare ad avere un quadro chiaro ed esauriente del tutto,
finiscono, invece, con il fare il giuoco dell’establishment dei vari
poteri costituiti, a cui tutto interessa, meno che vari popoli abbiano
una chiara coscienza storica, in grado di fornir loro una guida per il
presente ed il futuro.
lunedì 26 febbraio 2018
Elezioni in un Paese occupato
nota personale:
Nelle democrazie usuraie, la più crudele delle truffe è stato fare credere alle masse che votando questo o quell'altro pupazzo, si possa ottenere un cambiamento, cambiamento che naturalmente non avverrà mai, perché il regime democratico è una trappola che serve solo al mantenimento del potere della finanza usuraia internazionale, vero gestore e detentore delle carceri democratiche.
Un popolo messo alle strette a lungo andare, svilupperebbe una naturale resistenza all'oppressore, ma questo viene sistematicamente anestetizzato dall'illusione del voto;
questo rituale di massa, che adombra ogni senso di sana rivolta, e ogni stimolo di distruzione contro il potere attuale.
giovedì 22 febbraio 2018
Le derive del multiculturalismo
di: Il Poliscriba
“Me ne infischio della ragione che mi da il cavadenti incaricato dell’estrazione della mia anima.
Vedo che non ho più il diritto di essere me stesso, ecco tutto”
(Maurice Bradéche)
Non abbiamo il diritto di essere
bianchi, perché siamo additati come suprematisti. Non abbiamo il diritto
di essere virili, perché siamo offesi con l’appellativo di maschilisti.
Se le nostre budella si contorcono davanti agli indegni spettacolini
improntati per farci accettare la pansessualità come un dato di fatto,
dobbiamo farcene una ragione, sono soltanto i sintomi nauseabondi della
nostra ri-educazione. Così come la nausea che ci assale a forza di
vedere i bimbi neri malati, i migranti stipati sui barconi, il degrado
delle nostre città prodotto dal mutliculturalismo, è l’effetto della
cura democratica postbellica e postcoloniale alla quale i sacerdoti
ecclesiastici e quelli officianti il culto indiscusso e indiscutibile
della correttezza politica e di pensiero, degli atti e delle intenzioni,
ci hanno sottoposto da oltre 70 anni.
mercoledì 21 febbraio 2018
Orban chiama ad una “Alleanza contro l’Invasione dell’Europa”
di: Tyler Durden
‘Il cristianesimo è l’ultima speranza dell’Europa’ – Il premier ungherese Orban chiama ad una alleanza globale contro l’immigrazione.
Il premier ungherese Viktor Orban ha richiamato ieri ad una grande ealleanza globale contro le immigrazioni imposte dalla politica di Bruxelles, visto che il suo partito Fidez si sta preparando per la campagna delle elezioni che si terranmo l’8 Aprile in Ungheria.
‘Il cristianesimo è l’ultima speranza dell’Europa’ – Il premier ungherese Orban chiama ad una alleanza globale contro l’immigrazione.
Il premier ungherese Viktor Orban ha richiamato ieri ad una grande ealleanza globale contro le immigrazioni imposte dalla politica di Bruxelles, visto che il suo partito Fidez si sta preparando per la campagna delle elezioni che si terranmo l’8 Aprile in Ungheria.
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