giovedì 9 marzo 2017
IL POTERE E' IN MANO AGLI PSICOPATICI CHE HANNO CREATO UNA SOCIETA’ MALATA
di:
A proposito di Steve Jobs: il fondatore di Apple, idolo del successo e indicato a modello ai giovani intraprendenti. Molti dei suoi sottoposti hanno ammesso che “lavorare con lui era un inferno”; Jobs si faceva cogliere da rabbie incoercibili, insultava, “de-motivava”. Quando si era convocati nel suo ufficio, “era come salire alla ghigliottina”. Chi lo ha conosciuto ha parlato di lui come di “uno stronzo” (asshole), un maleducato insopportabile (jerk). Uno dei suoi migliori amici, Jony Ive che ha lavorato al suo fianco, ha raccontato a Business Insider: “Quando era frustrato, il suo modo di arrivare alla catarsi era di ferire qualcuno. Pensando di averne diritto. Come se le norme sociali non si applicassero a lui”.
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mercoledì 8 marzo 2017
Il supermercato dei corpi, dove i degenerati comprano i bambini
nota personale:
L'umanità sta scivolando lentamente nei profondi abissi dell'oscurità, gettata in questi inferi reali quanto terreni, da chi vuole dominarla e schiacciarla. I servi sciocchi che hanno scambiato il soddisfare le loro egoistiche perversioni, con le nuove regole da imporre con l'uso del vittimismo ipocrita alla società, sono solo strumenti in mano di chi li usa per scopi ancora più oscuri da quelli che già possiamo constatare;
L'uomo ha ormai superato il punto del non ritorno, e per quanto sia difficile da esprimere la reale grave situazione in cui ci troviamo da quanto invece è percepita da una massa inebetita da anni di propaganda, la situazione si può definire solo come la quiete prima della grande tempesta.
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lunedì 6 marzo 2017
Il linguaggio orwelliano del globalismo e il genocidio dei popoli europei voluto da Soros
di: Cristina Amoroso
Su input dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), di cui era portavoce la presidente della Camera, Laura Boldrini, nasceva l’associazione Carta di Roma nel dicembre del 2011, per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, siglato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (Cnog) e dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana.
La Carta di Roma inizia il suo iter, richiamata su Facebook dalla Presidente della Camera che ne sottolinea l’importanza, per l’opinione pubblica che “forma le proprie convinzioni attraverso i media… perché il livello di coesione di una società dipende anche dall’uso corretto e responsabile delle parole.
Gli omicidi della CIA, una nuova strategia di attacco alla Russia
"Il nostro diritto sta nella forza. La parola diritto rappresenta un'idea astratta senza base alcuna, e significa, né più né meno che: Datemi ciò che voglio perché io possa dimostrarvi, in conseguenza, che io sono più forte di voi. Dove inizia e dove termina il diritto? In uno Stato dove il potere è male organizzato, ove le leggi e le personalità del regnante sono resi inefficaci dal continuo liberalismo invadente, io mi servo di una nuova forma di attacco, usando il diritto della forza per distruggere i canoni e i regolamenti già esistenti, impadronirmi delle leggi, riorganizzare tutte le istituzioni, e diventare così il dittatore di coloro i quali hanno spontaneamente rinunciato al loro potere conferendolo a noi".
da: Protocollo 1 (protocolli dei savi anziani di sion)
Il nostro Stato, seguendo la via della conquista pacifica, ha il diritto di sostituire, agli orrori della guerra, le escuzioni, meno appariscenti e più utili, che sono i mezzi necessari per mantenere il terrore, producendo una sottomissione cieca. La severità giusta ed implacabile è il fattore principale della Potenza dello Stato. Non solo perché ci è vantaggioso, ma altresì per dovere e per la vittoria, dobbiamo attenerci al programma della violenza e dell'ipocrisia. I nostri principi sono altrettanto potenti quanto i mezzi coi quali li mettiamo in atto. Questo è il motivo per cui non solo con questi mezzi medesimi, ma anche con la severità delle nostre dottrine, trionferemo e assoggetteremo tutti i Governi della Terra al Nostro Super- Governo. Basta che si sappia che siamo implacabili, per prevenire a priori ogni recalcitranza.
da: Protocollo 1 (protocolli dei savi anziani di sion)
Nel novembre 2015 veniva rinvenuto nella sua stanza d’albergo il fondatore di RussiaToday ed ex-consigliere speciale del Presidente Putin Mikhail Lesin, ucciso per trauma cranico contundente. Il 20 dicembre, a Mosca veniva rinvenuto il cadavere del diplomati
mercoledì 1 marzo 2017
Savitri Devi Mukherji, un' affascinante storia di resistenza ariana
di: Mauro Likar
Lo stupido non si cura di me, quando appaio in sembianza umana.
Bhagavad Gita, IX, verso 11
Se dovessi scegliere un motto, prenderei questo: “Puro, duro, sicuro” – in altri termini: inalterabile. Esprimerei così l’ideale dei Forti, di quelli che nulla abbatte, che niente corrompe, che niente fa cambiare; di quelli su cui si può contare, perché la loro vita è ordine e fedeltà, all’unisono con l’Eterno.
Savitri Devi, Souvenirs et réflexions d’une Aryenne
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giovedì 23 febbraio 2017
La libertà non è star sopra un albero…
"La dittatura perfetta avra sembianze di democrazia, una prigione senza muri nel quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire"
Aldous Huxley
di:Roberto Pecchioli
“In un tempo senza ideali né utopia, dove l’unica salvezza è un’onorevole follia”.
Sono
versi di Giorgio Gaber, scritti con Sandro Luporini per i suoi
spettacoli che restano tra gli eventi italiani più significativi di fine
XX secolo. Un’epoca di rassegnata decadenza, come dice l’incipit
di quello stesso brano, “Io persona”. Il tema della libertà è forse il
più potente tra quelli del signor G, e dà il titolo al suo testo forse
più noto, La libertà, del 1972. Vi si dice, ed è così, che la libertà
non è star sopra un albero; essere liberi non vuol dire banalmente poter
fare tutto ciò che si vuole lasciandosi trascinare da una dionisiaca
febbre di astratta indipendenza, ma ha un significato ben più profondo:
una libertà autentica si realizza quando ciascuno ha la possibilità di
conoscere, partecipare e decidere.
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Il suicidio imposto alle nostre nazioni
di: Barbara Tampieri
“Psicosi di stato indotta che porta il cittadino ad abbandonare la ragione e a perdere l’istinto di autoconservazione”.
Ripetete una bugia mille volte e la gente imparerà a riconoscerla subito come tale. Goebbels forse non l’aveva previsto, ma il fact-checking online è la sua nemesi. La sua frase più famosa (o famigerata) non è più vera, è stata falsificata da Internet.
Le bugie talmente grosse da essere percepite come verità si potevano credere ai suoi tempi e fino a vent’anni fa, quando c’erano solo la radio, il cinema, le parate di regime e soprattutto la televisione.
Proprio la televisione, responsabile dell’indottrinamento popolare più massiccio negli anni 80-90 per quanto riguarda l’Italia, è ormai ridotta – con pochissime eccezioni – a ripetitore passivo del pensiero unico del partito unico e la propaganda viene ormai somministrata in maniera così spudoratamente ed evidentemente falsa da provocare sempre più spesso e in un numero crescente di persone una vera e propria reazione di rigetto, seguita dalla ricerca da parte loro di una forma alternativa di informazione che trovano in Rete.
“Psicosi di stato indotta che porta il cittadino ad abbandonare la ragione e a perdere l’istinto di autoconservazione”.
Ripetete una bugia mille volte e la gente imparerà a riconoscerla subito come tale. Goebbels forse non l’aveva previsto, ma il fact-checking online è la sua nemesi. La sua frase più famosa (o famigerata) non è più vera, è stata falsificata da Internet.
Le bugie talmente grosse da essere percepite come verità si potevano credere ai suoi tempi e fino a vent’anni fa, quando c’erano solo la radio, il cinema, le parate di regime e soprattutto la televisione.
Proprio la televisione, responsabile dell’indottrinamento popolare più massiccio negli anni 80-90 per quanto riguarda l’Italia, è ormai ridotta – con pochissime eccezioni – a ripetitore passivo del pensiero unico del partito unico e la propaganda viene ormai somministrata in maniera così spudoratamente ed evidentemente falsa da provocare sempre più spesso e in un numero crescente di persone una vera e propria reazione di rigetto, seguita dalla ricerca da parte loro di una forma alternativa di informazione che trovano in Rete.
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