mercoledì 15 aprile 2015
Il controllo dei media-David Icke
nota personale:
Come spesso diciamo,e lo ripeteremo all'infinito come un mantra,il potere globalista che è alla base delle tragedie che vediamo quotidianamente, non potrebbe agire in nessun modo senza la criminale complicità e copertura mediatica di cui dispone;nell'antichita a differenza di oggi tale potere era limitato,oggi invece ha un carattere invasivo e di capillare diffusione proprio grazie alla tecnologia che è stata diffusa in tutta la società odierna,questo suo pervadere e saturare rende i media ufficiali oggi uno dei maggiori pericoli per l'umanità intera.
Questi criminali guidati dagli psicopatici del potere finanziario loro padroni,sono colpevoli di ogni guerra,di ogni abuso,di ogni violenza,sterminio e massacri di innocenti che sta avvenendo anche in questo momento in varie parti del mondo.
lunedì 13 aprile 2015
simbolismo massonico e misterico: Il Fleur de Lys
Il Fleur-de-Lys
Il giglio stilizzato è l'elemento più diffuso nella simbologia araldica.
Il primo utilizzo documentato del giglio in forma di "seminato" su uno
stemma reale appartiene al principe Luigi, il futuro re Luigi VIII, nel
1211, dove aveva i colori che ancora oggi sono ufficializzati nel
blasone dello stato francese: oro su fondo azzurro. In precedenza, Luigi
VII aveva sfoggiato il disegno di un giglio stilizzato che aveva
chiamato "Fleur-de-Lys", il nome francese del fiore che ricordava, in
un'assonanza fonetica, la locuzione "Flor de Loys", cioè il "fiore del
re Luigi".
giovedì 9 aprile 2015
MasterChef,programmi di manipolazione che insegnano a servire i padroni
Aveva visto giusto Corrado Ravazzini, nel suo cortometraggio “Perfetto”, a identificare nel ristorante il luogo dove meglio emerge, e meglio viene esibito, lo status sociale nel capitalismo post-moderno. Si andava al ristorante banalmente per mangiare, ma ora tra cuochi che non sono più cuochi bensì chef, tra piatti che non sono più piatti ma opere di arte moderna impossibilitate a riempire lo stomaco perchè miserrime nel contenuto e nelle dimensioni, diventa chiaro che tra il fine (mangiare, possibilmente bene) e il mezzo (il ristorante, guai a chiamarlo trattoria perchè troppo evocatoria di bifolchi camionisti con la camicia a quadretti) si sono inseriti una serie di sgradevoli ostentazioni di “skill sociali” che contribuiscono a farmi guardare all’ambiente degli chef e dei ristoranti blasonati con una sorta di imponderabile disgusto. L’avevamo già visto con il mercato del vino, dove per “ribrandizzare” un buon Barbera erano arrivate orde di buffoni chiamati sommelier a sentire retrogusti improbabili di tabacco e di cumino a questo e quell’altro vino; era necessario trasformare la bevanda popolare per eccellenza, il vino, in uno skill sociale da esibire per dimostrare il proprio status.
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Wernher Von Braun e la Falsa Invasione Aliena
nota personale:
Una civiltà fallimentare e degradata come quella attuale, ha sempre bisogno di un nemico esterno vero o immaginario,con cui possa aggregare le masse nella paura a difesa della stessa;altrimenti gli schiavi che sono sottomessi a questo corrotto potere potrebbero riuscire a vedere il vero nemico,che è il potere usuraio mondialista vero cancro dell'umanità intera.
Lo stesso criminale inganno lo possiamo vedere in tutte le istituzioni che si ramificano nella società attuale come una piovra dai mille tentacoli, che vanno dalle istituzioni religiose a quelle bancarie,e per finire gli stessi governi e mezzi di propaganda;
Una religione che abbisogna di un nemico immaginario satana,per aggregare i creduloni alla loro corrotta morale e mistica depravata;
economie fraudolente basate su debiti inesistenti e creazione di moneta dal nulla che hanno bisogno di crisi sistematiche per depredare le masse e tenerli stretti nella loro morsa schiavista;
mercoledì 8 aprile 2015
Il Kālī yuga al quale siamo condannati
di: Eugenio Orso
Più che un’età di gestazione e trapasso, come scrisse Hegel, o l’epoca della compiuta peccaminosità, con Fichte, la nostra mi sembra l’annuncio del Kālī yuga finale, cioè l’avvio di un’epoca più che travagliata, caratterizzata da oscurità da un punto di vista spirituale (oscura è la dea Kālī), e da guerre sanguinose che potrebbero non risparmiarci (violenta è Kālī). Stiamo entrando a grandi passi, con buona probabilità, nell’ultimo yuga, cioè nell’ultimo periodo mondano, secondo la visione gli induisti, in cui la vita sarà a dir poco difficile. La mia sensazione è che sarà molto peggio di ciò che pensava lo stesso Julius Evola, in Rivolta contro il mondo moderno e nelle opere successive (Gli uomini e le rovine, ad esempio), in cui tracciava i contorni di un’epoca oscura – quella moderna – per certi versi corrispondente all’età del ferro di Esiodo e all’ultimo yuga indù.
I segnali del nostro Kālī yuga ci sono già tutti, non soltanto in altre aree geografiche del mondo, come il Medio Oriente e l’Africa settentrionale in fiamme, oppure nei Balcani profondi, ai confini con la Russia, ma anche qui, in Europa occidentale, in mezzo a noi. Quali sono questi segnali, percepibili con chiarezza nella “periferia” italiana dell’occidente neocapitalista? E’ appunto questo l’oggetto del post, che delinea i contorni del nostro prossimo Kālī yuga. Di seguito la risposta.
venerdì 3 aprile 2015
Da Zalmoxis a Gengis-Khan-libro completo
Nato a Bucarest nel 1907, ha vissuto in India dal 1928 al 1932. Ha insegnato filosofia all’Università di Bucarest dal 1933 al 1940. Addetto culturale a Londra e poi a Lisbona, nel 1945 viene nominato professore presso l’École des Hautes Études a Parigi.
Ha insegnato alla Sorbona e in diverse università europee. Dal 1957 è stato titolare della cattedra di Storia delle religioni dell’Università di Chicago, dove nel 1985 è stata istituita la cattedra «Mircea Eliade» a lui dedicata.
giovedì 2 aprile 2015
La fine dell'URSS e George Soros che vuole l'ucrainizzazione dell'Europa
di: Gianni Petrosillo
In una delle sue solite interviste schiette ma non per questo meno sconsiderate, il magnate della finanza americana, George Soros, ribadisce un concetto esplicativo di una certa visione geostrategica dominante al di là dell’oceano, già espresso in altre sedi internazionali, che a molti potrà sembrare strampalato ma che segnala la pericolosità di alcune iniziative dell’establishment Usa nel Vecchio Continente: “…c’è una nuova Ucraina determinata a diventare più simile a come la Ue dovrebbe essere”. Badate bene, Soros non dice che c’è una Ucraina che vuole uniformarsi all
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