di: Paolo Sizzi
Gli Stati Uniti
d’America incarnano tutto quello che un etnonazionalista identitario e
tradizionalista può avere in odio, soprattutto da un punto di vista
europeo (che non significa europeista in senso contemporaneo, sia
chiaro). Personalmente, quando devo rappresentare tutto il degrado della
modernità occidentale non può che venirmi in mente la società
americana, una società paradigmatica per quanto concerne ciò che si
contrappone ad una visione civile, culturale, sacrale e schiettamente
patriottica delle cose; riflettendoci provo persino del malessere perché
l’America è letteralmente agli antipodi di quella idea d’Europa di cui
l’identitario è innamorato.
La propaganda hollywoodiana ci ha sempre propinato l’immagine eroica dell’epopea coloniale nordamericana negli attuali USA come un qualcosa di romantico ed ispirato da altissimi valori patriottici, dove cioè pistoleri e cowboy allogeni
sarebbero i buoni mentre i legittimi proprietari di quelle terre, ossia
gli Indiani d’America, vengono squalificati come barbari retrogradi e
assetati di sangue.
Un po’ come quel che riguarda le vicende della
seconda guerra mondiale: i buoni tutti da una parte e i cattivi
dall’altra; i primi nei panni dei nazifascisti o dei Giapponesi e i
secondi in quelli degli Alleati. E poco importa se questi hanno
sganciato due bombe atomiche sul Giappone, o hanno raso al suolo una
miriade di città europee o ancora si sono lasciati andare a
devastazioni, violenze e stupri tra la popolazione civile europea. A
loro, e a chi sta dietro a loro (che sappiamo bene di chi si tratti), è
tutto concesso, altrimenti diventi automaticamente un reprobo
antisociale.
Il Nordamerica statunitense incarna
dunque ciò che è agli antipodi dei valori genuinamente patriottici che
animano il nazionalista europeo: esso nega la sacralità del Sangue,
perché è un crogiolo multirazziale tenuto insieme dal culto del dio
denaro, con i veri indigeni amerindi sbattuti nelle riserve a fare i
fenomeni da circo; violenta la sacralità del Suolo perché quando orde
allogene invadono un territorio altrui impiegano ogni mezzo per
conquistarlo, incuranti degli effetti delle loro azioni (la terra natia è
tutto per il suo padrone ma viceversa è nulla per l’invasore, che la
vede solo come terra di conquista da saccheggiare e colonizzare);
annichilisce la sacralità dello Spirito, perché gli USA sono
quanto di più lontano ci possa essere dalla Civiltà figlia di una
cultura tradizionale e radicata nei secoli e millenni, con tutta la loro
sovrastruttura di velenose futilità edonistiche, consumistiche e
materialistiche. Insomma, sono la negazione della Civiltà europea per
quanto figli dell’Europa colonialista. Ma del resto, sono stati quei
corpi tossici espulsi dal nostro continente a partorire l’epopea
americana, che ha portato a tutto ciò che conosciamo.
Al netto naturalmente degli scenari
naturalistici di quell’area, che però logicamente si legano alla cultura
territoriale dei Nativi e non certo degli immigrati di tutto il mondo
giunti in Nordamerica per dare vita all’in-civiltà meticcia fatta
confederazione di stati, se uno di noi deve pensare a ciò che sono gli
Stati Uniti che volete che si rappresenti? I grattacieli, le banche e le
multinazionali, la vita viziosa e sconsiderata fatta di lustrini e
apparenza, la società multirazziale coesa dal dio finanziocratico dei
consumi e del materialismo, il militarismo e l’imperialismo, Hollywood, i
vari personaggi borderline figli di quella società e via
dicendo. Un’immagine, perciò, del tutto negativa perché rappresenta
esattamente ciò che un patriota, identitario e tradizionalist,a detesta
visceralmente! I borghesi nostrani e i semicolti che sognano una vita da
bifolchi arricchiti, invece, hanno il mito dell’America, imperniato su
quei finti valori di cartapesta che gli Americani, ipocritamente, dicono
di difendere: lo sprovveduto vede la Statua della Libertà in un inferno
di cemento come New York e si ubriaca di immagini patinate basate sul
farsesco mito dell’America paladina della religione civica, costruito
sull’inesistente rispetto della libertà, della giustizia,
dell’equanimità, del diritto alla felicità! Gli Americani sono maestri
nell’inventarsi tutta una serie di baggianate messianiche che vengono
prontamente smentite dalla loro rapace condotta affaristica e
guerrafondaia, calvinista, ovviamente esportata a piene mani in tutti i
teatri bellici del globo.
Quelli sono realmente agli antipodi dei
principi eretici di questa comunità militante e di tutti coloro che
vivono, combattono e anche muoiono per difendere la vera libertà, la
vera giustizia sociale, la vera felicità che sta nella promozione e
nella salvaguardia di ciò che è vero perché naturale: Identità e
Tradizione. E dove starebbe l’identità degli Stati Uniti, se non nella
loro blasfema religione del consumo e del marchio eletto a feticcio?
E
dove sarebbe la Tradizione di quelli? Da nessuna parte, perché sono gli
anti-tradizionali per eccellenza, perché combattono la Tradizione e il
sacro con le meschine armi della modernità sradicatrice! La presunta
civiltà americana che cosa diavolo avrebbe di civile essendo questa
tutta votata alla distruzione della diversità e della ricchezza
culturale mediante società multirazziale e meticciato? Negli USA ci
sono popoli provenienti da tutto il globo, che si sono rimescolati
portando ad individui nelle cui vene scorre un sangue variopinto fatto
di Europei del Nord e del Sud, di Afroamericani, di Ebrei, di Asiatici,
di indigeni americani e chi più ne ha più ne metta. Il risultato è
quello di aver partorito un uomo moderno meticciato, senza cultura,
ignorante ma arrogante, fanatico di sette religiose che si riproducono
come batteri e i cui modelli sono nei guru del capitalismo, del
consumismo, dell’edonismo, dell’imperialismo a stelle e strisce che
fonda le proprie pretese su di una sanguinaria vocazione pistolera che
non ha alcun rispetto per millenarie civiltà sparse per il globo.
È paradossale pensare a come gli
Americani ci tengano sotto scacco con tanto di guinzaglio e museruola,
anche se dalla loro ci sono soldi, armi, egemonia nel panorama
occidentale e vicende storiche che purtroppo conosciamo benissimo; la
plurimillenaria Italia ridotta ad uno stato coloniale occupato da un
centinaio e più di installazioni militari americane, alla faccia dei
Cesari, dell’Impero Romano, dell’immortale mito di Roma è una
tristissima realtà che fa male, malissimo, tanto più se si pensa che
questi invasori stanno in piedi grazie innanzitutto alla complicità
degli Italiani degeneri, di coloro che hanno sacrificato la propria
Identità in cambio dello status quo di miti cagnolini occidentali che si nutrono con i rimasugli delle luculliane imbandigioni statunitensi.
Chi vince la guerra si inventa le
menzogne che vuole, ma il vero dramma è che poi i vinti se le scolano
allegramente dalla prima all’ultima, per meschini interessi di pancia e
quieto vivere. Cosicché si diventa in tutto e per tutto una filiale
dell’America, una pezzente riproduzione in scala che riflette le
orripilanti storture, le perversioni, caratteristiche delle terre
d’oltreoceano barbarizzate dal capitalismo e dalla mentalità
consumistica dei moderni Unni. L’italietta renziana, ridotta a zerbino
degli anfibi americani come da invereconda tradizione settuagenaria, ha
in totale non cale l’identità etnica degli Italiani, così come la
sacralità del Suolo patrio e la preservazione della nostra squisita
Cultura italico-romana/italiana, ribadendo in questo modo come la
collocazione politica dello stato italiano sia del tutto schierata a
favore dei padroni a stelle e strisce, come si addice ad una filiale
periferica dell’imperialismo statunitense. E ne vanno pure fieri, santi
numi!
Posto che la migliore soluzione per gli
Stati Uniti sarebbe una palingenesi della loro società, il che
comporterebbe anche la recisione dei tentacoli unipolaristi che
stritolano l’Europa, le imminenti elezioni presidenziali di novembre
propongono lo scontro tra una isterica e sanguinaria protesi del premio
Nobel di cartone 2008 che gode del pieno appoggio di tutti i nemici di
Identità e Tradizione, e un miliardario che ricorda parecchio il
nostrano Berlusconi, cioè uno scontro tra due degni figli della società
americana. Il mio personale auspicio, ribadendo comunque la piena
ostilità nei confronti della vera, perniciosa natura statunitense, è
quello che alla Casa Bianca ci finisca lo spauracchio di tutti i
benpensanti, anche nostrani, perché effettivamente osteggiato dai poteri
forti americani e disinteressato ad una politica estera aggressiva e
unipolare, schiettamente mondialista (anche se tra il dire e il fare ce
ne passa).
In caso contrario si avrebbe una prosecuzione della
presidenza di colui che è stato eletto solo perché meticcio poiché al
potere salirebbe l’ennesima marionetta premiata per via di una
peculiarità strumentale, ossia l’essere donna, con tutte le conseguenze
del caso, a partire da un’Europa vieppiù stritolata e avvelenata
ideologicamente dalla morsa dell’imperialismo americano e gettata in
pasto dell’esiziale conflitto con la Russia, che avrebbe risvolti
catastrofici senza necessariamente sfociare in una guerra, è chiaro.
Tuttavia, l’ascesa di un candidato
piuttosto di un altro non cambia la natura delle cose e il giudizio
complessivo su ciò che sono gli Stati Uniti d’America, che potrebbe
mutare solamente con un utopico ritorno alle origini per davvero
americane o quantomeno ad una ridiscussione generale del quadro politico
nordamericano (e, ovviamente, con la sconfitta totale dell’imperialismo
occidentale capeggiato dagli Statunitensi). Chi di noi non liquiderebbe
gli USA per tornare ai Confederati, alla restituzione delle
grandi praterie dell’ovest ai Nativi e al restringimento del potere
“nordista” verso la fascia costiera orientale? Fantapolitica, si
capisce, ma sempre meglio che continuare a fare gli sciuscià del
più forte accettandone acriticamente ogni singola aberrazione,
violentando così la propria intelligenza e soprattutto la Tradizione
ereditata dai Padri. Noi siamo l’Italia, non la bagnarola repubblicana
capitanata dal giullare di corte fiorentino che pende dalle labbra del
presidente meticcio e della sua, purtroppo, papabile sostituta.
Ave Italia!
Ciao WW, sono Lucio Astarti ed uso questo spazio solo per dirti che ho appena finito di leggere un articolo stupendo del 2013 "Thoth l'Atlantideo e le tavole di smeraldo", che veramente racchiude tutte le risposte che mi avresti potuto dare alle molte domande che spesso ti pongo ( e me ne scuso) in maniera pedissequa! Grazie, mi ha aperto la mente e come letto poi in quel forum seguente all'articolo, anche io come chi ti scriveva le proverò quelle meditazioni e parole di potere! Grazie ancora! Sarebbe utile farle conoscere di più, specialmente a persone intrappolate nel cattolicesimo, come purtroppo anche tanti cari amici nazionalisti di destra, ma anche a gente alla ricerca della verità che cada in mano ai manipolatori di JoS o U.S.I., solo per fare dei nomi e citare dei percorsi sbagliati in cui sono personalmente incappato....per non citare miei colleghi prossimi a cadere nella tela della massoneria...poveri loro! Un abbraccio Lucio Astarti
RispondiEliminaCiao! WW,sono d'accordo con te! Spero che vinca Trump! Anche se tra il dire e il fare.
RispondiEliminaSo che non c'entra niente,ma so che tu sei un'esperto in queste cose:
Questa notte ho fatto un sogno,e per la seconda volta ero cosciente che stavo sognando e lo controllavo,non completamente,ma avevo un certo controllo! Ciò è,che sia l'effetto del terzo occhio/ghiandola plineare? Ossia viaggiare nello stato di sogno?
La situazione è un po' diversa dalla apertura del terzo occhio, comunque è un esperienza positiva quella del sogno controllato, segno di un buon equilibrio, sul tubo trova i video di quei ricercatore che si rifanno a Castaneda e alle tradizioni sud americane e all' equilibrio fra nagual e tonal, visto che hai già pratica di sogno controllato approfondire attraverso quelle tecniche ti aiuterà parecchio nel tuo viaggio , tieni presente sempre che i soli libri e video possono dare un indirizzo ma che per sperimentare senza danni è assolutamente indispensabile praticare con una guida in carne e ossa che se si rivela buona ti metterà in condizioni di procedere senza provocare danni, cioè capirà al volo quando è come metterti in condizioni di aprirti stati di super coscienza, non fidarti di chi ti promette soluzioni facili e rapide, ho visto troppi apprendisti stregoni pur in assoluta buona fede fare danni incalcolabili e persone finire con un tso nel caso peggiore, nel migliore trovarsi in groosi problemi psico fisici, mai fare da soli le prime volte, perché è come imparare ad andare in bicicletta, le porte che si aprono si devono anche saper chiudere.
RispondiEliminajj
Il problema è che non conosco nessuno! :(
RispondiEliminaVisto che hai capito,posso dirti che l'unica cosa che controllavo ero me stesso(in prima persona) o una specie di pupazzo in combattimenti....con armi da fuoco o con i pugni...se ti posso dire tutto,ti dico che quella sera ero agitato,dopo il sogno invece ero in pace,felice e mi ero pure divertito a combattere! Cioè è strano! Di preciso devo cercare tradizioni sudamericane controllo sogno?