di: Paolo Sizzi
L’Europa è
investita da un’ondata allucinante di denatalità che sta falcidiando la
popolazione indigena, e questo è un problema che affligge soprattutto
l’Italia, un Paese che invecchia a vista d’occhio e non fa nulla per
frenare la fuga dei propri giovani, drogati come sono dalle balle
rifilategli dalla corrente mentalità innamorata del “sogno” americano, o
comunque anglosassone (si fa per dire).
La situazione è aggravata dall’invasione
allogena che assale il Continente da ogni parte (col beneplacito di chi,
con essa, ci guadagna) e da scellerate modernità quali l’aborto
indiscriminato, il culto dell’arido sesso come mero divertimento
materialistico, l’omosessualismo, gli attacchi alla famiglia naturale e
tradizionale, e soprattutto la demonizzazione continua del ruolo
femminile tradizionale di moglie, madre e angelo del focolare domestico
che sfocia in una campagna di plagio delle nostre donne (a partire dalla
giovanissima età) mirata a distruggere la Donna per creare un’ameba
consumistica a immagine e somiglianza dei bassi appetiti edonistici
frutto della società all’americana.
Insomma, l’Europa tradizionale (che non
significa giudeo-cristiana, tengo a precisare) è sotto attacco
quotidiano dei suo nemici, gli ascari del sistema-mondo che non vedono
l’ora di celebrare il funerale del nostro (un tempo, perlomeno) glorioso
Continente, oggi ridotto a succursale della centrale del “grande
satana” globalizzato che sono gli Stati Uniti d’America.
Dicevo che molta parte di questa campagna
d’odio anti-europea passa per il pervertimento del ruolo tradizionale
femminile all’interno della famiglia e della società europee; dal ’68 in
poi questa basilare figura, centrale nelle dinamiche del popolamento
autoctono europeo, è stata oggetto dell’astio femminista che proponeva e
propone invece un modello di donna degenerato fatto di capricci
infantili, sterili ribellioni, piazzate abortiste, lesbismo, e dilagante
isteria intrisa di odio per l’Uomo e la stessa Europa dei Padri: il
feroce odio per il maschio e il padre ha avvelenato il dibattito circa
il ruolo della donna nella nostra società farcendo di castronerie senza
senso le menti giovanili delle donne dell’epoca.
non più donne ma mediocri caricature di vere donne
Gli effetti di questa barbarie si
registrano anche oggi, dove il benessere sforna donnette caricaturali,
eterne principesse Disney viziate e capricciose, che reputano la
maternità un peso patriarcale (?) e vogliono fare quel che più gli pare e
piace confondendo la vera libertà (che è fare il bene della propria
gente) con l’anarco-individualismo di genere, che in sostanza è un assist a quel dannatissimo mondialismo attuale nemico di tutto ciò che è identitario e tradizionale.
Intendiamoci, non va molto meglio
all’uomo, anch’esso vittima della moderna temperie consumistica e
capitalistica, e quindi effeminato a fronte di una donna mascolinizzata,
ed è forse anche per quello che la donna si lascia andare a vizi e
capricci, essendo spesso priva di una solida figura di riferimento
maschile che guidi la famiglia. Sia chiaro che io qui non sto difendendo
la visuale semitica in cui la donna deve essere reclusa in casa a
badare a fornelli e marmocchi obbedendo ad ogni volontà del marito, ma
semplicemente auspico che finalmente le donne capiscano che il
femminismo è un nemico e che il tradizionalismo è amico perché colloca
ogni ruolo naturale e sociale al suo posto difendendo non una presunta
inferiorità della donna ma quella naturale complementarità dei sessi che
è la forza di una società sana perché tradizionale.
E in fondo è proprio così: il troppo
benessere, il pacifismo, il cattolicesimo, la democrazia ipocrita, il
liberalismo ci hanno rammolliti e resi delle larve che più che vivere si
lasciano vivere passivamente dagli eventi, senza esporsi e prendere
posizione su tematiche spinose perché “tengo famigghia” e perché si teme
il giudizio di una opulenta società borghese occidentale che pende
dalle labbra americane avallandone ogni bestemmia. Il grigio conformismo
occidentale ci ha castrati un po’ tutti quanti, tarpandoci le ali che
potevano consentirci di riscattarci da quella patetica mentalità che
affligge l’Europa intera e l’ha pure sterilizzata impedendole una
riscossa basata sul ripopolamento autoctono.
Oggi infatti i nostri politicanti
predicano l’accoglienza degli allogeni visti come risorse lavorative e
pure demografiche, preferendo investire su costoro (che ovviamente sono
altamente sfruttabili e ricattabili) a scapito del nerbo autoctono. O
sciagurati, non sarebbe meglio combattere la denatalità e
l’invecchiamento europei incentivando la creazione di nuclei famigliari
europei mediante stanziamento fondi e politiche mirate
all’irrobustimento del tessuto etno-sociale originale? Ovviamente
alzando i salari e promuovendo il mercato del lavoro interno alla faccia
di ogni liberismo scellerato che sta praticamente svendendo i destini
della nostra gente e della nostra economia e industria a cani e porci!
Eh no, non va bene, l’Italia deve
accodarsi alla fila delle nazioni mesmerizzate dal demone mondialista e
sacrificare i propri figli sull’altare del transnazionalismo
globalizzato, per fare un favore al mercato globale e al dispotismo
anti-europeo dei gendarmi e dei banchieri del pianeta Terra. Invece di
investire sullo sviluppo patrio, spronando gli individui a sposarsi e
riprodursi e così ottenendo famiglie che sono il nucleo base di una
società di combattenti di tutti i giorni, si preferisce adeguarsi alla
vulgata universalista, incentrata sulle migrazioni di massa dal terzo
mondo all’Europa mirate alla sostituzione etnica degli Europei,
liquidati come vecchi improduttivi incapaci di costruirsi un futuro.
L'infame manipolazione delle coscienze attuata dai media nemici e arma degli invasori, che colpisce con ferocia in ogni ambito della nostra società, per degenerare i nostri figli, per distruggere le nostre donne distruggendo il fulcro della vita stessa, per annientarci divorando lentamente le nostre menti, forse peggio della morte stessa.
A completare il desolante quadro i
capricci abortisti di chi vorrebbe stroncare sul nascere la vita europea
che fiorisce, dandosi la zappa sui piedi poiché alla denatalità
indigena risponde una copiosa prole allogena supportata a non finire dai
succitati nemici d’Europa, che tradiscono gli indigeni per coccolare i
forestieri. Gli Europei moderni se ne infischiano di matrimoni e figli, e
sostituiscono i primi con le convivenze semi-animalesche e i secondi
con mille animaletti inutili oppure con svaghi e feticci materiali
quali, ad esempio, quelli tecnologici (pensiamo al fenomeno Apple).
La crisi demografica d’Europa nasce
innanzitutto dalla perdita di orgoglio etnico negli Europei; 70 anni di
demonizzazione di tutto ciò che è patriottico, virile, tradizionale,
identitario, e direi pure naturale, ha riempito le cervella della gente
di masochismo auto-genocida, lasciandosi vivere da quella gretta
standardizzazione occidentale che non è altro che culto feticistico del
dio danaro e delle sue svariate emanazioni consumistiche.
L’emorragia si blocca recuperando quel
robusto sentimento etnico, nazionale ed europeo per cui passa la
grandezza del nostro Continente, e rimettendo ogni cosa al suo posto
tramite quel salutare tradizionalismo che è garanzia di ordine e
disciplina contro la contemporanea barbarie anarcoide. Quella stessa
barbarie anarcoide che attinge forza dal soqquadro relativistico e che
solo dall’armonia identitaria può essere domata e sconfitta, poiché
corroborata dal Sangue europeo che rifiorisce grazie alla rinascita
delle vere famiglie e naturalmente grazie a delle politiche governative
in linea con il patriottico amore per la Civiltà europea.
Ave Italia!
fonte: ereticamente.net
e intanto stamattina guardando un video su youtube mi è uscita questa pubblicità...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=SjHRbQ3WWCE
stiamo raggiungendo livelli bassissimi, ormai o donne con velo, o transessuali... vogliono far capitolare l'europa...
chiedo scusa, volevo pubblicare questo commento sul Vostro nuovo post al quale effettivamente si riferiva...
RispondiEliminal'europa bianca è finita a meno che non si risveglino i teutoni, perchè siamo gli unici pazzi al mondo in grado di dichiarare guerra a tutto il mondo senza paura delle conseguenze
RispondiEliminajj
In Italia, specialmente nel Sud, abbiamo troppo sangue saraceno, che sta già dando i suoi frutti
Eliminahttp://www.internazionale.it/reportage/2015/03/31/napoli-islam-convertiti
Comunque, avverto che qualcosa si muove in direzione opposta anche qui.
Cosa intendi per teutoni? I tedeschi odierni o i mitici cavalieri ?
Non mi fiderei dei crucchi odierni, sono un'accozzaglia mista di razze, senza radici né cultura. La maggior parte di questi discende dai pesi vicini dell'Est, Polonia in primis. Questi si vendono la madre per una bottiglia di liquore. Ma poi, spero, non saranno tutti così.
Il mitico Julius Evola diceva:
" Così, benché non bianche né bionde, le razze superiori dell’Iran e dell’India, e benché non bianchi, molti antichi tipi egizi possono rientrare senz’altro nella famiglia aria. Non solo: autori come il Wirth e il Kadner, che hanno cercato di utilizzare i recenti studi sui gruppi sanguigni per la ricerca razziale, sono stati indotti a ritenere più vicini al tipo nordico primordiale alcuni ceppi nord-americani pellirosse e alcuni tipi esquimesi, che non la maggior parte delle razze arie indoeuropee ora accennate; e in quest’ordine di indagini, ad esempio, risulta altresì, che il sangue nordico primordiale in Italia ha un percento vicino a quello dell’Inghilterra, e decisamente superiore a quello dei popoli ari germanici. "
Penso sia importante ricordarcelo, sempre.
Ciao
Ulvebinne
Wolf l'immagine dell'intestazione da dove è presa?
RispondiEliminaDavide