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martedì 24 maggio 2016

Il libro “Nel nome di Ishmael”: omicidi rituali di bambini e attentati



L’omicidio rituale di un bambino precede sempre l’ammazzamento eccellente: lo anticipa, come un oscuro presagio. Prima, c’è il ritrovamento del piccolo ucciso. Poche ore dopo, ecco l’attentato. E gli inquirenti onesti, quelli che intuiscono la verità, vengono depistati e poi, sabotati, rimossi, liquidati. «Bravo, vedo che ha capito come funziona, quel sistema». Parola di Francesco Cossiga. All’altro capo del telefono, lo sbigottito Giuseppe Genna, autentico talento letterario, autore del thriller politico “Nel nome di Ishmael”. Un libro sconvolgente. 
Uscì nel 2001, ma sembra scritto ieri, anzi oggi, in quest’Europa tramortita dal terrorismo opaco firmato Isis, dietro cui si nascondono “menti raffinatissime”, con propensione a “firmare” le loro stragi secondo precisi codici esoterici, come nel caso delle mattanze di Parigi e Bruxelles, ispirate alle date cruciali dell’epopea dei Templari, fondamentale nel pantheon massonico (per depistare  e coprire i veri responsabili l'elite cabalista NDR) . 

venerdì 20 maggio 2016

magia rituale: il martello di thor per eliminare forze negative


Iniziamo una nuova sezione dedicata alla magia rituale e pratica, per sperimentare e provare da se la propria forza spirituale interiore e le energie che pervadono l'universo e il cosiddetto vuoto ( ciò che non si vede);  queste energie sono un tutt'uno con noi, noi siamo parte integrante di questa energia, ma la differenza è che noi siamo energia intelligente, che ci permette di interagire e modificare o inderizzare tale energia verso un fine stabilitò.
Noi consigliamo vivamente di sperimentare, provare e approfondire lo studio sulla magia, in modo tale che colui che sperimenta tali pratiche aumenti al sua consapevolezza interiore. Quello che viene definito magia nell'odierna visione delle cose, sono invece forze naturali di cui l'uomo non ha ancora accesso e conoscenza, ma verrà il tempo in cui queste conoscenze saranno divenute parte integrante della vita dell'uomo come lo era nell'era degli iperborei di atlantide.

mercoledì 18 maggio 2016

Golpe giudiziario in Brasile: la plutocrazia ha mandato in fumo 54 milioni di voti



di: Pepe Escobar

Mai nella storia politica moderna era stato così facile “abolire la gente” e cancellare in un colpo solo 54 milioni di voti, espressi in un’elezione presidenziale libera e corretta.

Dimenticatevi i brogli elettorali (1), come in Florida nel 2000. Questo è un giorno che verrà ricordato con infamia in tutto il Sud del mondo, quando una delle sue più dinamiche democrazie è stata fatta diventare, con una fragile parvenza giuridico-parlamentare, un regime plutocratico, con tutte le garanzie legali e costituzionali ora alla mercé delle corrotte elites compradore.

Dopo la proverbiale maratona, il Senato brasiliano ha votato, 55 a favore e 22 contrari, per mandare sotto processo il Presidente Dilma Rousseff, per “reati di responsabilità“, connessi a presunte “operazioni di cosmesi” del bilancio statale.

martedì 17 maggio 2016

I misteri nella fondazione della FIAT: come l'elite finanziaria si appropria delle grosse industrie europe



di: Lara Pavanetto

La nascita della Fiat di Giovanni Agnelli primo, agli albori del Novecento, fu pesantemente segnata da un’oscura trama di truffe e di intrecci con lo Stato; si contarono persino un paio di morti eccellenti. Tutto accadde nel clima di sangue e violenza instaurato nel paese dai Savoia per tenerne lontano il contagio socialista. 
 
Pochi sanno, in realtà (perché ciò non si trova nei libri di storia), che la nascita della Fiat si intrecciò misteriosamente con la vita del celebre cavallerizzo Federigo Caprilli e del suo nobile e ricchissimo amico, il conte Emanuele Cacherano da Bricherasio. Una morte violenta accomunò i due amici a poca distanza di tempo, neanche quarantenni: una morte inspiegabile, avvolta nel silenzio e nel mistero e legata alla folgorante ascesa nel mondo dell'industria, della finanza e della politica del cavalier, poi senatore, Giovanni Agnelli. 
 

lunedì 16 maggio 2016

Unioni civili: la prevalenza degli idioti





CHE EPOCA TERRIBILE QUELLA IN CUI DEGLI IDIOTI GOVERNANO DEI CIECHI  
(Shakespeare)


di: Roberto Pecchioli

“Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante ed inguaribile”.  

Questo sosteneva un libro degli scrittori torinesi Fruttero e Lucentini del 1985, La prevalenza del cretino”, appunto. Alcuni anni dopo, un insigne economista pavese, Carlo M. Cipolla, docente a Berkeley, scrisse un elegante pamphlet intitolato ”Le leggi fondamentali della stupidità umana”, le cui prime tre premesse sono le seguenti: 1) gli stupidi danneggiano l’intera società; 2) gli stupidi al potere fanno più danni degli altri; 3) gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere.

venerdì 13 maggio 2016

LA GUARIGIONE SPIRITUALE SECONDO GLI INDIANI D’AMERICA


I nativi del nord America usano bruciare alcune piante a scopo cerimoniale e nei riti di guarigione. E’ anche una forma di aromaterapia.

Certamente una delle piante più utilizzate a questi scopi è la GLICERIA (HIEROCLOE ODORATA), con cui formano lunghe trecce che si possono bruciare, ma anche indossare o riporre come offerta sugli altari. Spesso il suo fumo si unisce al vapore acqueo nelle capanne sudatorie. Come i nostri incensi comuni, si ritiene che il fumo abbia un’azione purificatrice: l’intento non è di inalare il fumo ma di immergersi in esso per favorire le attività spirituali. La GLICERIA ha un leggero effetto soporifico, l’aroma ricorda la vaniglia e, secondo alcuni, favorisce gli stati meditativi.

mercoledì 11 maggio 2016

PIÙ DEL 95% DEI “SALVATAGGI “ DELLA GRECIA SONO FINITI IN TASCA ALLE BANCHE


Il sito Press Project ci aiuta a ribadire un concetto che ogni tanto pare sfuggire nel dibattito europeo. I soldi usati da UE e FMI per i “salvataggi della Grecia” sono serviti quasi unicamente a salvare le banche greche e le loro creditrici, ossia quelle del centro Europa (Francia e Germania). I contribuenti europei hanno salvato incauti istituti di credito privati, secondo il solito schema della socializzazione delle perdite, a fronte della privatizzazione dei profitti e degli stipendi del top management.