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mercoledì 14 dicembre 2016
La grande lezione di Ezra Pound agli usurai internazionali di ieri e di oggi
di: Luca Bistolfi
«Libertà di parola senza libertà di parola alla radio vale zero». Versi profetici su cui non è si ancora meditato abbastanza e che, come tutte le profezie, se lette bene, hanno valore eterno. Quando Ezra Pound li impresse nei suoi Cantos era già un emarginato, un nemico pubblico e sapeva bene quel che diceva.
In quei primi anni del Novecento la radio aveva identica funzione che oggi ha la televisione. Era il megafono, il mezzo di comunicazione e di diffusione per eccellenza. (Si illude chi ritiene sia ai nostri tempi la Rete, utilizzata per informarsi da una minoranza di cittadini, anche solo per il semplice fatto che, da una certa età in su, molti non hanno l’elaboratore elettronico e che comunque si informerebbero con Internet dalle stesse fonti ufficiali e accreditate che passano in tv).
giovedì 7 maggio 2015
Silvano Agosti:Vivere non significa solo esistere
di: Silvano Agosti
Le tre gabbie dell'uomo
L’uomo viene al mondo e la prima cosa che fa l’essere umano venendo al
mondo, ha uno sguardo stupito su questa realtà e la ama da subito, poi
quello che accadrà lo saprà purtroppo fin dall’infanzia, accadrà che lui
verrà negato come questo grande capolavoro della natura, questo
imbattibile mistero che è l’essere umano verrà inesorabilmente,
ferocemente smantellato e ridotto a un ruolo, diventerà un ragioniere,
un alunno, un marito, un impiegato, un Papa, un Presidente etc., nella
processione dei ruoli che tengono prigionieri tutti gli esseri umani. Va
detto subito che per questo l’essere umano non è ancora riuscito a
abitare questo pianeta. E’ fondamentale che tutti sappiano quali sono le
gabbie micidiali che ogni forma di potere ha messo in atto per riuscire
a demolire questo colosso di mistero che è l’essere umano.
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mercoledì 3 settembre 2014
Ragnarök il mito del "crepuscolo degli dei"
La fine dei tempi nella mitologia nordica
Il tema del crepuscolo degli dei, o Ragnarok, è chiaramente assimilabile al Kali-yuga, l'età oscura di cui parlano i testi sacri dell'antica India; inoltre non è molto lontano dal mito greco dell'età del ferro. Il concetto di crepuscolo degli dei indica in realtà il tramonto del divino e della trascendenza rispetto all'orizzonte umano.
La metafora della luce del nord descrive una fonte spirituale ancor più vicina alla Tradizione primordiale e alle origini iperboree della civiltà.
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