di: Luciano Lago
Quello che sta accadendo nel Mediterraneo con l’accumulo di forze navali da parte degli USA e dei loro alleati (Francia e Regno Unito) da una parte e della Russia dall’altra parte, con reciproche minacce e tensione fortissima in vista di un prossimo ennesimo attacco USA contro la martoriata Siria, sembra sia qualche cosa di lontanisimo dall’Italia, come se fossero avvenimenti che si stiano verificando in Alaska o in Indonesia.
Si ricava questa sensazione nel vedere le zero notizie su questi importanti avvenimenti che si verificano alle porte di casa nostra ma che non trovano alcuno spazio nei media italici , che al contrario danno molta importanza a qualsiasi “scoreggia” di Roberto Saviano o al lancio di uova contro qualche immigrato africano che diventa un caso mediatico di melodramma nazionale a sprezzo di ogni ridicolo.
Eppure gli avvenimenti nel “Mare Nostrum“, che sembra divenuto il “mare loro,” dove si sfidano le grandi potenze e si determinano i nuovi equilibri mondiali, ci riguardano per le loro possibili conseguenze, quando non abbiamo finito di subire gli effetti della guerre di devastazione prodotte dagli interventi di USA e NATO in Libia ed in Iraq, in Siria, che un’altro conflitto si profila all’orizzonte, sempre nel tormentato Medio Oriente. L’esperienza sembra non abbia insegnato nulla a meno che non consideriamo questo come un silenzio voluto dalle centrali che manipolano l’informazione (e la disinformazione) dei grandi media per non dare le notizie reali su quanto accade nel Mediterraneo, distraendo il pubblico con altre questioni marginali.
Riepiloghiamo: gli USA, attraverso l’addetto alla sicurezza dell’Amministrazione Trump, John Bolton (un super falco neocon), hanno proclamato la loro determinazione a intervenire direttamente con una operazione di bombardamenti contro il governo di Damasco, se si verificherà un attacco con le armi chimiche nel corso dell’offensiva che le forze siriane stanno attuando per liberare l’ultima sacca dei terroristi su Idlib (nord della Siria).
Conoscendo bene il modo di fare di Washington e con le informazioni captate dai servizi di intelligence russi, sembra certo che gli stessi USA e il Regno Unito stiano inviando il solito gruppo di “specialisti” in provocazioni (i White Elmets) per inscenare una provocazione con armi chimiche, mediante bidoni di cloro già trasportati sul posto, in modo da costruire la solita “sceneggiata” o “false flag” (come già avvenuto in Aprile) per avere il pretesto di accusare il regime di Assad e intevenire militarmente con un grosso attacco di bombardamenti missilistici. Vedi: I servizi d’intelligence russi fanno conoscere quando e dove gli USA metteranno n scena l’attacco chimico
Questo si verifica ogni qualvolta le forze siriane stiano vincendo sul terreno, visto che gli USA, i loro alleati e l’Arabia Saudita sono notoriamente schierati dalla parte dei gruppi di jihadisti che combattono per rovesciare il regime di Assad. Devono quindi proteggere le “loro truppe mercenarie” .
Questa volta però i russi hanno avvisato di essere determinati ad appoggiare l’offensiva delle forze siriane fino in fondo e sono pronti a reagire contro una possibile aggressione degli USA e dei loro alleati. A questo scopo la Russia ha inviato la più possente flotta nel Mediterraneo dai tempi della Guerra Fredda allo scopo di costituire una diga contro l’aggressione della coalizione USA. Le navi lanciamissili ed i sottomarini, circa 13 umnità navali fortemente armate, oltre alle forze aeree russe sulle basi in Siria, non pronte a entrare in azione in caso di attacco statunitense.
Da parte sua sembra che il presidente Trump abbia disperatamente bisogno di una guerra in Siria ed in Iran per distrarre la sua opinione pubblica dagli scandali in cui si trova invischiato. Un classico nella storia di ricorrere alle guerre per salvarsi da un eventuale messa in stato d’accusa (“impeachment”) (oppure proprio la richiesta di chi lo ricatta e sappiamo chi e il perchè NDR).
Il tutto si svolge nel Mediterraneo con possibiltà di uno scontro epocale che coinvolgerebbe anche altri paesi della regione, con conseguenze catastrofiche che riguarderebbero anche l’Europa e in particolare l’Italia che ha messo, come sempre, i suoi porti e le sue basi a disposizione delle forze USA, da Napoli a Sigonella, passando per Gioia del Colle, Trapani ed Aviano.
Quello che sta accadendo nel Mediterraneo con l’accumulo di forze navali da parte degli USA e dei loro alleati (Francia e Regno Unito) da una parte e della Russia dall’altra parte, con reciproche minacce e tensione fortissima in vista di un prossimo ennesimo attacco USA contro la martoriata Siria, sembra sia qualche cosa di lontanisimo dall’Italia, come se fossero avvenimenti che si stiano verificando in Alaska o in Indonesia.
Si ricava questa sensazione nel vedere le zero notizie su questi importanti avvenimenti che si verificano alle porte di casa nostra ma che non trovano alcuno spazio nei media italici , che al contrario danno molta importanza a qualsiasi “scoreggia” di Roberto Saviano o al lancio di uova contro qualche immigrato africano che diventa un caso mediatico di melodramma nazionale a sprezzo di ogni ridicolo.
Eppure gli avvenimenti nel “Mare Nostrum“, che sembra divenuto il “mare loro,” dove si sfidano le grandi potenze e si determinano i nuovi equilibri mondiali, ci riguardano per le loro possibili conseguenze, quando non abbiamo finito di subire gli effetti della guerre di devastazione prodotte dagli interventi di USA e NATO in Libia ed in Iraq, in Siria, che un’altro conflitto si profila all’orizzonte, sempre nel tormentato Medio Oriente. L’esperienza sembra non abbia insegnato nulla a meno che non consideriamo questo come un silenzio voluto dalle centrali che manipolano l’informazione (e la disinformazione) dei grandi media per non dare le notizie reali su quanto accade nel Mediterraneo, distraendo il pubblico con altre questioni marginali.
In risposta alle minacce di attacco degli USA, la Russia invia le navi da guerra in Siria
contraerea siriana
Riepiloghiamo: gli USA, attraverso l’addetto alla sicurezza dell’Amministrazione Trump, John Bolton (un super falco neocon), hanno proclamato la loro determinazione a intervenire direttamente con una operazione di bombardamenti contro il governo di Damasco, se si verificherà un attacco con le armi chimiche nel corso dell’offensiva che le forze siriane stanno attuando per liberare l’ultima sacca dei terroristi su Idlib (nord della Siria).
Conoscendo bene il modo di fare di Washington e con le informazioni captate dai servizi di intelligence russi, sembra certo che gli stessi USA e il Regno Unito stiano inviando il solito gruppo di “specialisti” in provocazioni (i White Elmets) per inscenare una provocazione con armi chimiche, mediante bidoni di cloro già trasportati sul posto, in modo da costruire la solita “sceneggiata” o “false flag” (come già avvenuto in Aprile) per avere il pretesto di accusare il regime di Assad e intevenire militarmente con un grosso attacco di bombardamenti missilistici. Vedi: I servizi d’intelligence russi fanno conoscere quando e dove gli USA metteranno n scena l’attacco chimico
Questo si verifica ogni qualvolta le forze siriane stiano vincendo sul terreno, visto che gli USA, i loro alleati e l’Arabia Saudita sono notoriamente schierati dalla parte dei gruppi di jihadisti che combattono per rovesciare il regime di Assad. Devono quindi proteggere le “loro truppe mercenarie” .
Questa volta però i russi hanno avvisato di essere determinati ad appoggiare l’offensiva delle forze siriane fino in fondo e sono pronti a reagire contro una possibile aggressione degli USA e dei loro alleati. A questo scopo la Russia ha inviato la più possente flotta nel Mediterraneo dai tempi della Guerra Fredda allo scopo di costituire una diga contro l’aggressione della coalizione USA. Le navi lanciamissili ed i sottomarini, circa 13 umnità navali fortemente armate, oltre alle forze aeree russe sulle basi in Siria, non pronte a entrare in azione in caso di attacco statunitense.
Da parte sua sembra che il presidente Trump abbia disperatamente bisogno di una guerra in Siria ed in Iran per distrarre la sua opinione pubblica dagli scandali in cui si trova invischiato. Un classico nella storia di ricorrere alle guerre per salvarsi da un eventuale messa in stato d’accusa (“impeachment”) (oppure proprio la richiesta di chi lo ricatta e sappiamo chi e il perchè NDR).
Anche la Cina si è schierata con la Russia, inviando diverse navi da guerra in Siria
Il tutto si svolge nel Mediterraneo con possibiltà di uno scontro epocale che coinvolgerebbe anche altri paesi della regione, con conseguenze catastrofiche che riguarderebbero anche l’Europa e in particolare l’Italia che ha messo, come sempre, i suoi porti e le sue basi a disposizione delle forze USA, da Napoli a Sigonella, passando per Gioia del Colle, Trapani ed Aviano.
Sembra però che, al momento, la cosa non interessi nessuno e non sia
degna di notizia da parte dei grandi giornaloni della penisola e tanto
meno le TV che sono in tutt’altre faccende impegnate.
Qualora malauguratamente il conflitto debba deflagrare, con gli inevitabili nuovi massacri e “danni collaterali”, saranno lesti i media italiani a dare tutte le colpe ad Assad ed a Putin, trascurando il fatto che da settimane le agenzie russe, siriane, libanesi ed iraniane stanno avvisando di quanto accade ed in particolare della trappola che i servizi di intelligence britannici e statunitensi stanno preparando preventivamente per mettere sotto accusa il governo di Damasco e la Russia che lo sostiene.
Non è molto diversa la situazione in Europa, con l’eccezione di qualche media come il tedesco Die Welt che ha fornito informazioni su quanto sta accadendo.
Il Italia, paese mediterraneo, zero informazioni su quante accade nel Mediterraneo, salvo poi trasmettere al momento opportuno le informazioni di propaganda dettate dai report di AP, Reuters, CNN, BBC, ABC News, ecc.. dettati dal Pentagono e che verranno ripresi e rimbalzeranno sulle nostre Tv e giornaloni, come sempre accaduto.
Questo è il livello della disinformazione in Italia.
Fonte articolo
Qualora malauguratamente il conflitto debba deflagrare, con gli inevitabili nuovi massacri e “danni collaterali”, saranno lesti i media italiani a dare tutte le colpe ad Assad ed a Putin, trascurando il fatto che da settimane le agenzie russe, siriane, libanesi ed iraniane stanno avvisando di quanto accade ed in particolare della trappola che i servizi di intelligence britannici e statunitensi stanno preparando preventivamente per mettere sotto accusa il governo di Damasco e la Russia che lo sostiene.
Non è molto diversa la situazione in Europa, con l’eccezione di qualche media come il tedesco Die Welt che ha fornito informazioni su quanto sta accadendo.
Il Italia, paese mediterraneo, zero informazioni su quante accade nel Mediterraneo, salvo poi trasmettere al momento opportuno le informazioni di propaganda dettate dai report di AP, Reuters, CNN, BBC, ABC News, ecc.. dettati dal Pentagono e che verranno ripresi e rimbalzeranno sulle nostre Tv e giornaloni, come sempre accaduto.
Questo è il livello della disinformazione in Italia.
Fonte articolo
Appena letto l'articolo; nulla da eccepire. Come da copione tutto si svolge nel rispetto e secondo i dettami della "Santa Alleanza" tra imperialismo, wahabismo e sionismo. Gli obiettivi sono scontati: distruggere e sottomettere Siria e Iran. L'informazione nostrana tace e acconsente.
RispondiEliminaMi sa che sono cazzi stavolta
RispondiEliminajj
Ricordo una frase di Assad ,in cui diceva che dall' esito di questa guerra si sarebbe decisa la scomparsa o no della Siria. Mi chiedo quale sia il vero motivo insito che va oltre a quello logistico-economico per giustificare questo attacco palese e gravissimo da parte di Usa,Francia, Inghilterra ad uno stato libero ed un governo eletto dal popolo.
RispondiEliminaIn questo blog,che voi OLOGIATE PUTIN,vi ricordo che può essere una marionetta visto che la banca centrale russa (prima Gosbank) è ancora in mano loro e quindi la casta può usare il trucco hegeliano
RispondiEliminaTesi:Stati Uniti,Europa
Antitesi: Russia,Cina, Medio oriente
Usate un po' il cervello,se Putin si fosse opposto veramente,sarebbe già stato assassinato
Admin Moon
Anche Hitler si è opposto ma è durato fino alla fine. Ossia hanno provato a ucciderlo varie volta(idem Mussolini) quindi posso capire i tuoi dubbi su Putin. Ma se si vedono nemici ogni dove scambiando anche gli alleati come nemici...questul quest cosa la vogliono lor signori divisi
EliminaPutin alle prese con la riforma delle pensioni , tratta ma ammette : inevitabile
EliminaQui sono arrivate le note dolenti per i russi, perché Kudrin e Ulyukayev hanno intenzione di andare giù duro e di avanzare una proposta da far impallidire la nostra Elsa Fornero: portare l'età pensionabile a 63 anni sia per gli uomini che per le donne e poi uno step successivo a 65 per i soli uomini.
Meno dell'Italia, certo, ma attualmente in Russia gli uomini possono andare in pensione a 60 anni e le donne a 55. Questo innalzamento per il ministro dello sviluppo economico non serve solo per riequilibrare il sistema pensionistico, ma anche per ridurre la carenza di manodopera nella Federazione.
http://www.finanzaonline.com/forum/arena-politica/1866978-il-sovranista-putin-fa-la-sua-riforma-fornero-sulle-pensioni-3.html?s=77d120555fe30c190886d388dcd6b486
https://eastwest.eu/it/opinioni/open-doors/russia-pensioni-riforma
https://eastwest.eu/it/opinioni/open-doors/venezuela-economia-moneta
https://teseo.altervista.org/vladimir-putin-accusato-di-usare-la-coppa-del-mondo-per-distogliere-lattenzione-dalla-riforma-delle-pensioni-la-notte-dellinaugurazione/?doing_wp_cron=1529248976.6435329914093017578125
Mark
Tu Admin, ti informi sembra, dallo specchietto che la cabala mette davanti al naso a tutti. Ricordati che Putin e' la 'torre' dell'Armata Bianca degli Zar. Come lo era Hitler per i lama Gelugpta della societa' Vril. Ambedue, sono una sola cosa da almeno cent'anni.
EliminaAncor
Strano un camerata mi aveva detto che aveva elogiato Mussolini (camerata che vive in Russia). Ora non vorrei che questa sia disinformazione creata da lor signori oppure che essi controllano anche le alternative internazionali e quindi ci dobbiamo vedere anche da est (ma la Cina non era una di quelle nazioni con la banca ancora indipendente come la Corea del nord?)
RispondiEliminaLe frasi controverse di Putin e il Mausoleo. Putin confessa: "Sono un comunista". Spesso ascoltiamo, da persone che professano idee tradizionali o conservatrici, recensioni entusiastiche dall'attuale sovrano russo, Vladimir Putin. Lo esaltano come uno strenuo difensore della religione, della morale, della famiglia, dell'ordine tradizionale ecc. E lo propongono come esempio di un leader politico per l'intero Occidente. Che cosa è vero riguardo a questa visione? Lo stesso Vladimir Putin ha il compito di risponderci e non lascia dubbi. "Mi sono piaciuti molto e mi piacciono ancora le idee socialiste e comuniste" , ha riaffermato il presidente russo Vladimir Putin il 25 gennaio durante il 1 ° Forum interregionale del Fronte popolare di tutte le Russie, a Stavropol, a sud-ovest della Federazione russa. l'agenzia di Mosca "Interfax" e la rivista "Newsweek" [ 2 ] vengono avvisati .
RispondiEliminaE per non lasciare dubbi, ha aggiunto: "Sai che, come più di 20 milioni di cittadini sovietici, ero un membro del Partito comunista dell'URSS. E non ero solo un membro del partito, ma ho lavorato per quasi 20 anni per un'organizzazione nota come "Comitato per la sicurezza dello stato" (nome completo del sinistro KGB, la polizia politica sovietica).
Con l'intenzione di riunire i paesi dell'ex blocco sovietico intorno alla Russia, il Cremlino cerca di creare l'apparenza di nuove unioni economiche, doganali, militari e politiche. Pertanto, l'Unione eurasiatica (CEEA) - simile all'Unione europea, è composta da Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan;
Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (OTSC) - un'alleanza politico-militare simile alla NATO, tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia, Kirghizistan, Tagikistan
http://www.lintraprendente.it/2015/04/stalin-era-meglio-di-hitler-dice-putin-putiniani-nostrani-muti/
“Gennady Andreyevich – ha detto Putin chiamando il suo interlocutore Zyuganov con nome e patronimico – non ha menzionato solo una cosa: sotto la stretta guida del Partito comunista, l’Unione Sovietica ha cessato di esistere”
In passato Putin ha dichiarato che se c’è qualcosa che rimpiange è proprio l’Unione Sovietica.
Putin: il Mausoleo resta, «Lenin è come un santo» e poi rincara la dose: «Comunismo come cristianesimo», dice il presidente.
«Lenin è stato messo in un mausoleo.- ha detto respingendo le richieste di rimozione del mausoleo di Lenin voluto da Stalin - In cosa ciò è diverso dalle reliquie dei santi per gli ortodossi e in generale per i cristiani? Quando mi dicono che nel cristianesimo non c’è una tradizione simile, non capisco. Guardate il monastero del monte Athos dove sono conservate le reliquie dei santi, anche da noi sono conservate le reliquie dei santi». Putin dice che quella comunista era anch'essa una religione come quella cristiana "al contempo venne creandosi una nuova religione», quella comunista.
«l’ideologia comunista è sulla carta molto simile al cristianesimo, (
...)Il codice del comunismo? È una sublimazione, si tratta di una sintesi di quanto scritto nella Bibbia, non è stato inventato nulla di nuovo».Tutto questo mentre si scopriva che il rivale " comunista " alle elezioni possiede 5 conti bancari all’estero.
Dall'esterno, grazie a una propaganda ben fatta e invasiva, e in base ai sondaggi ufficiali, la Russia appare un paese compatto attorno a Putin, che affronta con fermezza la crisi economica. Da vicino, invece, la realtà mostra le crepe di uno sgretolamento drammatico della convivenza civile, i cui diversi elementi, di carattere culturale, politico, sociale e religioso, formano tutti insieme il quadro della cosiddetta "epoca putiniana".
Ma dietro a questa stabilità si celava un problema culturale irrisolto, la crisi d'identità di un impero che non sapeva più cosa essere e, ancora, si celava la mancanza di valori positivi e di una prospettiva verso cui dirigersi.
In questi quindici anni si è via via definita la risposta putiniana al problema identitario e culturale: un patriottismo esasperato che piega a sé anche la fede ortodossa, e convoglia tutte le energie morali del paese contro un nemico esterno . Sono state eliminate tutte le forme di democrazia di base (come l'elezione diretta dei governatori e l'autonomia delle amministrazioni locali) ed è stato aumentato il controllo ideologico in ambito culturale (con il testo unico di storia per le scuole, o la chiusura di tutti i media indipendenti). La libertà di stampa è una delle perdite più gravi c'è stata di recente l'abolizione della scala mobile per le pensioni (che già prima erano da fame), la distruzione di tonnellate di derrate alimentari importate come ritorsione alle sanzioni economiche occidentali, e molto altro.
RispondiEliminaIl filosofo Viktor Sudarikov ha commentato che se la società russa "ha potuto mandar giù queste leggi, significa che le si può fare qualsiasi cosa senza temere reazioni".
In Ucraina continua l'ecatombe prima degli uomini del precedente governo di Yanukovich poi degli uomini più rappresentativi che vogliono l" indipendenza delle regioni russofone , l' ultima l'altro giorno, chi c'è dietro ?
http://vocidallestero.it/2015/04/16/in-ucraina-una-serie-di-strani-omicidi-e-suicidi/
"Io non mi sono iscritto al Partito semplicemente per obbligo, sebbene non possa dire di essere stato un comunista tanto fervente, ma avevo un grande riguardo per tutta la faccenda. (..)La mia tessera esiste ancora, da qualche parte. Le idee comuniste e socialiste mi sono sempre piaciute. Se consideriamo il Manuale del Costruttore del Comunismo, che era largamente diffuso in Unione Sovietica, beh, assomiglia molto alla Bibbia. Non è uno scherzo: era effettivamente un estratto della Bibbia: affermava bei principi: la giustizia, la fratellanza, la felicità”
Putin vuole il sostegno del Patriarca Kirill e del Sinodo dei Vescovi russi per una soluzione che soddisfi i desideri dell'attuale Russia, giustifichi la sua rielezione e faciliti una convergenza ecumenica progressista comunista a livello universale nello spirito del Vaticano II.
Patriarcato di Mosca" chiede al Papa di impedire il progresso dei greco-cattolici
, i rappresentanti della chiesa scismatica russa gestita da agenti dell'ex KGB, che hanno riprodotto nel loro sito ufficiale, sono pieni di gioia.
Durante la seconda guerra mondiale, Stalin aveva bisogno di motivare le persone a combattere in una guerra mortale e impopolare. Quindi il dittatore sovietico ripristinò il "patriarcato" spuria nel 1943 in cambio della sua collaborazione con il potere comunista e il sostegno per il suo impegno nella seconda guerra mondiale.
Da allora, il "Patriarcato" è sopravvissuto come strumento di consolidamento del socialismo sovietico.
Era l'agente dell'URSS per la persecuzione del rito greco-cattolico ucraino, confiscando tutti i suoi beni con il falso pretesto che tutto il clero cattolico aveva aderito al Patriarcato
Sottolineando il suo cambiamento di posizione rispetto ai precedenti Pontefici, ha aggiunto: "La Chiesa cattolica, le Chiese cattoliche non dovrebbero interferire negli affari interni della Chiesa ortodossa russa, né in questioni politiche. Questo è il mio atteggiamento e l'atteggiamento della Santa Sede oggi. Coloro che si intromettono non obbediscono alla Santa Sede ".
Questo grande ritorno al cattolicesimo, , è l '"uniatismo" che Papa Francesco condanna senza parole alla delegazione di Mosca. Ed è stato contro il 48enne arcivescovo Sviatoslav Shevchuk dei greco-cattolici che il Pontefice ha rivolto,
le parole più aspre del discorso del 30 maggio, ordinandolo di "non intromettersi nelle domande interni "elementi dello scisma russo surrettiziamente comunista.
Mark
No, la Banca Centrale Cinese funziona come la F.E.D. Americana.
RispondiEliminaDobbiamo arrangiarci italiani e tedeschi, poi quando parte la locomotiva gli altri ci verranno dietro, il resto è fuffa.
RispondiEliminajj
I tedeschi? Ma anche loro non sono controllati come noi?
Eliminajj,Ancor, ww sapete qualcosa sulle rune vibrate? Ho trovato su Internet l'esercito Delle rune vibrate di itajos. Vorrei sapere cosa ne pensate...cioè se è una cosa "giusta" da fare o no.
RispondiEliminaEmme
In Ucraina i Separatisti sognano le Guardie Bianche e pensano a un Ideale Bianco per salvare la Russia .Al Cremlino, si sostiene questa reincarnazione delle Guardie bianche e delle Centurie nere che destabilizza l’Ucraina, ma, a quanto pare, se ne ha anche paura.
RispondiEliminaIl 17 maggio 2014, il colonnello Igor Strelkov ha lanciato un drammatico appello «alla popolazione della Repubblica popolare del Donetsk». Pochi giorni prima, era diventato «comandante in capo delle forze armate»e «Ministro della difesa della Repubblica popolare del Donetsk». Il suo vero nome è Igor Girkin, è un cittadino russo e la sua vocazione ufficiosa è l’esercizio della professione delle armi, ha dietro di sé quattro guerre: in Moldavia, al fianco dei nazionalisti russi della Transnistria; in Bosnia, dal lato dei nazionalisti serbi, e in Cecenia, dove ha partecipato a due guerre nelle fila dell’esercito russo.
Ha partecipato anche all’annessione della Crimea .Il suo appello in sole 48 ore, un milione di russofoni l’ha visto su YouTube:" Devo dire la verità. Diritto negli occhi!Un mese è passato da quando noi, minuscolo gruppo di volontari di Russia e d’Ucraina dopo aver sentito l’appello d'aiuto siamo arrivati qui e facciamo fronte, in una lotta armata, a tutto l’esercito ucraino. (..)Posso onestamente dire che non mi aspettavo affatto che in tutta la regione non si possa trovare nemmeno un migliaio di uomini disposti a rischiare la vita (..)non nella loro città,ma sulla linea del fronte, là dove si spara sul serio ogni giorno. (..)Ovviamente, si aspettano che un esercito venga dalla Russia, oppure che venga un numero sufficiente di coraggiosi volontari disposti a morire per il loro diritto ad una vita più degna di quella che hanno condotto per 23 anni sotto il potere dei nazionalisti di Kyev.(...) Dove sono questi 27.000 volontari di cui stanno parlando i giornalisti? Io non li vedo.(..)Dove sono – tutti i ragazzi di qui, giovani e robusti? Fino ad ora, non si è trovata nemmeno una decina di militari professionisti che siano pronti per comandare le unità di combattimento! Che vergogna! ".
Aleksander Jilin, giornalista ultranazionalista russo, capo del dipartimento incaricato delle questioni di sicurezza nel settimanale Moskovskije Novosti(Moscow News) e commentatore militare di Radio Svoboda,ha scritto: «Fortunatamente, Igor Strelkov, il dirigente del movimento di resistenza, ha fatto meglio di me: nel suo proclama, egli descrive con grande precisione l’inerzia della popolazione locale di Luhansk e Donetsk che si rifiuta di difendere i propri interessi». "Nel sud-est Ucraina ci sono armi in quantità industriali; forse manca solo l’aviazione. Nei depositi, ci sono anche carri armati(..) .Non c’è un “Donbass insorto”. C’è una manciata di persone irriducibili, pronti ad andare fino in fondo, e … una massa amorfa, al massimo capace di mettere una croce su una scheda elettorale".
Dice Strelkov : «Credo fermamente che il potere bolscevico continui ad esistere in Russia fino a questi giorni. Sì, è cambiato, è diventato irriconoscibile, ma nella sua essenza rimane invariato: nel suo orientamento anti-russo, antipatriottico e anti-religioso. Nelle sue fila si trovano i discendenti in linea diretta di coloro che “hanno fatto” la rivoluzione del 1917. Molto semplicemente, essi sono mascherati, ma la loro natura non è cambiata. Sono rimasti al potere, dopo aver gettato alle ortiche l’ideologia che gli impediva di arricchirsi e di godere dei beni materiali. Ma il processo di distruzione diretta della nazione russa (e di altri popoli del ceppo dell’Impero Russo) prosegue con altri mezzi; con un “successo” che dà le vertigini. Nel 1991 ci fu un colpo di stato; ma la contro-rivoluzione non è stata fatta. Per salvare la situazione, abbiamo bisogno in Russia di un Ideale bianco SOSTANZIALMENTE NUOVO .Nuovo – spiega Strelkov – perché una gran parte della popolazione accoglie con ostilità l’ideologia del Movimento Bianco.
Portarlo tra le masse “nella sua forma pura” significherebbe condannarsi in anticipo al fallimento»
RispondiElimina«Probabilmente, con il potere attuale non si può costruire che un Grande Honduras, dove prima c’era la Grande Russia. Sento che questo è già pienamente riuscito. Questo 'potere' è un nemico della Grande Russia, come lo è “l’opposizione”. Sono andati al potere con l’aiuto dell’Occidente, e non vogliono restituirlo ai nuovi “eletti” di quest’ultimo.Tutte le “esplosioni” di malcontento a Mosca e Pietroburgo sono segretamente finanziate dall’estero. Certo, l’Occidente non dà direttamente ai suoi burattini “i soldi per la rivoluzione”. Sono gli oligarchi-sponsor locali (“d’orientamento democratico”) che li danno…, perché i loro interessi sono indissolubilmente legati al capitale internazionale giudeo-anglosassone, di cui essi costituiscono una filiale".Questo orientamento è condiviso da Aleksandr Borodaj, che Strelkov ha richiamato dalla Russia per farne il “primo ministro della Repubblica Popolare di Donetsk”. Il movimento separatista in Ucraina, che essi dirigono indissolubilmente legato
«alla rivoluzione politico-religiosa che può salvare l’umanità dal degrado e dall’estinzione, che ha come obiettivo del suo sviluppo: i valori dello spirito, trascendentali, e l’aspirazione alla divinità» . Borodaj – figlio di un filosofo, sostenitore del pensiero di Lev Gumilev e attivista nazionalista – è, anche lui, un ideologo attivista di estrema destra.«Sembra che solo noi – i russi – siamo in grado di svolgere questo ruolo di iniziatori della rivoluzione religiosa», afferma Borodaj. «Perché, se crediamo a Gumilev, il nostro superethnos è ancora molto giovane; anche se ha utilizzato, per qualche secolo, enormi risorse per creare super-stati (Terza Roma – Impero Russo – URSS), è ancora in grado di trovare la forza interiore necessaria per intraprendere una crociata in nome dei valori più alti dello spirito. (…) La rivoluzione religiosa è una guerra inevitabile contro il male; è anche una guerra accanita, spietata. La nazione russa è capace di una simile impresa? Quali sono i contorni della futura rivoluzione religiosa? I suoi striscioni e le sue bandiere porteranno croci ortodosse e altri simboli cristiani?».
Nella «Costituzione della Repubblica Popolare del Donetsk», Borodaj e Strelkov hanno inserito una formula copiata alla lettera dalle leggi fondamentali dell’Impero russo del 1906, che dice che «la fede suprema e regnante» è la fede ortodossa. Lì hanno anche scritto che questa fede «è la matrice delle matrici del Mondo russo»
Dalla periferia ucraina la rivoluzione deve estendersi a tutto il «Mondo russo» e portare alla restaurazione della «Russia storica» – quella degli zar. Nella loro «costituzione», Borodaj e Strelkov hanno proclamato «la creazione di uno Stato sovrano e indipendente, orientato verso il ripristino di un unico spazio di cultura e civiltà del Mondo russo, sulla base dei suoi valori religiosi, sociali, culturali e morali
Tutta l’Ucraina – dicono Borodaj e Strelkov – deve, con la Russia e la Bielorussia, «riunificarsi in un unico stato vitale, provvisto di un nucleo nazionale slavo» In Russia Strelkov ha fama d'eroe «Strelkov assomiglia alle leggende della guerra civile: al generale Kornilov e all’ammiraglio Kolchak».
«Con un tale comandante, non solo le regioni di Donetsk e Luhansk saranno russe, ma tutto il sud-est, Kharkiv, Odessa, Kiev e tutta l’Ucraina».
Eppure, Strelkov non sta affatto preparando i mezzi per conquistare Kiev e tutta l’Ucraina, ma ammette pubblicamente che perderà senza un intervento militare russo, che invoca disperatamente nelle sue dichiarazioni pubbliche. «Dove possiamo trovare un motivo di ottimismo? Nei nostri piccoli successi? Essi sono puramente tattici; dal punto di vista strategico abbiamo iniziato a perdere da molto tempo.
Il modo in cui i funzionari russi considerano la questione del sostegno alla Nuova Russia, è sabotaggio puro e semplice». Strelkov ha scritto il 16 giugno «Se non c’è appoggio militare, il crollo militare delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sarà inevitabile» .In Russia le catene televisive soggette al regime russo mantengono il silenzio su Strelkov.
RispondiEliminaPutin ha paura del suo ritorno in Russia dopo la campagna militare in Ucraina
Naturalmente, i combattenti della sua «milizia» sono consapevoli del fatto che Putin li ha traditi, ed è abbastanza comprensibile che torneranno in Russia molto in collera. Al loro ritorno, «il popolo potrà giustamente sostenere questi “eroici miliziani” di cui i media russi hanno tanto parlato»; quanto a loro, «certamente non vorranno indossare i guanti con i traditori di Mosca»
Mark
Più si va a fondo più la situazione è incasinata! Grazie Mark per avermi aperto gli occhi ti ricordi quel servizio dei tg in cui accusano gli italiani volontari partiti per donesk e lugansk? Disgustoso. Spero che le cose invieranno ad andare bene per l'armata bianca...anche se sono guidati da Agharthi con un lupo bianco che gli apre la strada.
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