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lunedì 18 gennaio 2016

Il presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, si schiera contro la politica di apertura ai rifugiati in Europa




Il Presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, ha affermato oggi che l’integrazione dei mussulmani in Europa è “praticamente impossibile” ed ha avvertito sui gravi pericoli che l’entrata dei migranti può rappresentare per questo continente.
 
“L’esperienza dei paesi dell’Europa occidentale, dove si sono creati ghetti e zone di marginazione, dimostra che l’integrazione della comunità mussulmana è praticamente impossibile”, ha assicurato Zeman, che si è dimostrato un acerrimo critico della politica verso i rifugiati, in un video pubblicato questa domenica nel Web del giornale ceco Blesk.



 Allo stesso modo Zeman ha richiesto di non permettere l’ingresso dei mussulmani in Europa visto che potrebbero suscitarsi nuovi casi come quello di Colonia, città tedesca dove si sono registrati molteplici casi di aggressione sessuali attribuite a persone di origine straniera (nord africani, medio orientali ed asiatici).

“L’integrazione è possibile fra le culture similari”, ha sentenziato il capo dello Stato ceco, il quale in dicembre ha classificato l’ attuale ondata migratoria verso l’Europa come una “invasione organizzata”, ed ha richiesto ai giovani sollecitanti asilo di rimanere nei loro paesi – come l’Iraq, la Siria e l’Afghanistan – ed unirsi nella lotta contro i gruppi terroristi dell’ISIS.




 L'ISIS (gruppi mercenari e criminali finanziati e armati dalla cia e mossad) è gia presente in Germania, dove un “terrorista dichiarato” di nome Abu Dauoud partecipa ad una manifestazione pro-ISIS (di fronte la polizia inerme), mentre i patrioti che protestano contro questa invasione programmata di criminali e stupratori vengono manganellati e fatti disperdere.



Da alcuni mesi l’Europa sta affrontando una affluenza senza precedenti di sollecitanti asilo soprattutto dai paesi aggrediti dal terrorismo. Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR), circa un milione di migranti sono arrivati in Europa nel 2015.


Il presidente Zeman, poco tempo fa aveva sostenuto che il motivo dell’afflusso di profughi in Europa sia da ascrivere all’invasione dell’Iraq ed alle guerre civili appoggiate dagli USA e dall’Occidente in Libia e Siria. A seguito di tutto questo, secondo Zeman, sul territorio di questi Paesi stanno proliferando regimi terroristici.

“Dell’attuale ondata di clandestini e profughi in Europa sono colpevoli gli Stati Uniti e i Paesi europei che hanno partecipato alle operazioni militari in Iraq ed hanno perpetrato azioni sconsiderate fomentando movimenti di protesta in Libia e Siria”, aveva dichiarato il presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman in un’intervista al giornale di Praga “Blesk”.
Gli atteggiamenti come quello del mandatario ceco impallidiscono di fronte all’appoggio manifesto che ricevono i rifugiati. Lo scorso Sabato, alcune migliaia di tedeschi sono scesi in strada della città di Stoccarda in protesta contro il razzismo, l’odio e la violenza verso i migranti.

Secondo un documento dell’Officina Federale dell’Ufficio Indagini Criminali tedesco (BKA), dall’inizio del 2015 si sono registrati in germani 520 assalti ai centri dei rifugiati.




Fonte: HispanTv


Traduzione e sintesi: Manuel De Silva



Fonte articolo:  controinformazione.info

2 commenti:

  1. i tedeschi sono un popolo corretto e generoso, difficilmente comprensibile da una mentalità latina, se però li prendi per il culo e si incazzano meglio stargli lontano, in giro per il mondo ho visto spesso scazzi fra tedeschi tranquilli e inglesi o irlandesi ubriachi e sempre i primi ad avere la meglio, speriamo che si incazzino perchè sono gli unici in europa ad avere abbastanza palle per farlo e cambiare il corso della storia, gli italiani si salvano solo al sud perchè c'è abbastanza assenza dello stato perchè abbia la meglio lo spirito tribale di autodifesa a nord ci tocca subire e sinceramente siamo stufi, gli altri paesi europei praticamente come se non esistessero, come del resto sempre nella storia. chi ha fermato i mongoli sono stati gli ungheresi e l'umidità non certo il coraggio del resto degli europei, non fosse stato per questi due fattori italiani e francesi avrebbero da tempo gli occhi a mandorla.

    jj

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  2. Non penso che le argomentazioni proposte da jj siano degne di essere prese in considerazione per attualità e contenuti: essi presuppongono che gli enti governanti in ogni nazione non siano a conoscenza del "disegno", che sta progressivamente prendendo forma nello scenario internazionale. Non vi sarà alcuna reazione da parte dei governi tedeschi, francesi, etc. Penso al contrario sia verosimile la teoria per la quale questi risultati facciano parte di uno specifico piano, programmato in ogni sua dinamica, che si esprime da parte di questi paesi nel generare una sinergia politica, militare e mediatica insieme gli USA ed Israele (ISIS), atta a destabilizzare consapevolmente gli stati del medio oriente come Siria, Giordania ed Iraq con la conseguente reazione sociale di tipo migratorio nei confronti dell'Europa. Se fosse realmente così, la logica non mi aiuta a comprendere il prossimo passo. Ammesso e concesso ciò sia verosimile, verso quale prospettiva tende l'establishment attraverso questo operato?

    msb

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