sabato 4 novembre 2017
“Fuori l’Anpi dalle scuole, Difendono gli stupri”: la protesta del Blocco Studentesco
Roma, 3 nov – “Chi esulta per l’omicidio di una tredicenne non ha nulla da insegnare: fuori l’Anpi dalle scuole!“: è sotto a questo striscione che questa mattina, di fronte al Liceo Ginnasio Augusto di Roma, i militanti del Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di CasaPound, hanno protestato contro quanto accaduto sabato 28 Ottobre nell’istituto, quando un delegato dell’Anpi invitato a parlare dal collettivo del liceo, spiega il movimento in una nota, “ha apostrofato come “feccia” i ragazzi e le ragazze che militano nelle file di movimenti come il Blocco Studentesco”.
giovedì 2 novembre 2017
Il “rivoluzionario” Puigdemont, si rifugia a Bruxelles e chiede protezione dalla UE
di Luciano Lago
Puigdemont e i suoi 4 ministri sono stati raggiunti oggi da un mandato di arresto europeo richiesto d’ufficio dalla Procura di Madrid e trasmesso per competenza alla giudice della Audiencia Nacional, Carmen Lamela, che ha provveduto a notificare tale mandato ai dirigenti della “Generalitat” catalana.
Il quartetto degli imputati, assieme al loro leader destituito, Carles Puigdemont, oggi non si sono presentati a Madrid, presso la Audiencia Nacional dove dovevano essere interrogati. Lo riferisce l’agenzia Efe.
martedì 31 ottobre 2017
Corey Feldman riceve Minacce di morte dopo aver lanciato una campagna per smacherare la pedofilia ad Hollywood
Corey Feldman sostiene di essersi salvato per miracolo quando qualche giorno prima due camion lo hanno quasi investito dopo aver confermato i piani per portare alla luce il florido abuso di minori ad Hollywood.
L’ex kid star Corey Feldman è stato citato diverse volte su questo sito perché è da anni che denuncia gli abusi sui minori a Hollywood. Mentre ha sempre affermato che molti dirigenti di alto livello ad Hollywood fanno parte di un circolo pedofilo (e che uno di loro violento` un suo collega attore Corey Haim all’età di 11 anni) Feldman non ha mai fatto nomi.
martedì 24 ottobre 2017
La guerra dei sessi per disgregare la società
nota personale:
rieducare alla verità e alla naturale visione delle cose, le idiotizzate masse postmoderne, avvelenate dagli "anni sessantottini", vero spartiacque tra una società naturale e genuina (con tutti i suoi indiscussi difetti dell'epoca) e questo squallore definito modernismo; sarà dura e dovremo essere crudeli, ma lo faremo con spietata determinazione, non ci fermeremo finche il veleno introdotto nelle nostre società non sarà estirpato dalle radici insieme a chi lo ha diffuso.
lunedì 23 ottobre 2017
Il caso di Harvey Weinstein solo la punta dell'iceberg della porcheria che si cela ad Hollywood
Un volta considerato potente e intoccabile mogul di Hollywood, Weinstein e` ora caduto dalla grazia e licenziato dall’azienda che porta il suo nome. Cosa è successo?
Harvey Weinstein è l’archetipo del produttore di Hollywood. Promise ruoli ad attrici giovani e belle in cambio di favori sessuali. Se le cose non andavano per il verso giusto, questa era la sua risposta: “Non lavorerai mai piu` in questa citta`”. Se i soggetti delle sue perversioni osavano minacciarlo, avrebbe pagato fortune per farli stare zitti. O peggio, avrebbe minacciato di distruggere la loro carriera attraverso i suoi collegamenti ai mass media.
sabato 21 ottobre 2017
Sei anni fa i mondialisti assasinavano Gheddafi, per non dimenticare
di Luciano Lago
In questi giorni ricorre il sesto anniversario della morte del leader libico Muammar Gheddafi, fatto barbaramente assassinare dai sicari della NATO inviati in Libia.
Questo anniversario passa inosservato nei grandi media che evitano di ricordare quello che fu un omicidio commissionato dalle centrali di potere internazionale che hanno voluto distruggere la Libia come paese seminando il caos che si è poi allargato a macchia d’olio in Nord Africa, oltre che in Siria e che successivamente è arrivato in Europa attraverso l’ondata migratoria che proprio dalla Libia ha trovato la sua base di partenza.
In questi giorni ricorre il sesto anniversario della morte del leader libico Muammar Gheddafi, fatto barbaramente assassinare dai sicari della NATO inviati in Libia.
Questo anniversario passa inosservato nei grandi media che evitano di ricordare quello che fu un omicidio commissionato dalle centrali di potere internazionale che hanno voluto distruggere la Libia come paese seminando il caos che si è poi allargato a macchia d’olio in Nord Africa, oltre che in Siria e che successivamente è arrivato in Europa attraverso l’ondata migratoria che proprio dalla Libia ha trovato la sua base di partenza.
martedì 17 ottobre 2017
Prima dello stato viene il destino dei popoli
di: Paolo Sizzi
La questione
catalana, come quella scozzese, e il referendum per le autonomie voluto
dai leghisti di Veneto e Lombardia, portano alla ribalta il tema
dell’indipendentismo e dell’autonomismo, calandolo nella realtà
dell’Europa occidentale dove, e per fortuna, queste problematiche non
vengono vissute col coltello tra i denti come nella controparte
orientale del continente: la sanguinosissima guerra nei Balcani è ancora
nella memoria di tutti, così come altre situazioni in cui
l’etnonazionalismo assume un oltranzismo e una partigianeria da guerre
tribali africane. Oltretutto, nella ex Iugoslavia, i contendenti del
passato conflitto (Croati, Serbi, Bosgnacchi) erano tutti dello stesso
ceppo, ma dilaniati dall’odio e dal fanatismo religiosi su cui
soffiavano i maggiori potentati del globo per il proprio personale
tornaconto nell’area balcanica: la disgregazione della Iugoslavia a
trazione serba pose fine alle ostilità.
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