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lunedì 21 dicembre 2015
L'elite mondialista utilizza l'ingenuità degli studenti per proteste e manifestazioni controllate dalla CIA
Fin dai tempi delle molteplici rivoluzioni francesi del 1800, il Nuovo Ordine Mondiale, attraverso i suoi agenti provocatori, abilmente scelti tra gli studenti grazie alla loro tipica immaturita` emotiva e stupidità. Come strumenti di sconosciuti ed inarrivabili leader/personaggi del momento, i manifestanti universitari fungono da perfetto “ariete” contro una precisa politica del governo.
Questo perché gran parte degli studenti modello, i cosiddetti “migliori e più brillanti”, pensano che le questioni di Stato e della società possono migliorare grazie al loro intervento; purtroppo sono cosi` pieni di se` da non capire di essere sfruttati per secondi fini; e` abbastanza presuntuoso pensare che i loro piccoli capricci possano essere il motore del “cambiamento” nel mondo. Una volta portato a termine il presunto “cambiamento” , i piccoli marmocchi vengono scartati come limoni usati – da sostituire nella prossima “causa”.
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Il Partito spagnolo Podemos di Paolo Iglesias l'ennesima opposizione controllata dalla NATO
Parliamo di
Paolo Iglesias, il ciarlatano della CIA a Madrid, creato in un primo
momento come una forma di “dissidenza controllata” neo progressista per
ossigenare il sistema disattivando e neutralizzando le lotte politiche
nelle piazze, il personaggio politico che viene mistificato
costantemente dalla caverna più reazionaria ed estremista della Spagna
come uno “stalinista bolivariano” che minaccerebbe di trascinare la
Spagna nel tunnel del più estremo “chavismo” ed in una sorta di
“rivoluzione di Ottobre”.
Tuttavia Paolo Iglesias è ripudiabile per vari motivi che sono inconfessabili per l’ultra destra filo sionista, visto che sanno bene che il professor Pablo Turion non è uno dell’internazionale comunista e neppure uno “chavista” e tanto meno un comunista alla vecchia maniera ma anzi, lui è tutto il contrario.
Tuttavia Paolo Iglesias è ripudiabile per vari motivi che sono inconfessabili per l’ultra destra filo sionista, visto che sanno bene che il professor Pablo Turion non è uno dell’internazionale comunista e neppure uno “chavista” e tanto meno un comunista alla vecchia maniera ma anzi, lui è tutto il contrario.
lunedì 28 settembre 2015
Come gli Ebrei Controllano Entrambe le Fazioni “Opposte”, ed Entrambe Lavorano per i loro Scopi
L’articolo seguente è un estratto dalla “Bibbia dell’Uomo Bianco” di Ben Klassen. Sebbene la URSS non esista più a livello di stato comunista, questo articolo, che è stato scritto prima della caduta del comunismo Russo, è molto rivelatore.
RUSSIA, ISRAELE, E GLI STATI UNITI
Gli USA non combattono il comunismo.
Uno degli inganni più duraturo e plateale che è stato attuato sul popolo Americano sin dalla rivoluzione Russa del 1917 è che il governo Americano stia disperatamente lottando, anche se in modo vano e senza vittoria, “contro il comunismo”. Dopo oltre sei decadi, la maggior parte degli Americani crede ancora a questo inganno, erimane perennemente confusa sul perché gli Stati Uniti, ricchi, potenti, moralmente superiori al comunismo, perdano continuamente.
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martedì 16 giugno 2015
IL M5S UNA STAMPELLA DEL POTERE MONDIALISTA
DI: FEDERICO DEZZANI
Le recenti elezioni regionali certificano l’arretramento del M5S che perde 900.000 voti rispetto alle europee del 2014 e quasi 2 mln di voti rispetto alle politiche del 2013: è il prezzo della defezione di Beppe Grillo, ritiratosi nel novembre 2014 dalla guida del movimento perché “un po’ stanchino”.
Perché Grillo abdica quando la situazione economica dell’Italia, sempre più esplosiva, permetterebbe di assestare il colpo definitivo al governo Renzi e realizzare la “rivoluzione araba” promessa nel 2013? La risposta è che M5S è la stampella dell’establishment euro-atlantico.
Dall’American Chamber Of Commerce alla Telecom Italia, come è stata assemblata la piattaforma di Gian Roberto Casaleggio: l’arroganza è tale che è apposta pure la firma “nuovo ordine mondiale”.
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lunedì 16 febbraio 2015
Le false rivoluzioni gestite dai servizi segreti USA,l'arma per destabilizzare le nazioni
Signor Fedorov che ruolo giocano attualmente le cosiddette “rivoluzioni colorate”?
Fedorov: Viviamo tuttora nell’era della strategia dell´intimidazione nucleare. Dall’invenzione delle armi atomiche c’è sempre stata la corsa agli armamenti. E finché ci sono gli uomini, ci saranno anche le guerre. Ma prima di arrivare fino al potenziale distruttivo delle armi atomiche, al giorno d’oggi sono efficaci altri meccanismi. A questo proposito gli “interventi colorati” giocano un ruolo molto importante.
“Interventi colorati”?
Fedorov: Esatto. Si dovrebbero chiamare proprio così: “Interventi Colorati” e non
“Rivoluzioni Colorate”.
Cosa intende di preciso?
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giovedì 10 luglio 2014
Grillo accusa tutti,ma non i veri colpevoli l'elite bancaria globalista
nota personale:
Come in articoli precedenti abbiamo già esposto,questo clown è stato incaricato dai padroni mondialisti,di convogliare le varie proteste,che diverranno ingestibili a poco,per portarli in un binario sterile,dove la loro azione risulterà nulla,portando le masse alla delusione,alla frustrazione e infine alla rassegnazione;nonché facilitare il compito dei servi politici, che eseguono il piano di distruzione totale dell'Italia,portando le masse alla disperazione,sottomettendole fisicamente e psicologicamente,tenendole occupate in una artificiosa e sempre più difficile,sopravivenza quotidiana,mentre i banchieri usurai internazionali,usurpano ogni sovranità nazionale,depredano ogni risorsa,ricchezza e per fino il territorio stesso,delle varie nazioni europee,come programmato(vedi protocolli dei savi di sion) per poi inglobarle in una tirannia mondiale.
La gente che segue questo pagliaccio,deve subito capire la questione e riflettere su quello che sta accadendo sotto i loro occhi,ora le prove a sostegno di questa tesi cominciano a divenire tante,e a non volerle vedere si rischia di finire schiacciati,non possiamo più permetterci questi errori,quindi è necessario abbandonare questa finta opposizione creata e voluta dal sistema stesso,per riorganizzare le forze in un vero movimento rivoluzionario,che abbia come base la distruzione di tutto questo sistema senza compromessi,creando allo stesso tempo delle vere alternative,che mettano al centro l'uomo e l'amore,non il becero profitto dei pochi,a discapito di tutti.
Qui non si deve parlare di cambiamenti,in quanto il sistema stesso oramai è in cancarena,ma di azzerare tutto,e istituire una società completamente diversa.
white wolf
Grillo? Ottimo, anzi pessimo. Ha sparato contro i corrotti di casa, senza però mai – neppure una sola volta, in sette anni – alzare il mirino contro i “mandanti” della grande crisi, di cui i partiti dell’establishment sono i semplici maggiordomi. Netto il giudizio di Federico Zamboni, editorialista del “Ribelle” diretto da Massimo Fini, che si esprime «a sette anni esatti dall’annuncio, nel giugno 2007, del primo V-Day, che poi si svolse il successivo 8 settembre», e a quasi cinque dalla costituzione ufficiale, il 4 ottobre 2009, del “Movimento 5 Stelle”. L’accusa principale: nonostante l’impegno, Grillo non ha saputo affrontare il vero nodo della crisi, che dal 2007 «ha fatto emergere con ancora più forza la questione fondamentale del nostro tempo: il rapporto tra società ed economia “di mercato”». In altre parole, la “guerra” «tra la libertà di autodeterminazione dei singoli governi, e quindi dei rispettivi popoli, e i condizionamenti imposti dal modello dominante, incardinato sugli interessi delle oligarchie che gestiscono la finanza internazionale».
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