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mercoledì 28 marzo 2018

Kosovo, Mitrovica nord: sale la tensione a livello esplosivo



Kosovo, Mitrovica nord: la tensione sale a limiti altissimi. Arresti, 32 feriti, di cui 5 gravi, incidenti e blocchi stradali come proteste. Il Presidente Vucic chiama Putin, convoca il Consiglio Sicurezza nazionale e abbandona ogni trattativa.

27 marzo 2018 – A cura di Enrico Vigna

Forum Belgrado Italia e SOS Kosovo Metohija


Membri delle Forze Speciali kosovare albanesi (ROSU), addestrati e armati dalla KFOR e dalla NATO nella base “Adem Jashari” in Kosovo e nelle basi USA dello Iowa, in un operazione militare che ha coinvolto circa 200 agenti, in assetto antisommossa e armati di tutto punto, hanno preso d’assalto, intorno alle 17.30 del 26 marzo, con granate assordanti e gas lacrimogeni, la sala a Kosovska Mitrovica, dove si teneva una tavola rotonda sul Kosovo e Metohija.






Appena entrati nella sala anno obbligato i serbi a sedersi per terra col capo chino e le braccia alzate, minacciandoli e colpendoli con il calcio dei fucili automatici. I poliziotti, urlando frasi oltraggiose, hanno poi spaccato e rovesciato tutto ciò che incontravano, senza che alcuno facesse resistenza, distruggendo anche le attrezzature delle tv serbe presenti nel locale, terrorizzando i presenti. In precedenza la polizia aveva lanciato gas lacrimogeni e bombe assordanti fuori dall’edificio per disperdere la folla di dimostranti che cercava di impedire loro l’ingresso.

Sono rimaste ferite 32 persone, cinque delle quali in modo grave. Fra i feriti anche esponenti e personalità politiche serbe del Kosovo.


 In questi video la documentazione di cosa è accaduto e la violenza brutale attuata:

link 1:Upad kosovske policije u salu Mitrovačkog dvora 


link 2:Napad kosovske policije na građane Kosovske Mitrovice 

Nel corso dell’operazione, totalmente inaspettata, è stato compiuto un vero e proprio rapimento e poi arresto del capo del Governatorato serbo per il KiM, Marko Djuric (poi nella notte espulso in Serbia), principale negoziatore del governo di Belgrado, delegato a trattare con l’ex provincia serba, che ha proclamato unilateralmente la sua indipendenza nel 2008.
Il direttore del Policlinico di Mitrovica nord (settore serbo), Milan Ivanovic. ha parlato di un “azione brutale” della polizia kosovara, con gli agenti, a suo avviso “pronti anche a uccidere”, dal momento che le armi avevano “i colpi in canna”.
In serata l’ambasciatore russo a Belgrado Aleksandr Cepurin ha parlato di “rozza provocazione” da parte di Pristina.



 Il  blitz della polizia kosovara contro il leader serbo Marko Djuric





Le autorità kosovare avevano annunciato di aver vietato l’ingresso in Kosovo di diversi esponenti serbi, tra i quali Djuric, che tuttavia s’è comunque presentato a Mitrovica.
Entrando nella sala hanno sparato, poi hanno buttato tutti in terra e hanno ordinato ai presenti di non muoversi, continuando a tenerli sotto tiro. Il coordinatore dei sindaci del Kosovo del nord, Goran Rakic, è stato colpito con i mitra, così come Zeljko Jovic, vice direttore dell’Ufficio per il Kosovo e Metohija, Nenad Rikalo, esponente istituzionale serbo kosovaro, Zoran Todic sindaco di Leposavic, Ivan Milojevic, direttore dell’Ufficio per gli affari comunitari e Nebojsa Milanovic, direttore del l’Ufficio degli Lavori di Leposavic e anche alcuni giornalisti sono stati malmenati.


Durante tutta l’operazione terroristica della ROSU, i funzionari della KFOR e dell’EULEX erano in piedi a seguire gli avvenimenti come documentato dalle fotografie, ma non hanno fatto un solo gesto o invito per fermare o per proteggere le persone inermi.
Le televisioni in Serbia hanno mostrato le immagini della violenza brutale messa in atto dalle forze speciali kosovare intervenute .


Dopo l’intervento della Rosu, il segretario generale del Presidente della Serbia, Nikola Selakovic ha dichiarato che non se ne andava perché era venuto come un uomo libero. “…Resto qui con il mio popolo, amici, fratelli, colleghi. Io resto qui e aspetto Marko Djuric “, ha detto Selakovic. “Oggi è avvenuto un atto terroristico contro il nostro popolo e la gente. Questa è la loro risposta alla nostre proposte di pace… “, ha aggiunto Selakovic. Alla domanda del giornalista se è venuto con un permesso, ha detto: “Sono venuto nel territorio del mio paese. Fino ad ora, forse non era chiaro a tutti che Pristina non intende trovare una soluzione negoziale, ore possono capire. Il presidente della Serbia, il governo della Serbia sanno cosa stanno facendo. L’ufficio per KiM sa cosa sta facendo, e penso che questa sia sufficiente come dichiarazione seria e risposta alla sua domanda… “. “…Senza i serbi in Kosovo e Metohija non esiste una soluzione per il futuro del Kosovo e Metohija, qualsiasi soluzione per il futuro del Kosovo deve prendere in considerazione e tenere conto anche degli interessi della nostra gente qui in Kosovo, che negli ultimi due decenni, hanno avuto molti morti. Voglio da qui, da Kosovska Mitrovica mandare un messaggio chiaro che, per la Serbia, il Kosovo e Metohija, il Kosovo settentrionale non è e non sarà mai parte del cosiddetto Kosovo indipendente, né una parte della cosiddetta Grande Albania.
Tali progetti sono supportati solo da coloro che desiderano conflitti in queste aree. Siamo venuti qui in primo luogo perché la Serbia vuole sentire cosa avete da dire voi, sul Kosovo e Metohija e per darvi un messaggio, e farvi sapere che tutta la Serbia è con voi… “.

Subito dopo anche Selakovic veniva arrestato e portato via, senza comunicare dove era stato portato.

Il quotidiano belgradese Vecernje Novosti ha riportato che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin al telefono, circa la situazione di alta tensione in Kosovo dopo quanto accaduto a Mitrovica, non sono stati forniti altri particolari sul contenuto della conversazione. Vucic discuterà con Putin di tutte le possibili conseguenze della violenza incontrollata nel Kosovo settentrionale in seguito ai gravissimi fatti accaduti.

I media di Belgrado hanno riferito che Vucic aveva già parlato con Putin, e poi con l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la sicurezza Mogherini sulla situazione in Kosovo.

Aleksandar Vucic

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato che ogni membro della polizia del Kosovo, o come li ha definiti “bande terroristiche”, che hanno partecipato alle percosse di persone in una riunione pacifica e all’arresto di Marko Djuric e altri esponenti sebi, sarà arrestato e processato dalla magistratura serba. “Nessuno rimarrà impunito di fronte alle autorità serbe per il rapimento e arresto di Marko Djuric “, ha detto Vucic.

Frattanto è stata convocata d’urgenza nella notte a Belgrado, la sessione del Consiglio di sicurezza nazionale, con la presenza del presidente Vucic, del primo ministro serbo Brnabic, del ministro dell’interno Stefanovic, del ministro della giustizia Kuburovic, del ministro della difesa Vulin. Alla sessione saranno presenti anche il ​​ministro degli Esteri Dacic, il capo della polizia Rebic, il capo di stato maggiore dell’esercito della Serbia, il generale Dikovic, il direttore dei Servizi di Sicurezza serbi BIA Gasic e il procuratore della Repubblica Dolovac.

Fonti locali ci hanno confermato di spostamenti di mezzi militari, che hanno attraversato le città del sud della Serbia, compresi alcuni carri armati, verso il confine del Kosovo.
E in dichiarazioni ufficiali, le autorità in Serbia hanno già affermato pubblicamente che non tollereranno un simile comportamento, una vera e propria umiliazione e vessazione nei confronti di alcun membro del popolo serbo.


Nel frattempo cresce la tensione in Kosovo. Blocchi stradali e barricate effettuati dai serbi kosovari a Kosovoska Mitrovica e nelle enclavi serbe della provincia.
 
Proteste dei serbi di Metohija
 
Manifestanti serbi, per protestare contro le violenze a Kosovoska Mitrovica, hanno bloccato nel tardo pomeriggio l’importante via di comunicazione nel nord del Kosovo, che da Mitrovica porta a Zvecan. Nel settore nord di Mitrovica la tensione continua a crescere e sono segnalate barricate erette in vari punti della città. Le sirene di allarme continuano a suonare in tutta la città.

Il sindaco della parte settentrionale di Kosovska Mitrovica, Goran Rakic ​​dopo l’assalto della ROSU ha esortato il presidente serbo: “…Presidente Vucic, manda l’esercito!”, aggiungendo: “Aiutateci, aspettiamo il vostro sostegno e protezione. O ci aiutate o ci auto organizziamo da soli!”, ha ancora dichiarato Rakic, che durante l’attacco è stato buttato per terra e picchiato dagli agenti ROSU, ricevendo diversi colpi con il calcio dei fucili automatici e rimanendo ferito.


La situazione nella giornata di oggi ha una calma apparente, ma il fuoco cova sotto la cenere.
Con queste nuove violenze e atti di terrore è evidente che ci sarà un crescendo di nuove tensioni, nuovi problemi e un ennesimo enorme passo indietro, nel tentativo di risolvere in modo negoziale questa delicata, dolorosa e complessa situazione. Una cosa è certa, questi fatti possono avvenire solo con una regia e strategia di oltre oceano, anche nei media serbi e russi si sottolinea che queste provocazioni hanno dei burattinai molto definiti e stanno a Washington e nell’Unione europea, non certo nella dirigenza fantoccio di Pristina.


Non dimentichiamo che solo a gennaio di quest’anno era stato assassinato a colpi d’arma da fuoco, il politico serbo del Kosovo Oliver Ivanovic, , in un vero e proprio omicidio eseguito da killer professionisti, come hanno indicato esperti militari. Anche questo un vero e proprio atto di guerra contro soluzioni di pace.



 Oliver Ivanovic


Marko Djuric: Mi hanno trascinato come un cane, mi hanno picchiato, urlandomi Allah Akbar.

“…Con minacce e insulti pesanti, seppure ero ferito, mi hanno portato in un autoblindo parcheggiato nei pressi della stazione degli autobus, dove vedevo le percosse e le violenze contro singoli cittadini che protestavano con gli occhi gonfi dai gas lacrimogeni. Alcuni serbi che cercavano di opporsi pacificamente e verbalmente ai membri armati della ROSU, hanno ricevuto colpi, insulti e minacce che gli avrebbero sparato…”. Ha dichiarato Djuric dopo il suo arrivo a Belgrado.

“…Se non me lo avessero ordinato da Belgrado, sarei rimasto in Kosovo a condividere il terrore contro i serbi … Tutto è stato organizzato dai separatisti albanesi con il sostegno degli ambienti occidentali internazionali!…”, ha aggiunto Djuric.



A cura di Enrico Vigna, Forum Belgrado Italia, SOS Kosovo Metohija- SOS Yugoslavia


Fonte articolo 

9 commenti:

  1. È evidente,vogliono sottomettere la Serbia per costringerla ad entrare nella nato.

    Abraxas

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    1. Gia', un paese che arde di nazionalismo...
      Non piacerà di certo ai vari rettiloidi giudei.

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    2. Heil Abraxas, ho letto ora una tua risposta sul rutilismo e mi interessa.
      Ho sempre notato che le donne coi capelli rossi, quando sono belle, sono "diverse": hanno una sensualità eccezionale. Inoltre mio padre è di origine Tedesca, ed è fulvo di capelli e con le lentiggini: albino, diciamo. Io da bambino, fino ai 4 anni ero biondissimo. Da dove deriva questo tipo di sangue?

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    3. Il rutilismo e' probabimente un lascito dell'incrocio tra la razza del sangle blu (Iperborei) e la razza rossa atlantidea (se vedete la maggiore concetrazione dei capelli rossi e' sulle coste atlantiche). Questo non significa che le persone coi capelli rosssi sono gli unici derivati da questa combinazione, ma quelli con lascito piu' evidente (almeno dal punto di vista fenotipico).

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    4. Fino a l'età di 12 anni ero biondissimo anche io nonostante la discendenza romana fino a quella dei bisnonni veneti. Per quanto posso dirti sul rutilismo per il quale ne sono oltre modo attratto da sempre probabilmente in tua egual misura, esso si chiama "gene MC1R" è un gene recessivo è fu tipico degli antichi paleo europei. Si stima che quest'ultimi siano stati autoctoni in europa da oltre 50mila anni fa' e che fossero tutti o la maggior parte "RH negativo". Possiamo dunque affermare che questo fu il popolo che visse nell'era megalitica e che innalzo' le famose pietre ciclopiche!?e si sviluppo successivamente nella civiltà celtica!? Di sicuro sembra che un tipo di alpogruppo "R1b" collegato al rutilismo, abbia avuto origine nei paesi baschi e si sia in seguito diffuso seguendo la direzione ovest-est opposta a quella delle grandi migrazione Indoeuropee.

      Abraxas

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  2. Odio albanesi kosovari e zingari quanto fame e miseria, vanno cancellati loro e il loro seme. Il Kosovo è uno stato mafioso organizzato dalla mafia kazara che sta devastando l'Europa. ovviamente i serbi fanno paura perché sono uno degli ultimi popoli con i coglioni. Il Kosovo era il territorio originario dei serbi. Ovviamente gli albanesi di merda in pochi anni sono riusciti a mistificare la storia e dire che è sempre stato loro. Occhio, fra qualche anno sarà sempre stata loro anche tutta Italia. Sono ladri travestiti da assassini, se lavorano è sempre e solo una copertura. Se sono stati addestrati nello Iowa per fare il disastro fra i serbi, chissà magari nel Delaware sono già pronti quelli per fottere l'Italia. TogliamocEli dai coglioni prima che sia tardi e l'unica maniera e il veleno dei topi.

    jj

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  3. Ciao white wolf revolutuon. Che ne pensa della teoria del BIG BANG.secondo lei è esatta o è troppo materialista?

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  4. Il big bang è ormai ampiamente sbugiardato.

    https://m.youtube.com/watch?v=r-ofns1RgGo

    Dedicato a tutti i lupi:
    Achtung wir sind die wolfe

    jj

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  5. Purtroppo è una delle prime volte di una disgraziata lunga serie in cui dovrò stare dalla parte degli (jugo)slavi. Non ho nessuna simpatia per loro e rispondendo a jj per quanto riguarda furti e mistificazione gli slavi sono i peggiori. Pochi sanno che la slavizzazione della Dalmazia e dell istria, attuata attraverso il permesso austriaco, con il conseguente genocidio degli italiani prosegue ancora oggi con altri metodi. Qualcuno ricorderà marco polo slavizzato ma gli esempi sono ovunque: la cossiddetta arte croata nei loro musei è composta da oggetti d epoca romana e veneziana. La "ricerca scientifica" iugoslava, ma il discorso vale per tutto il mondo slavo, sta tentando attraverso "studi genetico-antropologici" di affermare l' origine slava non solo degli antichi illiri ma anche - incredibile e criminale - di veneti, friulani e istriani. Il percorso tracciato è chiaro: impossessarsi della civiltà veneziana attraverso "prove genetiche" sostenute anche da un presunto travaso etnico post annessione del 1866 di italiani nelle Venezie. Sembbrerò paranoico ma è un fatto che "quelli" hanno tentato anche di ammettersi mezzo friuli fino al tagliamento. Ecco perché non possiamo delegare la nostra salvezza a questi crim***li e dobbiamo farcela da soli. Non vorrei trovarmi costretto o a parlare slavo o scappare dalla mia terra.
    Mandi Mandi

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