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sabato 10 dicembre 2016

I vili media di regime cercano di screditare lo scandalo pedofilo "PIZZAGATE"


di:

Diversi lettori  mi mandano articoli, apparsi su giornali e agenzie, i quali dichiarano che la storia  dello scandalo pedofilo in cui sarebbe coinvolto l’entourage dei Clinton, è un falso clamoroso; nato dalle menti malate di cospirazionisti  contro la innocente pizzeria di Alefantis, “frequentata da famiglie”;  una bufala che poteva essere letale, dato che domenica 4 dicembre un  esaltato di nome Edgar M. Welch è entrato nella pizzeria Comet Ping Pong   ed ha sparato: un solitary assassin fermato in tempo, che ha dato l’occasione ai media di titolare. “Le bufale online uccidono”  (quindi censuriamole),   “notizie infondate hanno rischiato di provocare una strage”, e via così:  su tutti i media,   il termine Pizzagate è accompagnato   sempre e  comunque da “bufala”, “falsità  online”, “notizie infondata”.   I media scrivono anche che il generale  Flynn,   l’ex capo della DIA,  appena scelto  da Trump   come suo consigliere di sicurezza nazionale, “condivise la bufala” (Il Fatto Quotidiano) e “adesso è nella tempesta”  (ADN Kronos).

martedì 6 dicembre 2016

La campagna della NATO contro la libertà di espressione



Nota personale:

Il potere che governa le nostre nazioni comincia ad avere paura, non solo della verità che sta avendo un ampia diffusione tra le masse, ma della sovversione che porta questa verità.
Il percorso della sovversione è cominciato, e di conseguenza la perdita del controllo di questo potere, più stringeranno il controllo più avranno sovversione; più aumenteranno la repressione più troveranno resistenza; più avanzeranno nella loro menzogna, più troveranno persone ad urlargli la verità; 
più tenteranno di opprimere le genti, più troveranno la loro sublime sconfitta.

white wolf



di: Thierry Meyssan

Questa è una lunga storia che attraversa un arco di quindici anni. La NATO inizialmente ha cercato di mettere a tacere i cittadini che cercavano di conoscere la verità sugli attentati dell’11 settembre.

lunedì 5 dicembre 2016

Autorazzismo, odio di sé, denatalità. La distruzione programmata della nostra Europa




Quando il popolo tedesco la fece finita con il dominio ebraico nel nostro paese, si liberò della schiavitù economica,spirituale e politica di una razza di sangue differente, e per ciò estranea a noi. 
Ma la questione ebraica non è solo una questione del popolo tedesco. Lo sviluppo degli eventi nel mondo rileva a tutti quelli che non vogliono fuggire dalla verità, che la questione ebraica, già da molto tempo, è divenuta una questione di tutta l'umanità.
La pace tra i popoli del mondo si potrà raggiungere solo se si capirà chi trae beneficio di mettere in guerra i popoli tra di loro.
Chi si è svegliato sà che senza soluzione alla questione ebraica, non c'è salvezza per l'umanità.

Julius Streicher, 1936



di: Roberto Pecchioli

Un immigrato moldavo, padre di famiglia, uno che lavora come può nonostante diabete e cardiopatia, e cerca di tenere sotto controllo la famiglia che si sfascia a causa dell’emigrazione, si dice sbalordito che gli italiani accettino senza vere reazioni l’invasione degli africani promossa e favorita da governo e clero, non reagiscano dinanzi a tutto ciò che hanno davanti agli occhi e che, oltretutto, pagano di tasca propria. Mette tutto ciò a confronto con la Russia, che pure non ama, e fa un facile pronostico: l’Italia è spacciata.

giovedì 1 dicembre 2016

Hillary Clinton e la Rete Pedofilo-cabalistica che sta venendo allo scoperto



nota personale:

Quello che sta uscendo fuori dallo scandalo chiamato "pizzagate"  tramite WikiLeaks ed esponenti della libera informazione,  è solo una parte dell'orrore e delle pratiche perverse che vengono normalmente attuate all'interno dei circoli "elitisti"; naturalmente i vili media ufficiali cercano di coprire o minimizzare quella che è la verità occultata dietro i loro padroni, ma non possono farlo, grazie al coraggio e alla diffusione di notizie che riportano tali fatti e prove di ciò che è il vero ambiente in cui si muovono tali personaggi.
Dalle intercettazioni e dalle email pubblicate da WikiLeaks si intravede un quadro sconcertante, fatto di rituali pedofili che finiscono nel sacrificio dell'infante stesso poi cannibalizzato e fatto a pezzi sempre seguendo un certo rituale.
I partecipanti a tali rituali e stupri contro bambini sono proprio gli stessi che guidano o indirizzano le nostre società, personalità "importanti" della politica, dell'alta finanza, dei media, del cinema, della musica e di molti altri ambiti che costituiscono i circoli dello stesso potere.

sabato 26 novembre 2016

L'elite mondialista cerca di far tacere i media russi perchè diffondono idee diverse rispetto all’ “Pensiero Unico” imposto




Ha fatto molto discutere la risoluzione votata dal Parlamento europeo che, nei giorni scorsi, ha approvato la “proposta di risoluzione sulla comunicazione strategica dell’Unione Europea per contrastare la propaganda di terzi contro di lei”, con cui si accusa la Russia di mettere in discussione i “valori democratici” e cercare di dividere Europa.
 
Il testo di questa risoluzione era stato redatto dalla deputata polacca Anna Fotyga Elzbieta, presidente della sottocommissione per la sicurezza e la difesa del Parlamento europeo.


KIEV: “ESERCITAZIONE” CON MISSILI SULLA CRIMEA PER PROVOCARE LA RUSSIA



Il regime di Kiev   farà una ‘esercitazione con missili” ( veri) nella spazio aereo della Crimea, nello spazio sovrano della Federazione Russa  – ma  che Kiev  tratta come suo territorio nazionale.  I missili saranno sparati dove volano aerei russi civili e militari, si allarma l’agenzia russa di aviazione   civile Rosaviatsiya.  Il regime, come se non esistesse la Russia, ha semplicemente diramato giovedì l’annuncio di “zona pericolosa”  a tutte le quote di volo, insomma restrizioni dei voli,  su Crimea, presso Sinferopol, il 1 e 2 dicembre prossimo.  La zona  di pericolo comprende lo sazio aereo su tratti di mare che sono acque territoriali russe.  L’atto è del tutto unilaterale,  il regime non   si è coordinato con Mosca. Il ministro della Difesa russo, venerdì, ha convocato l’attaché militare dell’ambasciata ucraina per una nota di protesta ufficiale.