martedì 1 dicembre 2015
La Turchia odierna: uno stato sionista controllato dai Dönmeh
Il supporto della Turchia all’ISIS si fa piu` comprensibile se ci si ricorda della spiegazione di Wayne Madsen riguardo al fatto che la Turchia e` in mano ai sionisti. Come bolscevichi e sionisti, i Donmeh sono Illuminati cioè satanisti, massoni.
Sebbene sia noto agli storici ed agli esperti religiosi, la secolare influenza politica ed economica di un gruppo noto come “Donmeh”, questo concetto sta solo iniziando ora a diffodersi tra turchi, arabi, e israeliani che sono stati riluttanti a discutere la presenza in Turchia e altrove di una setta di turchi i quali discendono da un gruppo di ebrei sefarditi che furono espulsi dalla Spagna durante l’Inquisizione spagnola nei secoli 16 e 17.
In Grecia per la fame le donne sono costrette a prostituirsi
Di: Patrizia Grilli
Gli accadimenti tragici di questi giorni stanno concentrando l’attenzione pubblica sul terrorismo e la sua lotta in Siria. La reazione politica è di quasi totale sostegno verso le Francia colpita duramente nel suo cuore. Solidarietá e comprensione giusta e necessaria. Spaventa, invece, il totale abbandono in cui versa una nazione, membro dell’Unione Europea, dimenticata dopo un lungo periodo di riflettori puntati.
lunedì 30 novembre 2015
Da Pol Pot all’ISIS: una lunga scia di sangue
nota personale:
La nostra società è al collasso, può essere mantenuta solo tramite la paura (indotta), la paura è il vero è unico sostegno di questa società marcia e putrida; solo tramite la paura può essere mantenuto lo Status quo , in una specie di vita artificiale;
Senza un nemico immaginario o vero che sia, questa società crollerebbe dalle sue fondamenta perché i suoi leader sono i naturali nemici dell'umanità, e se le masse rivolgerebbero il loro sguardo non verso un nemico esterno creato ad arte, ma verso il vero nemico che governa le nostre società allora sarebbe la loro fine; una fine che è comunque inevitabile, più si allungherà l'agonia più violenta e sanguinaria sarà la rivolta contro di loro e i loro servi, è solo questione di definire i contorni della crudele fine che arriverà.
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Russia: Putin firma decreto per misure economiche speciali contro Turchia
Le restrizioni riguardano l’importazione delle merci provenienti dalla Turchia, il rilascio dei permessi di lavoro, l’accettazione di manodopera turca e le attività delle organizzazioni giuridiche turche in Russia.
Il presidente russo Vladimir
Putin ha firmato il decreto sulle misure per garantire la sicurezza
nazionale della Federazione Russa e sull’applicazione delle misure
economiche speciali contro la Turchia, ha riferito l’ufficio stampa del
Cremlino.
venerdì 27 novembre 2015
Sull’orlo dell'abisso
di: Luciano Lago
Il mese di Novembre segna quella che si può’ considerare una svolta definitiva nei delicati equilibri che fino ad oggi hanno retto una relativa pace nel continente europeo, con le eccezioni del conflitto nella ex Yugoslavia e del conflitto in Ucraina. La svolta viene segnata dagli attentati di Parigi del 13 Novembre e dall’abbattimento dei due aerei russi, il primo sul Sinai, un aereo civile, il secondo nel nord della Siria, per azione dei caccia turchi.
Per queste ultime due azioni appare chiaro che non si è trattato di episodi casuali ma piuttosto di provocazioni ben studiate per provocare la reazione dell’orso russo dopo che questo aveva messo piede in Siria, bloccando momentaneamente il piano di smembramento del paese che rientra nel più’ generale piano di ripartizione del Medio Oriente che gli strateghi degli USA ed Israele stavano pianificando da oltre 15 anni.
Il mese di Novembre segna quella che si può’ considerare una svolta definitiva nei delicati equilibri che fino ad oggi hanno retto una relativa pace nel continente europeo, con le eccezioni del conflitto nella ex Yugoslavia e del conflitto in Ucraina. La svolta viene segnata dagli attentati di Parigi del 13 Novembre e dall’abbattimento dei due aerei russi, il primo sul Sinai, un aereo civile, il secondo nel nord della Siria, per azione dei caccia turchi.
Per queste ultime due azioni appare chiaro che non si è trattato di episodi casuali ma piuttosto di provocazioni ben studiate per provocare la reazione dell’orso russo dopo che questo aveva messo piede in Siria, bloccando momentaneamente il piano di smembramento del paese che rientra nel più’ generale piano di ripartizione del Medio Oriente che gli strateghi degli USA ed Israele stavano pianificando da oltre 15 anni.
giovedì 26 novembre 2015
Francia: dopo l'attacco terroristico restrizione della libertà in mano al potere politico
Nota personale:
Uno degli effetti del falso attacco terroristico avvenuto a Parigi è il poter dichiarare lo stato di emergenza,comeavevamo gia affermato nell'articolo precedente Analisi dell'attacco terroristico di Parigi , con cui un governo straniero e nemico del popolo francese, ( come gli altri governi degli stati europei odierni) abusa della sua autorità annulando i diritti e le libertà degli uomini, se a questo si aggiunge che la popolazione francese è da diverso tempo ostile allo stesso governo Hollande e alla cricca che dirige L'euro truffa, si capisce perfettamente che questo attentato è una manna dal cielo per chi vuole reprimere il dissenso crescente nella nazione.
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mercoledì 25 novembre 2015
Putin: l’incidente dell’aereo russo abbattuto in Siria avrà gravi conseguenze
La tragedia
avvenuta con l’aereo russo Su-24, abbattuto sul territorio siriano ,avrà
gravi conseguenze nelle relazioni tra Mosca ed Ankara , ha dichiarato
oggi il presidente russo, Vladimir Putin.
In precedenza il Ministero della Difesa russo aveva informato circa il sinistro avvenuto con l’abbattimento dell’aereo russo nel terroitorio della Siria. Putin da parte sua ha precisato che l’aereo è stato abbattuto da un caccia turco mentre si trovava nello spazio aereo siriano.
In precedenza il Ministero della Difesa russo aveva informato circa il sinistro avvenuto con l’abbattimento dell’aereo russo nel terroitorio della Siria. Putin da parte sua ha precisato che l’aereo è stato abbattuto da un caccia turco mentre si trovava nello spazio aereo siriano.
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