di: Roberto Pecchioli
Un’altra ragazza
drogata, stuprata e uccisa da un’orda di africani clandestini. E’
accaduto nel centro di Roma, in mezzo al degrado più bestiale,
nell’indifferenza più sconcertante. Una sedicenne già dipendente dalla
droga, con la famiglia sfasciata, disposta a troppo per una dose,
ridotta a preda degli istinti peggiori dei rifiuti umani che
frequentava. Non è la prima, non sarà l’ultima, una società ridotta in
polvere ha fatto splash, il fantasma della libertà come assenza di
regole, generazioni lasciate a se stesse, padri e madri svaniti,
istituzioni
assenti, la follia dei desideri, del consumo, delle pulsioni da
soddisfare a ogni costo in un vuoto terribile, le pulsioni elementari
elevate a sistema di vita.