di: Fabio Calabrese
Come è consuetudine da tre quarti di secolo, l’Italia si appresta anche quest’anno, il 25 aprile, a festeggiare la sua sconfitta nella seconda guerra mondiale.
Senza girarci intorno, se continua a esserci imposta questa festività grottesca, è perché, in buona sostanza, essa è la festa della sinistra, della parte “rossa”, dei “vincitori” che continuano a dominare l’Italia a dispetto di qualsiasi risultato elettorale.