Roma, 1 mag – Correva l’anno 1868 quando a Chicago, e da lì in tutti gli Stati Uniti, uno sciopero di massa – fra i primi nella storia – fece incrociare le braccia e decine di migliaia di lavoratori che chiedevano migliori condizioni di lavoro e di salario. Tre anni dopo, a Parigi, la Seconda Internazionale stabilì che il 1 maggio sarebbe stata la festa dei lavoratori.
A San Giovanni in Laterano per esempio, per il tradizionale concerto organizzato dai sindacati ci saranno tutti. Disoccupati compresi, è lecito supporre. Un esercito che rappresenta oltre 10% della forza lavoro – ma se continuiamo, anche gli scoraggiati e chi vorrebbe lavorare di più superiamo anche il 30 – con punte perfino superiori per quanto riguarda i giovani. Una disoccupazione che risponde al nome di precarietà e di austerità prospera in un costo del lavoro abnorme che incentiva a lasciare a casa i dipendenti più che assumerli. I responsabili di tutto questo hanno nomi e cognomi precisi. Sono gli stessi che hanno votato la Legge Fornero, gli stessi che hanno votato il Jobs Act. Gli stessi, in definitiva, che ad inizio millennio portavano milioni di lavoratori in piazza contro la Legge Biagi ma allo stesso tempo erano stati i primi a lanciare la sfida della precarizzazione del lavoro con il pacchetto Treu.
Esatto, stiamo parlando di quella sinistra che oggi – come ogni 1 maggio – si straccia le vesti e chiede dignità per il lavoro, ma quando si è trovata a spartire gli scranni parlamentari con deputati provenienti dal mondo sindacale non è stata capace di produrre nulla oltre alla disgraziata (ed inutile, visto che non ha creato un posto di lavoro in più) riforma Poletti. Fanno dunque sorridere le sigle Cgil-Cisl-Uil, chiamate a raccolta quest’anno a Prato, mentre continuano nella sceneggiata dell’occuparsi di lavoro una volta l’anno per poi dimenticarsene tutti gli altri giorni, presi come sono da business maggiormente redditizi mentre strizzano l’occhio ad un’immigrazione fra le prime responsabili del dumping salariale. E’ tutta qui la cifra di un 1 maggio che sembra sempre più un motore che gira a vuoto. Proprio come quello del lavoro.( lo stesso discorso vale per l'antifascismo funzionale al sistema usuraio, oppure l'ipocrita retorica della resistenza di chi ha tradito l'Italia e gli italiani a favore del nemico invasore, la sinistra da sempre funzionale agli interessi dei banchieri internazionali NDR).
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Non è della stessa fondazione degli Illuminati di Baviera e del May Day,la festa delle streghe,oltre ad essere quello del primo maggio?
RispondiEliminaAdmin Moon
La notte tra il 30 Aprile ed il 1 Maggio, infatti, è una ricorrenza antichissima e carica di enormi significati simbolici. Nel mondo celtico, ad esempio, questo momento dell’anno corrispondeva alla festa di Beltaine assumendo, specie nel mondo di lingua tedesca, il significato di “notte delle streghe” la celebre Walpurgisnacht, Notte di Walpurga.La data del 1° Maggio assume grande importanza nel mondo occultista tra XVIII e XIX secolo,non è un caso, che proprio il 1° Maggio del 1776, sia stato scelto da quello che era allora un semplice studente bavarese dalle idee rivoluzionarie, Adam Weishaupt, per la fondazione del suo Ordine degli Illuminati,secondo lo storico Michel Lamy, infatti, “Weishaupt può essere considerato in pratica come il vero padre del marxismo. Bakunin fu un suo discepolo, e nelle note dei fondatori degli Illuminati di Baviera si è ritrovata una frase che si può leggere testualmente in una sua opera: ’Dobbiamo distruggere tutto, ciecamente, con un solo pensiero in mente: il più possibile e il più presto!’”,il nascente movimento socialista e comunista a differenza di quel che normalmente si pensa, era ,in particolare in origine letteralmente imbevuto di suggestioni occultistiche e pseudo-esoteriche. La cameriera di Marx, Helen Demuth, avrebbe rivelato al socialista americano Sergius Ris: “Quando era molto ammalato, pregava da solo nella sua camera davanti a una fila di candele accese, legandosi intorno alla fronte una specie di nastro”.Ben documentata, è la predilezione particolare di Marx per il genero Edward Aveling, amico intimo della teosofista Annie Besant e membro dell’Ordine Riformato di Memphis, una frangia della Massoneria “egiziana” ( R.Wurmbrand, , pp. 42-43; C.Gatto Trocchi, Storia esoterica d’Italia, cit., p. 23). La sua figlia prediletta Eleanor(e non è la sola nella famiglia) segue la scia del padre nella teosofia ,e muore suicida (e non sarà l' ultima in casa Marx). Nel 1847, gli "Illuminati inglesi" affidarono a Marx ed Engels il compito di rielaborare i princìpi della sètta degli Illuminati in forma nuova e "scientifica", mentre i finanziamenti necessari per la pubblicazione del "Manifesto Comunista" provennero da Clinton Roosevelt e Horace Greely, entrambi membri della "Loggia Columbia", fondata, a New York, dagli Illuminati di Baviera .Mazzini apparteneva ai vertici della Massoneria, così da divenire il Capo d’Azione politica, succeduto al Nubius, già Capo dell’"Alta Vendita": una Istituzione facente parte dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, e che aveva ilcompito di formulare la strategia da adottare per l’annientamento della Chiesa cattolica.
RispondiEliminaNon solo Massimiliano Robespierre ix ma quasi tutti i capi della Rivoluzione francese erano massoni, appartenenti alla sètta degli Illuminati di Baviera.
Mark
Già Mark rimestando sempre la stessa merda, nihil nova sub sole. Questi sono tutti contro iniziati. Accedono a una qualche conoscenza poi iniziano a fare gli apprendisti stregoni. Comunque è vero sono riusciti a distruggere quasi tutto, ma credimi che non li faremo proseguire
RispondiEliminajj
JJ, come pensi di fermarli?
RispondiEliminaIl Corvo Busunda
@jj non li puoi fermare perché oggettivamente sono "potenti" dato che le masse di pecoroni si fanno schiacciare.
RispondiEliminaSiamo noi stessi che dobbiamo cambiare prima di tutto.
Se non ci fossero stati pucciarelli,Robert galli e white wolf revolution non mi sarei mai svegliato e non avrei mai studiato queste tematiche
Admin moon