Da tempi immemorabili, i Werewolf, o Lupi Mannari, esistono nei sogni e nei miti della razza umana. Il flusso adrenalinico e l’acme emotivo, prodotti dalla caccia e dalla guerra:
dall’uccisione del nemico, e dal divorarne la carne cruda, o dal bere il sangue delle prede uccise, ha prodotto, nei millenni, una “Memoria Atavica”, che, in certi individui particolarmente dotati, può evocare e manifestare l’Archetipo Ancestrale del
“Lupo Mannaro”. Si tratta di uno stato vitale ed energetico di furore rabbioso, auto-indotto, che I Greci chiamavano “Lussa”, e che gli antichi guerrieri-lupo Germani, gli Ulfedhnar, eran
o in grado di provocare, in sé stessi, volontariamente.La trasmutazione formale dell’Individuo umano, in un“Likantropos” o Uomo Lupo, è una delle capacità magiche che evidenziano il potere spirituale dello Shamano o del Guerriero Nordici; la prova della sua capacità di trascendere ogni limitazione psichica e fisica, connettendosi, volontariamente,
alla forma e alle qualità essenziali del Lupo, prescelto come proprio Totem, o Animale Archetipo.
Come “LIKANTROPOS”, o uomo-lupo, colui che ha realizzato in sé la Grande Bestia, non si cura di Religioni, Maestri, Preti, Psicologi, Dittatori, o Profeti, e vive ormai al di fuori di ogni misero disegno collettivo, e al di là delle opache intenzionalità degli uomini comuni.
Egli Vive nel Presente, ovvero nell’Eterno; in una dimensione di dignità, saggezza e bellezza primordiali, affrancate da ogni falsa gerarchia, o dall’arroganza delle ipotesi umane su ciò che siano o rappresentino Bene e Male, Luce e Tenebra.
Più che umano, e già semidivino, questo individuo mutante, fattosi integrale, ridiventa l’erede prediletto del mondo “Animale ed Animico terrestre”, e accede ad una dimensione esistenziale più profonda, vera, ed antica di quella vissuta dell’umanità gregaria, sottomessa alle civiltà collettive degli schiavi. Ora il suo mondo è segretamente ed attivamente spirituale, animato da un linguaggio di segni, e di suoni sottili, che hanno il potere di causare e modificare gli eventi, o di prevederli prima che accadano.
Diventare “Licantropi” è un dono divino dato da Apollo, che nella tradizione giudeo cristiana, viene assimilato al Diavolo, a chi ne invoca in sé i caratteri “ Animali ed Animici”; ovvero lo psichismo super umano. L’Artefice della metamorfosi è sempre il Daimon, ma, nei Paesi nordici, essa viene favorita da pratiche rituali, con l’ingestione di pozioni psicotrope, o con l’uso di unguenti “magici” che, tramite l’unzione corporea, provocano gli stessi effetti di alterazione della coscienza.
In Bretagna e Skandinavia, gli ULFHEDNAR, o guerrieri-lupo, favoriscono la trasformazione cingendo il corpo con una pelle di lupo, oppure con una cintura di pelle umana, alta tre dita, ed esponendosi completamente nudi alla luce della Luna Piena.
Le Storie di simili metamorfosi, sono molto diffuse nell'Europa del tardo Medioevo, quando la paura dei Licantropi, che si pensa divorino neonati e cadaveri, porta ad accusare e condannare a morte molti uomini, creduti mostri.
L’idea che gli esseri umani possano trasformarsi in animali
feroci, attraverso pratiche magiche, volontarie od involontarie,
si ritrova presso innumerevoli popolazioni; altrettanto antica è
la produzione iconografica di figure umane incrociate con
elementi ferini.
Il Licantropo, o uomo lupo, che è un prodotto immaginale prevalentemente europeo, ha una sorprendente analogia con gli uomini-tigre o uomini-iena delle civiltà africane, o con gli uomini-giaguaro di quelle sudamericane.
Su tutte queste figure, si proietta il dualismo fra Bene e Male,tipico delle culture giudaico cristiane; ma, all’origine, la commistione tra uomo e lupo ha, nelle culture Shamaniche
indoeuropee, una connotazione del tutto positiva: dare all'uomo, e principalmente al cacciatore e al guerriero, la forza,l'agilità, l'abilità nella caccia, e l'astuzia tattica del lupo.
La Trasformazione in Lupo
Esiste una gradualità nella trasmutazione licantropica, che si produce dapprima con piccoli cambiamenti metabolici, come l’aumento della pressione sanguigna, e che ha sette livelli di
trasmutazione mentale che precedono la metamorfosi fisica effettiva.
1. Non Trasformazione.
La non trasformazione, è una condizione mentale, per cui ci si collega empaticamente alla dimensione “Animale ed animica del Lupo”, assumendone le qualità r i caratteri; nelle proprie azioni, e nello stile di vita. Si è, contemporaneamente, uomini e lupi, e il lato “bestiale” influisce sulle interazioni con il mondo circostante. Prima o poi, si passerà, da questo stadio, ad altri tipi di trasmutazione.
2. Trasformazione dell’Aura.
La trasformazione dell’Aura è la più comune, e molti “Licantropi” sperimentano solo questo stadio. L’Individuo si immerge nell’energia dell’animale, comportandosi e sentendosi come un lupo, pronto alla reazione immediata, eccezionalmente attento e lucido, e con una nettissima percezione del proprio corpo e delle sue potenzialità. La temperatura corporea sale un po’, e si è completamente assorbiti dalla concentrazione su ciò che si fa.
3 Trasformazione Astrale.
In questo caso, il Licantropo si proietta sul piano astrale, e qui si trasforma. Il corpo rimane in uno stato di catalessi, e la forma lupesca viene assunta dal solo corpo astrale, libero di vagare nella notte.
Una ferita o mutilazione subita dal “Lupo astrale” si ripercuoterà, però sul corpo fisico rimasto inerte durante il “viaggio”, che può durare solo dal tramonto all’alba, ovvero nelle ore notturne. La condizione si presenta anche in alcuni sogni, visioni, o nella trance.
4. Trasformazione Onirica.
In questo caso la trasmutazione avviene nel sogno lucido, facilmente ricordato al risveglio.
5. Trasformazione Mentale.
È una forma più profonda di trasmutazione dell’Aura, che diviene più animalesca. In questo stato, la concentrazione mentale e la coordinazione fisica sono esaltate, come in un animale selvaggio in ottima salute e ben sviluppato. Il Licantropo ha attitudini e comportamenti decisamente lupeschi, e può correre a quattro zampe con grande naturalezza. Si presentano vuoti di memoria, bisogno di bere acqua gelida, e la formazione di una bava bianca, “da lupo”. In una trasformazione mentale, la pelle può diventare pallida o grigiastra, come in una persona sotto shock.
6. Trasformazione spirituale
Avviene quando il Licantropo canalizza nel proprio corpo, come farebbe un medium, lo Spirito di un lupo; comportandosi e vivendo di conseguenza.
7. Trasformazione della Personalità.
Simile alla Trasformazione mentale, è paragonabile ai mutamenti di carattere degli schizofrenici, con personalità multipla, e può dar luogo a stati di netta scissione: fra Uomo e Lupo, con memorie divergenti e con abilità fisio-psichiche distinte. E’ possibile, che il Licantropo impari a controllare, volontariamente, lo spostamento da una personalità all’altra; facendo emergere il lato più adatto a risolvere dei problemi contingenti.
8. Trasformazione Molecolare.
E’ la più spettacolare, perché lo “Spirito del Lupo” prende totalmente possesso della materia corporea, in una trasmutazione non graduale, ma istantanea. Si tratta di una “riorganizzazione” delle molecole della forma umana nella configurazione del Lupo. E’ così veloce, che può creare un boato sonoro attorno al corpo del Licantropo. C’è dolore fisico, che si intensifica anche per una intera giornata, fino al momento della trasmutazione. L’Uomo Lupo, sente la necessità irresistibile di isolarsi in un luogo sicuro.
9. Trasmutazione Classica.
E’ la trasformazione graduale, che richiede fino a 10 minuti per completarsi. La mente rimane umana, ed è quindi possibile tenere la “bestia” sotto controllo; anche se gli effetti nel comportamento sono chiaramente lupeschi. E’ più facile da ottenere della trasformazione molecolare, assai meno dolorosa, e addirittura piacevole e reversibile. È possibile tornare alla forma umana senza essersi trasformati completamente in lupo, o restare, per un certo tempo, in una forma intermedia. La trasformazione completa rende simili ad enormi lupi.
10. Trasformazione per bilocazione.
In questo caso, il Licantropo entra in una trance profonda, che può essere indotta da droghe, e la sua coscienza compare in un altro luogo, materializzandosi in un corpo di lupo perfettamente fisico, formulato per l’occasione. Il corpo umano diviene freddo e rigido, catalettico, e può perdere anche il 50% del suo peso, fino alla fine della bilocazione.
Le eventuali ferite sul lupo, appaiono anche sul corpo umano, e il “bilocante” ha un perfetto ricordo di ciò che fa come lupo.
11. Trasformazione Magica.
Il Licantropo compie un Rituale “Magico”, per focalizzare la propria attenzione e per potersi trasformare in Lupo. A questo scopo, usa oggetti, come la pelle di lupo, o formule che lo aiutino ad ottenere lo stato di necessaria concentrazione empatia.
12. Trasformazione per Possessione.
Il Licantropo possiede spiritualmente un lupo reale, controllandolo anche solo parzialmente, e vedendo e sentendo attraverso i sensi dell’animale, che agisce come lui vuole.
È una condizione tecnicamente difficile e pericolosa, che può causare problemi al “Possessore”, se l’animale muore o viene ferito, anche se, al momento della ferita o della morte, non è in atto la “possessione spirituale”.
13. Trasformazione dei Sensi.
In questo tipo di trasformazione, il Licantropo riceve le
informazioni sensoriali e i pensieri dell’animale con cui è
collegato, senza però poterne controllare le azioni.
Se la più antica storia di “ Uomo Selvaggio” è , senza dubbio,quella di Enkidu, nell’Epica di Gilgamesh, i Licantropi appaiono già nella Grecia di Erodono, nelle cui Storie, egli parla dei Neuriani, una tribù affine agli Sciti, nel nord ovest del Mar nero, che si dice si trasformino in lupi per alcuni giorni; ogni anno.
Molti autori parlano dei Licantropi della Lycaonia, chiamata così dopo che Zeus ebbe trasformato in Lupo Lykaon: il Re cannibale di questa regione greca. L’Arcadia prende invece il nome, dal re Arkas, parente di Lycaon trasformato da Zeus in
Orso.
Le trasformazioni in Orso e Lupo, sono strettamente legate nel contesto delle tradizioni Indo Europee). In Grecia si attua un sacrificio annuale a Zeus Lykaios, che vede un fanciullo nudo nuotare attraverso un lago, e diventare un lupo. Sia Zeus che Apollo portano, entrambe, l’epiteto LYKEIOS, che significa sia Luce che Lupo. Interessante anche il fatto che il Dio Celtico LUG, che significa anch’esso Luce, possa diventare, per fluttuazione consonantica, LUCH; che significa Lupo. Da ultimo, una intera regione dell’Asia Minore, che
comprende l’Est della Frigia, la Galatia e la Bitinia, è chiamata dagli antichi LYCAONIA.
Si dice che anche Apollo sia stato allevato da un lupo, come il Re Persiano Dario, i Gemelli Romolo e Remo, e il Re irlandese di Tara: Cormac Mac Art.
Data l’usuale ambivalenza archetipica, un gran numero di Licantropi e di Lupi hanno comunque connotazioni distruttive, specialmente nella Tradizione e nei Miti Skandinavi, in cui Fenris divorerà Odhinn, e altri lupi inghiottiranno il sole e la luna. Nel Medioevo i Lupi vengono presentati come incarnazioni sataniche, e nei racconti il lupo indica la sessualità virile predatoria: il “Phallus dentatus” che divora e stupra ogni verginità: del corpi e delle anime.
tratto dal libro: werwolf di Mauro Likar
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