Robert
negli incontri con Marilyn rifiutava la scorta e per non farsi
riconoscere metteva una parrucca e una barba posticcia. Marilyn dal
canto suo si metteva una parrucca nera e occhialoni che le coprivano il
volto. Gli agenti federali che li pedinavano se la ridevano, si
domandavano di quanto fossero sciocchi quei due. Anche con quel
travestimento, erano facilmente riconoscibili. Marilyn si presentava a
qualche festa o riunione dove c’era Robert con parrucca, occhiali e
impermeabile. Ma con quel corpo e quell’andatura da ‘puttana’,
scrivevano sui rapporti, come sperava di passare inosservata? Però
Marilyn si divertiva, quelle messe in scena con Robert mettevano a prova
le sue doti da attrice. E allora taccuino alla mano e penna si
avvicinava al ministro della giustizia, al fratello del presidente, e
seria gli poneva delle domande. Dopo poco Robert e la ‘sconosciuta’
giornalista scomparivano in qualche stanza d’albergo, sotto gli sguardi
della scorta, degli spioni del Bureau e dei loro registratori. Tutte le
stanze d’albergo che frequentavano a Los Angeles e sulle spiagge della
California erano sotto controllo dell’FBI.
A Palm Beach c’era la villa di Patricia Kennedy che con il marito Peter Lawford era un po’ la ruffiana del clan, sia a John che a Bob, per i loro incontri con Marilyn, aveva messo a disposizione la sua villa.
In spiaggia Bob e Marylin facevano il bagno nudi, e come con John, la loro relazione stava in bocca a tutti, eppure nessun giornale scandalistico osava parlarne. Il controllo del patriarca Joe era totale sui mezzi d’informazione. Era lui ad aver fatto la fortuna della famiglia alleandosi con mafiosi e criminali, poi finanziando la campagna elettorale di un democratico come Roosvelt, e aveva deciso che uno dei Kennedy sarebbe diventato presidente. La scelta cadde sul primogenito Joe, che si fece ammazzare in un’azione di guerra. La palla passò al successivo fratello maggiore, l’eroe del pacifico John. In famiglia e dagli amici il futuro presidente era chiamato Jack.
I Kennedy amavano tre cose: i soldi, il potere e le donne. E per essi erano disposti a sacrificare qualsiasi cosa.
E in questo triangolo maledetto si è incastrata Marilyn. Povera e bellissima, orfana e violentata a otto anni. Sua madre era in manicomio e lei era stata allevata dagli zii e da conoscenti. Non avendola mai avuta, era sempre alla ricerca di una famiglia, ed è per questo che era così ingenua, pronta a sorridere e a concedersi a chiunque le mostrasse un po’ d’affetto.
La
porta dello spettacolo per quelle come lei, belle e povere, era solo
una sola: la porta di servizio di Hollywood controllata da criminali e
mafiosi, magnaccia e sedicenti produttori. Di solito dopo essersele
ripassate un po’ tutti, le ragazze finivano nel circuito porno, e da lì
la lenta china da prostitute di lusso a vendersi per pochi soldi in
strada.
I divani dei produttori erano pieni di belle ragazze da fottersi, ma Marilyn ebbe fortuna, sapeva il fatto suo, e seppe vendersi ai produttori giusti.
Dalla sua morte sono state scritte ben 700 biografie, eppure la biografia migliore fu quella del suo più acerrimo nemico. Il direttore dell’FBI, Edgar Hoover.
Dal momento che la seppe in rapporto con il giovane Kennedy, la fece pedinare e spiare fino il giorno della sua morte.
I divani dei produttori erano pieni di belle ragazze da fottersi, ma Marilyn ebbe fortuna, sapeva il fatto suo, e seppe vendersi ai produttori giusti.
Dalla sua morte sono state scritte ben 700 biografie, eppure la biografia migliore fu quella del suo più acerrimo nemico. Il direttore dell’FBI, Edgar Hoover.
Dal momento che la seppe in rapporto con il giovane Kennedy, la fece pedinare e spiare fino il giorno della sua morte.
Hoover odiava i Kennedy. Odiava la loro ricchezza, il modo come l’avevano fatta, intrallazzando con la mafia, detestava i loro rapporti con il mondo di Hollywood, che per Hoover, moralista e di religione presbiteriana, era la nuova Babilonia. Ma più che altro Hoover teneva alla sua poltrona, al suo potere, quindi capì che seguendo la ‘puttana bionda’, come lui la chiamava nei rapporti dell’agenzia investigativa, avrebbe stilato un rapporto indiretto sul futuro presidente, un dossier che gli sarebbe servito per ricattare Kennedy, per mantenersi la poltrona di direttore dell’FBI.
Ma anche Hoover aveva qualche vizio da nascondere. C’erano certe foto in mano alla mafia che lo ritraevano in abiti da donna tra le braccia di nerboruti agenti federali in qualche festino privato.
A suo modo Hoover credeva in un’America giusta, fatta di belle famigliole domenicali e giorno del ringraziamento. Era un grigio impiegato del Bureau quando fu scelto a dirigerlo. Appoggiava la follia del Senatore McCarthy contro i rossi, e per lui attori, psicanalisti freudiani, poeti alcolizzati, tutti li avrebbe messi in un campo di concentramento. Era metodico, poteva restare 24 ore seduto al suo tavolo di lavoro, e stupì tutti riformando il Bureau. Lo rese potente. Ma E. Hoover era anche un geniale investigatore. Diabolico e subdolo. Il suo motto era: ‘Se qualcosa non è vero, può essere verosimile’. Si faceva una sua idea, e per quell’idea, seppure assurda per chiunque altro, metteva in moto tutta la macchina di agenti federali che aveva a disposizione per raggiungere le prove di quella sua ipotesi. E le prove alla fine le trovava. Il suo motto potremmo anche leggerlo come: “Se qualcosa è verosimile, può essere vera.’
E ordendo le sue trame, scoprì su Marilyn quello che nessuno di quel periodo immaginava, né ciò che anche dopo la sua morte si volle dipingere di Marilyn.
Nei rapporti di Hoover esce fuori un’altra Marilyn. Non l’oca giuliva pronta ad allargare le gambe ai produttori, non la donna vittima degli uomini cha aveva sposato, l’attrice con poco cervello che sapeva far divertire e arrapare il pubblico maschile, ma un’altra Marilyn: una donna che usava gli uomini che aveva sposato, una donna affamata di sesso e successo, ed infine ciò che Hoover, suscitando spesso la perplessità dei suoi collaboratori, aveva cercato per anni: Marilyn era una spia al soldo dei comunisti, di Cuba e dell’Unione Sovietica!
Suo
malgrado il bigotto Hoover, prototipo dell’americano medio, divenne il
miglior biografo della diva e la riscattò agli occhi del mondo.
La circondò di spie e microfoni, ogni cosa che faceva era registrata e comunicata a lui. Tutti quelli che la circondavano e la consigliavano, lavoravano per Hoover. Dal suo psicanalista, Ralph Greenson, alla governante, Eunice Murray, all’addetta alle pubbliche relazioni, Patricia Newcomb. E lo scopo di Hoover era solo uno: attraverso Marilyn ricattare Kennedy.
Il patriarca Joe aveva fatto fortuna nel proibizionismo, aveva intrattenuto buoni rapporti con la malavita e la mafia. Ma mirava più in alto. Voleva il potere politico. Finanziò allora Roosvelt e da questi fu eletto ambasciatore in Europa, dove mostrò le sue simpatie per Hitler, e fu contrario all’intervento americano in Europa.
Gli unici che il vecchio Kennedy odiava erano gli ebrei, e la lobby ebraica lo ricontracambiava, odiava lui e i suoi due figli.
La circondò di spie e microfoni, ogni cosa che faceva era registrata e comunicata a lui. Tutti quelli che la circondavano e la consigliavano, lavoravano per Hoover. Dal suo psicanalista, Ralph Greenson, alla governante, Eunice Murray, all’addetta alle pubbliche relazioni, Patricia Newcomb. E lo scopo di Hoover era solo uno: attraverso Marilyn ricattare Kennedy.
Il patriarca Joe aveva fatto fortuna nel proibizionismo, aveva intrattenuto buoni rapporti con la malavita e la mafia. Ma mirava più in alto. Voleva il potere politico. Finanziò allora Roosvelt e da questi fu eletto ambasciatore in Europa, dove mostrò le sue simpatie per Hitler, e fu contrario all’intervento americano in Europa.
Gli unici che il vecchio Kennedy odiava erano gli ebrei, e la lobby ebraica lo ricontracambiava, odiava lui e i suoi due figli.
Con i soldi Joe controllava tutto, e se non bastavano i soldi, c’erano i metodi dei suoi amici mafiosi a mettere in regola chi osava sbarrare la strada a un Kennedy. Anche lui era stato un donnaiolo, aveva un chiodo fisso: farsi tutte le belle donne di Hollywood. E questo trasmise ai figli, che di Hollywood se le fecero quasi tutte: dive, segretarie, cameriere, attricette, prostitute. E lo facevano davanti agli occhi di tutti, perché i Kennedy amavano il rischio e si sentivano così potenti da credere cha a un Kennedy tutto fosse permesso. E fu così che fino al 1968 la cortina di silenzio creata dal patriarca servì a mantenere del clan dei Kennedy la facciata di irlandesi cattolici, tutta famiglia e chiesa, e così tanto democratici. Poi uscì fuori il marcio, marcio che intanto s’era portato via anche quei due figli, l’unica cosa che amava il vecchio Kennedy.
Hoover aveva visto giusto, Marilyn era la sua carta vincente contro i Kennedy.
Il giorno dell’insediamento di Jack alla Casa Bianca, Hoover si presentò con il dossier M.M. Disse al neo eletto Presidente che l’avrebbe trovato interessante. E così fu: Kennedy mantenne Hoover al suo posto, ma non seguì il consiglio del direttore dell’FBI di lasciare la diva. Anzi, continuò a vederla. E Hoover meticolosamente registrava tutti i loro incontri, sesso e rivelazioni pericolose su segreti di stato che Jack faceva alla venere bionda.
Per
Jack Marilyn era un’ossessione a cui non sapeva rinunciare. Altre dive
erano passate per il suo letto, da Kim Novak a Angie Dickinson e tante
altre dive, ma Marilyn… Marilyn era la più famosa, la più bella, la più
desiderabile, spruzzava erotismo da ogni poro della pelle… e poi era
anche testarda, continuava a tempestare di telefonate la Casa Bianca,
voleva parlare con il presidente. Aveva creduto alle promesse di Jack,
che avrebbe divorziato e lei sarebbe diventata la First Lady. Marilyn
l’ingenua ben presto si accorse che questo non sarebbe mai stato
possibile, ma lei non cedeva. Hoover per la sicurezza della nazione e
per il buon nome dei Kennedy consigliò Jack di passare la palla M a
qualcun altro. E come sempre, Jack la passò al fratellino Bob. Era in
uso tra i due fratelli scambiarsi le donne.
Marilyn cadde anche nella rete di Bob. Andava dicendo in giro che il ministro della giustizia l’avrebbe sposata. Ma il fratellino Bob con undici figli e moglie non avrebbe mai rinunciato alla sua carriera politica per quella puttana di Marilyn. Tutte e due i fratelli non sapevano resistere al suo corpo, all’erotismo della sua voce, erano vittime della lussuria, ma un Kennedy non avrebbe mai rinunciato al suo prestigio, al potere, per una questione di donne. E poi, se i due fratelli mostravano qualche cedimento, c’era sempre Joe il patriarca a riportarli all’ordine.
Marilyn cadde anche nella rete di Bob. Andava dicendo in giro che il ministro della giustizia l’avrebbe sposata. Ma il fratellino Bob con undici figli e moglie non avrebbe mai rinunciato alla sua carriera politica per quella puttana di Marilyn. Tutte e due i fratelli non sapevano resistere al suo corpo, all’erotismo della sua voce, erano vittime della lussuria, ma un Kennedy non avrebbe mai rinunciato al suo prestigio, al potere, per una questione di donne. E poi, se i due fratelli mostravano qualche cedimento, c’era sempre Joe il patriarca a riportarli all’ordine.
Hoover aveva creato intorno a Marilyn un controllo totale. Lo psicanalista che l’aveva in cura, Ralph Greenson, aveva fatto parte del partito comunista, Hoover l’aveva scoperto, e allora con i suoi metodi gli aveva rovinato la carriera, poi quando era senza un soldo e disperato gli aveva offerto di lavorare per lui. D’incanto i clienti erano ritornati, i divi di Hollywood ambivano il suo divano, e poi ci fu la preda più ambita: Marilyn. La stessa cosa aveva fatto con la governante Eunice Murray, ex designer per ricconi, anche lei comunista, e quando era caduta in disgrazia per le manovre di Hoover, anche a lei era stato offerto da due federali in cambio della collaborazione il ritorno alla bella vita del passato.
Ma i due Kennedy non cedevano, continuavano a vedere la pericolosa diva. E qui Hoover ebbe una di quelle sue diaboliche intuizioni: perché Marilyn andava spesso in Messico? Qui c’erano tutti gli esiliati, poeti e comunisti, che la caccia ai rossi di McCarthy aveva fatto andare via. Mexico City era un ritrovo di sceneggiatori di Hollywood in odore di comunismo, qui sì era riformato il partito comunista americano, e qui c’erano le spie di Castro e dell’Unione Sovietica. Marilyn nel suo ultimo viaggio in Messico, nei primi del marzo del ’62, si vedeva con un sedicente sceneggiatore e playboy, un certo José Bolanos. Ma Hoover aveva scoperto che questi non aveva scritto nessun libro o sceneggiatura, eppure viveva nel lusso, frequentava il bel mondo e gli spostati della beat generation, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, e tra questa gente Marilyn passava le sue nottate messicane. Chi dava a Bolanos i soldi che sperperava? Come un segugio Hoover non stava nella pelle, sapeva di trovarsi di fronte alla prova finale. Finalmente ebbe la conferma dai suoi informatori. In un fascicolo dell’ufficio investigativo politico della polizia messicana c’era un’incredibile informativa: nel 1955 Marilyn si era incontrata niente meno che con Ernesto Guevara! Ed ora i suoi agenti gli dicevano che era diventata l’amante del miliardario comunista spia dei sovietici Frederick Valderbilt Filed, anche lui esule a Mexico City. Era la prova che cercava. Marilyn era una spia al soldo dei rossi. Non solo. Era provata la sua fede comunista. Marilyn a Vanderbilt rivelò tutti i segreti e i retroscena della politica americana che quei due dongiovanni dei Kennedy tra una scopata e l’altra le avevano rivelato, e ora a Hoover fu chiaro perché Marilyn con la sua voce seducente li invitava a dire di più. Altro che puttana bionda! Era una perfetta Mata Hari che aveva ingannato tutti!
Per
amor di patria Hoover aveva avvertito subito il presidente. A questo
punto era giulivo, finalmente aveva completamente in pugno i Kennedy, e
non avrebbe mai immaginato che Jack non avrebbe seguito il suo consiglio
di scaricare Marilyn. Del resto era in gioco la sicurezza nazionale e
poi che figura avrebbe fatto con il mondo la presidenza americana?
Ma Jack sorprese tutti, anche suo fratello Bob. Decise di invitare alla festa del suo 45° compleanno niente meno che Marilyn. Diede tutta l’incombenza dell’organizzazione a Frank Sinatra. Il cantante, che con l’appoggio della mafia italiana aveva fatto successo nel cinema ed era diventato il cantante della mafia, conosceva tutti i mafiosi di Las Vegas ed era il contatto della mafia con i Kennedy. Attraverso l’intermediario Frank, Joe il patriarca aveva assicurato con i voti della mafia la presidenza a Jack.
La festa si tenne al Madison Square Garden. 15 mila gli invitati. Si sarebbero esibite Ella Fitzgerald e Maria Callas… e come gran finale la più famosa di tutte le dive di Hollywood: Marilyn.
Hoover era esterrefatto. Cosa aveva in mente il presidente? Non sapeva proprio cosa pensare. Perché mostrare a tutto il mondo la sua attrazione per Marilyn? L’aveva spiazzato. E Hoover ebbe l’intuizione: quella non era una celebrazione della diva, ma un addio a Marilyn, era un segnale che il Presidente la consegnava a qualcun altro. Hoover, da conoscitore dei metodi dell’Elite, conosceva i loro metodi rettiliani, il fascino che hanno per la ritualità: Marilyn era la Dea che doveva essere sacrificata, come in un antico rito pagano, quando si eleggeva Re uno schiavo, e prima del sacrificio era trattato con tutti i riguardi e intorno a lui si creava un’atmosfera di tranquillità prima di sgozzarlo sull’altare sacrificale. La stessa cosa fu fatta con Marilyn. Quella che sembrava la sua consacrazione davanti al pubblico del Madison e davanti alle telecamere nella trasmissione seguita da 40 milioni di persone, fu in realtà la sua condanna a morte.
Quella
notte Jack ebbe l’ultimo rapporto con Marilyn, poi le disse che doveva
scomparire, e allora lei minacciò che avrebbe fatto una conferenza
stampa dove avrebbe detto tutto su i due Kennedy.
Qualche giorno dopo la preda bionda fu consegnata alla mafia di Las Vegas. Il caro amico Frank Sinatra, creduto tale da Marilyn, l’invitò ad una festa con i vecchi amici nella città nel deserto. Qui c’erano i boss di Cosa Nostra Sam Giancana e Rosselli, e tutti i malavitosi a cui Marilyn si era donata. Era Frank che le aveva sempre detto di fare la carina con loro, con i suoi amici mafiosi, e lei aveva ubbidito. Ora invece le facevano un processo. La fecero bere e la drogarono e la portarono in una stanza d’albergo. Qui sotto gli sguardi di Frank, che intanto scattava delle foto, poi sequestrate dall’FBI; e Sam Gincana, e tutti i vecchi amici di un tempo, fu sottoposta a sevizie e botte e scopata violentemente anche dall’ultimo degli scagnozzi.
Frank Sinatra |
Quell’umiliazione,
oltre alle ferite e ecchimosi su tutto il corpo, faticò a scomparire
dall’animo di Marilyn. Ora nella sua villa alla Fifth Helena Drive, un
sobborgo di West Los Angeles, si trovava sola. La villa l’aveva comprata
ai primi di gennaio, sette mesi prima di quel 4 agosto di morte. Chi le
aveva consigliato di comprare quella villa? Stava vicino agli studios,
ma non solo, anche al suo psicanalista Greenson. Davanti alla porta di
casa c’era una targa di legno con un motto latino: ‘Cursum perficio’.
Marilyn chiese al suo amico Truman Capote cosa significasse. Lo
scrittore le spiegò che era un motto tratto dal nuovo testamento, e
significava ‘fine del viaggio’. I metodi dell’Elite sono di seminare di
segni il percorso della vittima designata. Quella villa probabilmente
gliel’aveva consigliata il suo psicanalista. Hoover, spulciando alcuni
rapporti dei suoi agenti su Marilyn, si era imbattuto in una
segnalazione che l’attrice intratteneva rapporti con ‘un circolo di
psicologi, o psichiatri o qualcosa del genere, in collegamento con altri
personaggi non meglio identificati in Europa’.
Hoover si era domandato
se da parte di Marilyn questo vedere tutti questi psicanalisti non
nascondesse qualcos’altro. Quando venne in Europa per le riprese del
film di Lawrence Olivier, Marilyn conobbe la figlia di Freud, Anna, la
quale le consigliò appunto Greenson. Lo psicanalista non godeva di buona
fama tra gli altri colleghi, era famoso per usare troppo la siringa con
i pazienti. Nel testamento di Marilyn si parlava di Anne Freud, le
lasciò quasi tutti i suoi soldi e gli utili dei suoi film, si diceva per
finanziare il centro per orfani che Anne aveva fondato. Resta il fatto
che Hoover ad un certo punto sospettò che tutti questi psicanalisti che
giravano intorno a Marilyn, e che lei riempiva di denaro oltre ogni
lecita parcella, facessero parte di una setta satanica. E’ vero che
Greenson lavorava anche per l’FBI, però è probabile che facesse il
doppio gioco o triplo gioco.
Anche qui il direttore dell’FBI dimostrò di conoscere bene i canali in cui si muovevano i circoli satanisti.
Hoover tentò di coinvolgere Marilyn anche nell’orribile omicidio della Dalia Nera. Elisabeth Short fuggi di casa a 16 anni per andare a Hollywood. Come tante altre giovani e belle donne cadde in mano agli intrallazzatori della macchina dei sogni. Fece dei film porno e viveva mantenuta da chi era interessato alle sue grazie. Fu trovata morta il 15 gennaio del 1947 in un giardino di Los Angeles. Aveva 22 anni. Il corpo era diviso in due tronconi, dalla vita alla testa da una parte, dalla vita ai piedi dall’altra. Tutto il sangue era stato prosciugato e gli organi interni asportati, insomma svuotata. Non solo: il patologo constatò che era stata torturata per ben 72 ore! Aveva bruciature su tutto il corpo, i seni bruciati e tagliati, segni di frustate e tagli di coltello su tutto il corpo, gambe fratturate, asportazione di pezzi di carne. Insomma, uno dei delitti più orribili mai visti. Elisabeth si faceva chiamare la Dalia Nera e vestiva sempre di nero. Tra le bruciature che aveva sul corpo, ce n’era una molto strana: il tatuaggio di una rosa su di una coscia.
Alcune immagini del ritrovamento di Elisabeth Short
La
polizia di Los Angeles non sapeva che fare, allora si chiese
l’intervento dell’FBI. Hoover, che più che interessarsi a trovare il
mostro che aveva fatto una cosa del genere, s’intestardì a ficcare nella
vicenda tutti quelli che stavano nella sua agenda nera, artisti e
musicisti, anticonformisti e comunisti, tra cui Woody Gutrhie e Orson
Welles. Che furono comunque tutti scagionati. Ce da riflettere se Hoover
non fosse a conoscenza delle abitudini di Hollywood, di quanto il
satanismo e le perversioni sessuali più orribili fossero oggetto di
festini in ville private. Elisabeth Short è stata una di queste
vittime. Da notare che sul corpo non furono trovati segni di violenza
sessuale. Quindi si trattò di un vero sacrificio rituale. Hoover sapeva
che i nomi coinvolti stavano in alto, intoccabili, allora ci ficcò in
mezzo nomi che forse non c’entravano niente, ma che davano l’idea, a chi
sapesse cogliere il suggerimento, in quale ambiente si fosse consumato
l’infernale omicidio.
In
mezzo ci trascinò anche Marilyn. Si era messo in testa che aveva
conosciuto la Dalia Nera, e se la Dalia Nera aveva fatto dei film porno,
allora anche Marilyn li aveva fatti. Non trovò collegamenti precisi tra
Marilyn e la Dalia, ma riuscì a scovare il film porno che Marilyn aveva
fatto a 16 anni.
Torniamo in quei mesi del 1962. Il contratto di Marilyn per l’ultimo film, Something’s Got to Give, per intercessione di Bob era saltato, non solo all’inizio avevano tentato di sostituirla, poi avevano interrotto addirittura il film, risarcendo tutti i nomi importanti che ci partecipavano, tra questi Dean Martin. Per chiudere in tutta fretta un film e per andarci in perdita, a Hollywood doveva essere arrivata una telefonata importante, molto importante… Ma forse non è stata solo la telefonata importante, è che a Hollywood, che significa il Bosco delle Streghe, sapevano che Marilyn era stata condannata a morte dall’Elite, e tutto ciò che le apparteneva doveva essere bruciato.
Tutti gli amici la evitavano, alla festa del suo 36° compleanno non si presentò nessuno degli invitati. I Kennedy avevano fatto terra bruciata intorno a lei. Ma si riprese. Ora voleva vendicarsi. Per il 7 agosto del 1962 indisse una conferenza stampa, e qui avrebbe rivelato tutto.
Ma il 5 agosto del 1962 Marilyn fu trovata morta nel suo letto, il fascicolo d’inchiesta sentenziò: suicidio.
Il sergente Clemmons che per primo si recò alla villa disse chiaramente, e lo scrisse anche sul suo rapporto, che quello era il luogo di un delitto. Non si fece nessun inchiesta seria, nessuno interrogò la governante che prima di chiamare la polizia aveva lavato le lenzuola dove era stata trovata Marilyn morta, e poi le aveva messe di nuove, belle pulite. Né si tenne conto che dal momento in cui la governante e lo psicanalista Greenson avevano trovato Marilyn morta passarono più di tre ore prima che chiamassero la polizia. A giustificazione di questo ritardo, lo psicanalista e la governante dissero che prima dovettero telefonare alla Fox per chiedere il permesso di chiamare la polizia. Un simile comportamento avrebbe dovuto portare all’incriminazione per complicità nel delitto i due bastardi presenti alla villa e la Fox. Ma ciò simboleggia bene il modo d’operare dell’Elite. Per questa gente tutto è spettacolo. Oltre a far scomparire in quelle tre ore e mezza le prove, hanno anche preparato la messa in scena, come un film. Perché la vita e l’anima di Marilyn appartenevano a loro. Tanto che prima di chiudere il set di Something’s Got to Give fecero fare a Marilyn una seduta di foto di nudo lungo il bordo di una piscina. Volevano immortalare la Dea che tra poco avrebbero sacrificato.
Né si approfondirono le testimonianze che parlavano che il 4 agosto Bob si era recato alla villa di Helena Drive. Tanto meno che il 5 agosto era stato fermato da una pattuglia della polizia a bordo di una macchina che correva a folle velocità. Oltre al ministro della giustizia, c’era lo psicanalista Greenson e il dottore che per primo aveva decretato la morte di Marilyn sostenendo che si era ammazzata.
Inoltre gli agenti di Hoover avevano riferito che 3 agosto Marilyn era stata vista in un ristorante insieme a Robert, Peter Lawford e Patrica Newcomb. Marilyn sembrava assente, ubriaca o drogata, e nell’atteggiamento i tre ‘amici’ sembravano sottoporre l’attrice ad un processo.
Il
sergente che per primo si era recato sul posto, e che sosteneva
l’ipotesi di omicidio, fu allontanato dall’indagine. Ma continuerà a
sostenere in molte interviste la tesi dell’omicidio.
Non è chiaro quando la governante trovò Marilyn morta. Prima disse alle 22, poi rettificò alle 24. Invece di chiamare la polizia o un’autoambulanza, chiamò il suo psicanalista. Insieme attesero fino alle 4,25 prima di chiamare il posto di polizia. Nella stanza di Marilyn c’era un gran casinò, come se fosse stata sottoposta a una veloce perquisizione.
Le incongruenze sul luogo del delitto furono tante, ma una circostanza tra tutte basta: Marilyn aveva indetto una conferenza per il 7 agosto, e il 5 agosto si ‘suicidò’. Basterebbe questo per far dubitare del suicidio.
Non è chiaro quando la governante trovò Marilyn morta. Prima disse alle 22, poi rettificò alle 24. Invece di chiamare la polizia o un’autoambulanza, chiamò il suo psicanalista. Insieme attesero fino alle 4,25 prima di chiamare il posto di polizia. Nella stanza di Marilyn c’era un gran casinò, come se fosse stata sottoposta a una veloce perquisizione.
Le incongruenze sul luogo del delitto furono tante, ma una circostanza tra tutte basta: Marilyn aveva indetto una conferenza per il 7 agosto, e il 5 agosto si ‘suicidò’. Basterebbe questo per far dubitare del suicidio.
A chi aveva dato fastidio Marilyn? Alla mafia, che temeva che rivelasse i loro loschi affari con la politica, all’FBI che la vedeva come un pericolo per la sicurezza nazionale, ed infine a quelli a cui avrebbe dato più fastidio di tutti, perché dalle sue rivelazioni sarebbero stati rovinati per sempre: i Kennedy.
Seppure, come tanti altri delitti spacciati per incidenti o suicidi, oppure per delitti veri e propri, è difficile trovare i veri esecutori, tanto meno i mandanti, ancor meno a volte la motivazione. Questo perché l’ambiente che si crea intorno alla vittima l’accompagna per anni, magari da una vita. Molte sono le persone coinvolte, anche se gli esecutori sono persone che nemmeno i mandanti conoscono. Ci si rivolge ad un’Organizzazione, il cui nome è segreto. E questi uomini non hanno nulla a che vedere con l’ambiente della vittima. Così per la polizia, se mai avesse avuto in testa di fare qualche indagine, sarebbe stato molto difficile trovare delle prove.
A volte i mandanti o gli esecutori non sono nemmeno coloro a quali il delitto avrebbe fatto comodo, è questa Organizzazione che decide che una data persona è diventata pericolosa per il sistema, e quindi deve essere eliminata. E si capisce perché è così difficile trovare gli esecutori del delitto, nonostante che il delitto abbia fatto comodo a molte persone.
I funerali di Marilyn furono organizzati dall’ex marito Joe di Maggio, il quale le rimase fedele anche dopo il divorzio, e forse fu l’unico che l’amò sinceramente, tanto da vietare a tutti i vecchi amici di presenziare ai funerali: da Frank Sinatra, ai registi e produttori e attori e amanti, per finire allo psicanalista e alla governante. Quest’ultimi seguirono i funerali in disparte e da lontano. La cerimonia si svolse in forma privata con 20 persone, tra cui gli Strasberg che furono tra i pochi ad aver creduto alle doti d’attrice di Marilyn.
fonti: Mario La Ferla, Compagna Marilyn
James Frazer, Il Ramo d’oro
David Icke, Guida alla cospirazione globale
fonte dell'articolo:icompagnidibaal.myblog.it
Quando si dice fare la festa….. , Marylin veniva da un infanzia triste , tanta abile a fare carriera tanta ingenua da pensare di diventare first lady ? Un po contorta la parte finale , si riferisce agli esecutori o ai mandanti ? Spia comunista o erano le paranoie di Hoover ? Hoover che avvisava i Kennedy o interessato a incastrarli perche volevano una ‘’ distensione ‘’ con i sovietici ? Qui si accusano i Kennedy per Marylin , secondo me cosi si guarda ai vizi e non si guarda il panorama , quando sento parlare dell’ assassinio Kennedy dai media o quando sento tipo Paolo Barnard che lo chiama guerrafondaio . Kennedy fece il discorso sulle società segrete , fece stampare i dollari dal tesoro , intraprese un accordo con aldo moro che fece lo stesso in italia , il fratello da ministro della giustizia aveva messo nel mirino proprio la mafia . Erano imparentati con l’elitè , questo si , avevano rapporti con il Vaticano come c’e l’hanno oltre agli irlandesi gli italloamericani , il Vaticano aveva gia dato asilo politico all’ assassino di Lincoln . Ma da irlandesi e cattolici erano ‘’ e per questo invisi ai Wasp . Kennedy puttaniere ‘? E il Kennedy eroe di guerra ? il Kennedy non razzista ? Il Kennedy simpatizzante di Hitler ? L’intera famiglia sterminata , il figlio Jhon John ? Dove li mettiamo ? Si sfiora solo l’argomento Marylin stregoneria- miin control . Gli attori hollywoosiani sono dei burattini usati per la psicologia della massa , vedi Scientology – Cruise non a caso scelto da Kubrick per Eyes wide Shut , o Angelina Jolie che si è asportata il seno e ha fatto ‘’ Maleficent’’ per la Disney……
RispondiEliminaMark
Chi cade in queste mere illusioni,diviene loro carne da macello,e sappiamo tutti a chi appartiene Hollywood e i maggiori agglomerati mediatici,sono ambienti malsani,gestiti da degenerati,allo di diffondere le loro depravazioni e inganni.Marylin Monroe è stata una delle prime vittime del controllo mentale,a livello sperimentale,e una delle prime ad essere usata non solo come prostituta dei potenti,ma anche per diffondere la loro propaganda degenerata su larga scala,tramite i film Hollywodiani,.Non a caso il simbolismo di Marylin Monroe,viene usato oggi nel progetto monarch, ed esibito dai media loro servi,se noti bene le iniziali del suo nome M.M,e una la capovolgi con la punta in alto,poi le unisci,esce la stella a 6 punte in mezzo alle due colonne,come il numero 9 11 scritto a lettere romane,e non a caso la lettera M e la 13 dell'alfabeto.I Kennedy facevano parte dell'elite,non si arriva a quei livelli senza compromessi,almeno da parte del padre, il figlio John si era rivoltato contro,e per questo lo hanno fatto fuori,sicuramente erano una corrente reazionaria all'interno della stessa elite,in effetti lo stesso discorso di Kennedy contro l'elite viene fatto da chi conosce quel mondo dall'interno,sull'omicidio Marylin i dubbi restano,sicuramente dava fastidio a molte persone di quell'ambiente e se non John sicuramente al padre faceva comodo lavsua morte,o magari se avesse parlato avrebbe rivelato cose che non riguardavano solo i Kennedy,quindi gli interrogativi restano tanti.Ci sarebbe da approfondire altro in effetti,ma in questo articolo si scalfisce solo in modo superficiale,un mondo depravato e satanico che è il vero profondo lato dell'elite,sicuramente ci ritorneremo con altri articoli.
Elimina1 ) Psicoanalisti Freudiani ? Sappiamo bene chi serviva il signor Freud 2 ) Marilyn mata hari che si incontrava con Guevara ? Qual’ era il suo vero compito ? 3 ) Kennedy voleva far cadere Fidel Castro 4 ) Kennedy era anti – comunista ma trattava con i sovietici , la questione dei missili fu proprio uno scambio di cortesie per risollevare la sua popolarità 5 Marilyn era una mind control della gigantesca macchina infernale messa su per soggiogare e corrompere le masse che è Holywood 6 ) Esiste un filo sottile che parte dai campi di concentramento e arriva alla Cia con il programma mind - control 7 ) Da non tralasciare la pista Nasa Kennedy si era accorto che non aveva il controllo su alcune questioni , oggi sappiamo che lo sbarco o gli sbarchi sulla Luna sono avvenuti in studi televisivi a cui partecipò Kubrick , la Luna e i pianeti non sono quelli che ci mostra la Nasa con le sue foto modificate e taroccate 8 ) La Cia sabotò i piani di Kennedy di far cadere Castro 9 ) Kennedy era giovane e inesperto , proprio questo fece si che lui accorgendosi della cospirazione volle coinvolgere il popolo con quel suo discorso , Kennedy era solo aveva contro tutti : cavalieri di malta , di gerusalemme ,, cia , fbi , wasp , ecc…. 10 ) IL padre non aveva piu il controllo sui figli , che a questo punto dovevano morire .
EliminaMark
concordo pienamente,è un resoconto tra i più vicini alla realtà dei fatti.
EliminaGira un po la testa a guardare i matrimoni e imparentamenti delle bloodlines , I Kennedy erano imparentati con una linea di sangue molto importante , ne esce fuori il ritratto di un mondo tenuto su con la malattia : senso di superiorità aristocratica , amore per i soldi , razzismo , traffici sporchi , schiavitù , rituali satanici ( la Monroe era una sacerdotessa ) , scientifici piani per tenere la massa nell' imbarbarimento , nella divisione e nell' ignoranza , ...... , la massa deve credere che al massimo sia stata la mafia o i comunisti a ucciderlo e un 43 enne per propri meriti possa diventare presidente , tutto deve essere ridotto gossip , pettegolezzo .
EliminaMark
Ho saltatao la parola : erano ''latini''
RispondiEliminaAsburgo Revenge e il progetto dell’ Europa Imperiale
RispondiEliminaAnche Casa Pound ha deluso , alle europee ha dato i voti a Borghezio un uomo di discreta cultura ma maldestro che va ai funerali di Otto d’ Asburgo assieme a neo – fascisti reazionari ammiratori di Pinochet e aristocratici , Otto fautore del neoliberismo americano dei Tea Party e dalla Mont Pelerin Society un centro studi della scuola economica di Chicago vicina a Reagan , Thatcher , Bush , il loro obiettivo è un Europa delle regioni ( obiettivo anche della Lega Nord ) che faccia a meno dello stato sociale , uno stato castale dove ci sia il patriarcato , il latifondismo , la schiavitu , la supremazia bianca .Amico e sostenitore di von Mises era Chaudenove Kalergi fondatore del movimento paneuropeo ,la loro idea di europa è un europa retta da un ente sovranazionale , federalista , regionalista , carolingia , un ‘ idea che circola da tempo negli ambienti della nuova destra tra ordini cavallereschi e porpore cardinalizie : Alain de Benoist , Franco Cardini , Guy Heraud , Pierre Krebs ….. . Sean Gervasi docente alla London School of Economics che rassegnò le dimissioni dopo la tentata invasione di Cuba nel ’61 , aveva prredetto : ‘’La Germania si occuperà di pianificazione tecnologica , programmazione e coordinamento dell’ economia via via che ci allontaneremo da essa avremo salari piu bassi , la Germania sostenuta dagli Stati Uniti comporrà un potente nucleo centrale . i suoi alti livelli di ricchezza devono essere sostenuti dalla periferia , la periferia deve produrre generi alimentari , materie prime mentre l’ europa dell’ est sarò destinata al sottosviluppo ‘’ . Non Europa ma la Mitteleuropa sognata dai ricchi borghesi tedeschi come Thomass Mann , uno dei piu grandi esperti di Geopolitica Pierre Marie Gallois scrive a proposito di Stefan Troebst : ‘’ Vi sono gruppi di studio che prefigurano un grande avvenire alla Germania , i tedeschi sono eccellenti cartografi , ricordiamo il centro di geopolitica di Karl Haushofer consigliere di Hitler e di Stalin ‘’ . Le idee di Otto celebrato come legittimo imperatore del Sacro Romano Impero sono continuate dal figlio Karl , vicino alle posizioni della Scuola Austriaca di Economia fondata da Carl Menger ( 1840 – 1921 ) assieme a Von Hayek e Von Mises amministratore dei cancellieri integralisti cattolici e proto fascisti Ignaz Seipel e Engelbert Dolfuss . Oggi i think thank che orbitano attorno al Tea Party : il Cato Institute e il Von Mises Institute , Ludwig Von Mises sopravvisse fino al 1969 grazie ai finaziamenti della Rockefeller foundation e dal mecenate Lawrence Fertig , Ottone d’ Asburgo esiliato negli Usa , creò il mito dell’ Austria vittima di Hitler , quando è risaputo che gli austriaci erano piu radicali degli stessi tedeschi . Casa Pound che sostiene i matrimoni gay , che appoggia i nazionalisti ucraini utilizzati dagli americani in chiave anti – russa rispolverando antiche ruggini per quanti ucraini ha affamato Stalin , poi si è visto che qualcuno di fiamma tricolore ha parlato dicendo che i tentativi di riunire il fronte della destra è stato sempre sabotato cio è riconducibile all’ attività dei servizi segreti . Borghezio non ha mai parlato di signoraggio come la Lega , uno degli uomini sostenitore dell’ austerità e uomo ombra della Merkel è il ministro delle finanze Wolfgang Schauble , che vuole condannare alla povertà con il meccanismo europeo di vincoli e leggi , egli ha ricevuto il premio Carlo Magno dato ai sostenitori dell’Europa Imperiale , restauratrice dell’ Ancient Regime , alla Metternich che considerava l’Italia un entita geografica ,anti nazionale , anti costituzionalista , anti repubblicana , dove i poveri restavano poveri e i ricchi rimanevano ricchi .
Mark
Quelllo che voglio dire è che nell’ assassinio JFK potrebbbe esserci implicata anche la mafia via Vaticano ciò stonerebbe con quanto detto dall’ articolo , il coinvolgimento di Oswald che faceva parte di una rete di comunisti potrebbe essere un messaggio . Bob Kennedy impose il riconoscimento della mafia a Edgar Hoover che fu despota dell’ Fbi per 48 anni e si rifiutava di interessarsi alla mafia .Trovo veramente sciocco prendersela con Kennedy per il Vietnam come se avesse veramente lui il controllo della situazione . Stavo riflettendo sugli imperscrutabili segni divini , l’assassinio dei Kennedy ha costretto il potere a venire allo scoperto cosi come per l’assassinio di Falcone e Borsellino che è stato un boomerang per la mafia che preferisce il ‘’low profile ‘’ , tutti noi ci portiamo nellla nostra mente le immagini di Dallas . Sono perfettamente d’accordo con te , centinaia e centinaia di libri , non servono a far chiarezzza anzi , molti altri veri motivi sono ben nascosti .
EliminaQuel JFK ( ma è Kerry ) ed è subito Kennedy....
Anche il successo di John Edwards, ( il candidato piu kennedyano del 2004 fatto fuori perché aveva l’amante in degli usa puritani , bigotti , protestanti e ipocriti ) , la cui campagna è in ascesa dopo la conquista della South Carolina, è spiegato dal suo fascino kennediano, fatto di un ciuffo sempre pettinato e dell'enorme sorriso con cui conduce una campagna all'insegna dell'ottimismo populista: «Kennedy riaccese il senso della patria facendo sentire tutti parte integrante degli Stati Uniti: quando parlava non c'erano repubblicani o democratici, ma solo americani». Quando venne eletto a soli 43 anni, il più giovane presidente della storia americana, Kennedy aprì un nuovo capitolo del Ventesimo secolo: il suo slogan della nuova frontiera, su cui impostò la campagna elettorale, creò entusiasmo soprattutto tra quelli che avevano combattuto la Seconda guerra mondiale . Il Pulitzer Seymour Hersh continua ad attaccare il mito kennediano«Ero partito da un'indagine sul rapporto tra la criminalità organizzata e l'assassinio Kennedy: fu la rabbia degli uomini della Cia nei confronti di Kennedy che mi portò a scrivere della sua vita privata, cosa che di solito non faccio mai».
Perché fece un'eccezione?
Perché mi convinsi che nel caso di Kennedy esisteva un rapporto tra la sua spericolatezza nella vita privata e la sua politica. L'esempio più clamoroso è quello della sua ossessione sull'ammazzare Fidel Castro sebbene la Cia continuasse a sconsigliarlo, dicendogli che non esistevano le condizioni per farlo.
Anche Kennedy dunque manipolava l'intelligence?
Tutti i presidenti lo fanno in una misura o nell'altra, anche se pochi presidenti hanno usato l'intelligence per combattere una guerra in modo unilaterale come ha fatto George Bush. Suo padre usò i servizi come volle, ma andò all'Onu. Nel caso di Kennedy c'era la sua voglia di uccidere Castro. La sua immagine pubblica doveva essere quella di uno sempre pronto ad andare in guerra, capace di umiliare i russi in pubblico, mentre in privato faceva scambi di missili.
. Kennedy sarebbe, insomma, il candidato ideale alle prossime elezioni: un democratico capace di salvare il mondo dal conflitto atomico, come fece durante la crisi dei missili nell'ottobre del 1962cresciuto nei college della Ivy league, con un occhio attento all'Europa e alla sua cultura. Kennedy amava le donne, la politica, i buoni libri, la musica classica, ma non trascurava Frank Sinatra, Sammy Davies jr e Dean Martin. Aveva una passione per Hollywood e per i suoi vizi, ma adorava l'aria compassata sofisticata un po' inutile di Georgetown
Quel matrimonio combinato , l’erotismo di JFK indotto dalle patologie di cui era afflitto
.
Lui cercava una vergine. Lei sognava l' aristocrazia. Decisero i dollari e l' ambizione. Amici e parenti della coppia ora svelano in un libro avversioni, intrighi politici e piccanti segreti.
" Quel giovane senatore e' solo un nuovo ricco: meglio i protestanti "Se non era per suo padre, il futuro presidente degli Stati Uniti sarebbe rimasto celibe per il resto della sua vitaDi certo non avrebbe mai portato all' altare la "navigatissima" Jacqueline Bouvier. L' ultima, scioccante rivelazione nell' inesauribile saga della "first family" piu' scrutinata d' America ci viene da Edward Klein, autore di "All Too Human: The Love Story of Jack and Jackie Kennedy", l' imminente, attesissima biografia che raccoglie centinaia di interviste con amici e parenti della coppiaTutti, o quasi, si opponevano. A partire da Jackie. Che all' inizio non vuol saperne dell' irlandese "nouveau riche" perche' e' innamorata di un altro: il rampollo dell' aristocrazia John Phillips Marquand jr, incontrato nel ' 50 a Parigi. Dove, da signorina bene, frequentava l' universita' . E proprio nella Ville Lumie' re, una notte, la futura "first lady" perde la verginita' , in un ascensore, tra le possenti braccia del suo biondo e adonico principe azzurro. Il suo entourage considerava i Kennedy come "irlandesacci rozzi e rumorosi" . spiega l' autore .. La gente rispettabile non voleva aver nulla a che fare con Joseph Kennedy. Che aveva fatto fortuna come contrabbandiere e speculatore di Borsa". La piu' anti Kennedy di tutti era Janet Norton Lee Bouvier Auchincloss, mamma snob di Jackie, che sposo' il dongiovanni Jack Bouvier nel ' 28, credendolo ricco, potente, aristocratico. Ma impiego' pochissimo a realizzare che era identico a lei: un mitomane ubriacone che la picchiava di fronte ai figli. "I Bouvier non erano imparentati alla nobilta' francese . rivelano i familiari .. E se un tempo erano stati davvero ricchi sfondati, adesso non lo erano piu'Pero' facevano di tutto per dare l' impressione d' esserlo, spacciando la propria prole come "il miglior partito sulla piazza". A berla e' persino Arthur Krock, venerato capo del New York Times a Washington, che combina l' incontro su richiesta del suo amico Joe Kennedy, uno degli uomini piu' ricchi d' America. Ex produttore di Hollywood, Kennedy intuisce l' importanza della pubblicita' e si arruffiana gli uomini piu' influenti dei media. Ma sa anche che, se vuole realizzare il sogno di conquistare la Casa Bianca, Jack ha bisogno di moglie. Su richiesta di Krock, sua moglie Martha informa l' amica Janet Auchincloss del progetto. Apriti cielo. "Quei volgaroni dei Kennedy", sbotta la donna. Ma il potere di persuasione dei soldi, alla fine, ha la meglio. Il party per presentare Jack a Jackie viene organizzato nella primavera del ' 51 nella villa di Charles Barlett, amico di Krock. Tutto va come previsto. Tranne un "piccolo" inconveniente: dopo quella sera, Jack non si fa vivo per 9 mesi. Quando si decide a chiamarla, dietro pressioni di Joe, Jackie e' fidanzata coll' agente di borsa John G. W. Husted jr. Scelto a caso, per dimenticare Marquand, che mamma Janet l' ha costretta a lasciare "perche' non ha abbastanza soldi"."Il grande movente della sua vita sono sempre stati i soldi . spiega suo cugino Louis Auchincloss .. Jackie li adorava". Ma i problemi, per quella che con gli sforzi di Joe e' finalmente una coppia, non sono finiti. Quando, nel luglio ' 53, due mesi prima delle nozze, Jack porta Jackie a Hyannis Port per farle conoscere il resto della famiglia, e' un disastro: le sue sorelle, Eunice, Pat e Jean, la bollarono subito come una snob pretenziosaDopo cena, il patriarca porta Jackie in una stanza appartata, piena di bacheche contenenti migliaia di bambole. "A Gloria Swanson piaceva far l' amore proprio in questa stanza . le rivela
RispondiEliminaChe donna insaziabile!". E non le risparmia i dettagli piu' intimi sui suoi ardenti amplessi con l' attrice, inclusa la descrizione dei suoi genitali e il numero di orgasmi che riusciva ad avere in una singola notte. Jackie non si scompone. E' abituata ad uomini che, inspiegabilmente, sentono il bisogno di confessarle i propri segreti. Poco prima delle nozze, anche Jack non sa resistere alla misteriosa tentazione. "La prese da parte e vuoto' il sacco sul suo passato di donnaiolo cronico", afferma il senatore George Smathers, amico di famiglia. Jackie apprende cosi' tutti i "piccoli, sporchi segreti" che il clan ha nascosto. L' irrefrenabile desiderio sessuale di Jack, al limite della perversione, accresciuto dai farmaci somministrati per curargli il gravissimo morbo che distrugge le ghiandole adrenaliniche, la gonorrea, contratta a 23 anni e mai debellata. "Per non parlare della malformazione congenita alla spina dorsale e delle altre malattie . precisa il suo "speechwriter" Theodore Sorensen . che per tutta la vita lo costrinsero a girare con una valigia farmacia piena zeppa di pillole, siringhe, anestetici e pozioni". Jackie dunque ha sempre saputo tutto . sostiene Klein . e lo ha accettato. Ma almeno una volta si sarebbe vendicata: in Italia con Gianni Agnelli. Quando, finalmente, il "grande giorno" viene fissato, Rose Kennedy (che non ha mai dimenticato di essere nata in un tugurio senza luce ne' acqua) si reca nella residenza estiva degli Auchincloss, a Newport. "Il suo comportamento proletario innervosi' Janet, che provava un gusto snobistico nel trattare gli inferiori con aria di sdegnata superiorita' . scrive Klein ., le fece capire che sua figlia stava sposando qualcuno non all' altezza
RispondiEliminaFarkas Alessandra http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/12/Jackie_disse_non_voglio_quell_co_0_9608128284.shtml
Phelps : Io che da protestanteKennedy voleva far cadere Fidel Castro .….. . Ecco perché lo si vuole far passare solo come puttaniere
C'è chi considera l'Ordine dei Gesuiti una organizzazione infiltrata in seno al Vaticano E c'è anche chi li descrive come il braccio 'operativo' del Vaticano; ordine militaresco istituito per servire la Chiesa di Roma attraverso il controllo indiretto di politica, media e banche (settori lasciati 'in gestione' a mafie e massonerie), per riunificare il mondo sotto il dominio assoluto del Vaticano.Eric Jon Phelps appartiene a quest'ultima scuola di pensieroasserisce chevi sia stata la longa manus dei Gesuiti, intenzionati a restituire al Papa quella supremazia planetaria perduta in occasione della riforma luterana. Ciò detto, mi sembra che in base a quanto deducibile dalla analisi dello spartito suonato dalla attuale cultura dominante (e tralasciando le 'verità assolute' di seconda mano, come d'abitudine), Phelps esemplifichi un pò troppo la questione. Non metto in dubbio che esista una qualche verità di fondo nelle sue argomentazioni, ma credo che le cose siano un filino più complesse. Una grande organizzazione infiltrata nei suoi vertici da un gruppo avverso - ad esempio - potrebbe senza apparente motivo iniziare ad auto-discreditarsi, e a supportare la agenda dei propri stessi nemici. Martin: Dove si inquadrerebbe Satana in tale contesto? E quale sarebbe lo scopo ultimo dei Gesuiti, la cosiddetta 'Compagnia di Gesù'?
Phelps: Le alte sfere dei Gesuiti sono in larga parte composte da stregoni. Sono luciferiani. Adorano colui che chiamiamo Lucifero. Non credono in Satana, ma in Lucifero.
RispondiEliminaMartin: Uno dei miei interrogativi riguarda i Protocolli dei Savi di Sion, argomento trattato dal tuo libro.
Phelps: Furono i Gesuiti, ovviamente, a scrivere i protocolli. E Alberto Rivera (che era un gesuita) lo ammise nei suoi scritti, aiutato in qualche modo da Jack Chick. Jack Chick pubblicò le rivelazioni di Rivera in sei volumi dal titolo: Alberto I, II, III, IV, V, e VI.
Alberto Rivera sosteneva che anche il Papa e gli ebrei fossero implicati nella pubblicazione dei protocolli. Beh, io tendo a pensare che sia stata opera esclusiva dei gesuiti perché solo loro avevano il potere di mettere in piedi questa grande storia.
proprietari di molti club sportivi professionistici sono Cavalieri di Malta impegnati a distrarre la gente nella baldoria dei giochi sportivi mentre sono intenti a creare una tirannia. Uno dei punti dei protocolli aveva a che fare con la distrazione attraverso lo intrattenimento.
Un altro personaggio manovrato dai gesuiti fu Walt Disney, massone di 33° grado, con i suoi cartoni animati e parchi dei divertimenti. Un altro fu Milton Hersey, con il suoHersey Park. Creano tutti questi divertimenti e giochi e passatempi per ubriacare la gente di piacere, e nel frattempo si danno da fare per rovesciare il governo protestante.
Martin: Come si inserisce il fattore Las Vegas in tutto questo?
Frank Costello è stato membro della Commissione Mafia ed era intimo amico del magnate diHollywood, Cavaliere di Malta, Joe Kennedy.
Così, le alte gerarchie dei Cavalieri di Malta sono fraternamente amiche con le alte gerarchie della Mafia - Gambino, Lucchese, Columbos ... Sono loro che controllano Hollywood, non gli ebrei. Gli ebrei sono solo uomini di facciata stipendiati dalla mafia.
Richiama l'antico governo provinciale babilonese, capeggiato allora daNabucodonosor e oggi dal generale dei gesuiti. Si tratta in tutto e per tutto di una forma di governo romano, dove tutti gli stati e le province sono subordinati al sovrano.
Il generale dei Gesuiti esercita un potere pieno e assoluto interagendo con i suoi provinciali. Quando decidono di iniziare una guerra o una agitazione, il generale ottiene dettagliate informazioni dal provinciale di quel paese, informazioni sulla situazione politica e sociale, mediante le quali desume il modo migliore per ottenere lo scopo. Un esempio fu il movimento per i diritti civili del 1964, il quale fu tutta una manovra ordita dai gesuiti allo scopo di consolidare il loro potere a Washington attraverso il Civil Rights Act del 1964, scritto dal reverendo Theodore Hesburgh, presidente di lunga data della University of Notre Dame
Funziona come nella massoneria. I massoni inferiori non hanno idea che le alte sfere del loro ordine lavorino al servizio del generale dei gesuiti. Pensano di rendersi utili e di essere brave persone. Ma la linea di fondo è che i massoni di alto livello sono soggetti al generale dei gesuiti, anche perché fu proprio il generale dei gesuiti - insieme a Federico il Grande (re di Prussia - n.d.t.) - che creò gli Alti Gradi, gli ultimi otto gradi della Massoneria di rito scozzese. Federico protesse i Gesuiti quando nel 1773 il Papa tentò di sopprimerliil massone più potente di quella epoca, Federico il Grande. Questa è una conclusione inconfutabiletutto ciò che Napoleone ed i Giacobini fecero, fu fatto a beneficio dello Ordine dei GesuitiE' all'Ordine dei Gesuiti che Dumas pensò scrivendo Il Conte di Montecristocosì, quando i gesuiti finalmente riacquisirono il loro potere punirono tutti i monarchi d'Europa, rei di averli soppressi, detronizzandoli (attraverso la Rivoluzione Francese).Alexander Dumas, che combatté nel 1848 con i patrioti italiani per liberare Roma dal potere temporale del PapaMartin: Perché sarebbe così importante la ricostruzione del Tempio di Salomone?
Vi è una citazione nel film JFK (Secondo la teoria di Vatican Assassins l'omicidio di Kennedy fu ordito dai Gesuiti - n.d.t.) quando il procuratore impersonato da Kevin Costner dice: "Ehi, gente, dobbiamo cominciare a pensare come la CIA. Il nero è bianco ed il bianco è nero.' Quello fu un vero e proprio omaggio - offerto dai gesuiti che produssero il film - ad Ignazio di Loyola ed ai suoi Esercizi Spirituali.
RispondiEliminaLoyola aveva una volontà indomita, ferrea, e adoperò la sua intelligenza per riconquistare ciò che il papato aveva perduto con la Riforma, fino a quando, nel 1540 il Papa stesso riconobbe l'Ordine dei Gesuiti, una legione di soldati e guerrieri che si adoperassero per restituire a Roma quanto le era stato sottratto con la Riforma, e per istituire un governo mondiale con sede in Gerusalemme.
Loyola istituì l'Ordine nel 1536. Fu poi arrestato dalla Inquisizione. Dopo il rilascio andò a gettarsi ai piedi del Papa, giurandogli eterna fedeltà.
Pio III concesse la protezione papale all'Ordine dei Gesuiti, e da quel momento ebbe inizio la loro terribile campagna di sangue. generale dei gesuiti gestisce la intera comunità di intelligence internazionale: CIA, FBI, KGB, Mossad, BND, SIS.
Allo scopo di schedare qualsiasi individuo idearono il numero di previdenza sociale, codice attraverso cui apparati di intelligence e provinciali possono conoscere tutto ciò che c'è da conoscere su un cittadino
Cosa puoi dirmi del Concilio di Trento?
Phelps: Il Concilio di Trento fu la risposta di Roma alla Riforma protestante. E' bene ricordare che fu la Riforma protestante a condurci verso la libertà politica che conosciamo oggi. In assenza della Riforma oggi non sarebbero potute esistere cose come la sovranità nazionale, il diritto privato, i diritti umani.
Così, quando la Riforma introdusse la dottrina della salvezza per grazia, mediante la sola fede, senza bisogno di alcuna intermediazione sacerdotale, Roma fu privata di gran parte del suo potere spirituale.
All'epoca il Signore si mosse potentemente per spezzare il potere del Sacro Romano Impero, iniziato con Carlo Magno. Lutero, Calvino, e Knox. A proposito, è interessante notare come nessuno degli anzidetti personaggi morì di morte violenta. Vissero tutti fino ad una veneranda età e morirono serenamente, in mezzo alle macchinazioni dei Gesuiti (Sarà anche interessante, ma non depone molto a favore della versione di Phelps - n.d.t.) Furono i calvinisti in Olanda che diedero agli olandesi la loro libertà politica, con William d'Orange, (Monaldi & Sorti due filologi documenti alla mano dell’ archivio segreto vaticano hanno scoperto come a finanziare l’invasione protestante dell’ Inghilterra e a striooncare la dinastia vicina al Papa sarebbe stato proprio il Papa stesso Innocenzzo XI .Guglielmo d’Orange infatti invade l’ Inghilterra nel 1688 e da inizio alla Gloriosa Rivoluzione separando la politica dalla religione , ha inizio lo stato liberale sancito dall Bill of Rights , i cattolici vengono esclusi dal potere perché considerati nemici . Ciò sarebbe accaduto perché Innocenzo XI della famiglia Odescalchi era un banchiere che aveva prestato denaro a Guglielmo III , un papa già considerato vicino ai giansenisti e all’ Impero degli Asburgo e nemico del re di Francia Luigi XIV ndr ) e più tardi con suo figlio, il Principe Maurice. Ed infine il nostro grande paese il cui padre Washington, massone che per sua stessa ammissione non entrò in una loggia massonica se non negli ultimi 30 anni di vita - fu un battista ed un calvinista. Martin: Parliamo dell'assassinio del presidente John Kennedy, che da solo avrebbe potuto monopolizzare questa intera intervistaPuò spiegarci perché ritiene che la sua teoria circa l'assassinio rappresenti una versione molto accurata di come si svolsero effettivamente i fatti?
Phelps: Certamente. I motivi sono minuziosamente illustrati nei libri di Fletcher Prouty, che ne parlò sia in JFK che ne La Squadra Segreta.
RispondiEliminaKennedy fu assassinato perché intendeva porre fine alla guerra del Vietnam e con essa al dominio della CIA. Il che genera due domande: Roma voleva la guerra del Vietnam? E Roma controlla la CIA? La risposta è sì in entrambi i casi.
Westmoreland portò avanti la guerra per conto e secondo le modalità prescritte dal cardinale Spellman. Un altro burattinaio della marionetta Westmoreland fu Lyndon Baines Johnson, delfino del cardinale Spellman. Baines Johnson era un massone di 33° gradoPerché Spellman voleva la guerra del Vietnam? La voleva perché i Gesuiti la volevano. E perché il generale dei gesuiti voleva la guerra del Vietnam? Perché i vietnamiti, buddisti, non sono convertibili al cattolicesimo. Non hanno bisogno di Roma. Fu una epurazione di buddisti quella avvenuta nelLaos, in Cambogia e Vietnam, così come furono eliminati i buddisti cinesi tramite Mao Zedong (Mao Tse-Tung - n.d.t.), che era completamente controllato dai gesuitiVi è in essere un concordato tra la Colombia ed il Papa. Hitler aveva un concordato con il Papa. Mussolini aveva un concordatoIl generale dei gesuiti partecipò al commercio dell'oppio cinese, un paio di secoli fa.
Ufficialmente commerciavano seta e perle. Il film è Shogun, ma è sufficiente scavare un pò sotto la superficie della pellicola per scoprire come nelle "navi nere" dei Gesuiti, oltre alla seta, le perle, l'oro, gli opali e tutto quanto potevano arraffare in Oriente, vi fosse l'oppio.
La seconda ragione fu che Kennedy voleva porre fine al dominio della CIA, perché la CIA aveva tradito volutamente i suoi piani negando la copertura ai patrioti cubani, quando cercarono di sottrarre l'isola al gesuita - suo padre era un nazista - Fidel CastroKennedy fu tradito dalla CIA durante quella che fu soprannominata l'invasione fallita della Baia dei Porci. La CIA sacrificò molti patrioti sulle rive della Baia dei Porci, così che Castro potesse avere vita facile. Questa tattica ricalcò fedelmente quella usata dalla stessa CIA e dal KGB, in collaborazione con Angleton, durante la Rivoluzione ungherese, quando la CIA fomentò la rivoluzione, e poi tradì tutti quei patrioti abbandonandoli nelle mani dell'esercito sovietico e del KGB.
Kennedy era contro la guerra del Vietnam, e stava per farla finita con la CIA. Cavalieri di Malta sono dappertutto. Casey era un Cavaliere di Malta. Angleton era un Cavaliere di Malta e sedette alla Vatican Desk,la scrivania all'interno della CIA che ha un collegamento diretto con il Vaticano.
Quando Kennedy decise di porre fine a questa "comunità di intelligence", firmò la sua condannaEcco un altro esempio di giustizia poetica. Un vero cattolico - non un protestante come Harry Truman, Franklin Delano Roosevelt e altri - che cercò realmente di resistere al potere temporale del Papa in questo paese (fu ucciso dai gesuiti). Sebbene Kennedy fosse anche socialista e comunista, si espose per resistere al potere temporale del Papa. E per questo dovremmo essergli grati e ricordare il suo nome. Eppure cosa hanno fatto alla sua memoria? L'hanno distrutta. Lo hanno trascinato nella sporcizia. Ogni volta che se ne parla in TV tirano fuori i suoi trascorsi da donnaiolo. Kennedy fu un donnaiolo, ma bisognerebbe tributargli il giusto merito. Sapeva che il popolo americano non aveva idea dei tempi che stavano per delinearsi, e cercò di fare qualcosa, malgrado gli avvertimenti di suo padre. Suo padre era il più potente cavaliere di Malta dell'epoca.
Martin: E di John John cosa puoi dirmi?
Phelps: Secondo Tom Kuncle John F. Kennedy, Jr. si era messo in testa di trovare i veri assassini di suo padre, e alla fine vi riuscì, e - avendone il potere - stava per pubblicare le sue conclusioni. A quel punto lo hanno fatto fuori. Non avrebbero mai permesso che accadesse.
Martin: E tu perché non sei stato ancora fatto fuori?
"Se voi intendete dire che 40 milioni di americani hanno perso il diritto di servire il loro paese nel momento in cui sono stati battezzati, io vi dico che voi state negando l'America...nessuno ha chiesto a mio fratello se era cattolico prima di salire sull'aereo che lo avrebbe portato alla morte per il suo paese", disse in uno dei passaggi più convincenti. I pastori in larga parte lo applaudirono, ma cosa più importante, agli occhi dell'opinione pubblica Kennedy passò per una persona di buon senso, un moderato affidabile. Si arrivò così al 4 Novembre, uno di quei giorni in cui la democrazia americana celebra sé stessa con un rito pagano che non può non affascinarla chi lo guarda dall'esterno. Kennedy rimase stupito della sua vittoria risicata, si aspettava di vincere con almeno il 52% dei voti, invece per la prima volta dal 1912 si trovava ad essere un presidente di minoranza con il 49.8% dei voti.
RispondiEliminaAlla fine il dato religioso aveva pesato: solo il 46% dei protestanti votò per Kennedy.
Le minoranze, cattolici, ebrei, latini, donne e neri, votarono in massa per Kennedy e questo è un elemento da sottolineare, perché è la vera forza di quel giorno, il motivo per cui in America cambiò qualcosa. Per la prima volta le minoranze, che spesso erano composte da persone che avevano la cittadinanza americana da lungo tempo ma si sentivano comunque in qualche modo estranei, vedevano uno di loro arrivare in cima al sistema, nello studio ovale che era stato sempre appannagio dei waspIl suo discorso inaugurale, fu probabilmente la più bella orazione politica del secolo.
"Oggi non siamo qui per celebrare la vittoria di un partito su un altro". Esordì.
Poi la filosofia di fondo "Difenderemo la libertà ovunque essa sia minacciata". Aprì all'unione sovietica "non negozieremo per paura, ma non abbiamo paura di negoziare", poi pronunciò una frase che è forse il passaggio più noto: "ai giovani di questo paese dico: non chiedetevi ciò che il vostro paese può fare per voi, ma quello che voi potete fare per il vostro paese"La storia di John Kennedy è rimasta inconclusa. Tre anni dopo a Dallas il presidente fu ucciso da Lee Harvey Oswald durante una visita elettorale, episodio su cui poi sono state scritte centinaia di libri e girati film con le trame complottistiche più varie e fantasiose.
Che cosa rimane oggi del Kennedysmo?
Una eredità complessa su cui gli storici controvertono. Nella realtà la presidenza Kennedy
Quando il Patriarca Joseph Kennedy assieme a von Honnestein voleva Edoardo sul trono .
RispondiEliminaPier Carpi, classe 1940, giornalista d’inchiesta e prima ancora fumettista e regista, scomparso nel 2000 povero e dimenticato da tutti, in particolare da quell’intellighenzia culturale “politically correct” che ha sempre mal digerito i liberi pensatori ed i liberi ricercatori. Con “La banda Kennedy”, edito per la prima volta nel 1980 (Centroedizioni) e ripubblicato nel 1992 (Gribaudo editore), Pier Carpi - nella forma del romanzo - racconta l’ascesa e la caduta dei Kennedy: da Patrick J. Kennedy, ex taverniere e successivamente politico statunitense, figlio di immigrati irlandesi e già con le mani in pasta con la mafia d'Irlanda infiltratasi negli Stati Uniti; passando per il figlio Joseph “Joe” Kennedy, il “grande burattinaio” della dinastiaUna dinastia che, come racconta e documenta Pier Carpi nel suo romanzo, si è fatta strada grazie alla collaborazione della mafia irlandese ed italiana negli anni Venti e Trenta del secolo scorso e successivamente collaborando con il nazismo hitleriano. Andando con ordine, ne “La banda Kennedy” possiamo osservare all’azione Joseph Kennedy, prima imprenditore nell’ambiente cinematografico, amante di Gloria Swanson e successivamente promesso sposo - per interesse politico ed economico - di Rose Fitzgerald, figlia del sindaco democratico di Boston, “Honey Fitz”. Sarà proprio qui che inizieranno le sue simpatie per il regime di Hitler, al punto di tentare di influenzare la Corona Britannica in un’alleanza con il dittatore nazista e facendo pressione affinché la sua amica Wallis Simpson sposasse il Duca di Windsor Edoardo, di dichiarate simpatie naziste. questa operazione tentò di orchestrarla per mezzo di un oscuro figuro, che agirà sempre nell’ombra, anche negli anni a venire, ovvero il barone Erwin Von Honnestein, già amante del Duca di Windsor.
Su pressione di Churchill, ad ogni modo, Edoardo di Windsor non salirà mai al trono, bensì sarà allontanato dallo stesso Regno Unito con la carica onorifica di Governatore delle Bahamas. Da allora e anche dopo la fine del nazismo e della Seconda guerra mondiale, i rapporti fra Joe Kennedy ed Erwin Von Honnestein si intensificheranno e, scopo del “patriarca” dei Kennedy, sarà quello di far giungere un Kennedy alla presidenza degli Stati Uniti d’America, orchestrandone lui stesso la politica. Cattolico di ferro, Joseph Kennedy, farà iniziare i suoi figli John e Robert, ai Cavalieri di Colombo, ovvero una confraternita cattolica legatissima al Vaticano, di cui era già grande dignitario
Grazie all’appoggio della Chiesa, della mafia irlandese, di quella italiana, dei sindacati di Jimmy Hoffa e della Cia, Joe Kennedy riuscirà nell’impresa di far eleggere alle primarie del Partito Democratico e successivamente a Presidente degli Usa, suo figlio John che, come ricorda Pier Carpi, era sostanzialmente un fifone nelle mani del padre e del fratello Robert, detto Bobby. Joe Kennedy riuscì nell’impresa pur avendo contro Eleanor Roosevelt, moglie dell’ex presidente Usa ed Harry Truman, ex presidente, i quali lo consideravano un tipo pericoloso e squallido. Fu così che iniziò l’Era di John Kennedy alla guida degli Stati Uniti, con una moglie, Jackie, che fu purtuttavia l’amante ufficiale del fratello Bob, oltre che dell’armatore greco Aristotele Onassis, che, dopo la morte del marito, sposerà. L’idea di invadere la Cuba di Fidel Castro con armi
Quel Kennedy che simpatizzava per Hitler mette in imbarazzo, perché smonta l’immagine pubblica del personaggio ‘’ costruita dai mass media .
RispondiEliminaLo ha scoperto, non sappiamo ancora come, lo storico tedesco Oliver Lubrich, esperto di viaggiatori illustri e viaggiatore egli stesso. Oggi insegna letteratura tedesca comparata a Berna, ma ha già insegnato, fra l'altro, in Messico, Costa Rica, Brasile. E il suo libro più importante e tradotto (ma non in Italia) riguarda gli intellettuali di tutto il mondo che hanno compiuto un viaggio in Germania durante il periodo hitleriano.
Il 3 agosto 1937, mentre girava l'Italia da turista, JFK annotava nel suo diario, a Milano, di essere «giunto alla conclusione che il fascismo è la cosa giusta per la Germania e per l'Italia, il comunismo per la Russia e la democrazia per l'America e l'Inghilterra. Che sono i mali del fascismo al confronto del comunismo?». Si tratta di considerazioni gravi, per le quali bisognerà considerare il contesto e avere maggiori informazioni prima di giudicarle. Ma si può facilmente intuirne il senso profondoBisogna considerare, oltretutto, che il padre di John era - se non addirittura filohitleriano - certamente non ostile al nazismo; e che, come ambasciatore a Londra, si batteva perché gli Stati Uniti non entrassero in guerra contro la Germania a fianco della Gran Bretagna. Anche per questo venne rimosso, nel 1940. Qualche settimana più tardi, il 21 agosto a Colonia, dopo aver risalito - entusiasta del paesaggio - la valle del Reno, Kennedy accenna alla superiorità della razza germanica rispetto ai popoli di origine latina. «Abbiamo risalito il Reno. É bellissimo, anche per i molti castelli lungo il percorso. Le città sono tutte deliziose, ciò che mostra come le razze nordiche sembrano essere certamente superiori a quelle romaniche». Anche questo è un pensiero "normale", soprattutto per un anglosassone, allora come oggi tendente a pensare che le razze latine sono, sì, bianche, ma con un po' troppo sangue africano nelle vene. Proprio in quegli anni gli uffici di immigrazione statunitensi definivano gli italiani come «razza bianca di pelle scura».«I tedeschi sono davvero troppo in gamba, per questo ci si mette tutti insieme contro di loro, per proteggersi». Chi sa se un quarto di secolo dopo, da presidente, ricordò quel pensiero sui tedeschi «in gamba», quando il 26 giugno 1963 - protestando contro la costruzione del Muro - dichiarò: «Ich bin ein Berliner», io sono un berlinese.
L'annotazione che lascia più sconcertati, però, è quella del primo agosto 1945, tre mesi dopo il crollo del Terzo Reich, dopo che Kennedy aveva visitato il cosiddetto «Adlerhorst», il nido dell'aquila, la residenza alpina del Fuehrer sulle montagne di Berchtesgaden. Una sera, dopo cena, Kennedy - non più ragazzo, ma ormai ventottenne - fumò «i sigari ritrovati nell'auto blindata di Goering» e si lasciò andare a un'affermazione che lascia perplessi. «Chi ha visto questi luoghi può senz'altro immaginare come Hitler, dall'odio che adesso lo circonda, tra alcuni anni emergerà come una delle personalità più importanti che siano mai vissute.
La sua ambizione sconfinata per il suo Paese ne ha fatto una minaccia per la pace nel mondo, ma lui aveva qualcosa di misterioso nel suo modo di vivere e nella sua maniera di morire, che gli sopravviverà e continuerà a crescere. Era fatto della stoffa con cui si fanno le leggende»Comunque, di certo si tratta di un'annotazione frettolosa, come si può scriverla su un diario o nella lettera a un amico. Kennedy aveva dato prova certa di antinazismo combattendo valorosamente nel Pacifico, benché fosse stato riformato: e fu proprio sua padre a "raccomandarlo" per fargli avere l'arruolamento. Lo stesso Oliver Lubrich, del resto, tenta di smorzare la miccia che ha acceso con il suo libro, dicendosi convinto che Kennedy non ammirasse né Hitler né la sua politica. Lo storico tedesco tenta di spiegare le annotazioni contenute nei diari del futuro presidente americano citando la tesi di Susan Sontag sull'«incredibile fascino esercitato dal fascismo».
RispondiEliminawww.giordanobrunoguerri.it
Durante la sua carriera politica, Kennedy divenne uno stretto consigliere del presidente Franklin D. Roosevelt ed è stato nominato presidente inaugurale del US Securities and Exchange Commission (SEC). Nel 1938, è stato nominato ambasciatore degli Stati Uniti, nel Regno Unito, una posizione di prestigio, dove ha formato legami con la nobiltà inglese e testimoniato le prime fasi della seconda guerra mondiale.
COLLEGAMENTI CON L’ELITE
Nato in una famiglia politica di spicco della East Boston, Joseph Kennedy sposò Elizabeth Rose Fitzgerald nel 1914, la figlia maggiore del sindaco di Boston John Francis Fitzgerald. In una mossa tipicamente elitaria, il matrimonio avvenne tra le 2 famiglie politiche più importanti della città. La ricchezza e il potere dei Kennedy crebbe, la sua influenza tuttavia andò oltre la città di Boston, solo dopo aver formato legami con l’elite.
Era vicino al magnate della stampa e alto illuminato William Randolph Hearst che contribuì a lanciare la carriera di JFK.
Durante la sua carriera politica, fu consigliere di FDR (Franklin Delano Roosevelt) che era un massone del 33 ° grado e il primo Gran Maestro onorario dell’Ordine di DeMolay.
Joe Kennedy Sr. faceva anche parte di diversi ordini d’elite come i Cavalieri di Malta e della Pilgrim Society - un gruppo altamente segreto che annovera tra i suoi membri, personaggi come i Rockefeller, i Vanderbilt, JP Morgan, British Royals, capi della Skull e Bones, Massoni, Cavalieri Templari e presidenti della Federal Reserve Bank, grandi aziende e mass mediaJoe Kennedy Sr. sapeva di avere la ricchezza, l’influenza e le connessioni per raggiungere la Casa Bianca. Tuttavia, il suo “simpatico” supporto ai nazisti, mentre era ambasciatore degli Stati Uniti in Gran Bretagna, distrusse la sua carriera politica.
La ribellione di Kennedy ai diktat dei poteri forti
Oltre al discorso appena citato, nell’informazione alternativa un’altro fatto molto citato è senz’altro la ribellione di Kennedy ai diktat dei poteri forti, a cominciare dall’alta finanza.
Difatti con la firma, il 4 giugno 1963, dell’ordine esecutivo 1110 J.F.K. autorizzava il Tesoro a stampare moneta senza delegare alla Federal Reserve, la famigerata banca centrale statunitense legata e creata dal cartello dei banchieri internazionaliPrima di lui solo Lincoln si era ribellato dalle pressioni dell’ alta finanza facendo stampare le greenbacks, ovvero delle monete prive di interessi.
I KENNEDY SCOZZESI
RispondiEliminaIntorno al 1600 apparve un ramo scozzese dei Kennedy. Ci sono diverse storie sul come abbiano ottenuto il nome Kennedy, ed è possibile che non fossero dall’Irlanda. Tuttavia, curiosamente, i genealogisti accertarono che anche se i vari rami dei Kennedy aristocratici in Scozia e in Irlanda avrebbero potuto avere origini diverse (perché le origini del ramo scozzese non sono chiare) – si può dimostrare che attraverso i matrimoni misti tutti i rami divennero correlati tra loro (unendosi a quelli già imparentati da generazioni). Gayle Marie Kennedy lo sottolinea a pagina 3 del suo libro “My Kennedy Ancestors‘: Si ritiene che tutte le famiglie Kennedy siano legate sia in virtù dell’essere discendenti da antenati comuni, sia grazie ai matrimoni misti. “Ecco una lista di Kennedy aristocratici: Kennedy di Ardmillan, nella contea di Ayr, Scozia Kennedy di Auchtyfardell, nella contea di Lanark, 1752 Kennedy di Blairquhan, nella contea di Ayr, Scozia Kennedy di Clowburn. Contea di Ayr, Scozia Kennedy di Cultura, Down County, Irlanda del Nord Kennedy di Dublino, 1595, Ulster, Irlanda Kennedy di Girvanmains, nella contea di Ayr, Scozia Kennedy di Hill Foot, Irlanda Kennedy di Kirkmiehael, nella contea di Ayr, Scozia Kennedy di Kirmucks, Aberdeen, Scozia Kennedy di Londonberry, Irlanda del Nord Kennedy di Tombrechan, nella contea di Tipperary, in Irlanda Kennedy di Underwood, nella contea di Ayr, 1850, Scozia Kennedy di Dublino, 1607, Irlanda Johnstown-Kennedy di Dublino, Irlanda Kennedy di Bargany e Ardstencher, nella contea di Ayr, Scozia Kennedy di Kirkhill dal gruppo Bargany, 1678, Scozia E’ chiaro che ci sono stati un buon numero di potenti Kennedy aristocratici. Un recente aristocratico della famiglia fu il Marchese di Ailsa (1872-1943). Dato il suo soprannome non tutti sanno che il Marchese di Ailsa in realtà si chiamava Archibald Kennedy, che fu il 15esimo conte di Cassillis. Questo ramo dei Kennedy si sposò con la nobiltà scozzese. Per esempio, Sir James Kennedy sposò Maria, figlia di re Roberto III e il loro figlio fu Sir Gilbert Kennedy che fu investito della carica di “Lord” prima del 1458. Archibald Kennedy era un massone molto potente e ottenne numerose posizioni chiave nella Gran Loggia di Scozia. Fu 1st Grand Principle dal 1913 alla sua morte nel 1943. Quando morì i suoi titoli passarono al fratello Carlo. Archibald Kennedy venne iniziato alla Holyrood House Lodge No. 44, di Edimburgo, il 17 nov 1896. (10,000 Famous Freemasons, Vol. l,–put out by the Missouri Lodge of Research,
p. 8) QUALI SONO I COLLEGAMENTI TRA QUESTI PROMINENTI KENNEDY?
La domanda che sorge quando si esaminano l’elite degli Illuminati e il Nuovo Ordine Mondiale è quella di come i vari Kennedy siano collegati tra loro. Per esempio, che relazioni ci sono tra David M. Kennedy (che è un Bilderberg) e William Jesse Kennedy III (che è un uomo chiave per i Duke una famiglia degli Illuminati -.. È presidente della Mutual Life Assurance Co, un agente finanziario dei Duke, direttore di RCA, fiduciario del Teatro Ford dove l’elite uccise Lincoln, e associato alla Pilgrim Society. attraverso il Conference Board di New York)? Anche se non posso spiegare dettagliatamente i legami, posso tranquillamente dire che se si facesse un salto indietro nel tempo di centinaia di anni, gli aristocratici Kennedy sarebbero tutti legati fra loro.
COMINCIANDO DALL’INIZIO
Uno dei primi indizi che mi spinse a credere che i Kennedy avessero a che fare con gli Illuminati lo trovai sul libro cospirativo The Widow’s Son– The Historical Illuminatus Chronicles (Vol. 2) di Robert Anton Wilson. Robert Anton Wilson e Robert Shea, autori di “Illuminatus!” non sono cristiani. Al contrario, parteciparono regolarmente all’Ohio Starwood Festival per streghe e pagani. Robert Anton Wilson spiegò pubblicamente in diverse occasioni, che era uno gnostico e un grande fan di Aleister Crowley. Comprai
il libro di Wilson The Widow’s Son in una libreria satanica / New Age. In entrambi i volumi 2 e 3 di The Historical Illuminatus Chronicles si insegnò il significato di Brian Caeneddi, il primo Kennedy e di come il suo sangue salti fuori in alcune linee di sangue reali molto importanti. È interessante notare, che un uomo informato come Wilson, che passa il tempo facendo rituali con gnostici e streghe, dichiarasse apertamente che la famiglia Kennedy fosse una linea di sangue importante connessa agli Illuminati. Quante persone sapevano che Tip O’Neil, presidente della Camera dei rappresentanti, era un discendente del clan dei Kennedy? Wilson scrisse per i seguaci della New Age e delle streghe, non per i cristiani.
RispondiEliminaGLI ILLUMINATI E MATTHEW KENNEDY il conte di st Germain e gli Stuart
Una delle principali logge degli Illuminati nel 1784 era situata in un castello enorme a Ermenonville vicino a Parigi, Francia. La terra apparteneva ai Marchesi di Gerardin, che proteggevano Rosseau e che in seguito diedero allo stesso una tomba nella loro proprietà. I St. Germain presiedevano questa loggia di illuminati. Nella stessa vennero compiuti rituali di sangue, con tanto di altare composto da ossa umane. È interessante notare che uno dei buoni amici di St. Germain, che venne dall’Irlanda a Parigi fu Matthew Kennedy (1652-1735). Matthew Kennedy era collegato alla corte di St. Germain, e ne scrisse A Chronological. Genealogical and Historical Dissertation of the Royal Family of the Stuarts.. Nel 1613, la famiglia Stuart si mescolò con dei possessori di Sangre Real cominciando ad assumere un ruolo importante nelle genealogie del priorato di sion. Frederick of the Palatinate dopo aver sposato Elisabetta Stuart stabilì uno stato “rosacrociano” segreto. Fu Frederick che contribuì a far iniziare la sanguinosa guerra dei 30 annitra protestanti e cattolici. Gli Stuart diffusero il Rito Scozzese della Massoneria in tutta Europa. Per un po’ il priorato di sion sembrò sostenere gli Stuart, ma ad un certo punto gli abbandonò. St. Germain è venerato come una figura cristica dal movimento I AM e dalla Church Universal Triumphant e da altri gruppi new age. Un quadro simile a Cristo, ma che in realtà è una foto di St. Germain si può spesso trovare nelle case degli adepti al movimeto I AM o dagli spin off collaterali.
JOHN FITZGERALD KENNEDY
Se John F. Kennedy non fosse stato assassinato e così tanto non fosse stato scritto e ricercato sulla sua vita probabilmente non si sarebbe aperta quella finestra che ci ha permesso di scoprire i collegamenti tra i Kennedy e gli Illuminati. In primo luogo, l’assassinio attirò l’attenzione. Negli ultimi anni, gli Illuminati hanno dato il permesso alle case editrici di stampare articoli che esponevano la vita sessuale di JFK, etc.11 Si ritiene che questa autorizzazione fosse stata data loro, nel tentativo di sviare le critiche sul suo assassinio, facilitando un ofuscamento della sua immagine. 12 (spero che i miei lettori stiano cominciando a rendersi conto che in alto le cose sono completamente corrotte, e che JFK non era diverso da tanti altri che sono oggi ai vertici politici di questa nazione nel caos.) John F. Kennedy aveva una vita sessuale molto attiva, anche dopo aver sposato Jackie, e anche dopo essere stato eletto presidente alla Casa Bianca. Per coloro che non credono che l’elite possa mantenere i segreti, basta guardare a come John F. Kennedy fosse stato in grado di avere rapporti sessuali con molte donne mentre era presidente e ad organizzare frequenti festini in piscina nella Casa Bianca di cui il pubblico non ne sapeva niente.
13 La passione per le donne di John F. Kennedy era ben conosciuta da parte delle élite. L’illuminato McGeorge Bundy avvertì il suo amico JFK (mentre quest’ultimo era un senatore) che la sua forte apertura nei confronti delle donne avrebbero potuto provocargli dei guai con il pubblico. John F. Kennedy era così sessualmente attivo, che ad una festa del Mayflower Hotel di Washington, DC John F. Kennedy fece tranquillamente sesso davanti a tutti, mentre il suo amico senatore Estes Kefauver faceva lo stesso. Si scambiarono le patner e iniziarono di nuovo, il tutto sempre in bella vista. John F. Kennedy faceva molte “one-night-stand”. Queste donne provenivano dalla cerchia dei suoi collaboratori, dai servizi segreti o dai suoi amici come Frank Sinatra. Kennedy però ebbe anche relazioni a lungo termine con alcune delle donne con cui fu attivo sessualmente. Proprio queste relazioni rivelano la natura satanica del Kennedy. John F. Kennedy ebbe tre fidanzate a lungo termine, Marilyn Monroe, Jane Mansfield, e Zsa Zsa Gabor, che erano anche amiche di Anton LaVey, che guidò la Chiesa di Satana. Jane Mansfield era una sacerdotessa della Chiesa di Satana. Marilyn Monroe partecipò ad alcuni rituali satanici di LaVey prima che lo stesso fondasse la sua Chiesa di Satana. Sia JFK che suo fratello Robert Kennedy avevano delle relazioni con Marilyn Monroe, ed entrambi le fecero visita poco prima della sua misteriosa morte. Zsa Zsa era interessata all’occulto da anni. (JFK ebbe anche rapporti con altre donne collegate agli Illuminati) Prima di esaminare il significato di queste tre relazioni di JFK e prima di esaminare a fondo i suoi legami con altre donne degli illuminati, cerchiamo di comprendere il rapporto tra Anton LaVey e gli Illuminati. La California era un terreno molto fertile per il satanismo a causa di una serie di fattori. Due di essi, forse i meno conosciuti erano: la presenza di una comunità haitiana in California che praticava riti voodoo agli inizi del ventesimo secolo. Il secondo fu che la California divenne un paradiso per le streghe e i satanisti che non potevano professare il loro culto in Francia, Sud America, Cuba ecc….. La California risultò tollerante nei confronti di queste pratiche. Quando uno somma a tutto ciò cose come Hollywood, è facile vedere come la valle di San Bernandino sia diventata un forte centro satanico. La nonna materna di Anton LaVey proveniva dalla Transylvannia. Fu da quel lato della famiglia che Anton ricevette qualche “spinta” verso l’occulto. Anton La Vey amava i film dell’orrore. Studiò Aleister Crowley, e l’O.T.O. che aveva delle logge in California, dove risiedeva, e nel 1947 entrò a far parte del Clyde Beatty Circus. Approposito anche la famiglia Beatty si collega con le famiglie degli Illuminati. LaVey lavorò per diversi circhi e imparò ad essere un uomo di spettacolo. Anton LaVey scoprì Marilyn Monroe, una ragazza ebrea, mentre lavorava come spogliarellista in uno strip club. LaVey la aiutò nelle sue performance, e attraverso le sue connessioni riuscì a farle iniziare la sua grande carriera. LaVey usò il suo talento di showman per creare un tipo di satanismo che potesse essere commercializzato al pubblico. LaVey riuscì sempre a camminare sul sottile confine che divide pratiche sataniche hardcore e sacrifici umani dal semplice atto mediatico/teatrale. In altre parole, si mostrò abbastanza malvagio da attirare a se una folla di fan, ma non permise mai di essere collegato pubblicamente ad abusi su minori, sacrifici umani, ecc Anton LaVey si interessò di satanismo prima del 1960, ma fu solo nel 1966 che fondò la Chiesa di Satana.
RispondiEliminaAlcuni satanisti conservatori “sentono” che LaVey è tutta scena, mentre altri satanisti invece formano congreghe per cercare di servire Anton LaVey, in quanto vedono in lui un modello. Gli Illuminati costituito il loro quartier generale nel sud della California in questo secolo. La contea di San Bernardino è il loro quartier generale. Ovviamente come ho scritto prima gli illuminati tengono troppo alla loro segretezza da permettersi di agire autonomamente. Hanno bisogno di collaboratori. Gli illuminati controllano segretamente i culti satanici in quello che viene chiamato quarto-quinto livello di satanismo. I livelli inferiori sono per le reclute, i bruti, i privati per così dire, dell’esercito di Satana. Nella zona di San Bernardino, un tipo di sommo sacerdote della Fase 2 o 3 è il Consigliere Maestro. Altre posizioni sono il Custode dei Libri, e il Custode del Sigillo. Alla fine degli anni ’60, Mike Warnke, che era un sacerdote, un Consigliere Maestro, aumentò il numero di satanisti delle prime 3 fasi a 1.500 nella zona di San Bernardino (San Bernandino-Riverside-Colton). Tenete a mente che questi 1.500 satanisti attivi non sono membri degli Illuminati – sono ad un livello molto più basso dei più bassi ranghi degli Illuminati, come ad esempio le Sorelle della Luce. Le sorelle della luce e i generali a cinque stelle e un Asmodeo che sono mezzi di controllo del Nuovo Ordine Mondiale dirigono i livelli superiori dei sacerdoti della congreghe sataniche aperte al pubblico. Anton LaVey partecipò a conferenze sull’occulto in cui il satanismo (nelle sue prime 3 fasi) e sorveglianti in incognito degli illuminati erano presenti. In altre parole, LaVey non è estraneo al satanismo di alto livello, sta solo cercando di mantenere pulita la sua immagine pubblica. Anton LaVey venne sfruttato come agente pubblicitario per fornire al satanismo un’immagine positiva
RispondiElimina. MARILYN MONROE
Anton LaVey imparò bene il mestiere di uomo di spettacolo. Prese Marilyn Monroe, la aiutò nella recitazione e con le sue connessioni riuscì a lanciarla nel mondo dello spettacolo. John F. Kennedy ebbe una relazione a lungo termine con Marilyn Monroe. Quando J.F.K. venne eletto candidato presidenziale i Kennedy fecerò una festa alla convention. Il party venne descritto in questo modo, “Il gruppo Kennedy fornì ai delegati tutto ciò che ritennero necessario per divertirsi tra cui liquori e donne inviate nelle loro stanze.” JFK trascorse la sera della convention e il giorno dopo a fare l’amore con Marilyn Monroe. Peter Lawford, Frank Sinatra e Sammmy Davis, Jr. erano amici stetti tra loro e con John F . Kennedy. Sammy Davis, Jr. divenne un membro della Chiesa di Satana di LaVey dopo la sua fondazione. Dalla metà del 1955 fino alla fine del 1959 JFK possedette una suite all’8 ° piano del Mayflower Hotel di Washington per le sue relazioni extraconiugali. (File FBI) JAYNE MANSFIELD Nel corso del 1960 Jayne Mansfield e John F. Kennedy ebbero un rapporto insieme. Si incontrarono in luoghi come Beverly Hills, Malibu, Palm Springs. JFK aveva diversi personaggi che procuravano lui un flusso costante di nuove donne come ad esempio Dave Powers. Alcune delle altre relazioni sessuali di JFK furono con: - Lady Jean Campbell – figlia del duca di Argyll - Flo Pritchett Smith – moglie dell’ambasciatore americano a Cuba - Kay – Kay Hannon Auchincloss – (In questo caso, anche se ebbero un rapporto a lungo termine, nessuno sa quello che hanno fatto insieme). -
- Judith Campbell Exner, Judith era la ragazza di Sinatra, che lo stesso concesse a JFK per un favore. Judith lavorò per la mafia, in particolare, per Sam Giancana e John Roselli, che per qualche motivo lavorarono anche per la CIA. La Exner fece da tramite per le lettere della mafia a John F. Kennedy mentre era Presidente. (Secondo People Magazine, “The Dark Side of Camelot”, 29 febbraio 1988.) E’ anche noto che JFK fosse in contatto diretto con Meyer Lansky e Joe Fishetti, altri due capi mafia, dei quali soldi Kennedy beneficiò. Questa non è una sorpresa in quanto il padre di Jack lavorò per tutta la sua vita con la mafia. Ci sono una serie di libri scritti da ex satanisti o da ex-membri della criminalità organizzata dove si legge in chiaro come quei gruppi amino ricattare le persone. John F. Kennedy sarebbe stato facilmente ricattato da questi gruppi, se solo lo avessero voluto. Non ci sono dati che fosse avvenuto un ricatto, quindi l’unica altra conclusione, che è l’insieme di un sacco di prove, è che John F. Kennedy lavorò con i satanisti e la mafia. In realtà, la mafia truccò le elezioni in diverse importanti contee, come a Chicago, dove John si sarebbe giocato il tutto per tutto per vincere la presidenza. Ci sono ragioni per credere che Jackie sapesse come funzionasse la struttura di potere. Jackie era amica di molti degli Illuminati di punta di questa nazione. In realtà, finì per sposare un Onassis, che era un re tra i Moriah (gli Illuminati).
RispondiEliminaJOSEPH KENNEDY che fingeva di essere contro la guerra per raggirare il popolino .
Joseph Kennedy era il padre di John F. Kennedy. Attraverso ricerche indipendenti scoprii che Joseph Kennedy faceva parte degli Illuminati. Era un membro della Pilgrim Society. Lavoro anche a stretto contatto con i boss della mafia, e con altri Illuminati. Jack Kennedy si fece una reputazione dopo che la Gran Bretagna e la Germania iniziarono a combattere nella Seconda Guerra mondiale. Jack Kennedy ottenne il prestigioso incarico di ambasciatore americano in Gran Bretagna. Il fatto che a Jack Kennedy venne data una posizione estremamente vitale dimostra che la famiglia Kennedy è importante all’interno degli Illuminati. A quell’epoca, come forse in nessun altra momento della loro storia, per gli Stati Uniti era importante avere un ambasciatore fidato in Inghilterra. Dopo che la guerra cominciò, ed entrambi i paesi dichiararono legge marziale, ed estesero le comunicazioni militari, il ruolo dell’ambasciatore perse di importanza. Uno degli uomini che lavorarono presso l’ambasciata statunitense era un americano di nome Tyler Gatewood Kent, un ufficiale di carriera al servizio del consolato degli Stati Uniti. Tyler Kent credeva in una cospirazione mondiale, ancor prima di lavorare nella stanza dei codici. Mentre lavorò lì si stupì di come Roosevelt fece entrare segretamente gli Stati Uniti nella Seconda Guerra mondiale, mentendo al pubblico americano. Kent rubò 1.500 pagine di documenti segreti, che avrebbe reso pubbliche per dimostrare la cospirazione in atto. Kent non riuscì mai a farlo. Venne arrestato. Per consentire agli inglesi di rinchiuderlo, Jack Kennedy revocò la sua immunità diplomatica il 20 maggio 1940. L’ambasciatore Joseph Kennedy lo fece per limitare i danni all’immagine pubblica, in quanto se lo avesse riportato in America, il pubblico si sarebbe potuto sentire indignato dal comportamento dei politici. Secondo Standard Operating Procedure and Protocol, Kent avrebbe dovuto essere processato in America poichè le carte che aveva rubato erano americane non inglesi. Anche se il registro del tribunale mostra che non è stata portata nessuna prova a sostegno del fatto che Kent fosse una spia, Joseph Kennedy avrebbe poi intessuto per il pubblico una lunga storia nel quale si affermava che Kent fosse una spia nazista. Kennedy continuò a tenere conferenze negli Stati Uniti dopo essere stato sollevato dal suo incarico di Ambasciatore, parlando come se effettivamente fosse contro la guerra.
Se Kennedy fosse stato realmente contro la guerra, se avesse semplicemente negato agli inglesi la possibilità di trattenere Kent, quest’ultimo avere vuotato il sacco su quello che Roosevelt stava facendo, un oltraggio che avrebbe distrutto Roosevelt e la possibilità di ingannare il popolo americano. Invece, Roosevelt fu in grado di proseguire e sviluppare gli elementi per l’attacco di Pearl Harbor. Mentre Kennedy fingeva di essere contro la guerra, venne utilizzato come complice per prendere ingannare il popolino. Questo rappresenta un buon esempio di come ancora oggi il pubblico cerchi di salvare dalla marmaglia di politici quelli che sembrano dalla parte del popolo. Pensano che questi politici tenteranno tutto il possibile per aiutarli a combattere il sistema, così quando non riusciranno a sconfiggere il sistema, le persone penseranno di essere state mazziate in modo equo.
RispondiEliminaNOTE 1. Questa stima venne fatta da una discendente Kennedy, Gayle Marie Kennedy, che portò avanti delle ricerche genealogiche. Guarda My Ancestors Kennedy di Fairfield Co. 12 AGOSTO 1969. 2. Irish Genealogical Foundation. Le grandi famiglie d’Irlanda. Kansas City, Mo:Irish Genealogical Foundation, 1981, p. 373 3. Questo elenco di famiglie è stato compilato da una ricerca genealogica, e deriva da circa 20 fonti, ho deciso di non elencarle tutte ma di darvene un piccolo assaggio: Altpeter, Ullian Horton. Antenati e Discendenti di Stephen & Jane Horton. Irwin, Francis Houston. Genealogia di Helen Frances Landowne Campbell. Kennedy, Russell. Discendenza genealogica di David e Jane Geacen Kennedy Pettibone, I. Fayette.
Come gli illuminati si sono mischiati con l’aristocrazia
enealogia della famiglia Pettibone. 4. Le ricerche dell’autore hanno determinato l’appartenenza della famiglia agli Illuminati. 5. Heymann, C. David. Una donna di nome Jackie. NY: Carol Communication, 1989, p.52. 6. Ho perso il riferimento, ma un altro libro che mostra i collegamenti tra la famiglia Freeman e quella dei Kennedy è Early History Of The Freeman Family. 7. Kennedy, Geneviève C alcuni discendenti di Andrew Kennedy e Margaret (Penny) Hatfield. 8 ibid 9. Per informazioni si veda questa sezione i seguenti tre elementi elencati come ab, & c:a. Grehan, Ida. Irish Family Names. London, 1973.b. Kennedy, Major F.M.E. A Family of Kennedy of Clogher and Londonderry c. 1600-1938 Taunton, U.K., 1938. c. Callanan, M. Records of Four Tipperary Septs Galway, 1938. 10. Per la conferma delle origini della famiglia Kennedy in Brian Caeneddi ci sono numerose fonti, per esempio il libro della Irish Genealogical Foundation Le grandi famiglie d’Irlanda. Anche molti altri libri di storia irlandese discutono di Brian Caeneddi (aka Brian Boru) oltre ad alcuni libri genealogici dei Kennedy. 11 .. dichiarazione fatta verbalmente all’autore 12. ibid. 13. Heymann, op. cit., pp 278-292. John F. Kennedy teneva feste osè quasi ogni giorno alla Casa Bianca. Il capitolo 18 racconta la lunga storia del sesso extraconiugale che JFK praticava quasi ogni giorno alla Casa Bianca e delle sue frequenti feste piccanti. Alcune delle fonti originali provengono da rapporti confidenziali dei servizi segreti ottenuti grazie al Freedom of Information Act. Nella foto sopra è rappresentato Brian Caeneddi,
, il primo Kennedy (conosciuto anche come Brian Boru) Il suo seme si mischiò a molte famiglie nobili Jayne Mansfield fu una sacerdotessa di alto livello nella chiesa di satana. Jayne e Jfk erano amici stretti
RispondiEliminaSammy Davis jr era un membro della chiesa di satana e un amico stretto di Jfk e Frank Sinatra
ALTRE INFORMAZIONI SULLA FAMIGLIA KENNEDY
Dopo la prima guerra mondiale, Joseph Kennedy lavorò per Galen Stone, che fu un socio di spicco dello studio dl Hayden Stone & Co. La Hayden, Stone & Co. ebbe legami con i Rothschild. Al fine di ottenere rispettabilità Joseph andò a sposarsi con una esponente della famiglia Fitzgerald.(Questa è una tattica comune degli Illuminati. Sembra che molti degli Illuminati, cerchino una moglie che faccia loro guadagnare rispettabilità. Spesso le mogli di questo tipo non vengono coinvolte nei piani degli illuminati, in modo che possano fornire la migliore copertura possibile.)
Sui contatti di Kennedy con la mafia è stato scritto molto, 2 concetti vale comunque la pena di rispolverarli. Joseph Linsey che era un boss della criminalità organizzata nel New England e un complice assieme a Meyer Lansky era socio in affari criminali di Joseph Kennedy. Joseph Linsey, infatti, venne indicato come il contribuente più importante nella corsa al Senato di Ted Kennedy. André Meyer, capo della famiglia Meyer, fu il responsabile delle tenute Kennedy. Un altro partner commerciale dei Kennedy furono i Bronfman, che sono potenti figure degli Illuminati canadesi. Kennedy era in affari con il Newark Reinfield Syndacate di cui Bronfman ne era il proprietario al 50%. Dopo l’investitura di Joseph Kennedy ad ambasciatore americano in Gran Bretagna, possiamo intravedere quanto siano potenti gli Illuminati.Quando Kennedy arrivò in Gran Bretagna come ambasciatore americano, contattò gli Astor e i Sassoon. Sir John Wheeler-Bennett, fondatore e responsabile della divisione ricerca RIIA si dice abbia scritto la tesi di laurea di Kennedy, che fu poi trasformata in un libro intitolato Why England Slept.
Forse uno degli elementi che meglio evidenziano il potere nascosto dietro i Kennedy fu il matrimonio di sua figlia con William Cavendish e il commento che ne fece Joseph Kennedy. Kathleen sposò il duca del Devonshire. Il Duca del Devonshire era in una posizione di grande prestigio all’interno della nobiltà britannica. I duchi sono secondi solo ai monarchi. Joseph Kennedy diceva spesso. ”Se Kathleen e il marito vivranno, sarò il padre della duchessa del Devonshire (prima dama della regina) e il suocero del capo di tutti i massoni del mondo.” (Koskoff, David E. Joseph P.Kennedy: A Life and Times. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall, Inc., p. 378)
Joseph Kennedy era nel ramo britannico dei Cavalieri di Malta che si chiamava Order Of St John. È interessante notare che la sorella di Jackie Bouvier Kennedy Onassis, Lee, sposò il principe Stanislao Radziwill. La famiglia Radziwill istituì l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (l’equivalente dei Cavalieri di Malta) in Polonia nel 1610. Contribuirono anche a stabilire l’Ordine negli Stati Uniti. Un altro legame tra i Kennedy e i Cavalieri di Malta riguardano il movimento dell’Ospizio. Il Kennedy Institute for the Study of Human Reproduction and Bioethic (che si trova presso l’università gesuita di Georgetown) sta aiutando finanziariamente l’Ospizio dei Cavalieri di Malta in America. Nell’ottobre 1978, ebbe luogo la prima riunione annuale della National Hospice Organization. Il senatore Edward Kennedy fu uno dei due relatori.
La Jason Society
RispondiEliminaLa cabala di cui l’ambasciatore del Quwayt alle Nazioni Unite riferiva era la JASON Society che, secondo il libro dell’autore William Cooper, Behold a Pale Horse, nacque nel 1952 dall’alleanza tra nobiltà nera europea, Illuminati e Vaticano. La JASON Society è anche nota come L’ordine della Cerca, nome esatto dell’afghano Roshaniya “che Tutto Vede”. La struttura di potere della JASON viene reclutato da Skull & Bones, dal gruppo inglese di Oxford Scroll & Key e dalla tedesca Thule Society. JASON ha stretti legami con la Commissione Trilaterale e il CFR. [1] Il suo nome deriva dalla storia di Giasone e il vello d’oro, ovvero la ricerca della verità. Il presidente Eisenhower commissionò alla JASON l’indagine sulla questione degli UFO. Molti dei migliori scienziati del gruppo provenivano dal Progetto Manhattan che sviluppò la bomba atomica. Il gruppo era responsabile dell’avvento della guerra sottomarina e dell’iniziativa Star Wars del presidente Reagan. JASON è la forza trainante segreta della tecnologia militare degli Stati Uniti, sviluppata in luoghi come l’Area 51, nei pressi di Groom Lake, Nevada. Cooper, un ex-ufficiale della Naval Intelligence, affermava che gli scienziati della JASON erano giunti alla conclusione che l’effetto serra può effettivamente portare ad una nuova era glaciale. The Pentagon Papers rivelano che la JASON ideò la barriera elettromagnetica posta sulla DMZ (zona demilitarizzata) durante la guerra del Vietnam. [2] JASON, attraverso la nobiltà nera, opera con il gruppo Bilderberg, il cui comitato politico, nella sua prima riunione nota nel 1954, approvò il documento della JASON intitolato Armi silenziose per guerre discrete. La ricerca per conto del documento fu svolta presso la Harvard Economic Research Project della Fondazione Rockefeller. Ciò che segue sono stralci del documento, che Cooper sostiene di aver avuto in possesso:
“Questa pubblicazione segna il 25° anniversario della Terza Guerra Mondiale, chiamata ‘guerra silenziosa’, condotta utilizzando armi biologiche personali… implicando ampi obiettivi di controllo sociale e distruzione della vita umana, cioè schiavitù e genocidio… dominio intorno al soggetto delle scienze energetiche… l’ideatore può dominare se il pubblico viene tenuto all’oscuro della metodologia… si è deciso che una nazione o popolo del mondo che non usi la propria intelligenza non sia migliore degli animali… Queste persone sono bestie da soma e bistecche sul tavolo per scelta e consenso… quindi… si è deciso di intraprendere privatamente una guerra segreta… togliendo l’energia naturale e sociale dai molti indisciplinati e irresponsabili per darla ai pochi auto-disciplinati, responsabili e degni. Al fine di realizzare un’economia del tutto prevedibile, gli elementi delle basse classi della società devono essere posti sotto controllo totale, cioè devono essere addomesticati, addestrati e soggiogati… il nucleo familiare della classe inferiore deve essere disintegrato con un processo di crescente preoccupazione per i genitori… La qualità dell’istruzione per le classi inferiori deve essere del tipo più povero… con un tale handicap iniziale, anche i più brillanti individui delle classi inferiori avranno scarse speranze di liberarsi dalla sorte assegnatagli dalla vita. Tale forma di schiavitù è essenziale per mantenere un certo grado di ordine sociale, pace e tranquillità per le classi superiori al governo. Il pubblico non può comprendere questa arma, e quindi non può credere che viene attaccato e sottomesso. Il pubblico… è diventato un branco di barbari proliferanti… una piaga sulla faccia della terra… è possibile programmare i computer… realizzando il completo controllo e la sottomissione del pubblico… la forma più semplice di amplificatore economico è la pubblicità.
. Se a una persona gli parla un inserzionista TV come se fosse un 12enne, poi… romperà il suo salvadanaio per comprare quel prodotto… ottenendo ciò disattivandone la mente… coinvolgendone le emozioni… più confusione, più profitto. Crea problemi e quindi offre soluzioni… intrattenendo il pubblico a livello elementare… tenendo il pubblico occupato… tornando alla fattoria degli altri animali… la tecnologia delle armi silenziose è una conseguenza di una semplice idea succintamente espressa e applicata efficacemente… Mayer Amschel Rothschild… scoprì il componente passivo mancante della teoria economica conosciuto come induttanza economica… Tale principio è ‘quando assumete l’aspetto del potere, la gente presto vi cederà’… Rothschild scoperì che i conti correnti di deposito o prestito avevano la necessaria apparenza del potere da poter essere usata per indurre le persone a cedere la loro ricchezza reale in cambio di cambiali (carta moneta). Rothschild prestò le sue cambiali a individui e governi. Poi avrebbe fatto scarseggiare i soldi, stringendo il controllo del sistema e raccogliendo garanzie attraverso l’obbligo dei contratti (di debito)… Le pressioni potevano essere fatte per fomentare la guerra. Poi avrebbe controllato la disponibilità di moneta determinando chi avrebbe vinto la guerra. Quel governo che gli diede il controllo del sistema economico ne otteneva il supporto… i politici sono dei sicari pubblicamente arruolati che giustificano l’atto (della guerra)… prendendo il controllo del mondo con l’uso di armi economiche silenziose, sotto forma di ‘guerra silenziosa’ e riducendo l’induttanza economica del mondo a livelli di sicurezza con la schiavitù benevola e il genocidio… se le classi inferiori possono essere controllate abbastanza a lungo, l’élite può raggiungere una posizione dominante sull’energia… il livello ‘presidenziale’ di comandante in capo è condiviso dai banchieri internazionali“.A supervisionare l’armamento dell’Iran era l’assistente del segretario alla Difesa Richard Armitage, padrino della Far East Trading Company e rivelatore di Valerie Plame. Armitage assicurò il costante invio di armi da parte del collegamento della Casa Bianca con l’Arabia Saudita Richard Secord. Nel 1985 Ted Shackley incontrò Cyrus Hashemi ad Amburgo, dove questi lo presentò a Manucher Gorbanifar, un altro ex-agente della SAVAK che ora lavorava per il Mossad israeliano. Gorbanifar era un amico del presidente iraniano Hashemi Rafsanjani, che aveva la coltivazione di famiglia di alberi di pistacchio in Iran. Lavorò con la Rete nera della BCCI e spesso si procurò finanziamenti per i suoi affari sulle armi dal miliardario saudita Adnan Khashoggi. Gorbanifar divenne il contatto chiave iraniano della Compagnia di Secord. La BCCI pagò i piloti della Southern Air Transport, come Eugene Hasenfus, per portare le armi della Compagnia ai contras nicaraguensi ed ai mullah iraniani. Nel 1978 il 42% dei contratti della Southern Air della CIA riguardava voli verso l’Iran. Nel 1997 il Record di Mobile segnalò un incidente nella città dell’Alabama riguardante un aereo della Southern Air Transport. L’aereo atterrò presso la Mobile Aerospace Technologies. I meccanici lavorando sull’aereo, tolsero un pannello in fibra di vetro e trovarono centinaia di chili di cocaina. Il volo della Southern Air proveniva dall’America Latina ed era diretto per Miami, ma aveva compiuto una deviazione piuttosto tortuosa in Germania, lungo la strada. [4]
RispondiEliminaCome l’eltè ha messo fuorigioco il petrolio concorrente di Iraq e Iran
RispondiEliminaGli Stati Uniti inviarono missili Hawk e Phoenix per proteggere le installazioni petrolifere iraniane, in particolare la grande struttura di Kharg Island, che comprende l’enorme raffineria di Abadan alla foce della strategica via navigabile dello Shatt al-Arab sul Golfo Persico. Mansur Rafizadeh, ex-ufficiale dell’intelligence della SAVAK e collegamento della CIA, disse che gli Stati Uniti avevano sostenuto l’Ayatollah Khomeini pensando che il fondamentalismo islamico fosse la miglior difesa contro il comunismo in Medio Oriente. Questa strategia fu certamente usata in Afghanistan, dove la CIA finanziava la fazione più fanatica dei mujahidin assassini. Nonostante il rilascio degli ostaggi statunitensi, il giorno in cui Reagan giurò, gli iraniani avevano conservato un potente asso nella manica. L’Iran è il principale sostenitore di Hezbollah, il gruppo militare che combatteva l’occupazione israeliana del Libano meridionale. Gli israeliani continuamente si beffano della risoluzione ONU 3236, che prevede uno Stato palestinese, sequestrando altre terre arabe in Egitto, Siria, Giordania e Libano con le invasioni nel 1956, 1967 e 1973. Nel 1978 le truppe israeliane invasero il sud del Libano, dove rimasero fino al 2001Il Libano è stato per decenni un paradiso fiscale offshore utilizzato dalla CIA attraverso la Republic Bank di Edmund Safra e una rete di contrabbandieri di droga e oro a Beirut. Henry Kissinger era un amico di Safra. Entrambi sedevano nel consiglio dell’American Express. Quando i nazionalisti arabi filosiriani presero il controllo del Libano repressero il riciclaggio di denaro della droga. La Republic Bank si trasferì a New York, dove continuò ad essere un attore importante nel mercato dell’oro. Nel 1999 la Republic Bank fu acquistata dal pescecane HSBC. Banchieri inglesi, israeliani e statunitensi furono costretti a spostare le loro attività a Dubai e Bahrayn, mentre i loro sicari di MI6, Mossad e CIA molestavano il nuovo governo libanese. Nel 1982 l’USS New Jersey bombardò Beirut supportando la milizia libanese pro-israeliana di Amin Gemayel. Nello stesso anno il ministro della Difesa israeliano Ariel Sharon, ora primo ministro del Paese, supervisionò il massacro di centinaia di libanesi a Sabra e Shatila. Nel gennaio 2002 Gemayel, che prese parte al massacro sotto il comando di Sharon, fu ucciso mentre stava per testimoniare sul calvario dinanzi a un giudice belga. [5] Il tribunale comunque incriminò Sharon per crimini di guerra. Hezbollah si vendicò dei massacri rapendo il capo della CIA in Medio Oriente William Buckley. Buckley fu il contatto della CIA con i fascisti argentini negli anni ’70, che gettarono 30000 sospetti di sinistra nell’Oceano Atlantico. [6] Buckley fu torturato e ucciso, ma non prima che Hezbollah registrasse delle videocassette di Buckley che svelava le operazioni nere della CIA nella regione. Hezbollah teneva ancora altri cinque agenti della CIA in ostaggio. Nel 1983 Hezbollah bombardò la caserma dei marines statunitensi a Beirut, uccidendo 283 soldati statunitensi e precipitando il ritiro degli Stati Uniti dal Libano. La CIA ricambiò con un’autobomba nel marzo 1985 in un sobborgo affollato sciita di Beirut, uccidendo 80 civili e ferendone 200. Poche persone sapranno mai cosa Buckley confessò nell’interrogatorio di Hezbollah, ma a quanto pare la CIA pensava che fosse abbastanza imbarazzante d’accordarsi con i sostenitori iraniani di Hezbollah. L’ex-agente della SAVAK e collegamento della CIA Mansur Rafizadeh disse che la CIA perseguiva una strategia a doppio binario in Iran. Da un lato armava l’Ayatollah e l’aiutavano a schiacciare la sinistra iraniana.
Dall’altra parte lavoravano alla destabilizzazione del regime di Khomeini in vari modi. La CIA finanziava gruppi di esiliati iraniani come il Fronte per la Liberazione dell’Iran di Parigi e Radio Nejat con sede a Cairo. Il Khuzistan detiene anche il 90% delle riserve petrolifere iraniane e la maggior parte delle importanti riserve di gas naturale dell’Iran, superate solo in Russia e Turkmenistan. Il Khuzistan è la roccaforte del partito Tudeh e dei mujahidin popolari, spine nel fianco di Ayatollah, Shah, Big Oil e simili. La popolazione della provincia è in gran parte araba e curda, mentre altrove predominano i persiani. La CIA sperava di sfruttare queste differenze etniche, come fa spesso. Brzezinski disse a Saddam che la sua Guardia Rivoluzionaria sarebbe stata vista in Khuzistan come “grande liberatrice degli arabi”. Ad Hussein venne inoltre assicurato il controllo dello Shatt al-Arab, che l’ex-presidente iracheno al-Baqr aveva ceduto all’Iran nel quadro dell’accordo di Algeri del 1973, in cambio della cessazione da parte di Shah e CIA dell’appoggio ai ribelli dell’Unione Patriottica del Kurdistan iracheno. Nel 1980 le truppe di Hussein invasero l’Iran. L’Iraq acquisì il controllo dello Shatt al-Arab solo brevemente. Le forze irachene presero anche di mira l’infrastruttura petrolifera iraniana. Caccia MIG-27 mitragliarono le raffinerie di Abadan e Ahwaz di Kharg Island, mentre le truppe della Guardia Rivoluzionaria devastarono gli impianti del più grande porto iraniano di Khorramshahr, sul Golfo Persico. [7] Interrompendo le esportazioni di petrolio iraniano, la CIA sperava di vietare ai mullah la valuta estera, una situazione che portò alla svalutazione del rial iraniano e alla successiva iperinflazione. La CIA quindi sfruttò il decadimento economico per contrapporre il paese al governo Khomeini. L’Iran, che era diventato un moderno Stato-nazione, vide decenni di progressi distrutti nella guerra con l’Iraq. La nazione era letteralmente de-modernizzata. Gli obiettivi della CIA verso l’Iraq non erano diversi. Durante la guerra, i membri del GCC Quwayt, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti fornirono a Saddam prestiti senza interessi. Sauditi e kuwaitiani diedero all’Iraq oltre 120 miliardi di dollari. [Nell’aprile 1979, mentre i suoi scagnozzi del Partito Baath brutalizzavano i musulmani sciiti, la sinistra e i rinnegati della fazioni curde, Saddam firmò un patto di sicurezza con l’Arabia Saudita. Nel 1980 Saddam, sunnita, vietò i due principali partiti politici sciiti dell’Iraq, al-Dawah al-Islamiya e al-Mujahidin. Gli sciiti di origine iraniana furono deportati, insieme a 3000 di sinistra. Ventidue dirigenti del Baath accusati di collaborare con la Siria furono giustiziati. [9] Le purghe di Hussein sembravano così simili a quelle condotte dall’Ayatollah che bisogna chiedersi se Saddam non avesse ricevuto anche lui una lista dalla Compagnia. Entusiaste della follia omicida fascista di Saddam, le multinazionali occidentali accorsero in Iraq dove una massiccia privatizzazione agricola era in corso. La terra cooperativa per decenni coltivata per gli alimenti base dai contadini iracheni, ora veniva venduta al miglior offerente. Una manciata di ricchi iracheni ebbe la maggior parte dei terreni e i loro Diras (possedimenti) cominciarono a coltivare per l’esportazione. L’Iraq fu costretto ad importare alimenti di base come grano e riso per sfamare la popolazione improvvisamente rimasta senza terra. I giganti del grano occidentali Cargill e Continental Grain (ora fusesi), Andre Louis Dreyfus e Bunge & Born riempirono il vuoto . Nel 1984 Reagan rimosse l’Iraq dalla
RispondiEliminalista del dipartimento di Stato delle nazioni che sostenevano il terrorismo. Quell’anno segnò l’inizio della Guerra delle città, quando numerose grandi città di entrambi i Paesi furono ridotte in macerie, comprese Teheran e Baghdad. Entrambi i Paesi presero di mira l’infrastruttura economica dell’altro. Una nota del direttore della CIA Casey, del 1985, dichiarava, “La nostra inclinazione per l’Iraq fu tempestiva quando l’Iraq era alle corde e la rivoluzione islamica dilagava“. Nel 1987, 85000 truppe iraniane invasero Fao, principale terminal petrolifero iracheno e i vasti giacimenti di petrolio di Rumayla, vicino al confine con il Quwayt. Con il pretesto di un’operazione d’immatricolazione dell’US Navy, quarantadue navi dell’US Navy arrivarono nel Golfo Persico. Le cannoniere statunitensi bombardarono le installazioni petrolifere iraniane alla foce dello Shatt al-Arab e abbatterono un jumbo jet passeggeri iraniano, uccidendo tutti quelli a bordo. Quando l’Iraq usò il gas mostarda contro il proprio popolo curdo, nel 1987, gli Stati Uniti guardarono dall’altra parte e cominciarono ad armare Saddam Hussein.
RispondiEliminaMutua Distruzione Assicurata
Gli Stati Uniti continuarono a gestire entrambe le parti nella guerra Iran/Iraq, sostennero un Paese fino a quando non acquisiva un vantaggio militare, prima di passare a sostenere l’altro. Gli Stati Uniti impedirono una qualsiasi iniziativa per negoziare il trattato di pace. Entrambi i Paesi videro distrutte le infrastrutture, le economie paralizzate e il popolo decimato. In Iraq furono uccise 750000 persone. Nel primo trimestre del 1990, l’Iraq era il terzo partner commerciale degli Stati Uniti. [14] L’Iraq doveva 241 miliardi di dollari ai creditori globali: 120 miliardi di dollari a Quwayt e Arabia Saudita, 9 miliardi di dollari alla Russia e 3 miliardi di dollari al Giappone. Nel 1989 il Giappone fu escluso dall’Iraq. L’NSA di Carter Gary Sick disse più tardi che, “gli Stati Uniti impedirono alle Nazioni Unite una soluzione negoziata della guerra petrolifera“. [15] L’operazione d’immatricolazione dell’US Navy permise la presenza permanente degli Stati Uniti nel Golfo Persico. Il segretario alla Difesa di Reagan Caspar Weinberger, poi nominato cavaliere dalla regina Elisabetta II per i suoi atti di genocidio, definì l’immatricolazione uno “scambio di diritti” con i Paesi del CCG. I monarchi erano lenti a collaborare con piani della sicurezza degli Stati Uniti nella regione. Richard Secord era in mezzo, intermediando la vendita di cinque AWACS ai sauditi, la notte in cui Reagan prestava giuramento. Nascosta nel pacchetto di 8,5 miliardi di dollari vi era una disposizione che potenziava il sistema C3 nelle basi del regno, alcune delle quali ospitano centri di comando nucleare sotterranei che solo lo Stato Maggiore degli Stati Uniti controlla. Nel 1993 i sauditi spesero 156 miliardi di dollari per il rafforzamento militare congiunto Arabia Saudita/Stati Uniti. Gli Stati Uniti ora effettivamente occupano l’Arabia Saudita, a guardia dei 261 miliardi di barili di petrolio dei Quattro Cavalieri. Molti membri del Congresso non sapevano nemmeno ciò che stava succedendo. Iran e Iraq sono le uniche due nazioni dell’OPEC con riserve petrolifere grandi abbastanza da sfidare il controllo saudita/GCC sui prezzi del petrolio.
L’Iraq è secondo solo ai sauditi con 112 miliardi di barili di riserve di petrolio e gran parte del Paese rimane inesplorato. L’Iran ha quasi 100 miliardi di barili di greggio. Per la CIA, una vittoria decisiva dell’Iran o dell’Iraq avrebbe lasciato il vincitore in grado di affrontare militarmente i sauditi. La sconfitta incredibile di entrambi poteva allevare forze rivoluzionarie interne che avrebbero sfidato gli ayatollah o Saddam, molto utili alla CIA nel cancellare i nazionalisti e nel fornire un pretesto per la presenza militare statunitense nel Golfo Persico. Ma una lunga guerra di logoramento lasciava entrambe le nazioni paralizzate e concentrate sulla ricostruzione. Gli israeliani collaborarono con gli Stati Uniti nel distruggere entrambe le nazioni. Mentre rifornivano i curdi di Mustafa Barzani attaccando l’Iraq, gli israeliani fornivano i dati per gli attacchi missilistici di Saddam Hussein contro le città iraniane, grazie ai satelliti spia statunitensi. Nel 1988 il Mossad lanciò l’Operazione Brush Fire, una guerra psicologica volta ad attrarre l’esercito statunitense nel conflitto in Medio Oriente. Suo obiettivo finale era che gli Stati Uniti distruggessero la potenza militare dell’Iraq lasciando al potere il “perfetto cattivo” Saddam. La campagna fu lanciata quando un commando israeliano bombardò l’impianto bellico iracheno di al-Isqandariah, nel tentativo di rendere le “armi irachene di distruzione di massa” una frase globalmente familiare. Il Mossad istruì il giornalista freelance del London Observer Farzad Bazroft per diffondere la storia. Bazroft indagava sulla morte del lealista allo Shah e trafficante d’armi del Mossad Cyrus Hashemi, avvicinandosi troppo alla verità, e cioè che il Mossad l’aveva eliminato.
RispondiEliminaDean Henderson
https://aurorasito.wordpress.com/tag/jason-society/
UNA POESIA DI JACKIE
Jackie, in luna di miele, scrisse qualcosa di molto significativo riguardo a Jack. Quando JFK e Jackie andarono in viaggio di nozze, dopo il matrimonio, nel settembre del 1953, il Presidente del Messico Don Miguel Alemán, lasciò usare la sua villa agli sposini. Durante il soggiorno, Jackie scrisse una poesia su John:
“Avrebbe trovato l’amore
Non avrebbe mai trovato la pace
Colui che deve cercare
Il Vello d’Oro “.
(Una donna di nome Jackie, p. 134.)
Esiste un gruppo chiamato MJ-12, alias The Wise Men, o Study Group
( note William ‘’ Bill ‘’ Cooper forse fu ucciso perchè smascherava la propaganda ufologica : roswell, ufo crash , grigi , Eisenhower ecc a cui anch’egli credette iniziAlmente , fu lui a parlare di Jason Society , e perche si avvicinava a capire chi comnandava . Il regista David Lynch promotore della meditazione trascendentale diffusa dai beatles ha recentemente detto di avere in mente un film sulla Monroe : ‘’Marilyn è l’attrice che ho sempre sognato come mia interprete ideale ,volevo trarre un film dal libro che parla della responsabilità dei Kennedy nella sua morte ma i produttori sono sordi’’ )
Mark