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martedì 9 settembre 2014

L'antropologo Semir Osmanagich:“La storia umana è completamente da riscrivere”








L’antropologo americano, Dott. Semir Osmanagich, fondatore del Parco Archeologico Bosniaco, il sito archeologico più attivo del mondo, dichiara che le prove scientifiche, ‘inconfutabili’, venute alla luce, sull’esistenza di antiche civiltà con tecnologia avanzata, non ci lasciano altra scelta se non quella di riscrivere la nostra storia. Un attento esame, sull’età di alcune strutture sulla Terra, rivela definitivamente che sono state costruite da civiltà avanzate di oltre di oltre 29.000 anni fa.


I danni dell'americanismo








Nei primi decenni del Novecento l’ingegnere americano Taylor promuove la razionalizzazione scientifica dell’organizzazione del lavoro che, negli anni Trenta, il produttore di automobili Henry Ford, con la sua politica economica e industriale, perfeziona e radicalizza, favorendo lo sviluppo industriale e capitalistico statunitense. 

Dalla fabbrica lo sviluppo taylorista investe l’intera società americana e diventa un modo di fare e pensare la vita: l’americanismo. Già Gramsci (1891 – 1937), nel Quaderno 22 dal carcere, definiva l’americanismo novecentesco una rivoluzione passiva, la cui l’egemonia non si limitava al controllo produttivo in fabbrica ma tendeva a occupare la società civile a tutti i livelli, morale, culturale e politico.

lunedì 8 settembre 2014

Gli USA-SION hanno creato l’ISIS per promuovere i loro piani nel medioriente










Gli USA necessitano della minaccia del gruppo terrorista ISIS (Daesh in arabo) per promuovere i loro piani di intervento nel Medio Oriente, lo ha dichiarato un esponente di un conosciuto movimento per la pace statunitense.
“Abbiamo ragione di ritenere che la finalità di affrontare le minaccia dell’ISIL non è realmente uno degli obiettivi reali della strategia degli USA”, ha sottolineato Rick Rozoff, il fondatore dell’organizzazione Stop NATO nel corso di una intervista concessa il Sabato alla catena televisiva “Press TV”.

Le Tappe Storiche della Distruzione dell'Italia





Le tappe fondamentali dell'accerchiamento dell'Italia,dal 1945 in poi,da quando siamo stati invasi,umiliati e sottomessi con la forza,ma facendo credere al popolo di essere stati  liberati.
Da allora la nostra nazione divenne una colonia dell'impero usuraio mondialista,e punto strategico per le operazioni militari  degli USA-Sion nel mediterraneo.
I vari burattini della politica che si sono avvicendati dal 46 in poi,vengono messi al potere  dall'elite,e solo a loro devono rispondere,ingannando il popolo,e dando l'illusione che ci sia una certa democrazia,che di per se è la rovina stessa della nazione;
questi vengono fatti salire al potere,tramite finanziamenti e una massiccia propaganda mediatica,media che sono di fatto,nella sua maggioranza mondiale in mano alla stessa elite,la politica non esiste,sono solo dei luridi vassalli,ultimi dei servi,scelti per servire i signori della finanza internazionale. 

Pasolini profetizzò gli orrori di oggi,poi venne ucciso









Io so.Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969....


di Pier Paolo Pasolini






Nell’aprile di quest’anno il Vaticano, che aveva a suo tempo perseguitato Pasolini e ne aveva appoggiato una condanna per blasfemia, ha definito il suo capolavoro, “Il Vangelo secondo San Matteo”, «il miglior film mai realizzato su Gesù Cristo». Questa espressione della fede radicale di Pasolini dipinge Gesù come un rivoluzionario “Messia rosso”, secondo la dottrina francescana della santa povertà, che ha una parziale influenza sull’attuale pontefice Francesco. Ma l’attenzione ossessiva per la sua morte è meno spiegabile: nel 2010 l’ex sindaco di Roma e leader del Partito Democratico di centro-sinistra Walter Veltroni chiese che il caso venisse riaperto sulla base di un insieme di strane circostanze c

venerdì 5 settembre 2014

L'elite vuole distruggere la figura femminile,per disruggere la nostra civiltà











PREFAZIONE:

Come abbiamo già spiegato in precedenza,l'attacco che l'elite globalista sta portando avanti contro la nostra società e l'umanità stessa,riguarda non solo le future generazioni,ma la stessa sopravivenza dell'umanità come specie.
Per distruggere completamente una civiltà non basta solo attacarla,come sta avvenendo da secoli in modo subdolo e sotteraneo,ma se si vuole compiere una vera opera di sterminio è necessario colpire la figura portante che garantisce la continuità di una razza o di una specie,e questa è la donna.
Nelle antiche civiltà,al contrario di quanto si cerca di inculcare, la donna aveva un  grande ruolo,sopratutto se pensiamo che molte società erano matriarcali,e tutti sapevano che il femminino sacro,è l'asse portante di ogni cultura,ma sopratutto era colei che garantiva la continuità di una specie.
L'opera di degenerazione delle nostre donne,tramite diffusioni di messaggi distorti e fuorvianti dei media di regime,e della cultura pornografico-mercantile che si è generata,è volta a distruggere la donna nel suo principio divino,distruggere le nostre donne equivale a un attacco diretto alla nostra razza,alla nostra specie.
Quando vedrete questa massiva propaganda del nemico,contro le nostre donne,che ha totalizzato ogni strato della nostra debole società,state vedendo in atto la distruzione della nostra specie.

white wolf








La mia generazione come quella di qualsiasi persona nata dopo gli anni 80 non è stata cresciuta dai genitori, ma dai media. I nostri genitori, hanno subito un lavaggio del cervello dal  movimento liberal-femminista-ateo-estetico, sacrificandoci sull’altare della correttezza politica. Venne detto loro di non essere ‘oppressivi’ o ‘invadenti’ come successe ai loro genitori, concedendoci le nostre libertà e lasciandoci autonomia nella scelta del nostro personale cammino.

giovedì 4 settembre 2014

GEOPOLITICA:crisi economica,guerre,epidemie-intervista ad Enrico Galoppini










Abbiamo voluto porre alcune domande al prof. Enrico Galoppini, storico e ricercatore, esperto delle tematiche del mondo islamico e redattore della rivista Eurasia.