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venerdì 4 dicembre 2015

Noi, Iperborei dei nostri tempi!



Noi, Iperborei! Nelle nostre vene scorre, indomito, il Sangue degli dèi! Ciò che il nostro cuore non smette di rimembrare sono gli echi di audacia nelle gesta dei nostri antenati! […] Popolo, per propria inclinazione sempre libero e condottiero! Popolo di grandi viaggi e navigazioni, da sempre messaggeri di quella profonda libertà che tanto fa paura ai furbetti che detengono oggi il potere, in questo mondo dell’alta finanza.

Non temiamo l’astuzia dei deboli, Noi, guidati dalla forza degli dèi! La nostra discendenza forte e fiera! Nessuna viscida massoneria potrà mai ciò che noi, esseri puri nell’animo, possiamo! La nostra profondissima libertà è il solo messaggio che abbiamo, invano, cercato di trasmettere, millenni or sono, al mondo! Nonostante il fallimento, è giunta l’ora di riprendere il nostro cammino![…]

giovedì 3 dicembre 2015

Riacquisire consapevolezza (…come nel 1914)



di: Sandro Giovannini

In un mio precedente breve articolo (*), mi avvicinavo, solo di sfuggita, al problema che tratterò, sempre sinteticamente, invece, in questo. Ma nel presente, “l’altrimenti inaffrontabile”, declinato sia in chiave nazionale che internazionale, il già detto si unirà, ancora più pericolosamente, al “Riacquisire consapevolezza (…come nel 1914)”, per necessità logica.

L’altrimenti inaffrontabile” va, almeno stoicamente, compreso fino in fondo. E’ penoso ripercorrere tutte le ragioni spirituali, storiche, politiche e sociali, per le quali siamo quasi inevitabilmente condannati “entro questo occidente”. Le abbiamo, già stringatissimamente, elencate. A tal punto ci troviamo, in Europa, con una situazione bloccata, ove l’unico reagente praticabile, piaccia o non piaccia, con molti motivi di verità per ogni possibile riserva mentale, è quello dei populismi montanti…  Ovviamente usiamo il termine populismi, anch’esso per approssimazione, essendo all’interno dei movimenti più o meno antagonisti di tal fatta, molte serissime motivazioni degne della più alta considerazione e comunque di un profondo rispetto. 

mercoledì 22 luglio 2015

Il potere ha un’utopia, noi no



di: Alceste

L’utopia ha una forza magica: induce a considerare il futuro con persistente benignità, permette di superare ogni avversità, qualsiasi passo falso; chi ha lo sguardo affissato verso l’utopia non deflette mai dal proprio cammino, incassa i colpi avversi con filosofia stoica, e il suo nord non cambia mai, ogni giorno la bussola dell’ideologia gli consegna inalterata la meta: egli può fare passi indietro, o di lato, può essere costretto ad aggirare passi e ostacoli, ma ritrova sempre la strada principale, magari per sentieri inaspettati, vie secondarie, viottoli sconosciuti ai più.

giovedì 5 marzo 2015

Le lobby Gay usate dall'elite per degenerare i popoli








nota personale:

La natura è l'espressione del divino,qualsiasi cosa si discosti dal naturale e dal suo rispetto è da considerarsi degenerazione,la degenerazione porta solo ad una via l'autodistruzione e la distruzione di quello che ci circonda.
Ascoltare la natura e rispettarla non è un fatto di scelta ma un fatto di cogliere l'essenza stessa della vita,non ascoltare e non voler vedere questo porta alla morte e alla distruzione,ed è quello a cui stiamo assistendo nel mondo modernista che ci è stato imposto.

L'omosessualita è sicuramente un fatto privato,e ognuno ha il diritto di vivere come meglio crede a meno che non rechi danno ad altri;nelle nostre società pervertite dal modernismo sterile e dalla propaganda pornografica-mercantile,si sta assistendo da anni a un penoso spettacolo,che vuole con la ipocrita scusa di proteggere i diritti di minoranze come i gay,impostare modelli sociali e antropologici errati,pervertiti e degenerati.

Con la scusa di alcuni abusi subiti durante la storia e anche odierni dagli omosessuali,si cerca di impostare un concetto culturale vittimistico che deve prevalere su ogni ragionamento razionale ed obbiettivo (questo ci ricorda qualcosa? certamente perchè sono sempre la stessa cricca che gestisce tali operazioni), questo serve a spingere verso un dualismo che deve dividere e spezzare le masse,quindi il discorso non viene più visto dal punto razionale ma dal punto di vista ideologico,che porta inevitabilmente allo scontro,uno scontro che non ha mai una via di uscita se non la prevaricazione di chi ha più mezzi,come i media che seguono tale agenda dettata dai loro padroni.

martedì 13 gennaio 2015

Sulla 'Glorificazione del Lavoro' - René Guénon









È di moda, nella nostra epoca, esaltare il lavoro, quale che sia e in ogni modo lo si compia, come se avesse un valore eminente di per sé, indipendentemente da qualsiasi considerazione d’altro ordine; è soggetto d’innumerevoli declamazioni tanto vuote quanto pompose, non solo nel mondo profano, ma anche, cosa ben più grave, nell'ambito delle organizzazioni iniziatiche rimaste in Occidente.

mercoledì 3 dicembre 2014

Il Grattacielo, il simbolo della follia moderna












Il grattacielo è la perfetta metafora ed espressione architettonica degli errori del capitalismo e, più in generale, della Modernità.

Credere che la moltiplicazione endemica di questa tipologia di edifici prima inedita, cominciata alla fine dell’ ’800, sia dovuta solo ad esigenze commerciali e alla disponibilità di nuove tecnologie costruttive, è oltremodo riduttivo. Vediamo perché.

Nella storia umana, il grattacielo non è il primo esempio di costruzione a raggiungere altezze elevate. Il campanile del duomo di Cremona supera i 112 metri. Diverse cattedrali gotiche del nord Europa toccano i 150. Tuttavia, sia le cattedrali in se stesse che il connubio chiesa-campanile presentavano nell’insieme proporzioni armoniche, dettate da considerazioni artistiche, non commerciali.