Pagine

Visualizzazione post con etichetta maind control. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta maind control. Mostra tutti i post

venerdì 11 dicembre 2015

La funzione degenerativa della TV




La televisione, perfettamente diseducativa e altamente ipnotica, continua a rappresentare ciò che dalla nostra cultura è tradizionalmente riconosciuto come mostro: infedeltà coniugale, gravidanze tra sedicenni, famiglie disgregate e deformi, sessualità esasperata, criminalità di ogni genere. Il problema è che rappresentando il mostro la televisione, usando le parole di Diego Fusaro, normalizza e rende ovvio, banale e scontato tutto ciò che accade: rende plausibile l’inimmaginabile.

lunedì 13 luglio 2015

NATO: guerra ai media russi



prefazione:

Come spesso abbiamo sottolineato nel nostro sito,i media sono un obbiettivo primario da distruggere senza pietà; questi luridi scribbacchini non sono solo dei vili traditori del loro stesso popolo,ma sono da considerarsi come il nemico invasore schierato nelle nostre line.
Essendo dei nemici schierati contro di noi,devono essere trattati come dei nemici invasori,e quindi questi signori devono cominciare a capire che la loro disfatta sta arrivando,e quando si scatenera il grande caos risonderanno con la propria vita dei loro misfatti,non ci sarà nessuna pietà e nella tarda ora l'inferno cadrà su di loro per primi.

white wolf






L'informazione che viene dalla Russia disturba la verità ufficiale eurocratica. Russia Today e l'agenzia Sputnik hanno troppo seguito in Occidente. Il 19-20 marzo, nella riunione dell'Eurogruppo, — riferisce la Reuters — "i leader europei hanno incaricato l'alta rappresentante Mogherini di preparare, per il prossimo vertice di giugno, un piano d'azione per difendere la libertà dei media e i valori europei in Russia".
 

venerdì 25 luglio 2014

SHARON TATE, CHARLES MANSON,TECNICHE DI CONTROLLO MENTALE SECONDA PARTE


 
 
 
CHARLES MANSON E L’ABISSO DELLA DEATH VALLEY

 seconda parte



Come in un paesaggio dello scrittore inglese James G. Ballard – le città d’artisti nel deserto come in Vermillion Sands, i paesaggi disegnati di scenografie cinematografiche che si confondono con i veri paesaggi della ‘realtà’, dove i protagonisti confondono i dati psichici con l’oggettività – la famiglia Manson trova nel ’68 il suo rifugio e quartier generale in un abbandonato e quasi dismesso set cinematografico. Servito negli anni ’50 per tanti film di genere, passato poi ai western di serie b e alla pubblicità Marlboro, il ranch di Spahn non se la passava bene, e Manson riesce a convincere l’ottantenne proprietario a far alloggiare la famiglia nei magazzini e edifici western in disuso, in cambio promette che lavoreranno per il ranch, che in quei giorni trovava le sue maggiori entrate solo nell’affitto dei cavalli.
I figli dei fiori della Family vivono e si muovono in bilico tra realtà e immaginazione in un villaggio western, a volte giocando a fare gli indiani e i cowboy, tra scenari di cartapesta, in un mondo onirico dove, come sentenziava Manson, dobbiamo giocare ad essere altro da noi stessi, da quello che la società e il nostro Karma ci hanno abituati a essere, e così trovare la nostra vera personalità, la nostra ‘anima’.