prefazione:
Come spesso abbiamo sottolineato nel nostro sito,i media sono un obbiettivo primario da distruggere senza pietà; questi luridi scribbacchini non sono solo dei vili traditori del loro stesso popolo,ma sono da considerarsi come il nemico invasore schierato nelle nostre line.
Essendo dei nemici schierati contro di noi,devono essere trattati come dei nemici invasori,e quindi questi signori devono cominciare a capire che la loro disfatta sta arrivando,e quando si scatenera il grande caos risonderanno con la propria vita dei loro misfatti,non ci sarà nessuna pietà e nella tarda ora l'inferno cadrà su di loro per primi.
white wolf
L'informazione che viene dalla Russia disturba la verità ufficiale eurocratica. Russia Today e l'agenzia Sputnik hanno troppo seguito in Occidente. Il 19-20 marzo, nella riunione dell'Eurogruppo, — riferisce la Reuters — "i leader europei hanno incaricato l'alta rappresentante Mogherini di preparare, per il prossimo vertice di giugno, un piano d'azione per difendere la libertà dei media e i valori europei in Russia".
Essere "unilaterale" è quasi peggio, per il giornalismo, che essere "omofobo". I media europoidi e americani non sono mai unilaterali, espongono sempre le due posizioni con oggettiva equanimità. Sicché la UE non ha trovato nulla da eccepire sulla censura adottata dalla Lituania; né sul governo britannico che ha vietato a Russia Today di affiggere a Londra suoi manifesti pubblicitari, e minacciata di revoca della licenza in caso di recidiva, per violazione delle norme dalla televisione britannica. La censura e il disturbo delle trasmissioni estere fa' parte dei nostri valori, come le nozze gay.
"Lavoriamo a mettere in atto una strategia di
comunicazione per fare fronte alla propaganda in lingua russa", aveva
già confermato a gennaio la Mogherini (è incredibile con quale rapidità
ha assunto la lingua robotica del Grande Fratello europoide). L'Europa
probabilmente lancerà una sua catena in lingua russa che trasmetterà 24
ore su 24, onde istruire e sedurre i russi coi nostri valori, le
direttive, le normative, le sapienze della burocrazia europea. Un
giornalismo elettrizzante. "Questo progetto di lanciare una TV europea
in lingua russa è sostenuto dalla Polonia, da Svezia, Danimarca,
Germania, Olanda. Lituania, Regno Unito", ha scritto il Time: "Le
diplomazie capiscono che stanno perdendo la guerra dell'informazione
contro la Russia". Ecco la frase rivelatrice: si tratta di guerra, non
di contro-informazione.
Sono i nostri valori: la veridicità, l'onestà e
persino la proprietà intellettuale non ne fanno più parte. Il lavoro
dell'inviato in diretta dal fronte si può e deve rubare e falsificare: è
"la propaganda" che l'eminente, emblematica figura dell'Alta
Rappresentante Mogherini si prodigherà a contrastare.
E i giornalisti pagati dalla CIA?
Istruttivo vedere che tutto ciò viene bollato
dalla Mogherini come "propaganda". Chissà come chiama allora il nostro
sistema di "informazione" dove un famoso giornalista tedesco, Udo
Ulfkotte, corrispondente a Washington della Frankfurter Allgemeine, ha
rivelato: "Per 17 anni sono stato pagato dalla CIA (…) Io e altri
centinaia abbiamo lavorato per favorire la Casa Bianca… sono stato
istruito a mentire, tradire e non dire la verità al pubblico".
Aggiungendo che "le loro organizzazioni, dall'Aspen Institute, alla
Commissione Trilaterale, all'Istituto per le politiche europee, alla
German Marshall Found, all'American Council in Germania, all'American
Academy, all'Atlantic Bridge, servono a influenzare mediante una
propaganda mirata l'opinione pubblica". Dove Sharyl Atkisson, celebre
inviata speciale di guerra della CBS, è sbottata: "Ci chiedono di creare
una realtà che coincida con quello che fa comodo credere a loro", e
dopo questa uscita viene messa sotto controllo dall'FBI, che fruga nel
suo computer e la intercetta.
Il fatto che il contrasto sia affidato alla Mogherini e alle sue idee, in qualche modo un poco conforta: la TV europide anti-russa sarà in quella lingua di legno servile, robotica e orwelliana che provoca revulsioni perfino in noi che la subiamo ogni giorno, figurarsi nei russi. Il timore è che alla fine, l invece, si ricorra alla censura pura e semplice, al divieto di trasmissione, al controllo sul web e su YouTube. Già ce ne sono i segni. "Allontanarsi da questo sito!", mi intima un messaggio quando tento di aprire Russia Insider. Non accade sempre, a volte sì a volte no. Ti fanno vedere che, se vogliono, possono.
Ci stanno difendendo, le Mogherini e gli altri eurocrati, come ci difendono dal fumo e dal negazionismo: ascoltare l'altra campana fa' male alla nostra salute.
Radio Liberty dà l'esempio dei nostri valori
Ha fatto malissimo alla salute di Andrei Babitski, giornalista russo ma assolutamente anti-Putin, liberal, occidentalista — al punto da essere dipendente da Radio Free Europe. Questa, ex Radio Liberty, era stata creata per trasmettere la informazione americana al di là della Cortina di Ferro, negli anni dell'URSS; era comunemente inteso che fosse gestita dalla CIA. Babitski era diventato noto come critico fierissimo di Mosca, per i suoi reportage dalla Cecenia; arrestato nel 2000 dalle truppe russe, era stato rilasciato su richiesta di Madaleine Albright, allora al Dipartimento di Stato. Un apostolo e un martire della libertà d'espressione, il più caro dei nostri valori.
Fino al 2 settembre 2014, quando, inviato nella
zona di guerra del Donbass (dalla parte di Kiev, ovviamente) assiste
all'esumazione di quattro cadaveri e filma l'evento nella cittadina di
Novosvetlovka: "Due civili e due insorti", ha raccontato; "secondo gli
abitanti, i civili e non i miliziani, erano stati uccisi dal battaglione
Aidar (i neo-nazi).
Non ho messo alcun commento, ho solo inviato il
video alla divisione moldava di Radio Free Europe. Il video è stato
pubblicato online…i nazionalisti della sede ucraina di Radio Free Europe
hanno fatto il diavolo a quattro, son diventati isterici, hanno fatto
una scandalo enorme: e tutto per la pubblicazione di un video che
mostrava ciò che avevo visto coi miei occhi, senza commentare…Il video è stato ritirato. Il 26 settembre, torno a Praga, e mi convoca la direzione: mi comunicano che non avevo più il mio posto".
fonte: it.sputniknews.com
E' vecchia la storia !
RispondiEliminanegli anni 70 verso le 23 iniziavano le trasmissioni in italiano di radio mosca sulle onde lunghe se non ricordo male, allora le radio le avevano. Sentire la differenza di vedute rispetto a molte questioni era spesso sconvolgente, si era ancora prima dell'abbattimento del muro, prima della perestroika di gorbaciov e lo stalinismo si sentiva ancora, ma la differenza era evidente nonostante le bugie di regime si capiva che qualcosa non andava anche da noi.
in quegli anni prima delle varie leggi di liberalizzazione tv si vedeva tele capodistria e anche li qualcosa traspariva di diverso. ma quello che mi diede più fastidio fù quando oscurarono volutamente orf zdf e la tv svizzera, stavo studiando la lingua dei miei avi, quella di goethe e di schiller e che noi si reimparasse quella lingua creava paura, di fatto a scuola era insegnata pessimamente e quasi sempre da improbabili professori meridionali con accenti indegni di una lingua stupenda, il risultato era ovviamente stomachevole tanto da indurmi a marinare sistematicamente quelle ore e studiare da solo e prepararmi agli esami facendo una discreta figura. Con questo voglio dire che i media sono sempre stati strategici per il comando, negli anni 60 unirono la penisola mettendo alla berlina i dialetti le minoranza linguistiche e religiose culturalmente, anche se dall'altra parte lentamente si facevano leggi a difesa, ma si sa in italia le leggi che funzionano sono sempre e solo quelle che "pagano" il potere e solo in tempo di elezioni e per poco le altre. A differenza di allora l'onda di risveglio è inarrestabile perchè ormai è talmente enorme che non ce la faranno come negli anni 60 con il terrorismo e con la droga, per questo hanno finanziato da una parte l'isis e dall'altra i neo nazi che intervengono in ucraina ma anche se faranno danni ovunque in europa saranno smascherati e il mondo diventerà un posto fantastico.
forza greci siete la prima tessera del domino che farà cadere tutto questo incubo di europa unita
jj
Eh i greci hanno quella serpe venduta di Tspirlas.... Ma forse cio' potrebbe essere la scintilla che fara' esplodere la rabbia totale dei greci, perlomeno di quella frangia che ha votato no.
RispondiEliminaVero! Se siamo fortunati, sale albadorata, che a quanto vedo in molti siti di controinformazione(tipo questo) sono rappresentati come fermi difensori dei greci, mentre nelle TV normali sono considerati il male assoluto!
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