di: Mauro Likar
Sull’industria cinematografica americana, ben lo sappiamo, domina la “Jewish Cabal”, o Cricca Ebraica, il cui lacrimoso impegno antirazzista ed antischiavista sono due paradigmi ferrei e categorici. L’intera produzione hollywoodiana, filmica e televisiva, si muove in questa precisa direzione. Ma del tanto biasimato traffico degli schiavi, proprio gli Ebrei sono stati per secoli gli ideatori, i promotori, ed i massimi e principali beneficiari.
Prove
certe di ciò, abbiamo fin dall’epoca di Giustiniano, quando gli Ebrei
di Roma, che ne detengono il monopolio, sfidando i decreti degli anni: 335, 336, 339,384, 415, 417, 423,438, e 743,
fanno del commercio umano la loro principale ma non unica fonte di
guadagno. Gli Ebrei dominano difatti parecchi settori dell’economia
romana, compreso il traffico degli schiavi, le attività bancarie, il
commercio interno ed estero. Essi hanno, all’epoca, ottenuto anche il
monopolio di specifiche attività industriali, quali l’industria tessile
dell’abbigliamento, quella dei prodotti vetrarî, e la vendita degli
articoli di lusso.
Crollato
l’Impero Romano, i commerci continuano nella Penisola Iberica, e i
mercati ebrei degli schiavi mantengono il loro vivace dinamismo, e i
loro serrati ritmi di “fornitura” della preziosa merce umana. Molti
Ebrei sono proprietari di navi, di terre coltivate per loro da contadini
gojim, e molti sono medici; ma la maggior parte di essi si dedica al
fiorente commercio degli schiavi, e, ovviamente, al prestito ad
interesse, comunemente noto come “Usura”.
Il
Concilio di Macòn permette tuttavia ai Cristiani di riscattare dagli
ebrei i loro schiavi, per 12 soldi; sia per liberarli che per prenderli
al loro “servizio”.
Nella
Spagna Visigota, i mercanti Ebrei sono al primo posto fra coloro che
procurano schiavi da vendere: Celti o Slavi; finché nel VII secolo,
l’ondata crescente di antisemitismo non ne limiterà pesantemente le
attività.
Sotto
Carlo Magno, che ha come medici personali gli Ebrei Abul Ferradsh, e
Sabattai Ben Abraham, gli Ebrei Francesi, autorizzati da uno speciale
editto imperiale, ed avendo come soci in affari i loro confratelli
spagnoli, “comprano” in Europa i figli dei propri ed altrui debitori, e
li piazzano sui mercati musulmani dell’Oriente. Questo Traffico
vergognoso, ritenuto allora lecito, sarà vietato solo negli anni 779, 781, e 845.
Quello dei Carolingi è un regno in cui gli Ebrei possono viaggiare liberamente, intraprendere commerci locali ed internazionali, giungendo fino alla Cina, come fa il Consorzio dei Radaniti: mercanti ebrei che partono dalla prospera regione del Rodano. Essi prestano danaro ai nobili cristiani, ai vescovi, o ai monasteri, trafficano in schiavi, ed hanno estese proprietà vinicole nel Sud della Francia.
Nel VI Secolo, al seguito dell’invasione Franca, operano in Francia i mercanti “Levantini”, o “Siriani”. In realtà la maggior parte di loro sono degli ebrei che esportano pelli, legname, spade, e schiavi, ed agiscono anche come mediatori fra Cristiani ed Islamici. I biondi schiavi germanici sono difatti assai richiesti nelle città arabe, specie i giovinetti e le fanciulle.
Con
l’Ascesa ed il dilagare dell’Islam, grandi opportunità si aprono per i
mercanti ebrei: fornire schiavi neri o musulmani, al mondo cristiano, e
bianchi e cristiani a quello islamico. Lungi dal danneggiare gli Ebrei,
l’Islam, difatti ne accresce l’importanza ed il potere, dato che a
sostenere il commercio non restano che loro, che ora trafficano
prevalentemente in carne umana.
Gli
Ebrei bizantini acquistano regolarmente giovani Slavi a Praga, per
venderli come Schiavi. Il traffico, del tutto legale, si espande sotto
il figlio Ludovico il Pio, Re
d’Aquitania dall’804, ed Imperatore dall’814 all’840, che vive sotto
l’influsso della sua seconda moglie, la mezza ebrea Yehudith, figlia del
Conte Welf, capostipite dei Guelfi, ed è “ben consigliato” dal suo
Grande Cancelliere e prete: Elisachar, anch’egli ebreo.
Dall’804
capo della Cancelleria Imperiale d’Aquitania e poi anche di quella di
Aquisgrana, questo “servo fedele” verrà ricompensato con le Abbazie di
Saint Aubir, Saint Jacques, e Saint Jumeges, per poi passare,
disinvoltamente, nell830, alle schiere dei nemici del suo amato
Imperatore.
Fatto della stessa pasta, lievita nella cerchia ristretta del Pio Ludovico anche il Diacono Imperiale Bodo,
che, fingendo di partire in pellegrinaggio per Roma, ripara invece a
Saragozza in mano agli arabi, dove il 22 maggio 838 non solo si converte
al giudaismo e si fa circoncidere, ma preso il nuovo nome di Eleazar, sposa un’ebrea e diviene capo delle forze d’attacco musulmane.
Ludovico è talmente Pio e filo ebraico, che, nell’817 ordina di spostare ad un altro giorno i mercati, che usualmente si tenevano il sabato. I mercanti ebrei di Francia mantengono delle strettissime relazione con i loro correligionari di Spagna, Nord Africa, ed Egitto; ed importano spezie, profumi, pietre preziose, seta indiana e cinese. La principale città della Normandia, Rouen, diventa l’insediamento più importante dei mercanti ebrei nell’Europa settentrionale.
Con i Normanni, gli Ebrei entrano poi in Inghilterra, e nel 1125 essi sono presenti nella città di Londra, e nell’entroterra inglese: come prestatori ad usura. In Italia, l’Ebreo di Napoli, Basilius, dato il divieto qui imposto agli Ebrei, di trafficare in schiavi, fa battezzare i figli, per continuare la tratta, resa lecita dal loro nuovo nome cristiano.
Nei Paesi Slavi, dell’Europa Orientale, il “Judaeus Mercator”
o Mercante Ebreo, scambia, commercia, fa da mediatore, presta ad usura,
schiavizza e vende; e diventa quindi ricchissimo. Intermediatori
diplomatici ed interpreti, fra Cristiani ed Islamici, o con il Khan dei
Khazari, gli ebrei sono alla Corte di Carlo Magno e poi a quella di
Ottone I, nel 965. Essi parlano l’arabo, il persiano, il greco, il
francese, lo spagnolo, lo slavo, e dominano totalmente la tratta ed il
commercio degli schiavi.
La loro specialità è la compravendita dell’umanità non ebraica:
acquistano e piazzano sul mercato ragazzi e ragazze slavi, o germanici,
sia in Oriente che in Spagna, e gli Ebrei di Spagna procedono, come si
è detto, anche alla loro castrazione, per fornire preziosi eunuchi e
carne da letto e piacere, agli harem ed ai postriboli del mondo
islamico, e dell’Oriente. A Praga, Cracovia, e Kiev, vivono perciò
moltissimi mercanti ebrei, che per l’intero Medioevo, sono i principali
compratori e smerciatori di schiavi. Essi mantengono questa supremazia,
internazionale, anche nel 1300 e nel 1400. In questo periodo, gli Ebrei
di Maiorca, mercanti di fanciulli e d’uomini, sono in stretti rapporti
d’affari con i loro consimili in Nord Africa, che hanno nel mondo arabo,
un’ ampia libertà di movimento.Gli Ebrei sono orefici a Fez, ed a Ceuta, dove spesso si mescolano ai berberi ed ai negri, ed egemonizzano anche il mercato dell’oro: dall’Africa Nera al sultanato di Memcen, e poi verso l’Europa. Con la scoperta del Nuovo Mondo, gli ebrei, sub specie di convertiti e marrani: Portoghesi, Francesi, Spagnoli, Olandesi, od Inglesi, nominalmente appartenenti a questi Paesi, ma pur sempre ebrei, sono i maggiori importatori di schiavi, e i più ricchi piantatori di canna da zucchero, nelle isole di Madeira e Sao Tomé.
Dal 1492 essi introducono schiavi e piantagioni in Brasile, dove si trovano dal 1503, trasformandolo nel primo produttore mondiale di zucchero. A fine secolo gli Ebrei sono presenti in 200 insediamenti costieri, nominalmente “Portoghesi” od “Olandesi”, ma che, commercialmente e finanziariamente, sono completamente in mano loro. Ora hanno un ruolo egemonico e centrale nella tratta dei Negri dall’Africa sub sahariana, come l’avevano avuto, per tutto il Medio Evo ed il Rinascimento, in quella dei Bianchi dall’Est Europeo.
Le
rivolte degli schiavi e la conquista del territorio da parte dei
portoghesi non ebrei, portano nel 1654 all’espulsione totale degli Ebrei
“olandesi”, ed alla loro fuga verso Nord. Alla metà del 1600, gli
Ebrei sono saldamente attestati:
1. Nel Surinam,
la colonia ebraica per eccellenza, con per capitale Panamaribo, nota
come Jöden Savane. Commercianti, piantatori, e negrieri, gli ebrei
decadono con l’abolizione del commercio schiavistico, del 1819, e poi
con l’emancipazione degli schiavi, del 1863. Nel
1670 e nel 1719, la popolazione ebraica è di 10.000 abitanti. Alla
fine del ‘700, malaria e schiavi fuggiaschi, che minacciano di morte la
popolazione ebraica, “bianca”, portano all’evacuazione della Colonia. La capitale viene invasa dai negri, che la distruggono quasi completamente.
3. Nelle Isole Barbados, la cui popolazione si compone quasi esclusivamente d’Ebrei.
4. A Curaçao, che nel 1648 è il maggior centro caraibico di smistamento degli schiavi.
5. A Coro, in Venezuela.
6. A Santo Domingo.
7. Nelle Isole di Giamaica e Martinica.
La prima piantagione di canna da zucchero, con annessa distilleria per il Rhum, viene fondata nel 1655 da Benjamin da Costa, proveniente dal Brasile, con altri 900 confratelli ebrei, e con 1100 schiavi, a Nevis e poi a Saint Eustatius e Saint Thomas. Per secoli, il commercio degli schiavi costituisce, quindi, la principale fonte di sussistenza e guadagno degli Ebrei, e la loro partecipazione, nella assai lucrosa “ tratta dei negri”; che avrà luogo dal 1600 al 1850, è centrale, entusiastica, e totale. Famoso resta, fra gli altri suoi simili, il negriero ebreo settecentesco Aaron Lopez.
AARON LOPEZ
Quanto al 1700 ed al Nord America, i più operosi e ricchi negrieri sono tutti ebrei; mercanti a New York, Newport, e Rhode Island. Essi sono attivamente impegnati, nel traffico di Rhum e di schiavi; a Baltimora, Filadelfia, Boston, Norfolk, Richmond, Charleston e Savannah. Impediti nell’insediamento, ed espulsi dalla Georgia, essi si spostano nel South Carolina, in tale numero che Newport viene chiamata Jewport, e la regione di Savannah prende il nome di Jewland.
A fine
‘700, Charleston ha 500 ebrei, e nel 1775 elegge al Congresso
Rivoluzionario Provinciale, a ricoprire una carica legislativa, l’Ebreo
più importante d’America: il Piantatore d’indaco e
proprietario-mercante di schiavi Francio Salvador. Coloni ebrei si
stabiliscono in tutto il Nord America; nel Neuw Nederland, nel 1621, in
Virginia e nel Massachussets nel 1624, Nel 1649, Il 22 Agosto 1654, a
Niuw Amsterdam, poi New York, sbarcano 23 ebrei, che si stabiliscono nel
quartiere di Manhattan. Sono i primi di una lunga serie d’arrivi, che
porterà l’attuale città di New York a contare più di Tre milioni e
mezzo d’ebrei.
Nelle
Colonie Inglesi, la schiavitù resta proibita fino al 1661, quando
cinque ricchi ebrei di Filadelfia: Sanford, Lay, Woolman, Solomon, e
Benezet, riescono, ovviamente con la corruzione, a fare abrogare i
divieti, impiantando poi una fitta rete di propri “corrispondenti”; sulle coste africane, in Olanda e in Inghilterra.
Grazie al traffico negriero e schiavistico, anche Nieuw Amsterdam, caduta sotto il dominio inglese nel 1664, e ribattezzata New York, diviene, a partire dal 1730, la più ricca città coloniale d’America, pur essendo politicamente meno importante di Boston e di Filadelfia. La fortuna degli Ebrei portoghesi, come Aaron Lopez viene soprattutto dal traffico negriero del ventennio 1756-1774. Difatti, gran parte del commercio di schiavi e del traffico negriero del 1500 e 1600 a Lisbona, è finanziato da Ebrei convertiti, o Marrani: i Nuovi Cristiani, o Conversos.
I
Marrani vanno considerati come Ebrei a tutti gli effetti, dato che le
conversioni sono per lo più un mezzo fittizio ed opportunistico per
aggirare le leggi, che impediscono agli Ebrei il traffico negriero ed
altri “affari”.
Diego Caballero di Sanlucar de Barrameda e di Siviglia, la famiglia Jorge, Fernaò Narbonha, Antonio Fernandes Elwas,
sono tutti marrani ed ebrei trafficanti di schiavi, assieme ai loro
familiari e parenti. Gli Ebrei sono, nei secoli del traffico umano degli
schiavi, i maggiori commercianti al dettaglio nel Brasile olandese.
Quanto
ai profitti, nel maggio del 1752 Aaron Lopez sbarca, con un unico
viaggio, 217 individui pagati 4300 dollari, viaggio compreso,
rivendendoli poi a 41.438 dollari, con un ricavato lordo di 37.138
dollari. Anche calcolando le perdite, ovvero i morti durante il
tragitto, che spesso sono più della metà del carico sbarcato e
venduto, si tratta pur sempre di un affare assai lucroso, che moltiplica
praticamente per 10 l’investimento iniziale.
La Nave negriera Abigail,
lascia Newport carica di 9000 galloni di Rhum, ferro, polvere da sparo,
pistole, cianfrusaglie ornamentali, e catene; che scambia in Africa con
merce umana. Ogni schiavo, il cui prezzo dipende dal sesso, dall’età,
dalla bellezza, e dallo stato generale di salute, costa da 18 a 20
dollari di merce varia, e viene poi rivenduto, sul mercato americano,
per ben 2000 dollari.
Si hanno “perdite in mare” e decessi che vanno dal 20 al 50% della merce umana, e, nel 1700, secolo d’oro dei negrieri e della tratta, si calcola che annualmente vengano rapiti in Africa Centinaia di migliaia di Africani. Nei Tre secoli della lucrosa Tratta ebraica dei negri, vengono deportati oltre oceano fra i 50 e i 90 milioni di negri, il che, stimata la quota minima delle perdite previste, porta ad un Olocausto degli africani, attuato dagli ebrei, e quantificabile fra i 20 ed i 45 milioni di vittime.
Aaron
Lopez richiama in America le famiglie, ebree e marrane, e queste danno
vita ad una propria Comunità Giudaica. Lopez possiede una catena di 17
stabilimenti industriali, e il commercio del pesce, la fabbricazione di
candele, dell sapone, e le bevande alcooliche, con ben 17 distillerie
sono, a Newport, un monopolio esclusivamente ebraico. Nel 1759, viene
posta la prima pietra della Sinagoga Jeshuat Israel, che viene inaugurata nel 1763.
A New York, una Sinagoga è presente, fin dal 1682, ed attive sono anche le Logge giudeo-massoniche. La Prima, del 1749, conta 12 ebrei su 14 affiliati, e la seconda, la King David, viene fondata nel 1769 con affiliati tutti ebrei. Fitti sono i legami commerciali, ed i vincoli familiari, che si intrecciano e stabiliscono fra questi Confratelli.
Sono Ebrei 9 firmatari del Non Importation Act,
e la rivolta vede un centinaio di ebrei nelle file di Washington, ma
gli ebrei giocano, come al solito, su entrambe i fronti. L’Esercito
Rivoluzionario consente, primo nella storia, che gli ebrei si astengano
da ogni servizio il sabato, ed inoltre, essi si defilano evidentemente
in mansioni di intendenza, dato che, durante la “Rivoluzione Americana” non risulta esservi stato nessun caduto ebreo.
La
metà degli ebrei vengono fatti ufficiali all’atto dell’arruolamento, ed
il ruolo di ufficiali pagatori, che essi assumono quasi
automaticamente, permette loro non solo guadagni elevatissimi, ma regala
loro anche un ampio spettro di future entrature politiche, e una
miriade di proficui contatti d’affari.
L’ebreo Robert Morris, è il vero genio finanziario della Rivoluzione Americana, ed il suo “disinteressato” socio, l’ex polacco Haym Solomon
è, tramite il console francese di Filadfelfia, il finanziatore dei
Ribelli. I due fanno una fortuna, assieme agli altri confratelli ebrei,
trafficando azioni e buoni del tesoro: francesi, spagnoli, ed olandesi.
Oltre agli schiavisti noti, appartengono alla cricca ebraica anche Philip Mines, i Cohen, i Pollock, ed i Franks.
Del
resto, l’Ebraismo Internazionale aveva, già con Carlo I, costituito un
proprio essenziale tramite spionistico, nella persona del “Grande Ebreo”
Abraham Israel: il Marrano portoghese Antonio Fernando de Carvajal,
immigrato negli anni ’30 del 1600, e procuratore di granaglie per
l’esercito di Oliver Cromwell, e poi per Guglielmo d’Orange.
Con
Solomon Medina, egli è il fondatore della Banca di Inghilterra, e
informatore del nemico francese, per la Regina Anna, e per Lord
Churchill di Marlborough.
Come
fornitori delle truppe britanniche, in tutte le guerre, da quella dei 7
anni, alla Rivolta del Tè, passando per quella con gli Indiani,
compreso il conflitto del 1763, condotto dal massone Sir Jeffrey Amherst, con la geniale strategia delle coperte infette dal vaiolo, ci sono anche altri ebrei: Joseph Bueno, Jacob Franks e figlio, Uriah Hendricks, Samuel Jacobs, Damuel Judazh, Gershom Levy, Benjamin Lyon, e una sfilza infinita d’altri Levy, Myers, Simon, Simson, e Solomon.
Aaron
Lopez muore cadendo da cavallo, in una pozza di sabbie mobili, e alla
sua morte per altro assai emblematica, Newport decade economicamente, al
punto che gli Ebrei sciamano in pochi anni come locuste affamate,
calando su New York. Tutti questi Ebrei commerciano in terre, in
Immobili, e in schiavi; e se serve, si fanno senza ripensamenti ferventi
Cristiani, Protestanti, Puritani, o Quaccheri, pur di poter
monopolizzare, senza troppi fastidi, il commercio dei negri, delle
candele, e dell’Oro Bianco: il cotone.
Il
Traffico Negriero, condotto cinicamente degli Ebrei, che nominalmente
sono Portoghesi, Olandesi, Francesi, ed Inglesi, è l’elemento
essenziale di un disegno d’ampio respiro, che consente l’accumulazione,
in mani ebree, delle immense ricchezze che verranno poi abilmenteusate
per lo sviluppo del loro sistema Bancario, Economico, e Finanziario ( con cui ricattano le nazioni NDR).
L’Olocausto Nero degli Africani, simultaneo a quello Rosso dei Pellerosse, con gli enormi profitti che essi ne ricavano, sono alla base del loro attuale Impero Capitalistico Mondiale.
Sulle
128 navi negriere, registrate nel 1707, 120 hanno per proprietari degli
Ebrei, ed ebrei sono anche i trafficanti d’alcool, e i negrieri Nicholas Low, Benjamin Isaacs, Jacob Tutk, e Abraham Pereira Mendez, che vendono ragazzi e ragazze neri: Black Ivory, o Black Gold; Avorio Nero ed Oro Nero. Gli All, gli Asher, i Barnett, i Lafitte, i Bonave, i Simon, i Cohen, i Pardo, i Dias, i Fonseca, sono finanziatori, usurai, trafficanti d’armi, armatori e proprietari di navi negriere.
Il Pirata massone Jean Lafitte,
ebreo di Port au Prince, ad Haiti, è il più grande trafficante di
carne nera dell’intero West. Nel 1847, questo fabbricante di polvere da
cannoni, è a Bruxelles, dove conosce e frequenta Karl Marx e Friedrich Engels,
cointeressandoli finanziariamente alla peculiare Istituzione del “Black
Gold”; ovvero coinvolgendo questi due apostoli del proletariato, nel
traffico degli schiavi neri.
Negli
Stati del Sud, i Mercanti ebrei, i banditori d’asta, e gli agenti,
anch’essi ebrei, continuano a comprare ed a vendere schiavi, fino al
termine della Guerra Civile. Iniziato il declino dell’”Affaire”, già nel primo ‘800, l’Ebraismo nordista sposa la causa antischiavista, con i rabbini David Einhorn, Lierbman, Adler, e Bernard Bernhard Falsenthal; con il livornese Sabuto Morais, e Gustav Gettheil, poi rabbino newyorchese del Temple Emanu-El.
L’Industria e la Grande Finanza delle metropoli del Nord, si schierano compatte contro il Sud. I puritani, o Neo Ebrei del New-England, intendono la schiavitù e la tratta dei negri proprio come i loro antesignani ebrei: come una speciale benedizione riservata da Dio ai suoi Eletti, per arricchirli. La scomparsa della schiavitù, nel Nord, non ferma certo il traffico degli schiavi.
Ora si
fanno ottimi affari con le Indie Occidentali, scambiando Rhum,
zucchero, e melassa, con schiavi: in ragione di un barile di rhum da
quattro dollari, per ogni schiavo negro. I Negri vengono scaricati nei
porti del Sud, in modo che la tratta, abolita ufficialmente il 10
gennaio 1808, resti virtualmente “invisibile”. Un atto del Congresso
Americano, del 1820, la dichiara “Pirateria”, e la punisce come tale.
Allarmati
per gli sforzi che il Governo Sudista sta compiendo, per abolire
gradualmente una schiavitù ormai antieconomica e socialmente
devastante, e per rendersi autosufficienti contro le tariffe imposte ed i
ricatti economici, avviando una propria industrializzazione autarchica
del cotone, i Finanzieri Ebrei, che sono anche i negrieri di maggiore
spicco, e i detentori del monopolio inglese dell’Oro Bianco, non
vogliono lasciarsi sfuggire quell’ampio mercato. Essi vogliono impedire
agli Stati del Sud, l’organizzazione autonoma dell’esportazione diretta
del cotone.
L’Industria Nordista, e la Grande Finanza, “Tedesca” di nome, ed “Ebraica di fatto”, composta dagli “immigrati”: Bache,
Belmont, Goldman, Guggenheim, Kuhn, Lehmann, Lewisohn,
Löeb, Sachs, Schiff, Scholle, Seligman, Speyer, Straus, e Vertheim,
che già domina l’industria tessile, e va sviluppando tramite legami
finanziari e matrimoniali, un’Economia Ebraica Globale, che già nel
1872 è fatta di Catene di vendita, o Departiment Stores, antesignane
dei Grandi magazzini; e di Mail Orders, o Vendite Postali.
Nel 1940 apriranno i primi “Shopping Centers”, ideati dall’ebreo “austriaco” Victor Grün.
Questa economia globale, quasi completamente in mani ebraiche, è
completamente asservita al Capitale Ebraico Cosmopolita, e sbandiera i
più elevati ideali, democratici, umanitari e sociali, ma, di fatto si
è fondata, e si fonda, sull’annientamento programmato di intere
Nazioni, Popoli, Razze, e Culture.
Questi filantropi, vogliono imporre al mondo:
1. L’Industrialismo come scelta di vita;
2. Il Liberismo, come arma dei più forti;
3.
la Democrazia Parlamentare e personalistica, come strumento politico,
atto all’eliminazione di ogni civiltà, popolo, o tradizione non
conforme agli interessi ebraici;
4. L’Universalismo, come obbiettivo finale del Regno Ebraico Mondiale.
In
America, l’annientamento della Confederazione degli Stati del Sud,
costata la vita a 700.000 uomini, e ferite e mutilazioni ad altri
650.000, costituisce un’altra tappa del percorso apparentemente “laico”,
ma in realtà confessionale ebraico, che ha visto la Rivoluzione di
Cromwell, La Rivoluzione Americana, La Rivoluzione Francese, e la
Sconfitta Napoleonica, come sue tappe precedenti.
Soldati sudisti in una campo di granoturco 1861
Il passo ulteriore è stato il compiere la distruzione degli Imperi dell’Europa Centrale, con la Rivoluzione Russa, e con la Prima Guerra Mondiale. Poi si è avuta la Crociata Ebraica contro l’Europa ariana, e contro la Germania Nazionalsocialista, ed i vari fascismi europei: ultimi baluardi di un sistema di valori non ebraici.
Oggi, uniti in quella Hollywood Connection,
che è di fatto una Congrega Ebraica, e che è stata determinante nel
portare alla Casa Bianca dei Presidenti Kasher, gli Ebrei formano una
cricca feroce e battagliera, di usurai mondiali senza scrupoli, e di
bugiardi compulsivi, che ha costituito ovunque, nel mondo, delle
strutture di potere parafeudale, completamente interdette ai non ebrei.
Gli Ebrei controllano il nuovo Establishment, ed il loro portavoce ufficiale è il New York Times.
Essi gestiscono tutte le maggiori Case Cinematografiche, e pilotano la
maggior parte dei Mass-media mondiali; hanno quindi, un potere ed un
impatto enormi, a livello planetario, sulla genesi e sui mutamenti delle
culture popolari.
Il
silenzio discrezionale, ampiamente concesso agli Ebrei ed ai loro loschi
affari, è di fatto una vera e propria congiura razziale: una
cospirazione degli Ebrei contro i non ebrei. Attualmente, i capi
politici e culturali degli Stati Uniti sono individui la cui qualità di
ebrei, con tutte le conseguenze che l’essere ebrei comporta, resta
però completamente esclusa dal dibattito pubblico, e ben presto, forse,
lo sarà anche da quello privato.
Il Dio dell’America è stato, è, e rimane, il Dio Danaro: e “In Gold we Trust”
dovrebbe essere il suo motto reale. I suoi sacerdoti, ieri erano i
negrieri ebrei, autori e profittatori dell’Olocausto Nero degli
Africani, e in buona parte anche di quello Rosso dei Nativi Americani,
ed oggi sono i Grandi Rabbini “Laici” delle Banche Internazionali,
capaci di compiere, senza un palpiti d’orrore, ulteriori vantaggiosi
Genocidi di Animali Antropomorfi o Gojim: Neri, Bianchi, o di un
qualsiasi altro possibile Colore
LA GUERRA SEGRETA PER IL COTONE
In India, indumenti di cotone sono stati trovati in vasi d’argento a Mohenjo Daro ed Harappa, città della valle dell’Indo abitate 6000 anni fa. Gli Indiani tenevano per sè, come un geloso segreto, l’arte di tessere il cotone, ed il loro monopolio durò 2000anni, perché la prima stoffa tessuta a Ninive risale solo al 1160 A.C.
Babilonia
importa cotone dall’India, seta dalla Cina, Lino dall’Egitto, dalla
Persia e dall’Arabia; ha monopolizzato il commercio dei tessuti, ed è
la sola a vestire le classi ricche ed abbienti del “Mondo civilizzato”.
Ninive decide allora di rubare ai preti di Marduk il monopolio dei
tessuti, perché a Babilonia, come in Egitto, i Templi funzionano da
sempre come Banche e centri commerciali.
I
Cinesi conoscono la seta, prodotta in un tenue filo di bava dal Bombax
Mori, il piccolo baco dono dei loro Dei, e si guardano bene dallo
svelare i sacri metodi di produzione dello splendido tessuto. Si-Lung,
moglie dell’Imperatore Huang-Ti, scrive, mille anni prima della nascita
di Mosé, un trattato scientifico sull’allevamento dei bachi da seta, ma
nessuno al di fuori dalla Cina, ne sa nulla.
Il
monopolio cinese della seta è perduto solo nel 500 d. C., quando una
principessa Cinese, evidentemente non bellissima, porta in dote ad un
principe indiano anche alcuni preziosissimi bachi da seta. Poi i
Giapponesi rubano alcuni bachi ai Cinesi, e nel 552 due missionari
bizantini portano i preziosi insetti in Europa, nascosti in una canna di
bambù. Lo sviluppo del cotone inizia quando cade il monopolio della
seta.
Per
battere la concorrenza e ridurre i costi di produzione delle materie
prime, i Cinesi trovano nella combinazione della set con il cotone, il
mezzo per rifarsi della perdita del monopolio della seta. Certo il
cotone cresce anche in Persia ed in India, ma prima dei Cinesi, nessun
popolo ha mai migliorato le qualità del cotone, studiandone le esigenze
vitali, e selezionando le qualità importate dall’India.
I
Cinesi ottengono fili morbidi come la seta, e certo ringraziano i loro
Dei, per quest’Oro Bianco che è possibile mescolare alla seta,
ottenendo tessuti di tale magnificenza e di così “buon prezzo”,
da ritrovarsi nuovamente padroni del Mercato. Questi tessuti giungono
in Europa attraverso Bisanzio, dove il commercio di schiavi, stoffe, e
spezie, in mano agli ebrei, è nel IX secolo pari a 2 miliardi e mezzo
di dollari annui.
È
ovvio che i Maomettani tentino da tempo di conquistare Costantinopoli, e
che gli Stati Italiani, con in testa la Serenissima Repubblica di
Venezia, vogliano, nel 1096 avere per sé quella preda, arraffandola con
la scusa e sotto le mentite spoglie d’una Crociata: per la liberazione
del Santo Sepolcro. I mercanti ebrei di stoffe preparano spedizioni per
raggiungere le terre dell’Oro Bianco: l’India e la Cina.
MARCO POLO
Marco Polo
inizia a 17 anni, nel 1271, il suo viaggio, e sono i mercanti ebrei
“veneziani” di seta e cotone a sovvenzionarlo. Le notizie che Marco Polo
riporta dal suo viaggio, tolgono il sonno ai commercianti. Nel 1325 i
tessitori di Manchester tentano di lavorare i fili giunti dall’India, e
nasce l’industria inglese del cotone. L’Europa
continua a comprare a Costantinopoli la porpora dei Fenici e della
Palestina, ed i mercanti arabi ed ebrei portano seterie e cotonate
asiatiche. A Cordova 130.000 uomini lavorano sotto la ferrea direzione
dei Mori, alla tessitura della seta.
Firenze, Milano, e Barcellona,
importano il cotone grezzo dall’India, mentre Venezia e Genova,
s’annientano a vicenda sul mare, per ottenere il monopolio esclusivo dei
tessuti. Milano sviluppa un anche un fiorente traffico con i tessitori
della Germania e, a partire dalla metà del XIV° secolo, Francoforte,
Costanza, Ulm, ed Augusta, fabbricano col cotone indiano dell’ottimo
fustagno.
Basilea produce con il cotone il suo Schülitz;
il lino e la lana hanno trovato un concorrente, e fiorisce la
speculazione. La marcia vittoriosa dell’Oro Bianco inizia all’Epoca
delle Scoperte. Alla fine del XV° secolo Vasco de Gama approda in India,
trovando la via diretta alle terre di produzione, e Lisbona, Siviglia
ed Antwerpen sostituiscono allora Costantinopoli, Venezia, Firenze e
Genova.
Quando Cristoforo Colombo, figlio d’un tessitore ebreo genovese,
prepara il suo viaggio, viene sovvenzionato dal mercante di stoffe
Pinzòn da Palos de Moguer. Colombo non trova gli artisti del cotone e
della seta orientali, ma trova il cotone stesso, e prende possesso di
quella terra che fornisce l’Oro Bianco, ed anche quello metallico,
assieme ad un fiume d’argento.
L’Oro
delle Americhe, predato da Portoghesi e spagnoli, fa apparire sui mari i
Pirati Inglesi. Con l’Oro portatole da Francis Drake, la Regina
Elisabetta potrà pagare non solo tutto il debito pubblico, contratto
con gli usurai ebrei, ma anche investire 5 milioni di sterline nella
loro Compagnia del Levante, da cui nascerà poi la Compagnia delle Indie
Occidentali: nucleo d’origine dell’Impero coloniale inglese.
Nell’oro giallo rubato agli spagnoli, l’Inghilterra trova il Capitale di base per fondare la propria potenza; nell’Oro Bianco americano, il mezzo per raggiungerla e consolidarla. Il Cotone viene piantato sistematicamente ovunque, nelle Colonie, secondo un piano prestabilito. Monopolizzare la lana ed il lino non è possibile, perché le pecore sono allevate ovunque in Europa, e il Lino è una pianta rustica che cresce dappertutto. La coltivazione del cotone è invece subordinata ad un determinato clima.
Gli “Inglesi”
sfruttano allora la mutazione genetica del cotone americano, saldamente
attaccato alle capsule, e che necessita di una enorme pazienza per
separare il fiocco bianco dalla capsula: un lavoro da schiavi negri, per
l’appunto! L’Inghilterra, ovvero gli affaristi ebrei nominalmente
inglesi, che ancora non possiedono le terre su cui cresce l’Oro Bianco,
si creano un utile indiretto, monopolizzando il mercato degli schiavi
negri.
In Virginia vengono create delle “fattorie umane” in cui con una accurata selezione, viene prodotto “materiale negro da lavoro”. I Negri vi vengono allevati come “bestiame” e gli Ebrei inglesi, con alla testa i Rothschild, organizzano per mezzo degli Arabi la “caccia agli schiavi in Africa”, per ottenere gli esemplari migliori: gli stalloni Mandingo adatti alla riproduzione.
Liverpool è pavimentata con i teschi dei negri, si dirà non a torto. Già nel 1562, il negriero ebreo “inglese” John Hawkins,
vende 300 negri della Sierra Leone ad Hispaniola, oggi Haiti. Fra il
1680 e il 1700 i negrieri ebrei inglesi catturano in Africa 300.000
schiavi e, dopo il 1713 e la Pace di Utrecht, hanno per trent’anni il
monopolio della fornitura di schiavi alle Colonie spagnole. In questi
tre decenni vendono in America più di due milioni di negri.
Tutto
è quindi pronto per fare del Dominion ebraico d’Inghilterra, il centro
industriale e tessile della Terra: il centro dell’industria del cotone,
ma i mercanti tessili della lana e del lino, per lo più autoctoni e non
ebrei, oppongono una strenua resistenza. Poi nel 1752 Richard Kirkwright, nato a Preston nel 1722 inventa il fuso meccanico, e nel 1773 apre una fabbrica che fila e tesse allo stesso tempo.
Produce
stoffe assai meno belle di quelle orientali, ma molto più economiche.
Nel 1776 Arkwright viene riconosciuto quale inventore della filatura
meccanica e riceve nuovi brevetti, e denaro sufficiente a comprare due
macchine a vapore di Watt. Ora la sua macchina fila in poco tempo la
stessa quantità di cotone di 600 donne con i loro vecchi fusi, rendendo
superfluo il loro lavoro. Ciò porta alla fame, alla miseria, e poi
alla rivolta tutte le famiglie che vivevano della loro piccola industria
di filatura e tessitura domestica.
ARKWRIGHT
Il Lancaschire diviene una regione di fabbriche ed Arkwright,
ormai ricco, viene nominato Baronetto, e può fregiarsi del titolo di
Sir. Muore nel 1802, lasciando un patrimonio davvero considerevole. Il
sistema di Arkwright viene poi migliorato da Edmond Cartwright (1743-1823) nato a Manham nel Nottinghamshire, che inventa un telaio perfetto e una macchina per cardare il cotone.
Le masse affamate si ribellano e i soldati massacrano i “rivoltosi”
che vogliono distruggere quelle dannate macchine che li hanno ridotti
all’indigenza. Inizia così la Nuova Era Industriale, in cui saranno i
Possessori ebrei delle macchine a dominare: nuovi Dei, sui cui altari
meccanici verranno immolate molte più vittime che su quelli Aztechi.
La
Produzione “Inglese” costringe i piantatori americani ad una produzione
sempre maggiore di materia prima. Le piantagioni si diffondono in
America, il mercato ebraico degli schiavi levita, ma il numero dei negri
è insufficiente a tenere il passo con l’Industria.
Finalmente un “americano” Eli Whitney, che fabbrica fucili in serie, inventa, su richiesta dei coltivatori e piantatori del Sud, la “Cotton Gin”: la sgranatrice del cotone. La macchina viene brevettata nel 1794, con un decreto firmato dallo stesso George Washington.
Finalmente un “americano” Eli Whitney, che fabbrica fucili in serie, inventa, su richiesta dei coltivatori e piantatori del Sud, la “Cotton Gin”: la sgranatrice del cotone. La macchina viene brevettata nel 1794, con un decreto firmato dallo stesso George Washington.
Le
vecchie coltivazioni di tabacco, riso, ed indaco vengono ora soppiantate
dal cotone. La tratta dei negri viene vietata il 10 gennaio 1808, ed
ecco che il prezzo degli schiavi aumenta rapidamente, diventando un
serio ostacolo alla produzione. Se anche al Sud esistesse il “moderno”
sistema della mano d’opera “libera”, basterebbe investire 1⁄4 del Capitale impiegato attualmente.
Iniziata
la coltivazione del cotone, il coltivatore resta difatti impigliato
nella rete di un sistema economico privo di vie d’uscita: un meccanismo
per cui non può licenziare i propri lavoratori negri, come fanno, con
quelli bianchi immigrati dall’Europa, i manifatturieri degli Stati del
Nord.
La
vita degli operai e delle loro famiglie è invece assai penosa. Bambini
di 7 anni lavorano nelle manifatture, e quelli di 8 scendono ogni giorno
nelle miniere di carbone. Gli “Americani”
cercano allora di imitare i loro confratelli “Inglesi” e vogliono
tessere il loro cotone sul posto. Mancano però le macchine, che la sola
Inghilterra possiede. Il Lancashire vuole assolutamente mantenere il
proprio monopolio, ed ecco che i meccanici esperti non possono più
emigrare liberamente negli Stati Uniti.
Un fabbricante di Filadelfia, Tench Coxe,
trova in Inghilterra un agente che riproduce in un modellino di stagno,
simile ad un giocattolo, una macchina Arkwright, e tenta di farla
contrabbandare fuori dall’inghilterra. Ma viene scoperto e finisce in
galera. Gli Americani istituiscono allora generosi premi in denaro per
chi inventerà o procurerà dei modelli delle macchine di Arkwright. Samuel Slater,
meccanico presso un socio di Arkwright, nel Derbyshire inglese, capisce
le enormi “possibilità” che l’America può offrirgli, e decide di
recarvisi.
Quando
nel 1789 s’imbarca per New York, i suoi bagagli vengono ispezionati
minuziosamente, ma il suo vero bagaglio è tutto nella sua mente, e non
ha bisogno di mettere nelle valigie che i suoi innocui effetti
personali. Porta via con sé, indisturbato, il monopolio tessile
dell’Industria tessile “inglese”. Samuel Slater giunge a New York senza
soldi né amici, ma ha 21 anni e scrive una lettera a Moses Brown, proprietario di una fabbrica di tessuti a Rhode Island.
In
Europa, passata la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche aiutano
l’industria americana, il cui cotone trova la via della Germania. Nel
1808 il “Blocco Continentale” taglia fuori gli “Inglesi”
dai loro migliori clienti. 500.000 fusi lavorano in America, e vinto
Napoleone, le filande americane vengono considerate come segnali di
rivolta.
Bisogna
rovinare completamente l’Industria americana, con ogni possibile mezzo,
per poi prenderne il totale controllo. Gli Ebrei Inglesi, che fanno di
fatto la politica dell’Inghilterra, e per cui la Casa Reale non
rappresenta che un costoso ma utilissimo paravento, scatenano la
battaglia dei prezzi. Essi mettono in moto la propria flotta mercantile
di 20.000 unità, e nel 1810 portano in America le cotonate accumulate
durante il Blocco. Le stoffe vengono “vendute” a prezzi ridicoli o date a
credito, in aste gigantesche tenute in tutte le città marittime.
Si tratta di un “Dumping” feroce, e le fabbriche american e sono costrette a chiudere una dopo l’altra, incapaci come sono di sostenere la lotta dei prezzi. Vengono così rovinati anche i piantatori, e la miseria e la carestia assumono proporzioni allarmanti: in Georgia, nel Tennessee, e nel Nord Carolina. Nel 1820 l”Inghilterra” ha vinto e la giovane industria americana è rimasta annientata. Ma si tratta di una vittoria apparente, perché per vincere gli inglesi hanno reso impossibili le già inumane condizioni di lavoro in uso, e in casa loro assistono a scioperi e rivolte senza fine.
Temendo
di subire la stessa sorte dell’America, Francia Germania e Russia, che
hanno sviluppato industrie proprie, erigono ferree barriere doganali
contro i prodotti inglesi. Ora i burattinai degli inglesi devono mutare
politica ed inscenare una ritirata. Ma gli interessi degli Stati
americani del Sud rurale e latifondista, sono diametralmente opposti a
quelli del Nord industrializzato.
La
coltivazione dell’Oro Bianco, al Sud, impone come necessaria la
schiavitù dei negri, che sono macchine da lavoro insostituibili quanto i
meccanismi che il nord possiede. Le filande del Nord America dipendono
sempre più dal cotone degli Stati del Sud, ma non hanno alcun bisogno
di questi clienti, dato che l’Europa industrializzata chiede il cotone
americano.
Il
Nord inizia allora il suo predicozzo libertario, contro quella
schiavitù di cui il Sud vive, e che non è per nulla più penosa od
umiliante del suo “Libero lavoro salariato”,
completamente sottoposto all’arbitrio del Padronato. Il Sud allora
esporta in Europa, e le navi che portano il cotone, piuttosto che
tornare in America senza carico, eseguono trasporti a prezzi irrisorî.
Il risultato è che gli Stati del Sud vengono inondati da manufatti
europei, vendibili ad un prezzo inferiore a quello praticato dalle
fabbriche del Nord. Ecco che queste fabbriche del Nord, per un Sud che
compra e vende direttamente in Europa, non hanno più nessuna
importanza. New Orleans, Charleston, Savannah, fanno affari con le Nazioni Europee, senza intermediari.
Verso
il 1840 le terre del Sud iniziano a perdere la loro fertilità
produttiva, perché le piante di cotone esauriscono rapidamente il
suolo, e bisogna concimarlo variando e rotando le colture. I territori
Spagnoli che circondano il Golfo del Messico, ed i fertili paesi attorno
al Rio Grande, sarebbero molto adatti. Abili “agenti”
convincono i politicanti del Texas, che allora è una provincia del
Messico, a dichiarare l’Indipendenza, e a chiedere l’annessione agli
Stati dell’Unione.
Ne
segue una guerra con il Messico, che gli americani vincono nel 1848,
annettendo un territorio immenso ai propri Stati del Cotone. Incamerano
Utah, una parte della California, e il New Mexico. Con l’annessione del
Texas, nel 1845, il “regno del cotone” è più vasto che non il resto
degli Stati Uniti. S’impone allora la questione degli schiavi. Gli Stati
del Sud hanno bisogno di molti schiavi negri per le nuove piantagioni.
Il Nord deve rinunciare alle tariffe elevate, e per di più,
l’Inghilterra collabora strettamente con gli Stati del Sud.
A partire dal 1850, la Guerra di Secessione diviene un fatto ormai inevitabile.
Le
tensioni diventano gesti di aperta ostilità quando, nel 1860 Abraham
Lincoln, eletto presidente, riprende la sua campagna di comodo contro la
schiavitù. L’Inghilterra conta molto sulla vittoria delle truppe del
Sud, perché le piantagioni americane, unite alle sue fabbriche del
Lancashire possono davvero vestire il mondo intero. Gli “Inglesi al
governo ” concedono agli Stati cotonieri un prestito di 165 milioni di
dollari sul prossimo raccolto, e poi ancora 150 milioni.
Ma la
rapida vittoria che ci si attendeva, diventa una lunga guerra
sanguinosa. L’esportazione di cotone americano cessa, e i centri tessili
europei vanno in rovina. 250.000 operai del Lancashire restano senza
lavoro, ed altri 165.000 lavorano per solo 4 ore al giorno.
Fame,
miseria, sommosse, e decine di fabbriche che chiudono. Le popolazioni
degli Stati cotonieri del Sud muoiono letteralmente di fame, perché non
possono vendere il cotone. 6 milioni di balle dell’Oro Bianco si
accumulano nel primo anno della Guerra di Secessione. Il Blocco fa
morire di fame i bambini americani e quelli europei. La rivolta
serpeggia fra le masse affamate. Le perdite in Borsa diventano
catastrofi.
La
Francia riceve cotone dall’Egitto, l’Inghilterra dal Siam, dal Brasile,
dall’India e dall’Egitto. L’Europa torna alla conocchia ed al telaio:
all’industria domestica che ha per protagonisti il lino e la lana.
Quando gli Stati del Nord e i loro “Burattinai” vincono a Gettysburg, a Wicksburg, il Presidente Lincoln libera gli schiavi e, nella primavera del 1865 viene conclusa la pace.
Abraham Lincoln |
Abraham Lincoln
viene assassinato in un palchetto del Teatro Ford di Washington, da un
agente dei Rothschild, e l’Industria del cotone deve ricominciare da
capo. Il cotone diventa, alla fine del XIX° secolo, il più importante
articolo del commercio mondiale; più del grano o del riso. Tutti i
Paesi Industriali d’Europa dipendono ora dal cotone degli Stati Uniti, e
coloro che in America possiedono il cotone, stabiliscono sul mercato i
prezzi che vogliono. La Borsa di Liverpool perde d’importanza e quella
di New York diviene la più importante.
In
Germania è Bismarck ad intuire i pericoli di questo stato di cose, e a
mandare i propri esperti del cotone nel Kamerun e nel Togo, allora
Colonie Germaniche. I prodotti dell’industria tessile germanica,
rappresentano nel 1905, un valore di 1 miliardo di marchi, ed un
fastidioso inconveniente per la lobby del cotone ebraica. Bismarck
appoggia il Commercio Coloniale ed il suo Comitato.
La
coltivazione dell’Oro Bianco nelle Colonie tedesche mira a rendere i
tedeschi liberi dalla dipendenza obbligata dai piantatori “americani” e
dagli speculatori “inglesi”, le cui fila sono mosse dalle abili mani di
poche famiglie di Banchieri e Finanzieri Ebrei. L’Inghilterra crea
piantagioni in Egitto e Sudan. Dato che il cotone viene impiegato anche
nella fabbricazione degli esplosivi, ecco che i mercanti d’armi e i
ministeri della Guerra se ne interessano attivamente. In Africa, ciò
costerà caro all’Egitto, al Sudan, alla Costa d’Oro, alla Nigeria, e
all’Uganda.
La
schiavitù è ormai legalmente interdetta? In molti posti essa resta
tuttavia possibile, e si inventano tasse ed imposte, per pagare le quali
bisogna lavorare duramente. Così, si acquisisce la “manodopera”
fluida, per le nuove piantagioni di cotone: negri liberi, ma forzati in
un lavoro da schiavi, reso ormai legale dal trucco di un miserabile
salario.
Si moltiplicano le ferrovie che trasportano il cotone ai porti d’imbarco, e la “Cotton Growing Association” Diviene un organismo gigantesco, capace di controllare e dirigere la politica interna ed estera di molti Stati.
Si moltiplicano le ferrovie che trasportano il cotone ai porti d’imbarco, e la “Cotton Growing Association” Diviene un organismo gigantesco, capace di controllare e dirigere la politica interna ed estera di molti Stati.
Nel
1913, Usbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan, e Tadgikistan, un
territorio grande come Francia e Germania assieme, è coltivato a
cotone. L’olio di cotone è usato per fare la margarina, e la Francia ci
fa il sapone, ma ci si possono conservare anche le sardine, o
sostituirlo all’olio di lino nella fabbricazione dei colori ad olio. Lo
si usa massicciamente nella fabbricazione degli esplosivi.
Il
cotone dilaga perché ormai la produzione di massa trionfa sulla
qualità dei tessuti. Scoppia la Prima Guerra Mondiale e sulla scia
delle ricerche sugli esplosivi, si scopre il procedimento Viscosa: la
seta artificiale. Il cotone è solo una forma particolare della
cellulosa, e questa, scoprono i tedeschi, può venire prodotta anche dal
legname di scarto. Si scioglie della nitrocellulosa e, facendola
passare in una finissima trafilatrice d’agata, la si rende nuovamente
solida. Questo filato è reso non infiammabile con un lavaggio in una
soluzione di solfuro alcalino.
Appena
si capisce che è possibile usare il legno a fini bellici, ed anche
farne dei filati che sostituiscono la seta, spuntano i finanzieri, e
fioccano i capitali che permettono di allestire laboratori perfetti. Si
fa a gara per assicurarsi i favolosi guadagni futuri. Boschi interi
diventano calze di “Seta” vestiti scintillanti e devastanti granate.
Uomini come Riccardo Gualino che crea la Snia Viscosa e Loewenstain,
figlio di un banchiere ebreo, si creano fortune enormi disboscando la
Transilvania, la Romania, e la Russia. Poi Gualino vende a Sir Austin
Chamberlain.
In Germania si lavora per ottenere un filo si seta artificiale: il “Vistra” della I.G.Farben, ed il “Cuprana” fabbricato nell’estate del 1914 assieme alla Bemberg, con un sistema basato sull’ammoniaca e sugli ossidi di rame.
Nel 1934 la Chimica tedesca minaccia seriamente il monopolio del Cotone, perché a Lipsia il Dottor Erhard Franz produce finalmente il filo di seta sintetico “Vistra”. L’importazione tedesca del cotone può, nel 1935, essere sostituita dalla fabbricazione di filati artificiali. I tedeschi lavorano anche al “cotone di legno”, fabbricato con cellulosa Alfa, e che risulta molto economico. Il Faggio viene usato per produrre queste fibre artificiali.
Il
cotone è solo una delle tante materie prime di vitale importanza, che,
con le guerre pensate e prodotte da una potente lobby finanziaria,
arricchiscono smisuratamente chi ne possiede il monopolio. La Storia del
Bianco Cotone, o dell’Avorio Negro, è un esempio tipico, ma le sue
regole valgono anche per il Ferro, il Petrolio, il Rame, il Grano, l’Oro, lo Zinco, il Nickel, il Tungsteno, l’Alluminio, la Gomma,
e per ogni le altra “risorsa” che pur essendo terrestre, non appartiene
mai agli abitanti dei luoghi in cui si trova, ma risulta sempre essere
una proprietà esclusiva di pochi “Eletti” speculatori, che ne traggono,
per sé e per i propri traffici ogni possibile vantaggio.
Mauro Likar
Per eliminare questa virulenta metastasi planetaria, auspico con grande partecipazione mentale che nostra madre terra, crei uno specifico virus affinchè distrugga senza scampo questo altamente invasivo e deleterio fenotipo.
RispondiEliminaUn seme maledetto, un virus per il creato.Gli Ariani "pagani" fatti passare da eretici e blasfemi, bruciati e torturati dalla santa inquisizione il cui urlo di vendetta riecheggia ancora oggi nel poco sangue puro rimasto. C'è ancora memoria che non non possono cancellare, (l'energia animica non si inganna) quella del razzialismo dell'ultimo Avatara. La riscoperta dei valori creativi della propria razza, la riscoperta della propria cultura. Fu una ricerca per l’eccellenza, per un nobile ideale. Il razzialismo Nazional-Socialista non era contro le altre razze,ma a favore della propria. Esso puntava a difendere e a migliorare la propria razza e desiderava che tutte le altre razze facessero lo stesso per sè stesse...Non rimane che tifare la "magna mater".
RispondiEliminaLa Grande Madre è un archetipo ancestrale che simboleggia il ciclo della Natura, quindi la Vita, che crea-per-distruggere e distrugge-per-creare.
Abraxas
Digitate:"Davide benetello olocausto una storia fraudolenta" E' INCREDIBILE CON CHE CAPACITA RIESCONO A MENTIRE ,QUESTI VENGONO DA UN ALTRO PIANETA MAI VISTO UNA ROBA COSI',A DIR POCO IMBARAZZANTE DA MANICOMIO !
RispondiEliminaCapacità quale capacità hanno? A parte stabilire con la tirannia del denaro la loro menzogna? Hanno i vili media, hanno le grandi major cinematografiche, hanno i servi politici della loro democrazia che fanno le leggi che vogliono loro, hanno le grandi catene di distribuzione dei libri, hanno tutte le grandi case editoriali, hanno perfino creato una legge che punisce con il carcere chi osa dire la verità, una cosa simile non si è mai vista, questo dimostra semmai quanto sia stato disastroso aver fatto entrare nelle sale del trono l'aristocrazia usuraia del denaro.Uno dei nostri compiti è scacciare e calpestare questi sub umani e rispedirli nella melma da dove si sono ersi, e ripristinare l'antica aristocrazia non del diritto di nascita, ma bensì l'aristocrazia dei saggi, degli antichi sacerdoti di Atlantide.
EliminaO delle domande da fare...
Elimina1)Chi ha scritto i protocolli dei savi di Sion?
2)Perché furono finanziati Hitler e Mussolini da banche e multinazionali?Famosa è la IG farben...E vero che Mussolini fu una spia inglese?
3)Putin è di origine ebraica?Ha rapporti con i sionisti,e Trump è in pupazzo?
4)Aiester Crowley,Blavasky e Alice Bailey sono da considerare satanisti?
Cosa importa ormai, per quel che vediamo oggi non c'è un potente di ogni nazione che non faccia l'inchino con tanto di Kippa'! Il giudaismo è divenuto un cancro,una malattia che infetta il cuore e anima già prima che nel corpo biologico.Lignaggi di elit che si dividono terre e potere economico. Sefarditi,Askenaziti! quest'ultimi che cercano di purificarsi ibridandosi con sangue Ariano! 12.000 anni di storia riscritta da scriba e farisei,verità sepolte dei veri padri fondatori dell'Europa, gli Ariani. Grandi costruttori di civiltà, ingegneri, artisti...sostituiti dal putrido plastico artificio di feccia umana degenerata. Buona visione!
EliminaAbraxas
Ritrovare nell'inconscio collettivo quella forza spirituale prigioniera, di questa metafisica creata dai savi di sion. Non alimentare l'egregore creata dal pensiero servo della materia. Smettere di essere complice di questi gesuiti astronomi patriarcali senza terra...l'umanità ha fatto la sua scelta, AVERE anziché ESSERE!il vile denaro che uccide lo spirito dell'uomo. Ciò che è successo in passato in (Atlantide e Lemuria) faranno in modo che risuccedera'! È questo il loro compito "distruggere" salvando il loro culo, per poi ricolonizzare la terra di nuovi schiavi regrediti e facilmente gestibili. Per loro è ciclico di era in era, continuando a rubare quelle antiche sapienze creatrici iperbore.Si guardi ad esempio alle piramidi, costruite saggiamente come accumulatori di energie cosmo telluriche già nell'antica Atlantide... Fatte esplodere con una potenza devastante da far credere nel cataclisma che ne seguì.Incapaci allora, impenitenti ancora oggi.
RispondiEliminaAbraxas
Grande likar, la storia come nessuno la ha mai spiegata
RispondiEliminajj
Digitate :" Davide benetello olocausto" al 4 rigo VI sta I'll video "l'olocausto e' successo davvero" apparira una scritta schiacciate confirm ,un bel pastore Stephen Anderson spieghera bene LA PALLA dell'olocausto in modo chiaro difatti lo hanno subito censurato,LA verita non ha bisogno di essere Nascosta
RispondiEliminaAl signor admin moon digiti:" aaargh Italia" trovera tutti I libri censurati gratis ma sopratutto " Bagatelle" e " LA scuola dei cadaveri" tutti e 2 di Celine ,trovera'/verita mostruose il suo intelletto Vacillera'
RispondiEliminacolombo era ebreo?
RispondiEliminaUn altro chicca DIGITATE:" ADOLF HITLER LA STORIA MAI RACCONTATA PUCCIARELLI" e'stato visto da pochissimi! Pero QUANDO c'e'da tirarsi l'anatra le visualizzazioni SONO MILIONI ,almeno guardate entrambi un po di cul e un po di cultura,e' Fattuale
RispondiEliminaPare di sì tapioca, d'altronde anche l'ex ministro Colombo pare lo fosse, anche TUTTI i fondatori dei gesuiti lo furono, lainez, de Loyola e Francesco Saverio, a proposito il buon Franceschiello, gesuita e di origine ebraica quanto woijtyla, non ha preso il nomignolo in onore di San Francesco d'Assisi (anche questo ebreo il cui vero nome era Paolo Morosini) ma per glorificare San Francesco Saverio. Si parla sempre di quanti siano i giornalisti ebrei in percentuale, ma avete mai provato a contare i giudici? E i poliziotti di alto livello ? Resterete SBALORDITI, poi provate a cadere nel tritacarne della giustizia dalla quale può salvarvi solo GESÙ CRISTO (che non era ebreo ma ariano, altrimenti col cazzo che lo inchiodavano).
RispondiEliminajj
E' sempre cosi per screditare I personaggi ariani gli si da DEGLI Ebrei ,SAN FRANCESCO NON ERA EBREO ANCHE IL RABBINO DI SEGNI LO HA AMMESSO CHE E'/UN MITO STA STORIA ,MA I PERFIDI EBREI LO FANNO CON TUTTI ,E POI MOROSINI NON E' UN COGNOME EBREO ,SONO EBREI INVECE I COGNOMI MARONI ,MORETTI ,MORPURGO fondatore delle generali ,MORAVIA ,MIELI,MASTROPASQUA QUEL DIRIGENTE LAZZARONE CON PIU DI 40 INCARICHI.PER ESSERE GESUITI SI DOVEVA AVERE IL SANGUE ARIANO PER 6-7 GENERAZION,I GESUITI E IL PAPA SONO SEMPRE STATI IL NEMICO N1 DEGLI EBREI,BASTA DIGITARE:" ANTIMASSONERIA ALTERVISTA" DOWNLOAD LIBRI " LA MORALE GIUDAICA "
RispondiEliminahttps://connessionecosciente.wordpress.com/sul-cristianesimo/francesco-dassisi-alias-marino-morosini/
EliminaLainez e Loyola erano marrani, evitarono l'espulsione dalla Spagna convertendosi, molti papi erano ebrei, San Paolo lo era ed era pure libero muratore, cacciatore di cristiani veri che furono sterminati nel Colosseo o senza tregua braccati in mezza Europa. Il prefisso ber del cognome bernandone o Bernardone e è tipicamente ebraico e significa fratello, guarda caso originario veneziano, e legato al potere dei dogi, chi fondò Venezia erano i Sarmati in fuga da Attila, i Sarmati non sono altro che gli abitanti della Samaria, stanziati in kazaria dopo la diaspora, quindi ebrei da sempre. Se poi il rabbino di segni voglia nascondere ironizzando assieme a BERgoglio buon per loro, i gesuiti sono NATI CON IL COMPITO di distruggere il vero cristianesimo e togliere di mezzo le conoscenze ancestrali ariane dall'Europa e la mia famiglia ne sa qualcosa Daniele, dato che è da almeno 2500 anni legata ai druidi ed ai reto etruschi, è da subito dopo il concilio di Trento che con alterne fortune cercano di cancellarci dato che la mia famiglia assieme ad altre ormai estinte stava facendo su Carlo V forti pressioni per aderire alla riforma protestante, tanto che lo stesso imperatore prima di abdicare ebbe a dire: la storia è finita.
jj
Venezia è stata fondata degli antichi veneti in fuga da Altino e zone limitrofe; i sarmati non erano asiatici, tantomeno ebrei, ma europei, infatti i loro discendenti, gli osseti, sono chiaramente un etnia europea. Una domanda: cosa intendi con cristianesimo vero?
EliminaMandi Mandi
Una ripulita di sangue per tornare alle origini della stirpe di davide, da cui discende Jeosciua'!!! Loro si vogliono ripulire e nel contempo sporcono i Goim tanto "gentili". L'antica sapienza è celata nelle RUNE che non riescono a codificare.
RispondiEliminaAbraxas
JJ prenda le informazioni dei blog e le metta in un sacco stringa bene e le getti via,sono tutti siti MASSONICI O EBREI !!! E' CHIARO CHE CERCHERANNO SEMPRE DI DIFFAMARE SONO PAGATI PER QUELLO E' LA LORO RAGION DI VITA ,LEI DEVE VEDERE LA REALTA ,FIAT EBREA ELKANN BORSA D' ITALIA EBREA AMMINISTRATORE RAFFAELE GERUSALEMME, INFORMAZIONE DE BENEDETTI MIELI MENTANA AUGIAS SAVIANO FELTRINELLI ECC ECC TUTTI EBREI ,L'EUROPA HA PERSO LA GUERRA E CON L'EUROPA ANCHE IL VATICANO PUNTO.SE VUOLE TROVARE UN PO DI VERITA DEVE LEGGERE LIBRI ,NEI BLOG C'E'SOLO SPAZZATURA DIVERTENTE INTERESSANTE MA SPAZZATURA ,PROVI IL SITO " AAARGH ITALIA" LIBRI CENSURATI GRATIS
RispondiEliminaNe ho già letto diverso materiale che trovo interessante ma casso assolutamente i gesuiti già da letture degli anni 80 ben prima della telematica ed anche per conoscenza storica familiare, come casso padre zanotelli dei comboniani famoso per la sua vita spesa in Africa e pur in buona fede, mondialista per le sue posizioni attuali sull'immigrazione, il mondo cattolico è ampiamente dirottato verso posizioni sioniste in modo più inconsapevole che per supino interesse o paura, che ci siano due papi in carica e due vescovi nella mia città che è il vero confine culturale fra mondo italiano e tedesco significa una cosa sola, cioè che è in corso una sotterranea lotta di potere che non potrà che sfociare in uno scisma dove da una parte ci sarà il clero romano e dall'altra una coalizione fra il mondo cattolico tedesco e le varie confessioni protestanti, prima e seconda guerre mondiali non sono altro che la seconda guerra dei trent'anni, organizzate per impedirci di far eleggere i papi come accadeva nel SRIG, condizioni che si stavano concretizzando a inizio '900, prontamente annullate dagli eventi bellici. Poi concordo con Lei che il nwo non potrà mai affermarsi completamente prima di aver annichilito chiesa cattolica e conseguentemente cristianesimo in Germania e Italia, alzo un po' il naso sui galletti francesi dato che storicamente puttanelle dedite alla grandeur più che al combattimento e da sempre dediti all'inganno e all'intrallazzo come durante i due assedi di Vienna dove tutta la nobiltà transalpina si spendeva senza riserve mentre loro tramavano con gli ottomani per spartirsi l'Europa, Italia compresa nel caso le mura di Vienna fossero cadute, fortunatamente Dio non volle che accadesse. Fatica comunque sprecata in questo inizio millennio dove chiesa cattolica gesuitica e sozzal-democrazie hanno aperto le chiappe europee per la forzosa introduzione di una religione ancora meno gradevole dell'attuale che almeno ha il merito di aver conservato sotto la crosta superficiale parte della tradizione ancestrale
RispondiEliminajj
Lei cassa ma si ricordi che le university migliori al mondo sono state fondate dai GESUITI ,sapere e' potere,i Gesuiti hanno fondato nel 1850 LA rivista LA civilta cattolica ,si puo trovare su archive BASTA digitare " l'ebreo attraverso I secoli",oppure " holy war gli ebrei 3" magistero Della CHIESA ,VI sono le encicliche dei Papi,I gesuiti e I Papi hanno sempre combattuto I'll giudaismo e LA massoneria ,ora a guerra persa hanno dovuto anche loro chinar LA testa ,I risultati si vedono I Giudei comandano su TUTTO
RispondiEliminaDaniele. Guarda che sono tutti della stessa pasta. Le tiare di Oannes che chinano la testa...., ma per favore!
EliminaSi finisce per dimenticare per quale motivo ci dichiararono guerra Inghilterra (dei gran massoni) e la Francia (dei mormoni) a servizio del sionismo. Noi ci siamo solo difesi. Gott mit uns (Dio è con noi) fu'un motto di matrice esSoterico. Il vero messaggio Esoterico era (Dio è DENTRO DI NOI) e non fuori, come il potere emotivo del clero, annichilendo lo spirito, ha fatto credere. Sacerdoti dalla casta di "magie nere" e dalla scienza applicata quella dei Gesuiti astronomi impuri!
RispondiEliminaIl Nazional Socialismo ha realizzato un Sistema Iniziatico e Rituale, auntitetico all'Occultismo pseudo Esoterico di matrice giudaico cristiana, non perché non considerasse valida in sé la Prassi Magico Theurgica degli Occultisti Jahveici, ma per riaffermare la propria Via Spirituale encestrale Ariana, incompatibile con gli scopi e le intime realtà esistenziali dello Jahveismo ebraico o del cristianesimo." Incompatibili con i visionari iniziati del deserto, incompatibili con i banchieri usurai, incompatibili con la cabala e ancora, incompatibili con la loro mente malata patriarcale. Costoro odiano la" grande madre" mentre noi difendiamo la bellezza del suo creato.
Non ne so molto, ma è innegabile che dai Cattolici intrisi di neoplatonismo , diritto romano e altro venne proibito nominare il nome di Dio , il Dio della Bibbia è un Dio dei deserti , legato alla teurgia proveniente dall' Egitto , il monoteismo di Akhenaton , i cattolici a forza vogliono incorporare questo in Europa e camuffarlo per far perdere le tracce di ciò che è stato , abilmente stravolgono la storia , si sa che se esistono ancora libri della famosa Biblioteca di Alessandria ce li hanno loro nei sotterranei del Vaticano. Stiamo ai fatti , dove siamo arrivati , cosa ha portato ciò alla fibra dei nostro conterranei: veline, droga , materialismo , vuoto , depressione , annichilimento ecc... ?
RispondiEliminaCerto hanno anche i meriti , le scuole dei Gesuiti dove formavano le classi dirigenti di primo livello , ma ciò è stato spazzato dal Dio dei Deserti più feroce che mai : ecco il protestantesimo , Lutero , e sette annesse tra cui i Mormoni , una certa massoneria , certe logge rosacroce in Germania collegate con l'Inghilterra . Roma è stata abbattuta dall'Impero Navale di Londra , succedaneo l'ancora peggiore Usa e ora forse si sono trasferiti in Cina e Dio sa cosa faranno. Io cosa dovrei fare ? Mi hanno negato la spiritualità dei miei avi e se mi rivolgessi contro l' eggregora che mi circonda sarei come una formica contro un gigante . Non posso che assistere impotente alla morte e degradazione dei pallidi eredi degli eroi e dei geni antichi , mentre forse stiamo con un simulacro di Chiesa in mano che non ci difende più dal dio venuto dal deserto.
Mark
Trattazione molto importante che CONFERMA gli scritti di un grande studioso di Geopolitica. Anton Zischka. I libri di questo autore furono pubblicati in molte copie ed anche nelle lingue più importanti. Anche dopo la fine del secondo conflitto mondiale egli pubblicò opere di sicuro interesse. Libri di Zischka sono facilmente reperibili su internet. Ne consiglio vivamente la lettura.
RispondiEliminaNE SARETE VOI DEGNI? A NOI! SIEGH HEIL! Lucio Astarti
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