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martedì 23 giugno 2015

Il vero popolo comincia a svegliarsi: un milione di “inaccettabili” per dire no all'imposizione del gender






Nota personale:

Mentre dalle centrali del potere finanziario globalista (l'elite ebraica),prendendo come pretesto la scusa della salvaguardia dei diritti di minoranze gay o altro,si spinge verso una imposizione che ha come scopo degenerare e indebolire ulteriormente i popoli,per assicurarsi il controllo totale su queste; come ad esempio la distruzione della famiglia che è il vero e unico obbiettivo che serve a questo potere demoniaco per isolare la persone dal suo nucleo familiare,ultima barricata dopo la quale su ogni persona cadrebbe l'indifferenza assoluta.
A  Roma questo 20 giugno si è assistiti ad una manifestazione di grande importanza,la gente ora comincia a scontrarsi con questi provvedimenti assurdi, anche se ancora incapaci di vedere il quadro globale della situazione,sentono come minaccia alla vita stessa.


Oltre un milione di partecipanti e molti altri ancora i sostenitori dell'iniziativa che non si sono recati fisicamente,che hanno voluto mandare un segnale chiaro a questi signori dei salotti bene,che mentre sparlano di libertà e diritti,impongono con la forza i loro ideali degenerati e sempre proni al piano dell'elite mondialista.

Naturalmente non è un caso che queste assurdità e decreti leggi,(parlare di matrimoni gay mentre la famiglia è distrutta sia per mancanza di futuro quindi un lavoro,una casa ecc.,sia per problemi di coppia dato che i divorzi oggi sono maggiori dei matrimoni), vengono in maggior parte dalle sinistre mondialiste,i quali da sempre sono i leccapiedi dei sub-umani dell'elite.


Le masse cominciano a svegliarsi dall'ipnosi di massa a cui sono sottoposti da quando l'Italia fu di fatto invasa e sottoposta ai voleri della finanza globalista; ipnosi e manipoalzione che viene crudelmente ed efficacemente portata avanti dai media di regime, i quali ancora hanno distorto la verità di questa manifestazione e affermato le loro luride menzogne, ma il risveglio può essere solo accelerato non fermato, e molti cominciano ad intuire che qualcosa non va,anche se ancora non hanno recepito chi tira veramente i fili da dietro le quinte, ma non tarderà ad arrivare il momento delle verità,e anche il momento in cui questi traditori dell'uomo e della vita dovranno assumersi le proprie responsabilità davanti a plotoni di esecuzione che prima di eseguire la condanna elencheranno tutti i loro crimini contro l'umanità intera.

white wolf







No al gender, no alla colonizzazione ideologica dei nostri figli nelle scuole, no al ddl Cirinnà e al matrimonio gay, la famiglia è una sola, quella naturale, cellula fondamentale e necessaria della società.

Si possono riassumere così gli interventi degli oratori che si sono avvicendati sul palco della grande manifestazione di piazza del 20 giugno a Roma.

Molti parlano di “family day”, e per certi versi è vero: è stato un giorno della famiglia, un milione di facce sorridenti, stipate, ammassate, sotto il sole e sotto la pioggia, senza perdere il sorriso. Genitori giovani e vecchi, nonni e nipoti, bambini di tutte le età, anche piccolissimi nelle carrozzine, tutti a dire in coro a chi opera nei sacri palazzi del potere “Ehi, ci siamo anche noi! Non potete ignorarci!”

Però c’è una sostanziale differenza col Family day del 2007: quella è stata una chiamata a scendere in piazza da parte della Chiesa (allora c’era il Card. Ruini), da parte di Berlusconi, che all’epoca aveva potere e carisma, e dei partiti suoi alleati.

Questo family day, invece è stato organizzato e realizzato in meno di 20 giorni (il Comitato “Difendiamo i nostri figli” si è costituito il 2 giugno!); la gente è scesa in piazza da sé [e non dimentichiamo di ringraziare i tanti ragazzi con le casacchine gialle che hanno svolto il ruolo di servizio d’ordine con efficienza e dedizione]; la manifestazione è stata davvero una manifestazione di popolo, di massa, di tutti quelli – delle famiglie, soprattutto – che si sentono vilipesi e offesi dalla cultura elitaria di chi si proclama democratico ipocritamente, chi disprezza il popolo, la gente vera e la natura.

Basta guardare le foto di questa festa, su qualsiasi pagina internet, come questa .
Poi, chi ama il gioco “Trova le differenze” può confrontarle con queste del Gay Pride svoltosi sempre a Roma esattamente una settimana prima, il 13 giugno.
Sorrisi e allegria, di qua e di là. Ma c’è una qualche differenza?




Alcune immagini della manifestazione




















Anche certi commenti a caldo sulla festa del 20 giugno non hanno bisogno di chiosa: Scalfarotto l’ha definita una “manifestazione inaccettabile”. Il Corriere.it riporta queste parole di Franco Grillini, presidente di Gay Net: “C’è a Roma una manifestazione contro i diritti civili, è una cosa più unica che rara che ci siano persone che manifestano contro i diritti di altre persone… Una manifestazione inutile e odiosa, come tutte le manifestazioni d’odio; un festival dell’omofobia, triste e pietoso come tutte le manifestazioni a sfondo razzista, dove avranno voce i profani dell’odio verso la diversità sessuale e trionferà quel “familismo amorale” [vedere, infatti, le foto di cui sopra, NDR]largamente responsabile dei guai del paese».

Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, sempre sul Corriere, lancia sui social l’hashtag #FamilyGay. «Per noi ogni giorno è #FamilyGay…. La manifestazione di sabato – dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center – è un salto nella preistoria dei diritti civili e dell’equità».

E di altri commenti pieni di sdegno e di disprezzo per la gente, per il popolo italiano, si vanno riempiendo le colonne dei giornali e le pagine dei social.

Devono sapere, questi signori che si stanno rodendo il fegato, che questo milione di persone che ha deciso di farsi vedere e di farsi sentire è solo l’inizio. La maggioranza silenziosa non ne può più di stare chiusa in casa a subire le angherie ideologiche e normative di un’élite viziosa, antidemocratica, intollerante e prevaricatrice.
Noi sappiamo che se un milione di persone hanno affrontato i costi e i disagi della manifestazione (e ce n’erano davvero da tutta l’Italia, ma anche per i romani è stato comunque impegnativo e stancante), tanti altri milioni a casa hanno partecipato in spirito e comunità d’intenti.

Senza odio per nessuno. Anzi, per amore per la vita e per il futuro di questa nostra umanità.


Fonte: Notizie Pro Vita


4 commenti:

  1. Ho letto della nascita di fondazioni di sostegno al disagio sociale che si è venuto a creare. Uniti potremmo concretamente dire no a questo stato di cose e non far perdere i valori della famiglia e la dignità dell'uomo; far nascere un certo "sistema" che dice: " se tu, INUTILE Stato, non ci tuteli, ci tuteliamo da soli". Dando consistenza e forza al sistema, per loro magari sarà più difficile attuare i loro meschini programmi.

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    1. inevitabile direi,perchè per quanti sforzi facciano un opposizione si crea sempre in modo spontaneo,sono leggi dell'universo inviolabbili, un opposizione reale sta nascendo e questo non è che la punta di un enorme iceberg che travolgera tutti questi sciagurati e miseri servi,per questo pressano e hanno un enorme fretta,perchè il ciclo si sta chiudendo e la partita comincia ad avere svolte incontrollabili.Ma sarà molto di più di quello che si vede,la rinascita sarà un qualcosa che nessuno ha mai visto da 15.000 anni a questa parte.

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  2. La cosa triste e' che gli stessi gay non si rendono conto di essere manipolati e derisi proprio da quel potere che li vuole difendere, ad esempio il gay pride e' una carneval-buffonata con tutto quell eccesso e travestitismo, all'apparenza pare una sorta di liberazione ma mi pare solo un modo di umiliare persone con gusti sessuali diversi. Comunque mi preme far sapere per quel che potrebbe importare, che i disagi alla famiglia non vengono solo dall'omosessualita imposta, ma anche da conflitti personale portati dagli stessi genitori, dal denaro, dal lavoro, dalla frustrazione. insomma, si alla famiglia, ma ad una famiglia responsabile e piena di amore, che ci sia intesa, non solo perché ci sono una donna e un uomo e finisce la, no, cosi' non funziona sia chiaro. Ciao WW

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    1. concordo con il tuo commento,e a parte la manipolazione degli stessi gay,la famiglia al suo interno ha molte contraddizioni,e sono dovute proprio alle questioni da te sottolineate,soprattutto dal denaro mezzo con cui l'uomo è stato reso uno schiavo,che sia frustrato è la conseguenza naturale di questo tipo di imposizioni,aggiungo che la la questione diverra sempre più pesante e quello che sta accadendo in questi tempi con la Grecia deve fare riflettere i molti,un intera nazione ricattata dal denaro creato dagli usurai mondialisti,i soldi sono la causa principale del male sulla terra,l'uomo non può più permettersi di stare appresso a questi pezzi di carta inutili e da chi li detiene,la nostra battaglia mira alla distruzione di tali società e portare l'umanità in società più evolute senza denaro dove la vita sia sovrana non il vile soldo.

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