di: Luciano Lago
Come si è ampiamente dimostrato dalla
involuzione del sistema politico per gli eventi degli ultimi decenni, i
politici della “Nuova Sinistra mondialista” sono i migliori servitori
della borghesia, in quanto sono stati in grado di diluire in un mucchio
di rivendicazioni retoriche e scomposte quello che era l’aspetto
essenziale del vecchio marxismo originario: la lotta di classe.
Tutti
questi totem ideologici diffusi dalla propaganda liberal progressista,
come l’identità di genere, il femminismo, l’omofobia e il
multiculturalismo, sono in realtà i sostituti del vecchio mito marxista
della lotta di classe, un surrogato con cui è adulterato il vero
problema rivoluzionario del nostro tempo: la lotta dei popoli contro il capitalismo internazionale.