nota personale:
Onore al grande generale Kassem Suleimani, un grande guerriero che si è battuto fino alla morte per il suo popolo e la sua nazione, un giusto tra i giusti assasinato da criminali e vili, con una azione da vigliacchi quali sono. Gli esiti di questi atti criminali sono incerti ma certamente l'usura internazionale e tutti i loro fedeli vogliono la guerra contro l'Iran, dove manderanno il loro golem americano a morire ed a restare mutilati; naturalmente lo scenario è attualmente indecifrabile e pericoloso, la Russia e la Cina non permetteranno mai che l'iran cada sotto occupazione delle forze del male per diversi motivi sopratutto geopolitici, sanno che riserveranno poi la stessa fine alle loro nazioni.
Il voler provocare in questo modo l'Iran va visto come una mossa azzardata e attuata da veri psicopatici quali sono i sionisti che governano veramente l'America, ma questa volta se sarà la guerra totale israele verra annientato per primo, e l'America conoscerà una fine catastrofica come mai non si vedeva nella storia.
Siamo davanti ad una scintilla che potrebbe veramente innescare la guerra mondiale , e sappiamo tutti dove si andrà a finire. Ancora una volta gli psicopatici che governano l'America e quasi tutto l'occidente stanno portando per la 3 volta il mondo nel baratro.
white wolf
di: Luciano Lago
Il 3 gennaio 2020, gli Stati Uniti hanno “passato il Rubicone” uccidendo il leggendario comandante delle forze speciali dell’IRGC dell’Iran, il maggiore generale Kassem Suleimani. Una dichiarazione di guerra a tutti gli effetti, visto che Soleimani era in n. 3 nella gerarchia di potere della Repubblica Islamica dell’Iran. La reazione a questo atto di terrorismo di stato da parte di Washington, nello stesso Iran, mostra che gli americani hanno di fatto dichiarato guerra non solo all’entità statale di questo paese, ma anche a tutto il popolo iraniano.
Probabilmente, il fattore determinante di questa dichiarazione di guerra, va ricercato nella insofferenza degli USA e di Israele per il fallimento di tutte le famigerate “guerre per procura” che sono state condotte contro l’Iran dagli Stati Uniti e da Israele per decenni, quelle che hanno tutte mancato l’obiettivo ricercato: la resa di Teheran. Il paese persiano non si è mai piegato in quaranta anni al dominio statunitense e questo viene giudicato intollerabile dalla elite di potere di Washington.
Attualmente la stragrande maggioranza di esperti e commentatori è impegnata in vane previsioni e analisi – per anticipare cosa accadrà dopo. In realtà “l’allora” è già arrivato – che senso ha indovinare cosa succederà dopo? E questo non è iniziato soltanto con un attacco terroristico contro il maggiore generale Suleymani.
Risulta importante capire quale sia l’obiettivo che gli Stati Uniti hanno cercato e quanto alla fine otterranno con il loro omicidio su commissione, che è stato condannato – almeno pubblicamente, ufficialmente – dalla Russia, dalla Cina, dalla Turchia, dalla Siria, da Cuba e da altri paesi, oltre che dal Segretario generale delle Nazioni Unite, cosa che è stata persino inaspettata, visto quanto questo organismo internazionale è screditato dalla sua “disponibilità” a favore degli Stati Uniti …
Sarà anche importante individuare dove e a quale livello si sia verificata la fuga di informazioni – non crediamo che il generale Suleymani abbia informato personalmente gli americani esattamente quando il suo aereo sarebbe atterrato a Baghdad. In un modo o nell’altro, gli aggressori e i loro complici verranno individuati rapidamente, in tempi ravvicinati e dovranno affrontare una vendetta lancinante, nello stile dei loro padroni, o anche a un prezzo più alto, doloroso per la loro coscienza in quanto colpirà anche gente incolpevole.
Israele, che da tempo seguiva le mosse del generale, è stato l’unico paese che ha accolto con favore le azioni di Washington in Iraq quando è stato assassinato il maggiore generale Suleimani.
Quest’uomo, Soleimani, un patriota e un guerriero fino al midollo, colui che aveva salvato Palmira, e che aveva fatto difendere le comunità cristiane della Siria dall’assalto dei terroristi, era da tempo un obiettivo e non era stato quello il primo tentativo di ucciderlo.
Forse non sono in tanti a ricordare che Israele aveva celebrato e gioito apertamente un paio di anni fa, sostenendo con orgoglio che durante l’attacco missilistico all’aeroporto internazionale di Damasco, Israele, avrebbe potuto “uccidere” lui, Soleimani. Gli israeliani si congratularono a vicenda, quindi non dubitavano del loro “successo”. Ma poi è arrivata un’amara sbornia – e il generale è apparso presto di persona al funerale dell’ex presidente dell’Iran Ali Akbar Hashemi-Rafsanjani (gennaio 2017).
L’operazione per eliminare Soleimani ed i capi delle PMU irachene era preparata da tempo, così che sono in pochi a dubitare che, con tutte le loro azioni a dicembre, gli americani avevano semplicemente effettuato una “ricognizione” con i loro infiniti avvertimenti di ritiro o non ritiro di truppe dalla Siria all’Iraq e avanti e indietro, soltanto per iniziare una nuova guerra. In questa nuova guerra per loro l’obiettivo disegnato era l’Iran. Chi non si rende conto di questo è politicamente inavveduto…a meno che non sia manipolato dai media mainstream.
Bisogna considerare che uno di quelli che avrebbero aiutato la Siria a far ritirare le truppe statunitensi dalla regione, sarebbe stato proprio il defunto maggiore generale Soleimani. Il generale iraniano stava infatti pianificando le azioni della Siria e dell’Iran in questa direzione non è essenziale sapere come avrebbe ottenuto tale risultato, è importante capire che le parti interessate si stavano preparando ad espellere gli americani dalla Siria e dall’Iraq.
Gli avvenimenti sono poi precipitati e Washington ha preso l’iniziativa di procedere con un omicidio mirato, in stile israeliano, per eliminare il generale Soleimani e il capo delle Forze sciite in Iraq. Un fatto dalla portata enorme.
“Non è stata una rappresaglia, come affermato, ma un uso pianificato del pretesto per uccidere un ufficiale straniero designato come nemico. Queste sono azioni militari che inevitabilmente porteranno a misure di ritorsione”, ha detto Freeman.
L’ex ambasciatore ha anche sottolineato che non esistono prove concrete a sostegno delle dichiarazioni di Trump o di Pompeo per giustificare tali misure preventive. Freeman ha descritto l’uccisione di Soleimani come una “esecuzione extragiudiziale” e un’ulteriore deviazione dallo stato di diritto negli Stati Uniti.
Ancora una volta, questo non è l’opinione di un analista straniero o delle autorità iraniane, questa è una valutazione completamente obiettiva dell’atto di terrorismo attuato dagli Stati Uniti, data da un diplomatico americano che ha lavorato in Medio Oriente per molti anni.
l’Iran troverà sicuramente un modo per dimostrare sia la sua padronanza della situazione sia la sua influenza nella regione.
Tuttavia la reazione essenziale dell’Iran non sarà affrettata e prevedibile ma piuttosto ponderata ad un livello più profondo . L’obiettivo di qualsiasi paese veramente grande è … in una strategia equilibrata – nella deterrenza che combatte il male a lungo termine. La risposta dell’Iran sarà di un ordine diverso, poiché l’Iran ha anche un obiettivo differenziato: sicurezza e sviluppo pacifico della propria nazione sullo sfondo della stabilità nella regione .
Il sangue degli statunitensi, degli iraniani e degli iracheni che saranno sacrificati nel conflitto, prossimo a divampare nelle settimane che verranno, sarà sulle mani di Donald Trump e dei suoi consiglieri. Questa sarà una guerra che poteva essere evitata e che non servirà agli interessi nazionali degli Stati Uniti e meno che mai del popolo statunitense. Facile previsione: sarà una guerra devastante e comporterà una debacle definitiva della presenza USA in Medio Oriente. .
Nota: Apprendiamo che, dalle rivelazioni del premier iracheno, era stato questi, Adil Abdl Mahdi, ad invitare il generale Soleimani a Baghdad per trattare con lui per conto degli statunitensi, su loro sollecitazione. Un vera e propria trappola tesagli dai servizi di intelligence USA. Un metodo tipico dei gangster di Chicago.
Issata la bandiera rossa dell’Imam Hussein, è la bandiera del nipote del Profeta
Un brutto segnale per gli Stati Uniti e per i loro alleati: dopo l’assassinio del generale Soleimani, sulla torre della sacra moschea nella città santa di Qom, sacrario del mondo sciita ( venerato in tutti i paesi dall’ Iraq all’ Iran, all’ Afghanistan, al Pakistan, ecc.). è stata issata la bandiera rossa dell’Imam Hussein, è la bandiera del nipote del Profeta.
Questo vessillo ha un significato ben preciso, come spiegato sulla propria pagina Facebook dalla giornalista e antropologa, esperta di Iran, Tiziana Ciavardini: “Questo gesto simbolico – ha scritto – avviene ogni volta l’Iran vuole comunicare che ci si trova davanti ad un imminente battaglia”.
“La bandiera rossa di Hussein innalzata sopra la moschea – ha continuato l’esperta – simboleggia la forza della battaglia come quella di Kerbala e il colore del sangue che verrà versato in guerra come sacrificio e vendetta per la morte del Generale Qassem Soleimani, ormai diventato Shahid Soleimani (martire Soleimani)”.
La bandiera rossa di Hussein |
Nel frattempo, mentre sono ancora in corso i solenni funerali a Baghdad per il generale Soleimani, con la partecipazione di una enorme folla, un comandante senior del Corpo delle Guardie della Rivoluzione (IRGC) ha affermato che Teheran sarà paziente nel fissare il “momento e il luogo” corretti per la sua risposta contro l’assassinio di Washington del maggiore generale Qassem Soleimani.
“Prepareremo pazientemente un piano per rispondere a questo atto terroristico in modo schiacciante e potente”, ha detto sabato il generale di brigata Abolfazi Shekarchi.
“Siamo quelli che hanno fissato il tempo e il luogo della nostra risposta reciproca”, ha detto.
Il comandante dell’IRGC ha inoltre aggiunto che Teheran difenderà l’asse della resistenza con tutte le sue forze.
Lo stesso comandante ha dichiarato che la risposta dell’Iran agli Stati Uniti includerà strategie offensive al di là delle misure di difesa.
Anche il leader iraniano, Seyyed Alì Khamenei, ha promesso solennemente dura vendetta per gli autori dell’attacco. Il leader ha sostenuto che l’assassinio del generale “ha rimosso la maschera dalla faccia di Washington e il suo sostegno ai terroristi del Daesh” che sono stati ampiamente sconfitti grazie alle forze antiterroristiche guidate dal generale Soleimani e da Al-Muhandis.
Fonte articolo
Che ne pensa di Liliana Segre....come ha fatto una sopravvisuta dello Shoah a diventare senatrice a vita
RispondiEliminaA
Admin moon
Che domanda del cazzo,
Eliminavedo che ci ha colpito la stessa "illuminazione". Israele mandante, servUSA esecutore, come sempre la stessa mossa...d. E poi passano per intelligenti ! Son copioni come UnaPietra. Visto che amano la "tecnologia", io li fare saltare con una guerra cibernetica. Sai chi si fa aprire la porta di casa da Alexa? Ah Ah ah Ah. Non sarebbero capaci neanche di pulirsi il deret'amo !
RispondiEliminaVedrete che israel si sganceranno,verso nord, una bomba da soli per creare ulteriori circostanze di giustifica verso l'opinione pubblica affinché il conflitto, avvenga a livello mondiale...ho sentito un rumore brutto brutto e siamo intervenuti ne'...diranno i portatori di demenzia USA-mi quando vuoi e come vuoi...che stronzi! sono divenuti cosi prevedibili che il mondo, comicia ad aprire gli occhi verso questi FUMentatori di odio, impenitenti.
RispondiEliminaSpettatore senza biglietto
White Wolf pero la Cina è in mano alle stesse persone con la banca centrale cinese.....quindi xijiping può essere una loro pedina
RispondiEliminaAdmin moon
Non ci si deve stupire, alla fine si e' sempre parlato di distruzione e rinascita per questo mondo e le creature che vi abitano, ora o avverra' per mano di quei fessi, o per mano della natura (e la differenza poi dove sarebbe ?) sempre una distruzione accade. Poi ovviamente si puo' etichettare le profezie dei vari popoli antichi come troiaggini e gli sciamani come un branco di drogati festaioli..... O forse no ?
RispondiEliminaIl Baronetto
Assad,Putin,xijiping.....tutte pedine dell'elite bancaria e famiglie reali
RispondiEliminaAdmin moon
Fatto fuori perché rischiava mettendosi in politica di diventare un uomo molto potente e che portava avanti un disegno ....
RispondiEliminaMark
Così funziona... ti fanno andare avanti, ti applaudono pubblicamente, si fanno belli con i tuoi ideali, poi una congiura di potere ti fa secco...realpolitik
RispondiEliminahttps://m.youtube.com/watch?v=2sgbAtIXbZI
Mark
che mondo assurdo...che livelli di crudelta'...mi sembra tutto cosi assurdo. l uomo e' una metastasi che la natura farebbe bene a eliminare
RispondiEliminaComunque mi ha non poco incuriosito la decisione di Harry e Meghan di rinunciare allo status di reali, chissa' che ci sta di mezzo. Sara' che avranno previsto la fine della loro casata di merda e cercano di correre ai ripari ? Oppure meghan si sara' rotta le palle delle orge incestuose a Bokkingham palace ? Sicuramente la poverella non avrebbe torto, insomma vedere dal vivo l'equino uccello di quel cavallo di Carlo non deve essere uno spettacolo affascinante ! Ad ogni modo un motivo piu' "nascosto" c'e'
RispondiEliminaIl Baronetto
Gli ebrei ultra nazionalisti (il sionismo internazionale), vogliono conquistare il mondo eliminando ogni tipo di avversario e ostacolo come l'Iran.
RispondiEliminaEternal_Thule