nota personale:
Non servono prove o documentazioni per capire che la democrazia è solo un grande inganno, un inganno che attanaglia la nostra Europa, che si deve nutrire di propaganda, imbrogli e utili idioti per sopravvivere. Il sistema schiavista e criminale in cui viviamo ha bisogno di legitimazione popolare, semplicemente perchè essendo un potere invasore e alieno ai nostri popoli, non reggerebbe al confronto diretto, ne avrebbe una forza di reazione tale da sopravvivere ad una vera rivolta armata, essi infatti per la sua difesa si devono basare sulla manodopera locale, perchè una forza di polizia o esercito di altra etnia visibile, sarebbe visto con naturalità come invasore. Quindi il suo inganno e il suo dominio si deve poggiare su un sistema protocollato che deve agire in circostanze particolari con strategie che tengano occultato la vera natura del dominio attuale che si basa sulla guerra psicologica, economica e militare ( NATO, BCE, trilateral, servizi segreti ecc) sia in tempo di guerra sia in tempo di occupazione;
Ricercare questo riscatto basandosi sulle stesse regole che favoriscono il sistema stesso di dominio, rappresenta solo la situazione di grave ingenuità in cui i nostri popoli si trovano, bombardati da anni da una propaganda volta a creare degenerati e debosciati che in qualsiasi altra situazione passata, dove i popoli avevano ancora un orgoglio e una dignità che ne faceva uomini, sarebbero stati ritenuti dei deboli da rieducare e tenuti ai margini della società per la loro inutilità, al pari delle donne e dei bambini che però erano tenuti ai margini della guerra per la loro difesa e sopravvivenza.
Quando noi lupi bianchi entreremo nella scena mondiale, lo faremo con la forza necessaria e con crudelta inaudita per chi abituato alle falsità della modernità; la democrazia non avra spazio nelle nostre società, nessun ignorante e criminale potrà mai arrivare a cariche che oggi vengono rilegate alla votazione di altri imbecilli intrisi di propaganda libertaria e ipocrita, solo i saggi possono governare, e i saggi li crea Dio non certo la votazione degli stolti o i loro subdoli imbrogli.
Non c'è altra soluzione che la guerra in tutte le sue fasi, con lo sterminio sistematico dei nemici sia all'interno delle nostre nazioni sia all'esterno, solo quando si capira questa semplice condizione si getteranno le basi per riprendere in mano il nostro destino, e prtare i nostri popoli alla gloria che gli spetta.
Loro ci hanno dichiarato guerra e rispondere adeguatamente è una fase necessaria della vera liberazione; ricordate nessuno di questi signori del denaro potrà mai reggere un attacco frontale e che abbia individuato il vero obbiettivo.
Un inganno può reggersi solo finchè non viene svelato, la democrazia e i suoi rituali osceni sono parte di questo inganno.
White wolf
La democrazia costituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti alla nomina da parte di pochi corrotti.
George Bernard Shaw, Uomo e superuomo, 1903
di: Valerio Benedetti
Vienna, 23 giu – Un mese fa gli austriaci sono stati chiamati a esprimersi sulla scelta del loro futuro presidente della repubblica. Il candidato del partito sovranista Norbert Hofer (Fpö), inizialmente in vantaggio, è stato scavalcato all’ultimo dal suo antagonista Alexander Van der Bellen, per questo osannato dalla stampa talebana del progressismo al caviale come il “salvatore della democrazia”. Eppure, già all’indomani dello spoglio, si erano diffuse voci che parlavano di brogli e “biscotto” elettorale. Per questo motivo la Fpö, per iniziativa del suo presidente Heinz-Christian Strache, si è decisa per fare ricorso presso la Corte costituzionale, presentando un esposto dettagliato lungo circa 150 pagine.
In questi giorni, la Corte costituzionale sta ascoltando i testimoni, ossia sindaci, rappresentanti di lista, funzionari elettorali. Oramai è acclarato: nel conteggio degli ormai famigerati voti per corrispondenza, che hanno fatto pendere l’ago della bilancia in favore di Van der Bellen, si sono verificate incredibili irregolarità che potrebbero addirittura portare all’annullamento delle votazioni. Gli stessi membri della Corte costituzionale sono rimasti basiti ascoltando le testimonianze: centinaia di migliaia di buste elettorali sono state aperte e conteggiate prima dell’arrivo dell’organo di vigilanza, lasciando così la possibilità a chiunque di manipolare i risultati. Brogli veri e propri non sono ancora stati dimostrati, ma i sospetti rimangono fortissimi. Come detto, è tutt’altro che un’ipotesi remota che la Corte costituzionale faccia indire nuove elezioni. La decisione definitiva è attesa per il 6 luglio, prima della data prevista per l’insediamento di Van der Bellen.
I candidati alla presidenza da sinistra a destra, il verde Van der Bellen e il candidato del Fpö Hofer.
Insomma, la partita è ancora aperta. E la posta in ballo è di quelle che contano: essendo l’Austria una repubblica semipresidenziale, i poteri del presidente della repubblica non sono affatto di mera rappresentanza. Lo stesso Hofer aveva infatti dichiarato che, sfruttando le facoltà connesse alla sua carica, avrebbe indetto nuove elezioni nazionali, poiché il parlamento non rappresenta più la volontà del Paese. Difficile dargli torto: secondo i sondaggi, la Fpö è oggi il primo partito d’Austria (alle elezioni del 2013 era terzo), e una sua eventuale vittoria è data addirittura per probabile. In questo senso, Van der Bellen è stato categorico: in caso di trionfo elettorale della Fpö alle elezioni politiche, si rifiuterebbe di conferire il mandato al presidente Strache. Perché – oramai lo si è capito – la sovranità popolare, quando non coincide con i desiderata dell’establishment mondialista, non è affatto gradita a lor signori.
Fonte: Il Primato Nazionale
Vienna, 23 giu – Un mese fa gli austriaci sono stati chiamati a esprimersi sulla scelta del loro futuro presidente della repubblica. Il candidato del partito sovranista Norbert Hofer (Fpö), inizialmente in vantaggio, è stato scavalcato all’ultimo dal suo antagonista Alexander Van der Bellen, per questo osannato dalla stampa talebana del progressismo al caviale come il “salvatore della democrazia”. Eppure, già all’indomani dello spoglio, si erano diffuse voci che parlavano di brogli e “biscotto” elettorale. Per questo motivo la Fpö, per iniziativa del suo presidente Heinz-Christian Strache, si è decisa per fare ricorso presso la Corte costituzionale, presentando un esposto dettagliato lungo circa 150 pagine.
In questi giorni, la Corte costituzionale sta ascoltando i testimoni, ossia sindaci, rappresentanti di lista, funzionari elettorali. Oramai è acclarato: nel conteggio degli ormai famigerati voti per corrispondenza, che hanno fatto pendere l’ago della bilancia in favore di Van der Bellen, si sono verificate incredibili irregolarità che potrebbero addirittura portare all’annullamento delle votazioni. Gli stessi membri della Corte costituzionale sono rimasti basiti ascoltando le testimonianze: centinaia di migliaia di buste elettorali sono state aperte e conteggiate prima dell’arrivo dell’organo di vigilanza, lasciando così la possibilità a chiunque di manipolare i risultati. Brogli veri e propri non sono ancora stati dimostrati, ma i sospetti rimangono fortissimi. Come detto, è tutt’altro che un’ipotesi remota che la Corte costituzionale faccia indire nuove elezioni. La decisione definitiva è attesa per il 6 luglio, prima della data prevista per l’insediamento di Van der Bellen.
I candidati alla presidenza da sinistra a destra, il verde Van der Bellen e il candidato del Fpö Hofer.
Insomma, la partita è ancora aperta. E la posta in ballo è di quelle che contano: essendo l’Austria una repubblica semipresidenziale, i poteri del presidente della repubblica non sono affatto di mera rappresentanza. Lo stesso Hofer aveva infatti dichiarato che, sfruttando le facoltà connesse alla sua carica, avrebbe indetto nuove elezioni nazionali, poiché il parlamento non rappresenta più la volontà del Paese. Difficile dargli torto: secondo i sondaggi, la Fpö è oggi il primo partito d’Austria (alle elezioni del 2013 era terzo), e una sua eventuale vittoria è data addirittura per probabile. In questo senso, Van der Bellen è stato categorico: in caso di trionfo elettorale della Fpö alle elezioni politiche, si rifiuterebbe di conferire il mandato al presidente Strache. Perché – oramai lo si è capito – la sovranità popolare, quando non coincide con i desiderata dell’establishment mondialista, non è affatto gradita a lor signori.
Fonte: Il Primato Nazionale
Condivido in pieno ciò che asserisci nella nota WW e aspetto con ansia quel fatidico momento in cui il risveglio di molti coinciderà con il desiderio irrefrenabile di rivolta, implacabile ed impietosa. Che ne pensi di ciò che scrive in proposito contro l'elite Maurizio Blondet? Hai letto il suo articolo sull'inaugurazione satanista del San Gottardo ad opera dell'elite? Un forte abbraccio Lucio Astarti
RispondiEliminaPenso che blondet abbia ragione, anche se la sua è una visione cattolica delle cose, questa elite ha sempre praticato la magia nera, lo fanno per potere oviamente, maneggiano queste energie per i loro biechi scopi, da sempre fanno sacrifici sopratutto per propiziare eventi, diciamo così in modo semplice, il discorso sarebbe lungo, guarda gli eventi mondiali che creano e i sacrifici rituali di giovani ragazze che poi vengono alimentati e amplificati dai media come sarà scazzi, cogne, il mostro di Firenze ecc ecc.; A parte quelli che compiono in segreto. Sempre questo hanno fatto non è una novità per chi riconosce queste pratiche, sopratutto di natura cabalista di cui la storia se ne hanno esempi perfino nella stessa bibbia, nel sacrificio del figlio Isacco ad esempio cosa che accade veramente anche oggi.
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