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venerdì 16 gennaio 2015

LA DINASTIA DEI ROTHSCHILD














Red Shield - Scudo Rosso



Il simbolo che ha ispirato il nome Rothschild o “Red Shield” (Scudo Rosso), è la stella a sei punte che compare sulla bandiera dello stesso stato di Israele.

Fino al 1760 i Rothschild erano conosciuti come “Bauer”, quando il banchiere Mayer Amschel Bauer modificò il nome di famiglia in Rothschild. Molte famiglie “ebree” hanno cambiato i loro nomi, spesso per nascondere le vere origini, e tra questi ci sono anche i Rockefeller, un tempo Rockenfelder, e i Roosevelt, un tempo Rosenfelt.

Il nome Rothschild deriva dalle parole tedesche che significano “rosso” (Rot) e “segno” o “emblema” (Shild), e si riferiscono al simbolo rosso sopra l’ingresso della loro abitazione a Francoforte. Il simbolo era un esagramma, noto anche come il Sigillo di Salomone o Stella di David, e sarebbe diventato il simbolo sulla bandiera dello stato d’Israele, creato dai Rothschild.

I terroristi dell'isis “wahabiti-takfiri”, il grande imbroglio per invadere i paesi islamici liberi












Pubblichiamo una interessante analisi di uno studioso del mondo arabo ed islamico
ll  “wahabo-takfirismo”, il grande imbroglio per rimbecillire e dominare
 

di Djerrad Amar
Per aggirare i precetti dell’islam, che vieta di fare la guerra santa contro altri mussulmani o di uccidere senza un motivo certificato, valido e giustificato, i “wahabiti” hanno trovato coi “takfiriti” l’alleanza ideale e il mezzo adatto per combattere tutti i paesi mussulmani che non si adeguano.
Il wahabismo è una dottrina molto rigorista che fa riferimento a Ibn Abdelwahab (1703-1792), che ne è il fondatore. Essa combatte tutti i mussulmani che non vi si sottomettano, considerandoli al pari degli apostati. Dopo essere stato condannato, scappò a Dariya, dove venne accolto dai ben Saud. Questi ultimi trovarono in lui e nella sua ideologia uno strumento per combattere le tribù e assoggettarle al loro potere politico e religioso. Fu così che si formò il Regno dell’Arabia Saudita e il suo sistema che perdura fino a oggi.




Il Takfirismo è un movimento settario fondato nel 1971 da Moustafà Choukri. Esso considera miscredente tutta la società mussulmana e definisce eretici tutti i mussulmani che non condividono il suo punto di vista. L’assassinio di questi ultimi, per tale ragione, viene considerato lecito.

Non stupisce dunque che due ideologie similari, violente, si alleino e facciano fronte comune contro qualsiasi Stato mussulmano che non si adegui ai loro canoni. E siccome le ricche famiglie reali saudite sono wahabite e alleate agli interessi degli USA e di Israele, è logico che esse monopolizzino questo movimento per farne uno strumento politico e un mezzo militare al loro servizio.

giovedì 15 gennaio 2015

Arrestato il comico francese Dieudonné:per lui non vale la libertà di satira










di: Enrico Galoppini

Tutto questo accalorarsi sulla “libertà di espressione” e “di satira” sta assumendo dei connotati davvero… comici.
Quest’oggi è stato arrestato l’umorista francese (di padre camerunense e madre bretone) Dieudonné M’Bala M’Bala.

Il “reato”? Ha scritto su Facebook, dopo la manifestazione “oceanica” parigina in difesa della “libertà di espressione” e “di satira” (e per i “nostri valori” di “libertà” eccetera) di sentirsi “Charlie Coulibaly”.

La rivoluzione "Francese" è stata una enorme truffa



"Due sono le prerogative del principe:
battere moneta e 
disporre del monopolio della forza armata."

Macchiavelli

La Rivoluzione detta “francese”, fu un colpo di Stato ad opera dei club massonici (Jacobins)  finanziati dai banchieri,  tra gli altri  Laborde de Méréville, Boscary, Dufresnoy , sostenuto dal partito del Duca d'Orléans, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia e sostenuto dall’ Inghilterra tramite l’ordine  cavalleresco Saint-Georges ... L’obbiettivo era ribaltare tutto, distruggere le tradizionali  Istituzioni  del Paese (monarchia, religione) per sostituirle con un ordine “nuovo” , un Francese nuovo: il "cittadino".


mercoledì 14 gennaio 2015

IL PRESIDENTE DELLA TURCHIA: DIETRO AL MASSACRO CHARLIE HEBDO CI SONO I FRANCESI E IL MOSSAD









di: Tyler Durden

Meno di 48 ore fa il primo ministro turco Ahmet Davutoglu marciava a Parigi per rendere omaggio alle 17 persone uccise nell’attacco a Charlie Hebdo.  Poi, quasi appena tornato, le cose sono cambiate e il presidente turco ha assunto un tono di confronto. L’ex primo ministro e attuale presidente del paese NATO, Recep Erdogan, ha fatto l’impensabile: ha accusato l’Occidente, in particolare i francesi, di aver organizzato il massacro al Charlie Hebdo con lo scopo di incolparne i mussulmani.  Contemporaneamente  Melih Gokcek,  sindaco di Ankara, del partito di governo AK,  ha affermato: “Il Mossad è sicuramente dietro all’accaduto… sta fomentando l’odio verso l’Islam”, collegando l’attacco alle mosse francesi per il riconoscimento della Palestina.

martedì 13 gennaio 2015

Sulla 'Glorificazione del Lavoro' - René Guénon









È di moda, nella nostra epoca, esaltare il lavoro, quale che sia e in ogni modo lo si compia, come se avesse un valore eminente di per sé, indipendentemente da qualsiasi considerazione d’altro ordine; è soggetto d’innumerevoli declamazioni tanto vuote quanto pompose, non solo nel mondo profano, ma anche, cosa ben più grave, nell'ambito delle organizzazioni iniziatiche rimaste in Occidente.

lunedì 12 gennaio 2015

Attentato in Francia:la solita strategia della tensione









Mentre gli spregevoli media di regime,starnazzano di libertà e di attacco alla libera stampa,proprio loro che da 60 anni censurano,manipolano e ingannano i popoli,va in scena l'ennesimo teatrino di orrori e ipocrisia,a cui il popolo occidentale è stato abituato come fosse in un film Hollywodiano,solo che  si muore veramente è non vi nessun lieto fine .
Gli stessi assassini e mandanti delle esecuzioni di 12 persone che lavoravano per il “Charlie Hebdo”,scendono ora in piazza accompagnati dalla più becera propaganda mediatica,che vuole la guerra contro l'islam,tutto il mondo islamico nessuno escluso,almeno quegli stati non allineati alle direttive dei signori della finanza globalista;