Pagine

giovedì 15 gennaio 2015

Arrestato il comico francese Dieudonné:per lui non vale la libertà di satira










di: Enrico Galoppini

Tutto questo accalorarsi sulla “libertà di espressione” e “di satira” sta assumendo dei connotati davvero… comici.
Quest’oggi è stato arrestato l’umorista francese (di padre camerunense e madre bretone) Dieudonné M’Bala M’Bala.

Il “reato”? Ha scritto su Facebook, dopo la manifestazione “oceanica” parigina in difesa della “libertà di espressione” e “di satira” (e per i “nostri valori” di “libertà” eccetera) di sentirsi “Charlie Coulibaly”.



Il comico Dieudonne M’Bala M’Bala



Cosa voleva intendere il comico che, non più idolo “di colore” degli apologeti del “mondo a colori”, ha fatto sbellicare dalle risate milioni di francesi sulle più svariate “contraddizioni” (eufemismo) della politica e della cultura francesi?

Evidentemente, come da lui stesso spiegato, intendeva rimarcare, con un accostamento “scandaloso” ed “esagerato”, la differenza di trattamento riservata, dalle “autorità”, alla sua satira e a quella del Charlie Hebdo (anche prima della strage).
In verità le “autorità” cosiddette non aspettavano altro per regolare i conti con un personaggio davvero scomodo perché anticonformista, impossibile da incasellare in qualche rassicurante “conventicola”, e dunque “incontrollabile”: “apologia del terrorismo”!


 
Il messaggio riportato da Dieudonné su facebook


Cosa significhi non è affatto chiaro, come quella “di fascismo” ed altre analoghe, usate dal potere (cioè da chi ha occupato “democraticamente” la “cittadella” del potere) a geometria variabile, ovvero a completa ed insindacabile discrezione degli organi preposti alla tutela del cosiddetto “ordine pubblico” (concetto importante, ma oggi strapazzato oltremisura a beneficio d’interessi di parte).

La cosiddetta “stampa libera”, che invariabilmente presenta Dieudonné come “controverso”, cioè “discussso” e “discutibile” (ma da chi?), gongola di felicità (si noti in questo solo esempio quale acredine, invero strana, per un giornale “autorevole”, “moderato” e “indipendente”). E festeggia l’arresto all’unisono, segno che è davvero “libera”!




Perché le cose sono due: o tutti quelli che vanno a vedere Dieudonné (trovandosi, come a Nantes, all’inizio di quest’anno, il teatro chiuso per ordine del ministero dell’Interno) sono pagati e/o collusi con la suddetta “apologia”, e perciò persone indegne ed inqualificabili; o siamo di fronte ad un panorama mediatico che non dà voce al pensiero di milioni di persone (compreso Facebook, dove imperversano insulti, i più tremendi ed oltre “l’incitamento all’odio”, verso l’Islam e i musulmani).

D’altra parte, questa è la “democrazia”. Un sistema per nulla “controverso” (perché sottratto ad ogni discussione) che va annegando nella palude delle sue contraddizioni, dalla condanna per “razzismo” di un francese dalla pelle nera (segno che va bene solo lo “Zio Tom”) all’arresto di un comico mentre un paese intero “si ferma” per rendere omaggio al “diritto alla satira”!














LINK COLLEAGATI:







Nessun commento:

Posta un commento