Esistono, nel mondo, dei libri maledetti che una sorta di "Santa Alleanza contro il sapere" ha combattuto aspramente dai tempi più remoti fino ai nostri giorni.
Yves Naud
«Guardate
il cielo con le sue stelle, le sue nubi, guardate la terra con le sue
montagne, i suoi fiumi, le sue valli, gli alberi, i mari. Tutto ciò non è
altro che l’espressione della Volontà Superiore. Il Cosmo nella sua
complessità è un manoscritto uscito dalle mani degli dèi, cercate quindi
di leggere e capire questo libro aperto e posto davanti a Voi». - See
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Il libro di Dzyan è uno dei più antichi libri dell’Umanità ,viene menzionato in antiche tradizioni,nessuno lo aveva mai
visto, possediamo la sola testimonianza di Helena
Blavatsky; la quale, a sua volta, sosteneva di essere stata nel Tibet, A
Lhasa, dove avrebbe avuto la possibilità di prenderne visione e
stenderne un compendio in versi;La teosofa russa sosteneva che esso era scritto in una lingua pre-ariana ora completamente dimenticata, il "senzar"; e che esso sarebbe stato dettato dagli Atlantidi, ossia i membri della quarta razza "creata" sul nostro pianeta dagli dèi "costruttori" provenienti dallo spazio, e poi distrutta da una immensa catastrofe e sommersa dalle acque di un Diluvio (mentre la razza attuale, alla quale noi apparteniamo, sarebbe la quinta della serie).La fondatrice della Società Teosofica, Helena Petrovna Blavatsky, ebbe la possibilità di visionarlo nel 1868 in un monastero del Tibet.