E’ una stupidaggine ridurre la Marcia su Roma a una commedia (…) fu un moto ben organizzato che indusse il re a concludere che lo scontro cruento andava evitato (…). (…) il sovrano non aveva capito la forza del suo interlocutore, la lucidità del suo disegno e l’ampiezza della base sociale che gli stava dietro”.
(Luciano Canfora – Intervista sul potere, Laterza, 2013)
Il 28 ottobre 1922 segna l’epilogo del
periodo insurrezionale iniziato dalle Camicie nere nell’agosto di
quell’anno e rappresenta la soluzione della crisi politica italiana, che
ripeteva le sue origini dalle stesse cause che già avevano fatto
insorgere gli interventisti e guidato d’Annunzio a Fiume. Le giornate
fasciste di Ferrara, Bologna e Ravenna del maggio, giugno, luglio 1922
hanno luminosamente dimostrato che il DUCE può contare in ogni momento e
per qualsiasi evento su una numerosa milizia armata, pronta a tutto,
inquadrata con ferrea disciplina; che la Rivoluzione ha ai suoi ordini
masse enormi di autentico popolo.