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mercoledì 16 settembre 2020

Il puritano post moderno

 

di: Flavio Ferraro

La nostra è una società schizofrenica. Così vediamo sedicenti femministe dichiararsi favorevoli all’utero in affitto,cioè alla più estrema forma di mercificazione del corpo femminile che si possa immaginare, con la donna ridotta a macchina incubatrice per soddisfare i capricci di qualche coppia facoltosa, sia essa etero o gay; antifascisti fuori tempo massimo che ricorrono a metodi squadristi – dalla censura alla delazione, fino ad arrivare all’aggressione fisica − per silenziare chiunque metta in discussione i dogmi del pensiero unico; vegani che giudicano criminale mangiare la carne, e poi esortano le donne a non procreare per il bene dell’ambiente, in nome di un ecologismo che cela una feroce antropofobia .

Ma il marchio caratteristico di questi esponenti dell’ideologia progressista, da un lato è la loro avversione verso la religione, la morale tradizionale e il senso comune, e dall’altro un moralismo ipertrofico, una melassa di buoni sentimenti e pensieri edificanti che solo apparentemente sembra contraddire il loro sbandierato immoralismo.

giovedì 3 marzo 2016

La zombificazione della società



"Il vero orrore non è quello dei 'morti viventi' partorito dalla macabra fantasia di certi autori, ma quello dei viventi morti che popolano il mondo reale."   

G. Soriano - Malomondo  

Nel Diciannovesimo secolo, mentre la corrente romantica tentava di arginare i processi culturali innescati dall'Illuminismo, i detentori di ogni verità in termini di arte e conoscenza bollarono il romanzo gotico come una specie di innocua favoletta a tinte fosche. Successivamente molti esperti indagarono sul senso più profondo di quelle opere, eppure malgrado il linguaggio forbito e la prolissità del discorso, le loro analisi si dimostrarono quasi sempre miopi o politicamente reticenti.

lunedì 13 luglio 2015

Dimenticare di essere nati liberi



Il neonato viene subito introdotto nel circuito del sistema per farne di lui un adattato sociale, un normalizzato, un autoritario, un richiedente istruzioni e assistenza. Prima si adegua ai codici coercitivi di questa società mercantile, meglio è. Ma fino a una certa età possiamo ancora vedere il bambino che, di fronte alla minaccia del genitore ‘o fai come dico io, o ti punisco’ (spesso non esiste neppure la minaccia, si passa alle vie di fatto) reagisce facendo il muso lungo, piangendo, recalcitrando, e soprattutto chiedendosi intimamente perché mai dovrebbe fare una cosa che ritiene ingiusta. 

Bisogna intendersi subito sul diritto-dovere dei genitori di intervenire arbitrariamente sui figli, e lo farò con Marcello Bernardi che così dice: ‘le limitazioni alla libertà di un bambino sono giustificate solo quando sono indispensabili per la difesa della sua persona. Altrimenti sono dei veri e propri attentati alla sua persona’.