di: Flavio Ferraro
La nostra è una società schizofrenica. Così vediamo sedicenti femministe dichiararsi favorevoli all’utero in affitto,cioè alla più estrema forma di mercificazione del corpo femminile che si possa immaginare, con la donna ridotta a macchina incubatrice per soddisfare i capricci di qualche coppia facoltosa, sia essa etero o gay; antifascisti fuori tempo massimo che ricorrono a metodi squadristi – dalla censura alla delazione, fino ad arrivare all’aggressione fisica − per silenziare chiunque metta in discussione i dogmi del pensiero unico; vegani che giudicano criminale mangiare la carne, e poi esortano le donne a non procreare per il bene dell’ambiente, in nome di un ecologismo che cela una feroce antropofobia .
Ma il marchio caratteristico di questi esponenti dell’ideologia progressista, da un lato è la loro avversione verso la religione, la morale tradizionale e il senso comune, e dall’altro un moralismo ipertrofico, una melassa di buoni sentimenti e pensieri edificanti che solo apparentemente sembra contraddire il loro sbandierato immoralismo.
In realtà quello a cui stiamo assistendo ai nostri giorni è l’emergere di un’inedita forma di moralismo, un neopuritanesimo perfettamente funzionale ad un sistema che si basa essenzialmente su comportamenti e pratiche immorali. Il puritano odierno – che rappresenta l’esatto opposto dell’uomo etico − non nega la virtù, il bene, la verità, ma ne fa una mostruosa parodia; egli non nega, ma rovescia, inverte. L’opera di rovesciamento ed inversione si attua soprattutto attraverso il linguaggio, poiché le parole giocano un ruolo fondamentale nella manipolazione a cui vengono sottoposte le masse.
Il sistema che detiene tutte le leve del potere materiale ed immateriale attribuisce alle figure e ai processi che origina dei nomi immancabilmente positivi. Ecco che il giovane africano sbarcato sulle nostre coste per essere sfruttato, nel migliore dei casi, come bracciante nei campi, nella narrazione edificante veicolata dai media diviene il migrante che abbandona la sua terra natale per cercare fortuna in Occidente; la donna indiana costretta dalla povertà ad affittare il suo corpo, o a vendere i suoi ovuli, si trasforma magicamente in un’eroina pronta a sacrificarsi per alleviare le sofferenze di chi non ha la possibilità di procreare; ed ecco, ancora, che la precarizzazione del lavoro si trasforma in flessibilità, la distruzione del welfare in competitività, la logica predatoria del capitalismo in crescita e sviluppo. Ma il neopuritano è anche colui che trasforma le opinioni e i sentimenti in malattie, oltre che in reati: omofobia, xenofobia, transfobia sono termini che ricorrono spesso nelle prediche di quelli che Alain de Benoist ha giustamente definito i demoni del bene.
Come stupirsi, a questo punto, se l’odierno bigotto riveste ai nostri giorni il ruolo di apostolo della mascherina, sempre pronto a denunciare i “negazionisti” del covid, ovvero tutti coloro che osano criticare – sia pur blandamente − la liceità delle misure adottate dal governo per contrastare la diffusione del virus? Assai significativo, del resto, è l’utilizzo del termine negazionista, quasi a stabilire un nesso tra coloro che negano la Shoah e quanti continuano a ritenere ingiustificate le misure imposte alla popolazione. Il neopuritano è in fondo l’ultima incarnazione dell’immoralista, ed è passato dal culto della trasgressione alla patofobia, dal sesso droga & rock’n’ roll all’integralismo igienista-sanitario.
E mentre invoca la libertà di blasfemia – come ha dichiarato di recente Macron – al contempo taccia di omofobia chiunque si azzardi ad affermare che solo le donno partoriscono. Si può bestemmiare Dio ed irridere i simboli religiosi, ma non si può affermare un’evidenza empirica. Si può negare la realtà, ma non il prodotto di un’ideologia che nega le differenze genetiche ed anatomiche tra uomini e donne. Ed è così che diventa sacro ciò che tutte le civiltà hanno giudicato empio e contrario alla natura umana; la normalità diviene anormale, la natura innaturale, in una sistematica deformazione della realtà. Così il vizio prende il posto della virtù, la menzogna della verità, il male del bene. Oggi più che mai bisogna diffidare di coloro che parlano di fratellanza e umanità, giacché il male estremo non è quello che compie genocidi o scatena guerre, ma è quello che appare sotto le spoglie dell’umanitarismo e della filantropia.
Il vero malvagio non predica l’odio, ma l’amore. È per tale motivo che l’Anticristo ingannerà la maggioranza degli uomini, poiché apparirà come il Salvatore giunto a sconfiggere le forze del caos: sembrerà simile ad un raggio di luce che squarcia le tenebre, quando invece le porterà al parossismo.
Questa è la grande tentazione del nostro tempo, e oggi più che mai è necessario riconoscere i lupi travestiti da agnelli: poiché l’Impero del bene con una mano porge lo zucchero filato, e con l’altra prepara l’avvento del Nemico. “Quando i grandi di questo mondo si mettono ad amarvi, è che vogliono ridurvi in salsicce da battaglia… È il segnale… È infallibile. È con l’amore che comincia” (Céline, Viaggio al termine della notte).
Fonte: Il Pensiero Forte.it
Vado un po off topic ma la morte di quel bambino e della madre in Sicilia risuona tanto di rituale occulto con veicolazione di simboli in maniera anche evidente (piramide della luce), e non solo perché la vicenda in sé non è stata esplicata (lei instabile psicologicamente e tormentata che come se terrorizzata decide di fuggire in maniera disperata), mi ha colpito la notizia accompagnata dalle polemiche per la presunta inefficienza, (inefficienza degli organi preposti in cui siamo abituati ormai in maniera cronica in tempi di Pandemia) che nonostante i mezzi dispiegati a trovarli sarebbe stata una segnalazione, come in altri casi in passato. Non torna niente in questa vicenda, ne si può sperare di fare un po di chiarezza perché è tutto inquinato e pilotato come avviene in questi casi in particolare, ancora una volta la Sicilia, ancora una volta donne e minori,non possiamo allora che appellarci ai simboli canonici che ritornano e contraddistinguono questi 'riti neri ',la madre e il figlio,la colpevolizzazione della madre (senza nessuna prudenza e dubbi) come responsabile della tragedia, la discoteca (luogo di svago ma anche perdizione giovanile e smarrimento), il bosco (luogo selvaggio, le discoteche sono luoghi dove prevale lo stordimento, l'ottundimento dei sensi, i bassi istinti), le bestie selvaggie che aggrediscono (rimando a Dante e i vizi capitali e propio in questi giorni assistiamo da parte di questo Papa(Nero) un attacco alla moralità che comunque era un lato positivo della Chiesa in quanto conservativo e alle cosiddette virtù teologali, le discoteche stesse sono spesso luogo sacrificale delle nuove generazioni spesso veicolo simbolico come quello di qualche estate fa di un adolescente morto impasticcato in una discoteca a forma di piramide volutamente enfatizzato il fatto cronachistico probabilmente(dove sulla cronaca vige il silenzio sul dilagare della droga e la degradazione progressiva specie dei giovani).
RispondiEliminaL'inserimento della vicenda in un contesto più ampio, la patologia della madre sarebbe stata causata dalla reclusione forzata e dalla paura portate dal Virus, questo non vuol dire necessariamente che la maggior parte dei giornalisti capiscono o sappiano il gioco a cui si prestano, fungono solo da ripetitori le notizie vengono nascono da una realtà manipolata ovviamente nei vari livelli . Se si quale è lo scopo di questo rituale?
Sempre per quanto riguarda i giovani assistiamo a un attacco senza eguali alla educazione scolastica con tanto di promozione assicurata, qualità dell'insegnamento via telematica pressoché dimezzato con tutti i relativi problemi (è notizia recente ma indicativa di un giovane che mentre era collegato con la scuola ha fatto assistere involontariamente per qualche minuto a delle immagini hot perché era in contemporanea collegato con un sito di squillo mentre tutti pensavano all'attacco hacker ), record di laureati (tutti laureati via computer). Posso solo dire che come delitto che giunge a fine lockdown, tutta la sofferenza causata agli italiani diciamo che l'hanno canalizzata e oppurtunamente versata in una coppa tramite questo rito (non che non ne avvenghino altri che neanche appaiono in cronaca o sono trattati come minori). Distruzione della famiglia e pedagogia e psichiatria 'nera' inutile ripetermi come loro chiave per la infiltrazione e ribaltamento della società in una grande opera nera.
Mark
Lupo bianco ma non pensa che sia una dittatura sanitaria il coronavirus come per esempio Termometro digitale,mascherine,vaccini,distanziamento sociale,tamponi?
RispondiEliminaAdmin moon