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lunedì 13 luglio 2015

Dimenticare di essere nati liberi



Il neonato viene subito introdotto nel circuito del sistema per farne di lui un adattato sociale, un normalizzato, un autoritario, un richiedente istruzioni e assistenza. Prima si adegua ai codici coercitivi di questa società mercantile, meglio è. Ma fino a una certa età possiamo ancora vedere il bambino che, di fronte alla minaccia del genitore ‘o fai come dico io, o ti punisco’ (spesso non esiste neppure la minaccia, si passa alle vie di fatto) reagisce facendo il muso lungo, piangendo, recalcitrando, e soprattutto chiedendosi intimamente perché mai dovrebbe fare una cosa che ritiene ingiusta. 

Bisogna intendersi subito sul diritto-dovere dei genitori di intervenire arbitrariamente sui figli, e lo farò con Marcello Bernardi che così dice: ‘le limitazioni alla libertà di un bambino sono giustificate solo quando sono indispensabili per la difesa della sua persona. Altrimenti sono dei veri e propri attentati alla sua persona’.