di: Luciano Lago
Mai
come in questa occasione si può affermare che “il Re è nudo” e
l’improvvisa e giustificata insurrezione di grande parte della
popolazione italiana contro i decreti del governo Conte/Speranza, con i
fuochi di resistenza accesi in molte città dal nord, al centro ed al
sud, lascia il Governo di Conte e soci come impietriti e confusi.
Lo
scollamento dalla realtà di Conte, Speranza, Di Maio, Zingaretti e soci
è divenuto evidente in occasione di questa rivolta che i signori del
Palazzo non si aspettavano in quanto, nella loro tracotanza, pensavano
che scrivere decreti a ripetizione e proclamare vuote promesse di “aiuti
e ristori” fosse sufficiente per calmare e tacitare le masse di
lavoratori della ristorazione, delle palestre e dello spettacolo.
Un
imperdonabile errore di sottovalutazione che si ritorce contro di chi
pensava di poter nascondere la propria incompetenza e incapacità con
molte “chiacchiere e distintivo” (quello del PD in primis).