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sabato 22 dicembre 2018

Il mito solstiziale





di: Carlo Giuliano Manfredi

 “Fammi andare
Dal Non-Essere all’Essere
dalla Tenebra alla Luce
dalla Morte all’Immortalità”
 
Brihad Aranyaka Upanishad



Quando l’anno volge al termine, si vive un momento di passaggio tra i più drammatici, quanto paradossale, dell’intero ciclo naturale delle stagioni (quale manifestazione delle leggi che regolano quella realtà fisica strutturata dalla nascita, crescita, maturazione e morte).

Qui l’oscuritá regna sovrana, le notti si allungano e la luce sembra vinta, tuttavia nel momento in cui quest’ultima sembra estinguersi totalmente e il mondo delle tenebre festeggia il proprio trionfo, mentre tutto sembra perduto, nel giorno del 21 dicembre avviene un capovolgimento della situazione, è l’evento del Solstizio d’inverno (dal lat. solstitium, sol ‘sole’ e stare ‘fermarsi’).


Circostanza caratterizzata da una misterica (con particolare riferimento all’azione/intento del chiudere la bocca, esser muti) dimensione in cui tutto risulta sospeso nell’attesa di una rivoluzione (dal lat. revolutio -onis ‘rivolgimento, ritorno’), e il tempo stesso in effetti pare fermarsi. Ecco allora che il buio cede alla luce che, lentamente, inizia a prevalere sulle brume invernali. E’ la rinascita dopo la morte, vittoria e resurrezione del nuovo Sole concepito come una forza invitta simbolo di un nuovo ciclo luminoso.
Tale aspetto rappresenta in parallelo un orientamento interiore per coloro che vivono coscientemente l’evento, momento rituale (di passaggio o di iniziazione) destinato a rinnovare le energie (l’uomo vecchio muore perchè il nuovo possa nascere).





D’altronde, il passaggio tra l’anno vecchio e il nuovo, è anche analogo a quello tra due cicli cosmici: ed è simbolicamente una reintegrazione del mondo nella sua origine informale. Al riguardo ed in riferimento al calendario romano arcaico, evocando Giano e Saturno, si evidenzia che il primo Dio citato è legato ai solstizi (nello specifico con il nome di ‘janua coeli’ per quello d’inverno) ed è colui che introduce all’età primordiale accogliendo Saturno a Roma. E’ quindi identificato al Creatore (jan significa ‘generare’) e Saturno è il suo germoglio d’oro. Relativamente a quest’ultimo, egli corrisponde al primo terzo dell’inverno ed, in suo onore, veniva celebrata la ricorrenza pre-solstiziale appunto chiamata ‘Saturnalia’ (17 – 24 dicembre). In un clima particolarmente festoso (in cui gli schiavi erano temporaneamente liberi, venivano scambiati doni, e si eleggeva anche una specie di re di burla) si ricordava la ‘notte artica’ ed il rinnovamento del suo Sole Iperboreo (settentrionale), rinnovamento annuale in cui si ristabiliscono dunque simbolicamente le condizioni anteriori all’inizio (motivo per cui i riti e le usanze di rovesciamento e di “sospensione dell’ordine” si innestano coerentemente sul corpo più antico della festa).

Infine, come tutti i momenti di passaggio, quello solstiziale è un periodo carico di valenze simboliche e magiche, dominato da miti e simboli provenienti da un passato lontanissimo e, soprattutto, ricorrente in tutta l’aerea relativa alla civiltà indoeuropea e sue ramificazioni. In particolare si fa riferimento a Yule/Jól (festa del solstizio d’inverno nella tradizione norrena) dove si evidenzia il mito della ridda della “Caccia Selvaggia”.



La ridda si disvela come veicolo di sapienza al di là e al di sopra del tempo profano: eterna e profonda Verità che ancor oggi può essere colta e vissuta come nel tempo iperboreo delle origini delle stirpi indoarie, poichè tutti i miti conducono indubbiamente al “ritorno all’origine”.
Questo Mito, riferito ai giorni solstiziali, avviene nelle “dodici notti sante”, quelle che vanno dal Natale all’Epifania, quando il tempo non scorre e la realtà è sospesa.

Le Dodici si dividono in due metà e cioè nei sei giorni dal 25 al 30 dicembre e gli altri sei dall’uno al 6 gennaio. Il 31 dicembre viene quindi escluso dai Dodici perchè rappresenta la “divisione nel tempo”, che come il nunc, il presente, esclude simbolicamente l’Ur (ciò che è passato) e introduce ciò che deve avvenire, quanto ciò che è spirito divide e contemporaneamente unisce il divino dal mondano, il passato dal presente. La notte di S.Silvestro è da riferire al mutare, alla scomparsa per rinascere, al “passaggio della divinità nella vita umana”. L’Armanismo (gli insegnamenti), come il suo sistema religioso , il Wuotanismo, ha fuso intimamente conoscenza, azione e fede, cosicchè l’ario-germanico non solo sapeva ciò che credeva bensì confermava con la sua azione ciò che sapeva e credeva e con ciò riconosceva la sua ‘Wihinei’ (sacro) non solo come opinione dottrinale con vuote parole, confermandola invece nel più ampio senso della parola con il suo agire ed operare nella vita.

Prepariamoci quindi all’avvicinarsi di questa importante data poichè nella Tradizione di riferimento rappresenta non solo il passaggio stagionale ma soprattutto la rinascita dell’Uomo spirituale.



3 commenti:

  1. Adesso in TV stanno che la Terra cava,scie chimiche,vaccini e 11 settembre SONO TUTTE CAZZATE e li mescolano con la terra piatta, è attaccano pure gli esoteristi

    I media si dimostrano sempre più servi

    Admin moon

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  2. Le 4 Età dell 'Umanità Georgel
    https://www.scribd.com/document/393368717/Le-4-Eta-dell-Umanita-Georgel
    Scaricate e diffondete liberamente

    Cari amici
    vi faccio il mio piccolo regalo Saturnale in occasione del Sol Invictus 2018
    Come ricercatori della tradizione siamo giunti alla fine del 2018 che è stato un anno ricco di soddisfazioni e scoperte archeologiche:

    "La leggendaria Atlantide è stata finalmente trovata"O almeno così sostiene la società Merlin Burrows che si occupa di cercare oggetti antichi con l'ausilio di tecnologie avanzate.Gli esperti sostengono che le antiche rovine nella Spagna meridionale studiate con l'aiuto di immagini satellitari siano le mura del porto di un'antica città sconosciuta.

    https://it.sputniknews.com/amp/mondo/201811286859822-atlantide-stavolta-per-davvero/

    e anche la scienza cosiddetta ufficiale si sta finalmente accorgendo che quella Egizia era una civiltà dal livello tecnologico molto piu' evoluto di quanto ci hanno raccontato finora :

    Grande Piramide, i fisici scoprono il segreto della sua energia Diventa il modello per le celle solari del futuro

    http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/energia/2018/08/01/grande-piramide-i-fisici-scoprono-il-segreto-della-sua-energia-_172052f1-4547-47cf-8faf-78b79ec92c47.html

    invio in allegato

    Le 4 età dell'Umanità di Gaston Georgel
    https://www.scribd.com/document/393368717/Le-4-Eta-dell-Umanita-Georgel
    Testo fondamentale per capire le nostre vere origini secondo la prospettiva tradizionale.

    Il testo è una pietra miliare della tradizione in quanto si contraddistingue per :

    pagina 5 : I cicli cosmici nell'edda

    25 Il mulino di Fròdi

    70 Il Calcolo Circolare del tempo e dei cicli cosmici proiettato sul calcolo rettilineo del tempo che comprova la Cronologia Puranica

    108 L'Età dell'oro con la migliore spiegazione della sua suddivisione e dei reperti che comprovano l'esistenza della thule.

    137 la migrazione dei Poli

    183 I 5 elementi che caratterizzano ciascuna Razza Umana e la loro Relazione con le Catastrofi Epocali

    186 L'Ingresso metafisico e fisico della Razza Bianca nella Storia dopo la Catastrofe di Atlantide

    188 Cerchi e poli d'Evoluzione e espansioni Iperboree

    192-194 Il Cerchio di Evoluzione Atlantideo e i Celti come congiunzione del Cerchio Atlantideo con quello Iperboreo

    203 Le Ere Zodiacali

    210 Una splendido schema della Cronologia del Manvantara attuale da utilizzare per orientarsi nelle propie ricerche

    E molte altre cose interessanti.

    Il testo è un po' datato ma i valori che trasmette sono eterni ed inoltre per gli aggiornamenti archeologici ci si puo' rifare sempre agli articoli della serie Una Ahnenerbe Casalinga oramai giunti alla 86eiesima parte.
    http://www.ereticamente.net/2018/12/una-ahnenerbe-casalinga-ottantaseiesima-parte-fabio-calabrese.html

    RINNOVATEVI COL SOLE E CON OGNI SOLE RINNOVATEVI!

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  3. BONA SATURNALIA E FELICE YULE A TUTTI!
    http://inglinga.blogspot.com/2017/12/yuletide-rites.html
    Agni (The Fire) è il figlio incarnato di Savitri (Il Sole), concepito e nato dalla Vergine Maia, e aveva il falegname Twasti (Creatore della svastica) come suo padre terreno. Nella Grotta di uno dei Twin-Stick, che ha il nome di "La Madre", vive la Dea Maia, l'incarnazione del Potere Creativo, che dà alla luce il Figlio sotto l'influenza di Vayu (Spirito), la brezza del vento, senza il quale il fuoco non può essere acceso. La prima scintilla che proveniva dalla cavità (caverna) del sacro di Maia, ruotando la Fire-Twirl (Pramantha) rappresenta la nascita di Agni; questa scintilla si chiama 'Il bambino'.
    Mi sembra utile aggiungere che il Natale in Italia coincide con il periodo del solstizio tra il 21 e il 25 dicembre, fino alla fine del mese, introdotto dal periodo dell'Avvento che segue quello dei Saturnali romani; la culla francescana di Greccio è solo il larario dei Romani; San Nicola (dal quale il nordico Babbo Natale, non privo di riferimenti olfattivi) riecheggia il vecchio Saturno che porta dolci e giocattoli per bambini depositandoli proprio nel larario nel periodo del solstizio (e quindi l'usanza dei doni degli antenati in Italia centro-meridionale.

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