di: Carlo Giuliano Manfredi
“Fammi andare
Dal Non-Essere all’Essere
dalla Tenebra alla Luce
dalla Morte all’Immortalità”
Dal Non-Essere all’Essere
dalla Tenebra alla Luce
dalla Morte all’Immortalità”
Brihad Aranyaka Upanishad
Quando l’anno volge al termine, si vive
un momento di passaggio tra i più drammatici, quanto paradossale,
dell’intero ciclo naturale delle stagioni (quale manifestazione delle
leggi che regolano quella realtà fisica strutturata dalla nascita,
crescita, maturazione e morte).
Qui l’oscuritá regna sovrana, le notti
si allungano e la luce sembra vinta, tuttavia nel momento in cui
quest’ultima sembra estinguersi totalmente e il mondo delle tenebre
festeggia il proprio trionfo, mentre tutto sembra perduto, nel giorno
del 21 dicembre avviene un capovolgimento della situazione, è l’evento
del Solstizio d’inverno (dal lat. solstitium, sol ‘sole’ e stare
‘fermarsi’).
Circostanza caratterizzata da una
misterica (con particolare riferimento all’azione/intento del chiudere
la bocca, esser muti) dimensione in cui tutto risulta sospeso
nell’attesa di una rivoluzione (dal lat. revolutio -onis ‘rivolgimento,
ritorno’), e il tempo stesso in effetti pare fermarsi. Ecco allora che
il buio cede alla luce che, lentamente, inizia a prevalere sulle brume
invernali. E’ la rinascita dopo la morte, vittoria e resurrezione del
nuovo Sole concepito come una forza invitta simbolo di un nuovo ciclo
luminoso.
Tale
aspetto rappresenta in parallelo un orientamento interiore per coloro
che vivono coscientemente l’evento, momento rituale (di passaggio o di
iniziazione) destinato a rinnovare le energie (l’uomo vecchio muore
perchè il nuovo possa nascere).
D’altronde, il passaggio tra l’anno
vecchio e il nuovo, è anche analogo a quello tra due cicli cosmici: ed è
simbolicamente una reintegrazione del mondo nella sua origine
informale. Al riguardo ed in riferimento al calendario romano arcaico,
evocando Giano e Saturno, si evidenzia che il primo Dio citato è legato
ai solstizi (nello specifico con il nome di ‘janua coeli’ per quello
d’inverno) ed è colui che introduce all’età primordiale accogliendo
Saturno a Roma. E’ quindi identificato al Creatore (jan significa
‘generare’) e Saturno è il suo germoglio d’oro. Relativamente a
quest’ultimo, egli corrisponde al primo terzo dell’inverno ed, in suo
onore, veniva celebrata la ricorrenza pre-solstiziale appunto chiamata
‘Saturnalia’ (17 – 24 dicembre). In un clima particolarmente festoso (in
cui gli schiavi erano temporaneamente liberi, venivano scambiati doni, e
si eleggeva anche una specie di re di burla) si ricordava la ‘notte
artica’ ed il rinnovamento del suo Sole Iperboreo (settentrionale),
rinnovamento annuale in cui si ristabiliscono dunque simbolicamente le
condizioni anteriori all’inizio (motivo per cui i riti e le usanze di
rovesciamento e di “sospensione dell’ordine” si innestano coerentemente
sul corpo più antico della festa).
Infine, come tutti i momenti di
passaggio, quello solstiziale è un periodo carico di valenze simboliche e
magiche, dominato da miti e simboli provenienti da un passato
lontanissimo e, soprattutto, ricorrente in tutta l’aerea relativa alla
civiltà indoeuropea e sue ramificazioni. In particolare si fa
riferimento a Yule/Jól (festa del solstizio d’inverno nella tradizione
norrena) dove si evidenzia il mito della ridda della “Caccia Selvaggia”.
La ridda si disvela come veicolo di
sapienza al di là e al di sopra del tempo profano: eterna e profonda
Verità che ancor oggi può essere colta e vissuta come nel tempo
iperboreo delle origini delle stirpi indoarie, poichè tutti i miti
conducono indubbiamente al “ritorno all’origine”.
Questo Mito, riferito ai giorni
solstiziali, avviene nelle “dodici notti sante”, quelle che vanno dal
Natale all’Epifania, quando il tempo non scorre e la realtà è sospesa.
Le
Dodici si dividono in due metà e cioè nei sei giorni dal 25 al 30
dicembre e gli altri sei dall’uno al 6 gennaio. Il 31 dicembre viene
quindi escluso dai Dodici perchè rappresenta la “divisione nel tempo”,
che come il nunc, il presente, esclude simbolicamente l’Ur (ciò che è
passato) e introduce ciò che deve avvenire, quanto ciò che è spirito
divide e contemporaneamente unisce il divino dal mondano, il passato dal
presente. La notte di S.Silvestro è da riferire al mutare, alla
scomparsa per rinascere, al “passaggio della divinità nella vita umana”.
L’Armanismo (gli insegnamenti), come il suo sistema religioso , il
Wuotanismo, ha fuso intimamente conoscenza, azione e fede, cosicchè
l’ario-germanico non solo sapeva ciò che credeva bensì confermava con la
sua azione ciò che sapeva e credeva e con ciò riconosceva la sua
‘Wihinei’ (sacro) non solo come opinione dottrinale con vuote parole,
confermandola invece nel più ampio senso della parola con il suo agire
ed operare nella vita.
Prepariamoci quindi all’avvicinarsi di
questa importante data poichè nella Tradizione di riferimento
rappresenta non solo il passaggio stagionale ma soprattutto la rinascita
dell’Uomo spirituale.
Adesso in TV stanno che la Terra cava,scie chimiche,vaccini e 11 settembre SONO TUTTE CAZZATE e li mescolano con la terra piatta, è attaccano pure gli esoteristi
RispondiEliminaI media si dimostrano sempre più servi
Admin moon
Le 4 Età dell 'Umanità Georgel
RispondiEliminahttps://www.scribd.com/document/393368717/Le-4-Eta-dell-Umanita-Georgel
Scaricate e diffondete liberamente
Cari amici
vi faccio il mio piccolo regalo Saturnale in occasione del Sol Invictus 2018
Come ricercatori della tradizione siamo giunti alla fine del 2018 che è stato un anno ricco di soddisfazioni e scoperte archeologiche:
"La leggendaria Atlantide è stata finalmente trovata"O almeno così sostiene la società Merlin Burrows che si occupa di cercare oggetti antichi con l'ausilio di tecnologie avanzate.Gli esperti sostengono che le antiche rovine nella Spagna meridionale studiate con l'aiuto di immagini satellitari siano le mura del porto di un'antica città sconosciuta.
https://it.sputniknews.com/amp/mondo/201811286859822-atlantide-stavolta-per-davvero/
e anche la scienza cosiddetta ufficiale si sta finalmente accorgendo che quella Egizia era una civiltà dal livello tecnologico molto piu' evoluto di quanto ci hanno raccontato finora :
Grande Piramide, i fisici scoprono il segreto della sua energia Diventa il modello per le celle solari del futuro
http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/energia/2018/08/01/grande-piramide-i-fisici-scoprono-il-segreto-della-sua-energia-_172052f1-4547-47cf-8faf-78b79ec92c47.html
invio in allegato
Le 4 età dell'Umanità di Gaston Georgel
https://www.scribd.com/document/393368717/Le-4-Eta-dell-Umanita-Georgel
Testo fondamentale per capire le nostre vere origini secondo la prospettiva tradizionale.
Il testo è una pietra miliare della tradizione in quanto si contraddistingue per :
pagina 5 : I cicli cosmici nell'edda
25 Il mulino di Fròdi
70 Il Calcolo Circolare del tempo e dei cicli cosmici proiettato sul calcolo rettilineo del tempo che comprova la Cronologia Puranica
108 L'Età dell'oro con la migliore spiegazione della sua suddivisione e dei reperti che comprovano l'esistenza della thule.
137 la migrazione dei Poli
183 I 5 elementi che caratterizzano ciascuna Razza Umana e la loro Relazione con le Catastrofi Epocali
186 L'Ingresso metafisico e fisico della Razza Bianca nella Storia dopo la Catastrofe di Atlantide
188 Cerchi e poli d'Evoluzione e espansioni Iperboree
192-194 Il Cerchio di Evoluzione Atlantideo e i Celti come congiunzione del Cerchio Atlantideo con quello Iperboreo
203 Le Ere Zodiacali
210 Una splendido schema della Cronologia del Manvantara attuale da utilizzare per orientarsi nelle propie ricerche
E molte altre cose interessanti.
Il testo è un po' datato ma i valori che trasmette sono eterni ed inoltre per gli aggiornamenti archeologici ci si puo' rifare sempre agli articoli della serie Una Ahnenerbe Casalinga oramai giunti alla 86eiesima parte.
http://www.ereticamente.net/2018/12/una-ahnenerbe-casalinga-ottantaseiesima-parte-fabio-calabrese.html
RINNOVATEVI COL SOLE E CON OGNI SOLE RINNOVATEVI!
BONA SATURNALIA E FELICE YULE A TUTTI!
RispondiEliminahttp://inglinga.blogspot.com/2017/12/yuletide-rites.html
Agni (The Fire) è il figlio incarnato di Savitri (Il Sole), concepito e nato dalla Vergine Maia, e aveva il falegname Twasti (Creatore della svastica) come suo padre terreno. Nella Grotta di uno dei Twin-Stick, che ha il nome di "La Madre", vive la Dea Maia, l'incarnazione del Potere Creativo, che dà alla luce il Figlio sotto l'influenza di Vayu (Spirito), la brezza del vento, senza il quale il fuoco non può essere acceso. La prima scintilla che proveniva dalla cavità (caverna) del sacro di Maia, ruotando la Fire-Twirl (Pramantha) rappresenta la nascita di Agni; questa scintilla si chiama 'Il bambino'.
Mi sembra utile aggiungere che il Natale in Italia coincide con il periodo del solstizio tra il 21 e il 25 dicembre, fino alla fine del mese, introdotto dal periodo dell'Avvento che segue quello dei Saturnali romani; la culla francescana di Greccio è solo il larario dei Romani; San Nicola (dal quale il nordico Babbo Natale, non privo di riferimenti olfattivi) riecheggia il vecchio Saturno che porta dolci e giocattoli per bambini depositandoli proprio nel larario nel periodo del solstizio (e quindi l'usanza dei doni degli antenati in Italia centro-meridionale.