di: Eugenio Palazzini
Roma, 3 mar – “La paladina della lotta contro l’apartheid”, colei che “fece innamorare Nelson Mandela alla fermata dell’autobus”, la “madre del Sudrafrica” che rappresentava la liberazione dei neri perseguitati. Winnie, la moglie di Madiba, morta ieri a 81 anni, è descritta così nei titoli dei giornali di mezzo mondo. Una sorta di eroina con giusto qualche macchia quasi inevitabile per chi ha vissuto a lungo in prima linea lottando contro le ingiustizie. Il classico personaggio intoccabile, pena l’accusa di razzismo sic et simpliciter.
Eppure, come sovente accade, se volessimo evitare di cadere nel banale compianto, e noi da bravi cocciuti vogliamo proprio evitarlo, si scoprono facilmente diversi scheletri nell’armadio di questa icona del secolo scorso.
Al centro della foto Winnie Mandela |
Per molti anni a capo dell’African National Congress Women’s League, è stata poi membro del Comitato Esecutivo Nazionale dell’ANC. Nel 1986 venne coinvolta nei casi cosiddetti di ’necklacing’ (la tortura dello pneumatico), quando sospetti traditori furono bruciati vivi con questa atroce tecnica: veniva messo loro sulla testa uno pneumatico imbevuto di benzina, al quale veniva dato fuoco. Necklacing, da necklace, collana, perché in molti casi le vittime venivano legate mani e piedi e poi veniva messo loro uno pneumatico al collo, a volte forzandolo sulle spalle per immobilizzarle, proprio come una collana stretta al massimo. Si tratta di una tecnica di tortura inventata negli anni ottanta in Sudafrica e tuttora particolarmente in voga tra gli spacciatori di droga brasiliani, che l’hanno ribattezzata micro-ondas, con il chiaro riferimento al forno a microonde. “Con le nostre scatole di fiammiferi e le nostre collane libereremo questo Paese”, dichiarò entusiasta la paladina della lotta contro l’apartheid.
Il ruolo della signora Mandela fu successivamente dimostrato nel corso delle udienze della Commissione per la verità e la riconciliazione nel 1997. L’assassino, un ventenne zulu di nome Cyril Mbatha, dichiarò durante il processo che fu Winnie Mandela a dargli personalmente la calibro 9 con la quale commise il delitto, offrendogli una ricompensa di 20 mila rand (sette milioni di lire). Nel 1995 il marito Nelson la licenziò dal governo perché accusata di corruzione.
La Commissione per la verità e la riconciliazione sancì la “responsabilità politica e morale per le gravi violazioni dei diritti umani” commesse dalla donna durante gli anni della lotta anti apartheid. Come se non bastasse, l’immagine di Winnie venne definitivamente compromessa dopo le accuse mossele dalla sua guardia del corpo, Jerry Musivuzi Richardson, che le imputò diversi rapimenti e uccisioni. Dulcis in fundo, nel 2003 l’ormai ex moglie di Madiba fu giudicata colpevole di 43 capi di imputazione per frode e 25 per furto per un totale di un milione di rand (circa 80mila euro). Venne condannata a cinque anni di carcere duro, ma anche questa volta le fu ridotta la pena a tre anni e mezzo con la condizionale. Un curriculum di tutto rispetto, praticamente immacolato.
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schifose schimmie
RispondiEliminaGià tapioca. Ma non è colpa loro, sono la razza umana che ha la più bassa concentrazione di alleli cerebrali,la graduatoria è la seguente, la più alta la hanno gli asiatici in genere, seguono gli askenaziti, poi arriviamo noi bianchi e per ultimi assieme ad albanesi e montenegrini i negri. Dato il parametro 100 a noi i primi arrivano a 115, gli altri fra 75 e 85, tali dati sono frutto di test di q.i. sganciati sia dal linguaggio sia dal contesto socio culturale, realizzati nel modo più neutrale possibile con un ampiezza di dati e su un lasso di tempo notevole quindi scarsamente contestabili. Va da sé visto che non siamo i primi della classe che la nostra forza sta nel numero e nel contesto Delle varie culture europee che si sono storicamente formate dall'impero romano in poi, fino agli albori degli Stati nazionali, necessità che si è creata dalle invasioni mongole in avanti che sono state il fulcro della nascita degli imperi centrali in chiave difensiva e hanno sostanzialmente permesso la crescita ad ovest.
RispondiEliminaIl necklacing lo usa anche la ndrangheta al nord, un mio amico circa 25 anni fa fece quella fine a Verona assieme a uno spacciatore a causa del doppio gioco che faceva un poliziotto nella mia città, questo mio amico era ricaduto nel vizio dopo anni di vita regolare con un lavoro e una famiglia, sostanzialmente venne utilizzato sotto ricatto di perdere il lavoro dall'antidroga locale come informatore. L'unica cosa positiva fu che quell'episodio permise di devastare l'organizzazione e fare pulizia all'interno Delle forze dell'ordine. Grazie soprattutto al lavoro minuzioso degli agenti onesti che sono la stragrande maggioranza.
Mio padre come agronomo fece diversi viaggi in Sudafrica negli anni 70 80 , vide sun city vide quello che gli italiani col loro ingegno e volontà riuscirono a creare nel contesto agrario di quelle terre e restó impressionato, dopo l'avvento dei negri alla guida del paese sun city diventò una fogna a cielo aperto, tutti gli italiani che avevano creato un paradiso se ne andarono o in Brasile o in California ripartendo da zero. Avevo anche una amica che faceva revisione contabile laggiù fu l'ultima a mollare della famiglia dopo che vide i suoi vicini fatti a pezzi letteralmente tornando a casa dal lavoro. Con ancora scimmie festanti nei dintorni.
Negli anni l'AIDS diventò endemico e l'ignoranza di quei popoli creò la fila che stuprare una vergine bianca li avtebbe guariti, quindi iniziarono i rapimenti anche di neonati. Ci furono anni in cui i crimini dei negri contro i bianchi non venivano perseguiti ne raccolte le denunce. Iniziò l'hijacking contro le macchine ai semafori i bianchi si difesero creando kit di difese attive a base di ugelli che sparavano gas incendiato da sotto la scocca Delle auto oppure barre di acciaio a sgancio pneumatico per spezzare le gambe agli aggressori.
Quindi non sono migliori dei bianchi come credono anzi forse l'apartheid era l'unica soluzione visti gli sviluppi odierni anche da noi.
jj
i dati del qi sono il risultato di test effettuati negli USA in condizioni neutrali e dunque sono molto affidabili. Va detto che la razionalità non è tutto altrimenti i sino-nipponici sarebbero anni luce davanti a noi, invece non lo sono, anzi. Ciò che conta di più è l' intuizione e la creatività, segno della vicinanza con la divinità, il resto, ragione compresa ne è una derivazione. Gli orientali non hanno fatto grandi cose neppure per la logica, noi l' abbiamo formalizzata, loro sono solo piu bravi a utilizzarne le regole e seguirne i procedimenti, un po' come un giocatore è piu bravo del programmatore di videogames nel gioco.
EliminaGli afroamericani non rappresentano i neri perchè stando a recenti studi genetici pare che in media solo il 79% del loro dna autosomico sia subsahariano, il resto è europeo: in pratica è come se ogni afroamericano avesse 1 nonno su 4 europeo. Dunque il punteggio del loro iq scende ancora di più, se a questo aggiungiamo che non c'è una singola civiltà fondata da loro non c'è da sorprendersi per quello che fanno. Siamo noi che dovremmo prendere provvedimenti, dopotutto non mi pare che sia permesso alle altre creature condividere il nostro mondo.
Mandi Mandi
C’è stato un leader che si è battuto per la liberazione degli africani ed è stato Gheddafi , contrastato e infine assassinato con un invasione ,non l'acclamato Mandela, dopo il quale la situazione è rimasta invariata,e ci fu un alleanza stretta e cruciale tra Mandela e Gheddafi che svela l' ipocrisia dei mass- media.
RispondiEliminaGheddafi ha finanziato la lotta di Mandela contro l'apartheid addestrando i combattenti dell'ANC e pagando per la loro istruzione all'estero, e il loro legame è diventato più forte solo dopo la scarcerazione di Mandela l'11 febbraio 1990.
Mentre Mandela viene celebrato in lungo e in largo, film melensi hollywoodiani, icona pop che mette d'accordo tutti, beatificazione in corso ,Gheddafi è stato ucciso barbaramente e la sua morte fu celebrata dall'intera élite del mondo imperialista,con Hillary Clinton in una intervista ormai infame in cui esulta: "Siamo venuti, abbiamo visto, è morto!" Proprio dopo la sua liberazione dalla prigione, dopo più di 27 anni dietro le sbarre, Mandela ha rotto l'embargo delle Nazioni Unite e ha fatto visita alla capitale libica di Tripoli,” Vorrei ricordarvi che la prima volta che sono venuto qui, nel 1962, il paese era in una situazione molto diversa(..)
È quindi con grande piacere che siamo venuti in visita nella Jamahiriya, impazienti di incontrare nostro fratello, la Guida Gheddafi ",disse, Quando Mandela fu portato nelle rovine del complesso di Gheddafi a Tripoli, che fu bombardato dall'amministrazione Reagan nel 1986 nel tentativo di uccidere l'intera famiglia Gheddafi, Gheddafi ringraziò Mandela:” Non è passato un solo giorno senza che noi abbiamo pensato a te e alle tue sofferenze ".Otto anni dopo, quando l'allora presidente americano Bill Clinton visitò Mandela nel marzo 1998, Clinton criticò l'incontro del presidente sudafricano con Muammar Gheddafi. Mandela rispose:” non dobbiamo abbandonare coloro che ci hanno aiutato nell'ora più buia della storia di questo paese. Non solo i libici ci hanno supportato , ci hanno dato le risorse per condurre la nostra lotta e per vincere ".Quando nel 2002 si accingono gli Usa a invadere l’ Iraq Mandela disse:”Se c'è un paese che ha commesso atrocità indicibili nel mondo, sono gli Stati Uniti. Non si preoccupano per gli esseri umani. "In un discorso del 1999: "Israele dovrebbe ritirarsi da tutte le aree che ha conquistato dagli arabi nel 1967, e in particolare Israele dovrebbe ritirarsi completamente dalle alture del Golan, dal Libano del sud e dalla Cisgiordania(..)sappiamo troppo bene che la nostra libertà è incompleta senza la libertà dei palestinesi”. Gheddafi collegato l'intero continente africano tramite radio, televisione e telefono all'inizio degli anni '90, questa persona ha finanziato l'istituzione della Regional African Satellite Communication Organization, che alla fine ha fornito all'Africa il suo primo satellite per le comunicazioni il 26 dicembre 2007, l'Africa non avrebbe più pagato la quota annuale di 500 milioni di dollari all'Europa per l'uso dei suoi satelliti. Alla vigilia della guerra a guida NATO contro la Libia, il paese in piena crescita di Gheddafi ha cofinanziato tre progetti che avrebbero liberato l'Africa dalla sua dipendenza finanziaria dall'Occidente una volta per tutte: la Banca Africana degli Investimenti nella città libica di Sirte, l'Africa Fondo Monetario (AFM), che avra’ sede nella capitale del Camerun, Yaounde, nel 2011, e la Banca Centrale Africana con sede nella capitale della Nigeria, Abuja. Soprattutto il secondo ha fatto arrabbiare la Francia - non a caso anche il principale orchestratore della guerra in Libia - perché significherebbe la fine del franco CFA dell'Africa occidentale e il franco CFA dell'Africa centrale, attraverso il quale la Francia ha mantenuto il controllo di tredici paesi africani .
Solo due mesi dopo che l'Africa aveva negato ai tentativi occidentali di aderire all'AFM, le "proteste" organizzate dall'occidente contro il benefattore dell'AFM, Muammar Gheddafi, iniziarono a esplodere in Libia ... con il conseguente congelamento di $ 30 miliardi da parte dell'Occidente, che per lo più era denaro destinato a finanziare questi progetti. Molti neri africani, in particolare migranti e rifugiati africani subsahariani, hanno trovato una nuova casa nella prospera Libia di Gheddafi. Gheddafi promosse l'istituzione di un governo popolare (Jamahiriya ) in cui il potere non appartiene ai governi (fantoccio), ma al popolo africano. E nulla ha spaventato i capitalisti occidentali più di un'Africa unita: il sogno di Muammar Gheddafi che stava per avverarsi entro la fine del 2010. La Libia, ufficialmente nel 1951 il paese più povero del mondo, sotto Gheddafi raggiunse il più alto tenore di vita in Africa. Solo un esempio significativo è un video in cui i "ribelli" libici costringono gli immigrati neri a mangiare la bandiera verde della Jamahiriya libica.
RispondiEliminaIn Sudafrica il 65% dei neri in Sud Africa rimane disoccupato, mentre il 90% dei bianchi possiede il 90% della ricchezza del Sudafrica.
Ha scritto Stephen Gowans: “ Mandela e’ molto importante per l' élite perché ha fatto si che il cambiamento fosse solo apparente
"
Ha tradito i suoi membri del partito per i più vasti interessi della nazione, i più grandi interessi della nazione sono i più grandi interessi di banche, proprietari terrieri, possessori di obbligazioni e azionisti .Questa è l'idea espressa nel vecchio adagio "Ciò che è buono per GM [General Motors], è buono per l'America." Poiché i media mainstream sono grandi società, intrecciati con altre grandi società, e dipendono ancora da altre grandi società per ricavo pubblicitario, la collocazione di un segno di uguale tra gli interessi aziendali e l'interesse nazionale arriva in modo del tutto naturale ".
Mandela, anche per paura di ciò di cui sono capaci, preferì schierarsi.
Anche l'inevitabile domanda sorge spontanea: dov'era Mandela quando il paese di suo fratello Gheddafi fu bombardato per nove mesi dalla più potente alleanza militare della storia moderna? Le fonti hanno dichiarato a quel tempo che la sua salute era troppo fragile e che si trovava in uno stato d'animo troppo vulnerabile. Resta il fatto significativo che nessun membro dell'ANC si schierò a Gheddafi durante la guerra in Libia, come Gheddafi si alzò in piedi per il suo amico Mandela durante la sua prigionia e in seguito.
Mark