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giovedì 10 novembre 2016

Le elites globaliste odiano e disprezzano il popolo




nota personale:

La vittoria dell'irruento Trump alle elezioni USA, al di la di quello che farà, dimostra ancora una volta, se c'è ne fosse bisogno, che l'elite e i loro vili servi, odiano il popolo, ed ogni atto che va a favore del popolo viene definito populista; come se si vuole difendere la nazione dall'invasione di  milioni di clandestini si identifica chi applica un discorso logico e di buon senso, come xenofobo o "rassista", per non parlare di chi tocca il potere bancario-finanziario detenuto dagli usurai  della terra, promotori del disastro a cui stiamo assistendo, con prove di questo e fatti che ormai solo gli idioti e i corrotti non vedono,  viene subito zittito con l'accusa dell' antisemitismo o nazista, fascista, ormai divenuto reato e si rischia la galera in molti paesi, cosa che dovrebbe fare riflettere i più sulla vera tirannia in atto, che proviene proprio da questi ambienti.


Certo Trump non è sicuramente un santo o un salvatore, (e sinceramente non ci dovrebbe interessare chi sia o no il presidente della nazione americana, se non per il fatto che purtroppo sono i veri detentori del dominio sulla nostra Europa), ma Trump certamente rappresenta una parte di potere che non vuole rischiare una guerra nucleare contro la Russia, ed è stanca delle guerre combattute per volere di sion, sapendo che tutti perderanno in un conflitto atomico, e di conseguenza perderebbero il loro potere e il loro status sociale.
Se quello che ha promesso lo farà o se riusciura a metterlo in pratica, tenendo conto il potere sionista che governa realmente l'America, resta ancora da capirlo, ma stiamo assistendo ad un progressivo contrasto che molto probabilmente sfocerà in una lotta interna che gia vediamo in atto, dove ci porterà resta ancora il dubbio.

Tutto questo a livello energetico-sottile è stato già previsto da questo sito, e intendiamo ribadire che questo è solo l'inizo, solo un piccolo assaggio di quello che sta arrivando per l'élite e i suoi servi. 

La cosa più squallida di queste elezioni che vogliamo però sottolineare,  è ancora una volta il ruolo infame dei media, degli attorucoli dell'Hollywoodpedofily, o delle baldracche e candidate manchuriane dello star system musicale, fino ad arrivare ai sinistri radical chic dei salotti nostrani, che hanno sputato veleno e menzogne su un candidato alla presidenza che le élite globaliste non vogliono,e su tutti i suoi sostenitori tacciati come nazisti,trogloditi,razzisti e quant'altro il ciarpame mediatico abbia vomitato addosso alle persone, che cominciano però ad avere le palle piene di loro e dei loro padroni.
Cosa che se sarebbe successa dalla parte opposta, sarebbe stata bollata come segnali di inizio di una presunta dittatura magari nazista.

Si rassicurino questi criminali e parassiti, che siedono nei loro salotti borghesi, molto presto si passera alle vie di fatto, e questi degenerati che vivono sulle spalle dei popoli sfruttandoli e ingannandoli da sempre, presto vedranno l'ira dei popoli che cominciano a vedere il vero nemico interno ed esterno alle nostre nazioni.
E quando succederà i loro proclami alla calma o alla moderazione, salteranno in aria con tutto il loro lurido apparato oppressivo di origine sovietica.

La casta mediatica che da 70 anni parassita e inganna il nostro popolo deve essere annientata senza pietà, e questi criminali dell'informazione devono penzolare dalle forche nelle pubbliche piazze, per alto tradimento contro i popoli e crimini contro l'umanità.
Gli esproprieremo di tutto con la forza, e allora ci potranno accusare di nazismo fascismo o quant'altro il loro vocabolario orwelliano ha concepito,  ma lo faranno penzolando da una forca, come si addice ai vili traditori del nostro popolo.

white wolf





di: Luciano Lago

Ancora una volta, con la vicenda delle elezioni presidenziali negli USA, si conferma quello che da tempo andiamo riscontrando: il profondo distacco delle elites dal popolo in un processo che vede aumentare sempre di più il solco che segna tale distanza. Il voto dei cittadini, quando contrario alle indicazioni dei grandi “opinion makers”, viene considerato “non in linea” e viene quindi classificato come “populista”, “demagogico e fuorviante”.

La democrazia viene acettata dal sistema delle centrali dominanti soltanto quando, grazie al bombardamento mediatico, la gente viene convinta a votare seguendo le indicazioni ricevute. Se questo non accade, allora il voto non vien considerato “legittimato” e si scatena la reazione delle proteste manovrate. Esattamente il panorama di quanto sta accadendo negli States dove, a seguito della vittoria di Donald Trump, candidato sgradito all’establishment,  molta gente, aizzata dalle varie ONG di Soros e di altri miliardari collusi con la famiglia Clinton, scende in strada con i cartelli  del “Trump not my President”.





Possibile anche citare come esempio, in Italia, la spocchia delle dichiarazioni di alcuni personaggi politici del PD ( appresi i risultati delle elezioni negli USA), fra i quali qualcuno ha dichiarato “Il suffragio universale comincia a rappresentare un serio pericolo per la civiltà occidentale” e similari giudizi espressi da altri reggicoda del Governo e della classe politica dominante.



Queste dichiarazioni (ed altre similari) dimostrano lo snobismo ed il disprezzo della classe elitaria nei confronti dei ceti popolari ed il rifiuto di accettare il concetto base della democrazia per cui ad ogni uomo corrisponde un voto, che sia un operaio o un borghese, per quanto le aspirazioni dei ceti popolari siano distanti dalle utopie astratte e dalle esigenze della elite che compongono la nuova aristocrazia borghese mondialista.
Jack Dion ha scritto nel suo recente saggio “Le mépris du Peuple” (il disprezzo del popolo) ovvero “Quando i partiti che si succedono al potere si trasformano in strumenti di difesa dell’ordine stabilito (rappresentato dall’establishment), il popolo diventa un nemico, esso simboleggia un pericolo potenziale», dice Dion.

Questo è tanto più vero se si considera che le elites di potere hanno perduto il senso della realtà, hanno dimenticato che la società si sta impoverendo e hanno emarginato sempre di più dagli organi decisionali la gente comune. In pratica  il processo globalizzatore ha favorito l’ascesa al potere di una oligarchia che  monopolizza il potere in tutte le sfere della società, da quella economica a quella politica e mediatica.


Le classi lavoratrici ed i ceti popolari  sono stati abbandonati e disprezzati dalle élites, formate dai funzionari del grande capitale, dagli opinionisti dei media, dagli esponenti (spesso non eletti) della classe politica dominante, coloro che hanno fatto della carriera e dei loro privilegi il loro principale obiettivo di conservazione nel potere.
I componenti di questa elite, atraverso le loro fondazioni ( think tank), le cattedre e le docenze, oltre ai media controllati, hanno diffuso la convinzione che non esista alcuna alternativa possibile ai dogmi del neoliberismo e all’estremizzazione del capitalismo (ipercapitalismo) caratterizzato dal mito dei “mercati aperti” e della globalizzazione come processo ineluttabile ed irreversibile.


Assieme a questi dogmi si insiste con la diffusione sempre maggiore di un linguaggio ” nuovo” (nuovo non significa per forza buono) dove termini come competitività, flessibilità, liberalizzazioni e costo del lavoro sono considerati concetti indiscutibili ma che, di fatto, hanno annientato qualsiasi forma di democrazia, sottomettendo questa all’economia finanziaria ed alle esigenze dei mercati, salvo relegare la persona, la sua dignità, i suoi diritti sociali ad un ruolo subordinato, asservito al grande Capitale.

Da questo deriva l’assoluta distanza dai problemi reali della gente comune che viene mascherata nella omologazione delle idee alla nuova ideologia globalista e mondialista che viene imposta dall’ordine finanziario che esige, come condizione previa, la rinuncia ad ogni forma di sovranità.
 
In realtà la sovranità che viene dismessa non è soltanto quella della Nazione, che sia dell’Italia o della Spagna o della Grecia ma è anche la perdita della vecchia ed obsoleta (per la elite) sovranità popolare. L’elite deve decidere per conto del popolo, per il suo bene perchè il popolo è incolto, non comprende e si lascia fuorviare dagli agitatori e dai “populisti”.

 Alcune delle sceneggiate messe in atto dall'elite globalista per fare fuori Trump, che avevano lo scopo di spaventare e togliere voti al candidato Trump.

L’elite dominante è collegata agli organismi sovranazionali che sono quelli dove si prendono le decisioni che contano, vincolanti per i Governi , ove si prevede che gli Stati nazionali dovranno essere dismessi e le costituzioni dei paesi del Sud Europa “devono essere riformate perchè troppo socialiste” (lo ha scritto la JP Morgan). Il potere di decidere passa dallo Stato e dai governi agli organismi sovranazionali come la Commissione Europea, il FMI, la Banca Mondiale, il WTO, la Goldman Sachs, ecc. ed alle grandi banche, alle agenzie di rating, agli emissori della moneta. In questo processo non c’è spazio per il popolo, che viene considerato come un insieme di consumatori, individui senza volto, meglio se omologati e multiculturalizzati, non in linea con le esigenze dei mercati e del sistema finanziario.

Questo spiega perchè la possibilità di affidare al voto dei cittadini nelle urne per le scelte importanti è questione che si cerca di evitare o di limitare al massimo. In Italia, ad esempio, si esclude da sempre (per Costituzione) il voto popolare sui  trattati internazionali e le scelte di partecipazione a “missioni internazionali”, naturalmente sempre “umanitarie”. Sono le elite e soltanto loro che possono deciderle e riservarsi la possibilità di stabilire partecipazioni del paese alla guerra  e sanzioni.

Rimangono però alcune funzioni elettive e di rappresentanza per il popolo, secondo Costituzione, che sono ancora troppo estese. Da qui la necessità di una riforma della Costituzione per restringere l’ambito di aplicazione e riservarlo alle segreterie dei partiti, oltre al  monopolio assoluto delle informazioni attraverso il controllo dei media che consentono di “orientare” le masse.

Neppure Orwell, ai suoi tempi,  avrebbe progettato un sistema di controllo  tanto efficiente come quello attuale.






Fonte 

5 commenti:

  1. Secondo alcuni non c'è stata scelta,perché Trump è stato predetto da un'episodio dei Simpson del 2000! Oppure si tratta di quella che chiami tu élite antiguerre nucleari?

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    1. I simpson sono un cartoon creato e finanziato da ebrei sionisti, tutto verificabile con una semplice ricerca, i quali sanno esattamente quale è l'agenda che si vuole imporre, quindi usano questo cartone come veicolo dei loro messaggi o predizioni di quello che vogliono fare, e ancora una volta mostra la loro viltà e vigliaccheria, in tutto ciò che fanno. In questo caso specifico però dissento da quanto descritto, in quanto Donald Trump aveva gia esternato più volte la sua intenzione di volersi candidare alla presidenza degli stati uniti divesri anni prima, e il cartone in questione è di data più recente, non del 2000, hanno solo messo nel cartone quello che Trumo aveva annunciato.
      Sulla produzione dei Simpson però voglio esprimere il mio sdegno profondo, perchè la famiglia "simpson" come viene descritta nell'animazione vuole essere la rappresentazione dell'uomo medio-bianco americano come lo vorrebbero loro, cioè stupidi goym sottomessi ad una sub-cultura mondialista e consumistica, tutto il contrario dell'uomo con una sua dignità e radicato nella sua tradizione ancestrale; Il cartone può sembrare ad un primo sguardo una semplificazione della società americanoide moderna, dai tratti esasperati appositamente, ma ad una profonda analisi è come loro vedono i goym, e come ci vorrebbero ridurre, stupidi schiavi che sguazzano nell'assoluta idiozia.
      Ma purtroppo per loro, non sarà cosi, e questa volta la faremo finita per sempre con questi petulanti sub-umnani. Li schiacceremo senza pietà, come schiacceremo i loro luridi servi.

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  2. Ciao WW, sono Lucio Astarti ed ormai credo che tu abbia ragione veramente su tutto. Arrivo al dunque : se anche una cattolica bigotta come la mia dolce metà, sì naziolista di destra e non certamente stupida, ma che fino a poco tempo fa storceva il naso quando mi sapeva appassionato dietro la visione sul tuo canale youtube del nazismo esoterico di Marco Dolcetta, Allarme Ebreata e tanto altro, arriva non solo a non credere ai sondaggi che davano per favorita la marcia Rodamsky e ad esultare per il neo eletto di cui sopra, ma a prendere le tenaglie per staccare il chiodo che reggeva lìimmagine di papa francesco sul letto coniugale e lo bolla come massone e sionista....permetttimi non solo di esultare ma di capire per intero che davvero siamo nell'eone nuovo del risveglio ed Agarthi è alle porte per aiutarci, se sarà necessario! Un abbraccio Lucio astarti P.S.: che risate vedere il sionista ebreo Mieli che si sposta tra le varie reti massoniche rai e la7-sion per esternare a comando dei suoi capi tutto il loro dissenso per l'accaduto e cercare di convincere ancora che quell'uomo americano è il male assoluto...... Lucio Astarti

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  3. http://forward.com/news/national/338915/no-experience-necessary-meet-trumps-orthodox-israel-advisor/

    Pur godendomi la sconfitta della strega, resto scettico nei confronti di Trump. Sono invece certo che l'Amministrazione Trump chiuderà un occhio su un'accelerazione delle pulizie etniche dei palestinesi.

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  4. http://thezog.info/who-controls-donald-trump/

    Una lista poco consolante.

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