di: Enrico Marino
La reazione più
infantile: quella dei milioni di londinesi che hanno chiesto un nuovo
referendum, la pretesa di rivotare fino a quando non si ottiene il
risultato desiderato; ma del resto Londra è molto poco inglese col suo
55% di abitanti immigrati.
La reazione più livida: quella di Beppe
Severgnini che ha attaccato gli inglesi vecchi, ignoranti e campagnoli.
La reazione più idiota: quella di Saviano che ha paragonato il popolo
inglese favorevole alla Brexit ai fascisti e ai nazionalsocialisti.
La
reazione più rabbiosa: quella di Napolitano che ha definito quello di
Cameron “un azzardo sciagurato” riaffermando che occorre, invece,
avanzare verso l’integrazione (col culo degli altri però, mentre questi schifosi servi vivono con stipendi d'oro elargiti dagli stessi poteri che stanno devastando il nostro popolo (ndr).
La reazione più odiosa: quella di Monti
che ha altezzosamente definito il referendum inglese un eccesso, anzi un
abuso di democrazia e ha affermato che i cittadini devono subire quello
che viene deciso in tema di trattati internazionali.
Mario monti
La reazione più
stucchevole e sdolcinata: le recriminazioni di Mario Calabresi che ha
scritto una lettera aperta ai giovani con questo incipit “Cari ragazzi
europei, siete nati in un continente di pace, non avete mai visto la
guerra sotto casa, siete cresciuti senza frontiere, progettando di
studiare in un altro Paese, fidanzandovi durante l’Erasmus, scambiando
messaggi con gli amici sulle occasioni per trovare lavoro o sui voli
meno costosi per vedere un concerto.Non importa se siete nati a Cardiff,
a Bologna, a Marsiglia a Barcellona o a Berlino, oggi le paure dei
vostri genitori e dei vostri nonni hanno deciso che la Gran Bretagna
tornasse ad essere un’isola, che voi diventaste stranieri dall’altra
parte della Manica. I vostri nonni, che sanno cosa è stata la guerra,
dovrebbero avere a cuore un futuro di libertà per voi, ma insieme ai
vostri genitori si stanno lasciando incantare da chi racconta che
rimettere muri, frontiere, filo spinato servirà a farci vivere più
tranquilli, sicuri e sereni. Che tornare ad avere ognuno la propria
moneta riporterà lavoro, prosperità e futuro” (tutto questo mentre i popoli sono alla disperazione, invasi da migliaia di immigrati di cui non si sa neanche la loro identità, basta guardare la Grecia per capire in quale incubo siamo capitati, mentre questi idioti lustrascarpe del potere elitario finanziario non riescono neanche più a vedere la realtà sotto i loro occhi, tanto da comicniare a negare le evidenze più eclatanti, siamo di fronte a dei viscidi traditori che vomitando il loro vomito contro i popoli europei stanno dimostrando la vera realtà che da anni cerchiamo di fare comprendere alle masse, siamo in guerra e questi sono solo i loro luridi popragandisti del regime usuraio internazionale, e da tali vanno trattati, non solosono dei traditori ma dei nemici invasori delle nostre terre, NDR).
In queste reazioni, si condensa tutto il
ciarpame buonista, mondialista e progressista che da 71 anni viene
riversato sui popoli europei dalle élite politiche e culturali. C’è
tutta l’ipocrisia di chi finge di ignorare che per quasi 50 anni
l’Europa è stata divisa in blocchi contrapposti e che la pace in tutti
quegli anni non l’ha garantita l’UE ma solo il terrore nucleare e il
dispiegamento di formidabili armamenti missilistici contrapposti. C’è
tutta la condiscendenza molliccia che ha forgiato generazioni di viziati
cosmopoliti consumisti, gitanti culturali che attraverso l’Erasmus
hanno forse acquisito qualche nozione ma hanno dismesso totalmente
qualunque identità nazionale senza conseguirne una europea. C’è
l’arroganza elitaria dell’establishment culturale e finanziario che, nel
pronosticare sfracelli per il futuro dell’Inghilterra, condanna le
generazioni più anziane, gli abitanti delle campagne e delle città
operaie, accusandoli di ignoranza e di egoismo perché col loro voto
hanno sconfitto i giovani borghesi delle fasce medio alte che vivono a
Londra e nelle altre grandi città inglesi, contrari all’uscita dalla UE.
C’è la banalizzazione degli idioti progressisti che in ogni
contrapposizione individuano un nemico connotato da fascismo, xenofobia e
omofobia, mentre loro rappresenterebbero il futuro e l’avvenire
ovviamente democratici, accoglienti e tolleranti. C’è la supponenza
boriosa dei tecnocrati gestori del potere che si ammantano di
democrazia, ma sono pronti a invocare immediatamente censure e condanne e
sanzioni quando le maggioranze si esprimono liberamente e in contrasto
alle loro direttive. C’è l’indecente contrapposizione dei vecchi Scrooge
(così li ha definiti Flavia Perina) contro i giovani immigrati, degli
anziani legati al passato contro i giovani rampanti del futuro,
dell’ignoranza contro la cultura, con la filippica finale della paura
del diverso contro l’accoglienza e la multietnicità.
Eccolo il radioso futuro che stanno dando ai giovani di cui parlano questi criminali e terroristi mediatici
Ma nessuno ha voluto spiegare perché un
ragazzino di vent’anni del programma Erasmus dovrebbe essere più
titolato, responsabile e consapevole dell’operaio o del piccolo
imprenditore di mezza età che mantengono la loro famiglia e sostengono
il loro Paese con le loro tasse (e sono gli stessi che pagano la retta
universitaria allo studente di cui sopra). Anzi, proprio il fatto che
l’adesione alla Brexit sia venuta dalle fasce meno abbienti, dagli
anziani, da quelle realtà operaie tradizionalmente orientate verso la
sinistra laburista, dai ceti che più degli altri hanno patito e
patiscono i morsi della crisi, è la dimostrazione che quel voto
rappresenta una reazione alle disastrose politiche sociali e ai diktat
economici della UE.
Troppe assurde riforme sono state
imposte ai popoli europei in nome di un’Unione distante e distratta
rispetto ai loro bisogni. Troppe volte sacrifici inutili e unilaterali
sono stati accompagnati dalla giustificazione “ce lo chiede l’Europa!”.
Un’Unione Europea i cui meccanismi decisionali sono opachi, in cui il
processo di integrazione viene portato avanti da un’élite
transnazionale, vero potere dominante dell’Europa, priva di qualunque
legittimazione democratica e connessa a oligarchie finanziarie
mondialiste, che ha ignorato o addirittura calpestato la volontà dei
popoli, ogni volta che si è opposta ai suoi disegni. L’esempio della
Grecia col suo referendum truffa gestito dalla sinistra di Alexīs
Tsipras con le sue catastrofiche conseguenze, forse è stato un monito
per indurre gli inglesi a non lasciarsi irretire, visto come la Troika e
l’UE hanno ridotto gli ellenici.
Il popolo greco ridotto alla fame per volere delle elite globaliste usuraie, lo stesso futuro si prospetta per gli altri paesi tra cui l'italia.
E anche visto com’è stato modificato il
ruolo economico dello Stato verso i privati; visto come sono state
trascurate le necessarie politiche di redistribuzione del reddito; visto
com’è stato gestito il problema dell’occupazione giovanile; visto come
sono state incoraggiate le politiche consumistiche d’importazione a
scapito della produzione interna; visto com’è stato ignorato il problema
del risparmio; visto com’è stato favorito il mondo bancario e
finanziario a scapito dell’economia produttiva; visto come sono
lievitati i costi della burocrazia e tagliati quelli dell’istruzione e
della sanità; visto come viene ossessivamente imposto il tema del
debito, ma come siano soffocate famiglie e imprese con un’altissima e
improduttiva tassazione; visto come sono state assunte decisioni di
portata generale solo per garantire alcuni partner europei forti e
influenti; vista l’assurdità dei troppi regolamenti europei e l’assurda
espansione di un’invadente euro burocrazia.
C’era insomma in questo referendum un
forte richiamo identitario, c’era la volontà di difendere l’autenticità
delle proprie istituzioni, la sovranità del voto popolare e della
propria democrazia, c’era dunque la volontà di riaffermare la propria
sovranità.
C’è stato in ultimo, ma non ultimo, il
problema dell’immigrazione, ma non è stato un voto razzista, semmai la
prova che l’immigrazione è salutare e bene accetta se regolata, ma
provoca comprensibili reazioni di rigetto quando diventa accoglienza di
massa, eversione culturale, disconoscimento dei diritti dei nativi e
tentativo di sostituzione etnica.
Ora si aprono scenari impensabili e
ancora non definibili, ma sicuramente è il momento di far sentire alta e
forte la voce dei popoli per riaffermare che una costruzione unitaria,
se vuole continuare a esistere, dev’essere ripensata ed edificata sulla
base di una prospettiva economica e di un progetto sociale completamente
differenti da quelli sostenuti dalle oligarchie mondialiste finanziarie
e progressiste dell’Europa e in assoluta contrapposizione ai loro
propositi di ibridazione etnica.
ciao,
RispondiEliminaper fare falliere la Russia Comunista e farla diventare Socialista,
si e pensato dopo il cosiddetto crollo del muro di berlino,
per integrare l'europa unita, si a costruito un europa sula base del vecchio sistema sovietico.
(si vuole fare un mercato unico eurasico, sei come lo accettano questo li americani)
tu osera comme sono costituite tutte le istituzioni europei, e vedrei ce sono concepiti come i poteri della ex unione sovietica.
una commissione ce lavora fuori della democrazia, e sembra il politbüro sovietico ce e il vero potere.
un parlamento ce conta niente, fuori ce costare un sacco die soldi.
sottocommissioni e ect, ce nessuno sa cosa fanno.
visto sotto questo aspetto non ti deve sorprendere più, come reagiscono quando parla il popolo.
purtroppo se vuoi cambiare devi eliminare il sistema stesso, e modulare uno nuovo.
(senza violenza non si farà niente)
un proverbio dei cowboy texani del novecento diceva
la cuantita di libertà ce vuoi avere
corrisponde a la cuantita di violenza
ce sei disposto a mettere in campo per quella tua libertà
Ulfhednar (camica di pelle di lupo - ordine guerriero di odino)
(scusa il pessimo italiano, o imparato italiano leggendo giornali)
Ciao grazie a te, si capisce bene quello che vuoi dire è sono completamente d'accordo.
RispondiEliminaciao Whitewolf
RispondiEliminati suggerisco seguente Libero
di Gerhard Menuhin
Tell the Truth & Shame the Devil
esiste ance in Tedesco
Gerhard e un Ebreo Tedesco e Fillio dell Violinista Mondiale Yehudi Menuhin
se ti tieni alle sue Theorie e espressioni,
se ti metono sotto Processo ti devi solo valerti a suo libro.
dopo di tutto non ti possono condannare per negozismmo se la tessi in un sostengo, e di un Ebreo.
Bolldrini e consorti fregati :)
(non o trovato il duo e-mail)
saluto ulfhednar