I militari nazionalisti avrebbero posto fine alla dittatura dei Fratelli musulmani in Turchia, ma l’intervento dell’aviazione della NATO ha impedito il piano di salvezza dei kemalisti.
Nella notte del 15 e 16 luglio, il panico s’impadroniva di Istanbul e Ankara, dopo il tentativo di rovesciare il regime islamico guidato dai soldati nazionalisti, che avevano annunciato la presa del potere da parte dei militari in risposta all’alleanza tra Erdogan e i terroristi dello Stato islamico di cui ricicla il petrolio rubato in Iraq e Siria, e alla deriva dittatoriale del Fratello musulmano in giacca e cravatta. Molti turchi sono scesi in strada per esprimere la soddisfazione per sbarazzarsi del tiranno, mentre la lotta infuriava tra i militari nazionalisti-kemalisti e i lealisti dei Fratelli musulmani. Dopo 18 ore di confronto ed incertezza, il colpo di scena si è avuto con l’intervento dell’aviazione della NATO che ha bombardato le posizioni dei ribelli nazionalisti. Almeno 100 persone, tra cui 17 poliziotti ad Ankara, sono stati uccisi durante gli scontri. Colpi di armi da fuoco da elicotteri erano stati segnalati e delle bombe avevano colpito il Parlamento.
I militari che hanno partecipato al golpe catturati dai fedeli del regime di Erdogan
Spari ed esplosioni furono sentiti nella capitale Ankara per tutta la notte, mentre le grandi arterie di Istanbul e i ponti sul Bosforo erano stati bloccati dai militari nazionalisti.
1563 soldati sono stati arrestati in relazione al tentativo di rovesciare il regime islamico. Inoltre, 5 generali e 29 colonnelli sono stati dimessi. Il capo dell’esercito, preso in ostaggio, fu liberato dai ribelli nazionalisti e portato in un luogo sicuro, una vecchia base turca.
Rassicurato dai suoi amici statunitensi, Recep Tayyip Erdogan, che era in vacanza, atterrava ad Istanbul poco prima dell’alba dicendo che il governo aveva il controllo della situazione. Secondo fonti informate, Rashid Ghanuchi e compari non hanno dormito per tutta la notte, la caduta del regime islamico turco significava la propria fine in Tunisia, dove presero il controllo nel 2011 grazie a Turchia, Qatar e Stati Uniti Uniti.
Il macellaio di Istanbul si sentiva minacciato da cui l’ultimo tentativo con l’offensiva del fascino nei confronti di Israele e di Putin e il tentativo di riconciliarsi con l’Egitto, a cui il Presidente Abdalfatah al-Sisi non ha risposto. Il rovesciamento del regime islamista piazzato dagli statunitensi in Turchia quasi quindici anni fa è fallito. Ma il Fratello musulmano Erdogan è senza dubbio indebolito e i suoi giorni a capo della Turchia sono contati… come quelli del terrorista “moderato” Rashei Ghanuchi!
Fonte: aurorasito.wordpress.com
io credo piu' che sia stato un ammonimento che un colpo di stato....gli USA hanno giocato con due mazzi di carte....scrivo da Toronto e avendo amici curdi conosco I fatti ....l'unica cosa vera detta dai media usa e canadesi era che non c'erano collegamenti internet e telefonici ....due miei amici torneranno da li' lunedi prossimo essendo di passaporto canadese ....o via civile o , come da assicurazione consolare , tramite un volo militare....la situazione non e' calma e c'e' stato movimento anche nei villaggi......preghiamo per I military arrestati che ,anche se formalmente non esiste la pena di morte, per alto tradimento saranno passati a filo di scimitarra....questo naturalmente non sara' mai detto dai media asserviti di occidente
RispondiEliminaCredo che erdogan non stia più bene ne agli atlantisti e ne ai russi, per motivi che sappiamo,sul golpe fallito avrei molti dubbi, effettivamente molto mal preparato e senza avere tenuto conto dei possibili risvolti,p possibile che sia stato avvertito dai servizi segreti e abbia lasciato fare per poi purgare le forze armate, da componenti ostili al suo operato; gli americani prima di organizzare un golpe interno indeboliscono l'avversario sia economicamente sia diffamandalo con i loro media, non mi pare che sia successo questo, ancge se comunque si capisce che molti lo vogliono scaricare, erdogan ormai non corrisponde più agli usa Sion come si aspettano, e di certo i russi lo faranno fuori, i siriani e l'Iran lo stesso, la cosa più logica è che si è fatto troppi nemici, ha giocato male le sue carte, e la sua parabola sta finendo, poi se vogliamo dirla tutta, farà la fine di chi insegue il potere corrotto, non esisterà mai scampo per questi idioti che si ergono a governanti, il potere alla fine li corrode sempre, come lo stesso sarà per l'elite sionista che guida gli usa.
RispondiEliminaper questo motivo ho usato il termine 'ammonimento'.Comunque , vedrai che ci sara' una deriva sunnita forzata e , come dovra' essere logico , sviluppandosi una ' macro' A. S., gli U.S.A. interverranno nelle metodologie classiche di geopolitica da te soprascritte.
RispondiEliminaIl punto è che erdogan ha spinte nazionaliste anche se di deriva islamica, e per questo gioca sempre su due posizioni, gli USA lo sanno e lo usano finché adempie ai loro scopi, per questo potrebbe dirigersi verso la Russia, ma dalle recenti vicende la cosa oramai è improbabile, gli americani lo hanno fomentato contro la Russia e la Siria promettendogli chissà cosa, ma ora è solo senza potenti protezioni, tra l'altro la Turchia ha un importante ruolo a livello geopolitico non credo lasceranno che si avvicini verso l'asse russo cinese, ma per interessi economici la Turchia è lì che sta andando. Ci sono molti elementi da analizzare e certamente la Turchia non è solo erdogan ci sono molti componenti diversi che agiscono con scopi diversi, le recenti dichiarazioni contro lo sterminio degli armeni da parte dei turchi, da parte dei politici tedeschi o del pupazzo vestito di bianco il papa bergoglio, e di altri fanno presagire minacce e avvertimenti contro il governo di erdogan staremo a vedere cosa succederà.
RispondiEliminaIL MIO REGALO PER LUGNASAD 2016.
RispondiEliminaAttenzione che lo speciale sull'armanismo non è ancora completo.
Lo sistemero' nei prossimi giorni.
https://www.scribd.com/document/320514334/Armanismo-e-rune