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mercoledì 17 luglio 2013

tecniche di infiltrazione e le false rivoluzioni,ovvero come invadere uno stato straniero dall'interno (golpe bianco)


Quando in uno stato preso di mira dalla cricca ebraica,i loro leader o governi,non si sottomettono alle disposizioni di questa elite,quegli stati divengono un pericolo per i loro piani demoniaci.Prima di farli invadere con le truppe del loro fantoccio militare gli U.S.A,usando varie scuse opportunistiche,che vanno dalle armi chimiche o nucleari,o creando falsi attentati poi da accreditare ai suddetti (false flag),essi usano l'infiltrazione e la corruzione.Finanziano opposizioni politiche corrotte,che non faranno mai il bene del paese ma solo il loro e dei parassiti che girano intorno(multinazionali ecc.),usano i loro media asserviti per infangare e creare tensioni contro il leader o partito politico che hanno preso di mira.Creano e finanziano false rivoluzioni, dove bande di criminali e terroristi(vedi in Siria o Libia ad esem.)agiscono in maniera golpista e terroristica contro il governo e la popolazione,e poi vengono spacciate con l'inganno dai media internazionali,come rivoluzioni del popolo,accreditando allo stesso governo,gli efferati crimini commessi dai terroristi da loro finanziati e sostenuti.Nella realtà si tratta di golpe militari,dalla rivoluzione Francese in poi, abbiamo avuto solo golpe militari,e sostituzione del potere da un gruppo a un altro anche peggiore, non vere rivoluzioni del popolo,attuati allo scopo di deporre un governo non allineato ai loro piani.Queste e altre tecniche, vengono usate per invadere dall'interno uno stato,in questo articolo vediamo come creano tensioni tra le parti(divide et impera) per poi attuare i golpe, spacciate dai spudorati media come rivoluzioni popolari.In questo contesto vediamo l'uso dei cecchini della cia,mossad,m15,(vere organizzazioni terroristiche mondiali al servizio della cricca ebraica)posizionati su edifici,che colpiscono sia i civili che i militari nelle manifestazioni,creando la tensione necessaria e il caos,utile ai loro piani,in questo modo e con attentati terroristici,(vedi in Italia strategia della tensione negli anni
70),riescono a destabbiltare le nazioni per poi affidarle ai governi da loro scelti,attuando cambi di reggime e golpe,che sono guidati da loro servetti che faranno solo il volere di questa elite e non del popolo soggiogato a una sempre maggiore schiavitù.Sarebbe un bene, espellere e processare in ogni paese, questi criminali della cia,che in ogni nazione finanziano e creano gruppi terroristici e attentati,e cacciare le basi della NATO-USA, che sono solo basi militari degli occupanti e invasori,come in Italia ad esempio,colpire  i loro servizi segreti come la cia,deve essere un atto strategico militare primario,essi sono il loro braccio armato,stroncare il loro braccio è necessario al fine di colpire poi la testa.
white wolf

 Terrorismo.
Il nostro Stato, seguendo la via della conquista pacifica, ha il diritto di sostituire, agli orrori della guerra, le escuzioni, meno appariscenti e più utili, che sono i mezzi necessari per mantenere il terrore, producendo una sottomissione cieca. La severità giusta ed implacabile è il fattore principale della Potenza dello Stato. Non solo perché ci è vantaggioso, ma altresì per dovere e per la vittoria, dobbiamo attenerci al programma della violenza e dell'ipocrisia. I nostri principi sono altrettanto potenti quanto i mezzi coi quali li mettiamo in atto. Questo è il motivo per cui non solo con questi mezzi medesimi, ma anche con la severità delle nostre dottrine, trionferemo e assoggetteremo tutti i Governi della Terra al Nostro Super- Governo. Basta che si sappia che siamo implacabili, per prevenire a priori ogni recalcitranza.

protocolli dei savi di sion (protocollo I)





Il fine giustifica i mezzi.
Nel formulare i nostri piani, dobbiamo fare attenzione, non tanto a ciò che è buono o morale, quanto a ciò che è per noi necessario o vantaggioso. Abbiamo davanti un piano dove è tracciata una linea strategica, dalla quale non dobbiamo deviare, altrimenti distruggeremo il lavoro di secoli.
Per stabilire uno schema d'azione adeguato, dobbiamo tenere presente la meschinità, l'incostanza, e la mancanza d’equilibrio morale della folla, non ché la sua incapacità di comprendere e rispettare le condizioni stesse del suo benessere e della sua esistenza.

 protocolli dei savi di sion (protocollo I)



Falsa scienza e stampa.
Le classi istruite dei Gentili si vanteranno della propria erudizione e metteranno in pratica, senza verificarle, le cognizioni ottenute dalla scienza che i nostri agenti scodellarono loro, allo scopo prefisso di educarne e programmarne le menti secondo le nostre direttive. Non crediate che le nostre asserzioni siano parole vane: notate il successo di Darwin, di Marx e di Nietzsche, che fu interamente preparato da noi. L'azione demoralizzante di queste scienze sulle menti dei Gentili dovrebbe certamente esserci evidente.
Per evitare di commettere errori nella nostra politica e nel nostro lavoro di amministrazione, è per noi essenziale di studiare e di tenere presente l'attuale andamento del pensiero; le caratteristiche e le tendenze delle nazioni. Il successo del nostro piano consiste nella sua adattabilità al
temperamento delle nazioni con cui veniamo in contatto. Esso non può riuscire se la sua applicazione pratica non è basata sull'esperienza del passato, integrata con le osservazioni dell'ora presente. La stampa è una grande forza nelle mani dei presunti Governi, i quali, per suo mezzo,  controllano le menti popolari. La stampa dimostra le pretese vitali della
popolazione, ne rende note le lagnanze e, talvolta, crea lo scontento nella plebe. La realizzazione della libertà di parola, nacque nella stampa, ma i governi non seppero usufruire di questa forza, ed essa cadde nelle nostre mani. Per mezzo della stampa acquistammo influenza, pur rimanendo dietro le quinte.


protocolli dei savi di sion (protocollo II) 



La Rivoluzione Francese.
Ricordatevi della Rivoluzione Francese, che chiamate la Grande Rivoluzione; ebbene, tutti i segreti della sua preparazione organica ci sono ben noti, essendo opera delle nostre mani. Da allora in poi abbiamo fatto subire alle nazioni una delusione dopo l'altra, cosicché esse dovranno persino rinnegarci, in favore del Re Despota, uscito dal sangue di Sion, che stiamo preparando al mondo.

 protocolli dei savi di sion (protocollo III)

 (in ogni articolo inseriamo le tesi iscritte nei protocolli dei savi di sion,perchè entri bene in testa alle genti,affinche sia chiaro che sono loro dietro tutto,una elite di origine ebraica,che compongono il priorato di sion, che è guidato dal consiglio dei savi di sion e le famiglie nobiliari di una particolare casata degenerata,a formare il centro di comando del NWO,e continueremo a dirlo all'infinito,il cancro del mondo sono loro,e i loro servi le cellule tumorali che avanzano, come una metastasi vanno estirpati senza pieta,il nemico è individuato,ora deve essere accerchiato e annientato.)



tahrir


I servizi di sicurezza occidentali usano cecchini per uccidere civili e fomentare tensioni. Tali cecchini furono utilizzati dalla CIA e dai suoi amici in: Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia, Belgio, Francia, Jugoslavia, Siria, Libia, Egitto, Tunisia, Venezuela, Thailandia, Indonesia, Romania, Russia, Kirghizistan, Pakistan, Iraq, Afghanistan… Recentemente ci sono state sparatorie a Cairo nell’ambito del conflitto tra i sostenitori di Mursi e l’esercito egiziano. Una terza forza spara su entrambi le parti. “Questa rivelazione suscita seri interrogativi circa la vera natura del conflitto in Egitto e le inquietanti somiglianze tra questo incidente e altri simili in Siria, Thailandia e altrove.” Fomentare la guerra civile in Egitto, Eric Draitser

Un medico di Cairo, un sostenitore di Mursi, afferma: “Ho visto 4-6 persone su moto provenienti dall’incrocio Rabaa presso la caserma della Guardia Repubblicana… I motociclisti erano tutti mascherati. Ed era difficile vedere attraverso il buio e il fumo dei lacrimogeni, ma sembrava che sparassero. Provenivano da dietro i manifestanti, così sparavano sui manifestanti e l’esercito. Allora l’esercito ha iniziato a sparare. E i manifestanti sparavano. Ho visto sparare da entrambi i lati. Un ufficiale dell’esercito, un poliziotto e un soldato sarebbero stati uccisi.” Dopo la sparatoria a Cairo - New Yorker Gli USA sono dietro la strage in Egitto?

I cecchini a Cairo provenivano da una terza parte ancora sconosciuta, il cui interesse è… garantire che gli scontri violenti e le uccisioni inaspriscano le tensioni e fomentino la guerra civile. Attenti osservatori noteranno che abbiamo già visto questo scenario…Fomentare la guerra civile in Egitto, Eric Draitser

800px-Allen_PopeIn Indonesia, forze addestrate dagli statunitensi e travestiti da ninja, uccidono i civili. Ninja della CIA











Il pilota della CIA Allen Pope durante il suo processo a Jakarta, 28 dicembre 1959. Allen Pope della  della CIA bombardò dei civili in Indonesia. Quando la CIA decise di rovesciare Suharto, uomini armati mascherati uccisero numerosi studenti a Jakarta, nel maggio 1998. Nel Regno Unito, nel 1972, ci fu il massacro della Domenica di Sangue. Sette bambini furono tra i morti. Dei rapporti indicarono che cecchini nascosti provocarono la strage. “Furono dei membri dello stesso reggimento RGJ che spararono sui parà quel giorno; avevano l’ordine segreto di provocare i parà affinché sparassero sul corteo.LED Zeppelin e Arancia Meccanica; Guerra del Vietnam…

Su Global Research, del 28 novembre 2011, Gearóid Ó Colmáin scrisse, “Cecchini sconosciuti e ‘cambio di regime’ filo-occidentale”.

Tra i punti indicati: Romania 1989

Nel documentario TV di Susanne Brandstätter “Scacco matto: Strategia di una rivoluzione”: Spie occidentali rivelarono che degli squadroni della morte furono utilizzati per destabilizzare la Romania e istigare il popolo contro il capo dello Stato Nicolaj Ceausescu. Dominique Fonvielle, ex-membro dei servizi segreti francesi DGSE, disse che le spie devono “destabilizzare il popolo a svantaggio del regime al potere.”

Le spie occidentali intervistate nel documentario rivelarono come i media occidentali hanno un ruolo centrale nella disinformazione. Le vittime dei cecchini filo-occidentali furono presentate al mondo come prova che un dittatore folle stesse uccidendo la propria gente.

Russia 1993

Nel 1993, i contro-rivoluzionari di Boris Eltsin fecero ampio uso dei cecchini. Secondo molti rapporti di testimoni oculari, i cecchini furono visti dai civili sparare dal palazzo di fronte l’ambasciata statunitense di Mosca. I cecchini furono (erroneamente) assegnati al governo sovietico dai media internazionali.

Jugoslavia anni ’90  

Il sostegno militare segreto degli Stati Uniti ai gruppi terroristici in Jugoslavia creò le condizioni per i bombardamenti ‘umanitari’ nel 1999. (L’intelligence tedesca e la CIA supportarono i terroristi di al-Qaida)

Venezuela 2002
Nel 2002, la CIA tentò di rovesciare Hugo Chavez. L’11 aprile 2002 fu organizzata la marcia dell’opposizione. I cecchini nascosti negli edifici vicino al palazzo aprirono il fuoco sui manifestanti uccidendone 18. I media sostennero (erroneamente) che Chavez stesse uccidendo la propria gente. “Cecchini sconosciuti e ‘cambio di regime’ filo-occidentale”

Thailandia, aprile 2010

Il 12 aprile 2010 ci fu un conflitto tra gli attivisti delle ‘camicie rosse’ e il governo thailandese. Cecchini sconosciuti uccisero 21 persone. Il primo ministro della Thailandia “Abhisit… accusò dei criminali armati… la televisione di Stato trasmise di continuo immagini di soldati sotto il tiro di  proiettili ed esplosivi. Osservatori militari dicono che le truppe thailandesi subirono un’imboscata  di agenti provocatori…”

Kirghizistan, giugno 2010

Violenze etniche esplosero nella repubblica dell’Asia centrale del Kirghizistan, nel giugno 2010.  Cecchini ignoti aprirono il fuoco sui membri della minoranza uzbeka in Kirghizistan. Eurasia.net riportò: “Gli abitanti offrono una convincente testimonianza di uomini armati sparagli nei loro quartieri da punti avanzati… Molte persone furono convinte di aver visto mercenari stranieri agire come cecchini… Gli abitanti segnalarono di aver visto cecchini neri e alti, biondi, cecchini donne degli Stati baltici. L’idea che cecchini inglesi abbiano sparato contro gli uzbeki per le strade di Osh, è popolare“.
Il 6 agosto 2008, il quotidiano russo Kommersant riferì che un deposito di armi degli Stati Uniti venne ritrovato in una casa nella capitale del Kirghizistan, Bishkek, che era stata affittata da due cittadini statunitensi. (US-Kyrgyzstan relations)
Un mezzo efficace per mantenere saldamente il governo sotto gli USA, sarebbe insistere sulla presenza statunitense ed europea nel Paese per ‘proteggere’ la minoranza uzbeka. (NY Times)
Le tensioni etniche possono essere utilizzate per creare un ambiente di paura in supporto a una dittatura impopolare. Il jihadismo islamico può essere utilizzato per creare ciò che Zbigniew Bzrezinski chiama ‘Arco di crisi’. “Cecchini sconosciuti e ‘cambio di regime’ filo-occidentale

Tunisia, gennaio 2011

Il 16 gennaio 2011 la CNN riferì che ‘bande armate’ combattevano le forze di sicurezza tunisine. (CNN) Molti degli omicidi commessi durante la rivolta tunisina furono opera di “cecchini sconosciuti”. Ci sono video pubblicati su internet che mostrano cittadini svedesi detenuti dalle forze di sicurezza tunisine. Gli uomini erano chiaramente armati con fucili di precisioni.
I professor Michel Chossudovsky e William Engdahl, ed altri dimostrarono come le rivolte in Nord Africa seguissero gli schemi dei golpe di elementi supportati dagli Stati Uniti. La CIA e i suoi amici, con l’aiuto di fazioni militari tunisine, rovesciarono Ben Ali.

Egitto 2011

Il 20 ottobre 2011, il quotidiano Telegraph scrisse che Mina Daniel, attivista anti-governativo del Cairo, sia stata uccisa da un cecchino ignoto. Il 6 febbraio al-Jazeera riferì che il giornalista egiziano Ahmad Mahmoud fu ucciso dai cecchini. (Aangirfan: David Headley – terrorista del governo USA)

Libia 2011

Un video trasmesso da al-Jazeera mostrava i manifestanti presi sotto tiro. Il video fu modificato per convincere gli spettatori che i manifestanti anti-Gheddafi fossero stati uccisi dalle forze di sicurezza. Tuttavia, la versione non modificata del video mostra chiaramente dei manifestanti pro-Gheddafi con bandiere verdi presi sotto tiro dai cecchini sconosciuti. L’attribuzione dei crimini collegati alla NATO alle forze di sicurezza della Jamahirya libica, fu una caratteristica costante della brutale guerra mediatica scatenata contro il popolo libico. “Cecchini sconosciuti e ‘cambio di regime’ filo-occidentale

Siria 2011

“Allo scoppio delle violenze in Siria nel 2011, molti si chiesero come la situazione sul terreno ebbe un’escalation così veloce…” Fomentare la guerra civile in Egitto, Eric Draitser
“Cecchini sconosciuti stazionavano sui tetti delle città di Daraa e Hama, furono i veri colpevoli  principali. È interessante notare che la missione degli osservatori della Lega Araba, in sé apertamente ostile al regime di Assad, osservò nella sua relazione d’inizio 2012 che molte atrocità dovute alle sparatorie dei cecchini, potrebbero essere attribuite correttamente ad una terza forza sconosciuta nel Paese…” (Aangirfan)
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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fomentare la guerra civile in Egitto

 

 

Eric Draitser, Global Research, 11 luglio 2013



L’uccisione di più di 50 persone in una manifestazione a sostegno del deposto presidente egiziano Mursi, a Cairo l’8 luglio, ha giustamente inorridito molti in Egitto e all’estero. Gli elementi pro-Mursi ne hanno incolpato i militari, mentre i militari pretendono si esser stati attaccati con armi da fuoco. Mentre volano le accuse reciproche, un nuovo aspetto di questa storia emerge, la presenza di una terza forza, vale a dire cecchini sui tetti che sparano a entrambi i lati del conflitto. Questa rivelazione suscita seri interrogativi circa la vera natura del conflitto in Egitto e le inquietanti somiglianze tra questo incidente e altri simili in Siria, Thailandia e altrove.

Il massacro di Cairo

Mentre a migliaia si riunivano nei pressi del comando della Guardia Repubblicana, dove molti credono che l’esercito egiziano detenga l’ex presidente Morsi, violenze sono esplose, uccidendo almeno 51 persone e ferendone centinaia. Il sanguinoso incidente ha segnato un chiaro passaggio dal conflitto puramente politico a una potenziale guerra civile. Secondo i militari, “terroristi” pro-Mursi hanno tentato di prendere d’assalto l’edificio, provocando così la risposta violenta dei militari che si difendevano. Il colonnello Ahmad Muhammad Ali, portavoce dell’esercito egiziano, ha affermato che i poliziotti sono stati attaccati durante il tentativo di rendere sicura l’area. Ha osservato che, “Erano in cima agli edifici… sparando o gettando oggetti… sparavano ai militari che hanno dovuto difendersi.” I commenti del colonnello Ali sono stati ripresi dalla maggior parte dei principali media egiziani, in gran parte controllati da forze solidali con i militari e l’ex regime di Mubaraq. Tuttavia, i Fratelli musulmani e altre forze pro-Mursi dipingono un quadro nettamente diverso.
Una dichiarazione sul sito web del partito Giustizia e Libertà dei Fratelli musulmani, incolpa naturalmente i militari egiziani per aver arbitrariamente ucciso coloro che descrivono come “manifestanti pacifici che rifiutano il colpo di Stato militare e chiedono la reintegrazione del loro presidente Muhammad Mursi.” Dal punto di vista islamico, il massacro, così come il colpo di Stato in sé, è un attacco diretto non solo ai Fratelli musulmani, ma alla stessa democrazia. Inoltre, le uccisioni sembrano aver creato un precedente quando gli islamici non hanno fatto alcun ricorso a violenze in Egitto. Nonostante le differenze tra le fazioni opposte, c’è un filo comune tra esse,  accusandosi a vicenda d’incitamento alla violenza che potrebbe portare alla destabilizzazione totale del Paese. Tuttavia, qui è importante notare che la maggior parte delle uccisioni è avvenuta per mano di cecchini sconosciuti posizionati sui tetti, come mostrato in questo video youtube. Anche se i cecchini sembrano indossare uniformi, la loro vera identità rimane oscura. Perché è impossibile verificare esattamente chi fossero i cecchini, per chi lavorano, ed è fondamentale esaminare invece le possibili motivazioni o la loro assenza.
I militari hanno sostenuto ripetutamente di esser stati attaccati e che la risposta era puramente difensiva. Tuttavia, questo non può assolutamente spiegare la presenza di cecchini sui tetti, non è un semplice atteggiamento difensivo. Al contrario, l’affermazione dei Fratelli musulmani e sostenitori che i cecchini fossero ovviamente militari egiziani, non sembrano coerenti con le circostanze politiche, né con i fatti sul terreno. In primo luogo, si deve rilevare che l’esercito non ha nulla da guadagnare e tutto da perdere nell’usare queste tattiche. Dopo aver preso il potere in quello che può essere considerato solo come uno dei tanti “colpi di Stato popolari” (non è un mio termine) della storia moderna, avendo già la maggior parte del Paese e dell’opinione pubblica mondiale dalla propria parte. Non c’è nessuna condanna nel mondo per la loro azione; anzi i governi sembrano ripetere di “guardare avanti”, “concorrere alla stabilità”, un linguaggio semplicemente codificato per un tacito sostegno. Così, con il mondo che guarda l’Egitto scrutando attentamente ogni mossa dell’opposizione secolare e dei militari, com’è possibile che questi possano trarre beneficio seminando tale caos? Naturalmente, non avrebbero nulla da guadagnare. Inoltre, l’idea che cecchini militari egiziani abbiano sparato ai loro commilitoni è inverosimile, per non dire altro. In secondo luogo, i Fratelli musulmani e i loro sostenitori senza dubbio hanno capito l’impossibilità di lottare contro i militari per le piazze. Qualunque fonte afferma che hanno armi (bottiglie, sassi, armi leggere) che non sono certamente sufficienti ad avere un impatto significativo sui militari. L’idea che questi manifestanti abbiano tentato di “devastare” il quartier generale della Guardia repubblicana, sembra risibile. Anche se la folla era prevalentemente costituita da ferventi sostenitori del deposto presidente Mursi, erano sempre comuni egiziani, non militanti salafiti o di qualche formazione.
Quindi sembrerebbe che nessuna delle due parti ne abbia davvero tratto beneficio o abbia la capacità di fare ciò che l’altra parte suggerisce. Ci sarebbe poi da sollevare la questione più critica di tutte… se i cecchini non facevano parte delle due controparti, chi sono esattamente? Sembrerebbe che l’unica conclusione logica sia che i cecchini fossero di una terza forza sconosciuta il cui interesse non è sostenere una parte, ma assicurarsi che scontri violenti e uccisioni avvengano inasprendo le tensioni e fomentando la guerra civile. Attenti osservatori noteranno di aver visto in precedenza un tale scenario prima, più di recente in Siria.

I precedenti siriano e tailandese

Allo scoppio delle violenze in Siria nel 2011, molti si chiesero come la situazione sul terreno subisse un’escalation così rapida. Sembrerebbe, secondo notizie della stampa mainstream occidentale, che le forze di sicurezza siriane fossero semplicemente impazzite iniziando ad uccidere manifestanti pacifici a caso. Tuttavia, divenne chiaro in pochi giorni che cecchini sconosciuti stazionanti sui tetti di città come Daraa e Hama, ne fossero i veri responsabili principali. Come si vede in questi video, come in numerosi articoli, la presenza di cecchini sui tetti in tutta la Siria è innegabile. Naturalmente, fu immediatamente detto che i cecchini fossero soltanto militari di Assad. Abbastanza comodamente, nessuna prova fu mai prodotta che dimostrasse che i cecchini fossero davvero soldati governativi. È interessante notare che la missione degli osservatori della Lega Araba, in sé apertamente ostile al regime di Assad, osservò nella sua
relazione di inizio 2012 che molte delle atrocità provocate dal tiro di cecchini, potrebbero essere attribuite correttamente ad una terza forza sconosciuta nel Paese. Il rapporto osservava: “La missione ha stabilito che vi è un soggetto armato non menzionato nel protocollo. Questi sviluppi della situazione possono senza dubbio essere attribuiti all’uso eccessivo della forza da parte delle forze governative siriane in risposta alle proteste verificatesi prima del dispiegamento della missione, che chiedevano la caduta del regime. In alcune zone, questa entità armate hanno reagito attaccando le forze di sicurezza e i cittadini siriani, portando il governo a rispondere con altra violenza.”
Il rapporto avvalora ciò che molti testimoni oculari hanno affermato, e cioè che alcune violenze scoppiate all’inizio del conflitto in Siria sono attribuibili a questa “terza forza” di cecchini  pienamente addestrati ed equipaggiati. Com’era prevedibile, la relazione tenta di trasformare le violenze della “terza forza” in pura risposta ai militari siriani, ma non fornisce alcuna prova che non sia l’affermazione generica che “senza dubbio [le violenze] vanno attribuite all’uso eccessivo della forza dei governativi“. In sostanza quindi, dovrebbe essere chiaro che ci fosse qualche elemento in  Siria, durante le prime fasi del conflitto, che usò cecchini e altre forme di violenza e di terrore per spingere l’opposizione e il governo verso la guerra. E che sembrano aver avuto successo. La Siria non è certo l’unico Paese che ha sperimentato questo tipo di fenomeno.
Nel 2010, violenze scoppiarono tra il governo della Thailandia e le camicie rosse sostenitrici dell’ex-Primo ministro Thaksin Shinawatra. Proprio come in Siria, misteriosi individui armati di fucili di precisione, mitragliatrici e granate spuntarono delle fila delle camicie rosse e cominciarono ad attaccare le truppe thailandesi, uccidendo un colonnello e altri sei soldati. Il tentativo di “assaltare” una struttura militare usando chiaramente dei manifestanti come copertura, venne cinicamente orchestrato per fomentare il caos e la possibile destabilizzazione del Paese, con l’intenzione d’installare Shinawatra, caro a Washington. Anche qui vediamo cecchini ed altri combattenti armati sconosciuti al centro della vicenda. Quello che è successo in Thailandia non fu un semplice caso. Sono necessari coordinamento, pianificazione, finanziamento e materiale di supporto. Ciò indica che, al contrario della narrativa fantastica dei media mainstream, questa non fosse una semplice protesta politica e non deve essere considerata tale. Piuttosto, come in Siria, vediamo un chiaro esempio di fin dove  giungerebbero alcuni elementi per i propri scopi politici.
I dettagli del massacro in Egitto sono ancora ignoti, quindi è impossibile dire con certezza ciò che è successo. Tuttavia, a giudicare dalle precedenti esperienze in Siria e in Thailandia, si dovrebbero avere riserve sulla narrazione che viene venduta al pubblico. Chi erano esattamente quei cecchini a Cairo? Chi ha dato l’ordine di sparare ai manifestanti pro-Mursi e ai militari? Le risposte a queste e ad altre domande emergeranno con il tempo. Speriamo che ci sia ancora un Egitto unito e pacifico quando avverrà.

Copyright © 2013 Global Research

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