di: Paolo Sizzi
L’Europa è
investita da un’ondata allucinante di denatalità che sta falcidiando la
popolazione indigena, e questo è un problema che affligge soprattutto
l’Italia, un Paese che invecchia a vista d’occhio e non fa nulla per
frenare la fuga dei propri giovani, drogati come sono dalle balle
rifilategli dalla corrente mentalità innamorata del “sogno” americano, o
comunque anglosassone (si fa per dire).
La situazione è aggravata dall’invasione
allogena che assale il Continente da ogni parte (col beneplacito di chi,
con essa, ci guadagna) e da scellerate modernità quali l’aborto
indiscriminato, il culto dell’arido sesso come mero divertimento
materialistico, l’omosessualismo, gli attacchi alla famiglia naturale e
tradizionale, e soprattutto la demonizzazione continua del ruolo
femminile tradizionale di moglie, madre e angelo del focolare domestico
che sfocia in una campagna di plagio delle nostre donne (a partire dalla
giovanissima età) mirata a distruggere la Donna per creare un’ameba
consumistica a immagine e somiglianza dei bassi appetiti edonistici
frutto della società all’americana.