di: Flavia Corso
Sono passati circa sessant’anni dalla 
pubblicazione del libro I persuasori occulti di Vance Packard. Era il 
1957, e il giornalista e sociologo statunitense aveva deciso di prendere
 in esame i meccanismi che regolavano i consumi del popolo americano. A 
pochi anni dalla fine della guerra, ci si preparava infatti al boom 
economico che avrebbe caratterizzato gli anni ‘50. Il mutamento radicale
 della società aveva però messo in crisi gli esperti di comunicazione 
dell’epoca. Con l’avvento della produzione di massa, le aziende 
sentivano il bisogno di incrementare le vendite al fine di raggiungere 
un numero sempre maggiore di potenziali consumatori. 
 
