Finita la ribellione e messo fuori gioco il capo della Wagner Prigozhin, restano interrogativi scomodi sulla vicenda .
Primo
fra tutti è sapere se siano stati i servizi di intelligence occidentali
ad aver reclutato Yevgeny Prigozhin per il suo colpo di mano.
Tutto era iniziato come uno scontro tra Prigozhin e il Ministero della Difesa (personalmente – il capo del dipartimento Sergei Shoigu e il capo dello stato maggiore Valery Gerasimov), sulla conduzione delle operazioni militari, poi è degenerato in una ribellione aperta.
Il
reclutamento di Prigozhin è uno dei principali misteri di questa
vicenda, capire chi c’è dietro le azioni di Prigozhin, se non si vuole
pensare che queste siano frutto esclusivamente di un’ambizione smisurata
e mitomania del personaggio.
Fuori misura fare accostamenti e paragoni storici con la situazione russa del 1917, anche se suggestivi.
Un
elemento in comune tuttavia si può trovare. In quel caso (1917), come
anche attualmente, c’era e c’è un forte interesse delle potenze
anglosassoni a distruggere lo Stato russo ma il contesto e le
circostanze sono totalmente diverse.
La Russia di oggi è un
contrappeso alle pretese egemoniche degli Stati Uniti e delle elite
anglosassoni che cercano di fermare in ogni modo il percorso ormai
iniziato ed in pieno svolgimento verso un mondo multipolare.
Questo
spiega i continui tentativi dei servizi di intelligence USA nel
sobillare rivolte e istigare conflitti nei paesi dell’ex Unione
Sovietica ed in particolare nella Federazione russa.
In
Ucraina sono riusciti a realizzare il piano di sobillare un colpo di
stato (Maidan 2014), poi la guerra civile e istigare quindi il conflitto
portando la Nato sotto le frontiere russe. Era il vecchio piano di Paul
Wolfowitz (ex sottosegretario alla Difesa USA) e degli strateghi che si
riunivano nella Rand Corporation, il più influente Think Tank del
Pentagono. Tutto scritto nero sul bianco.
Con il conflitto
in corso in Ucraina, dove gli eventi non sono favorevoli all’esercito
Ucraino ed alle forze Nato presenti nel paese, può essere plausibile che
la CIA e l’M-16 abbiano pensato di sobillare Prigozhin, notoriamente
ambizioso e corruttibile, oltre ad avere forte risentimento contro i
vertici militari di Mosca, per fargli organizzare un colpo di mano
contro il potere russo.
A questo proposito, una delle figure più
famose della primavera russa, il capo dell’Unione dei volontari del
Donbass (UDV) Alexander Boroday, in un discorso speciale registrato dal
commissario militare di Tsargrad, Algis Mikulskis, ha espresso la sua opinione sulla operazione anti-statale del ” Wagneriti”:
“Dopo che il Presidente della Russia, il Comandante Supremo, ha parlato, tutto è diventato chiaro ed evidente: abbiamo a che fare con una ribellione armata guidata da Yevgeny Prigozhin, che, a quanto pare, opera sotto il controllo delle agenzie di intelligence occidentali, molto probabilmente gli Stati Uniti”. Questa l’opinione di Mikulskis, rilasciata mentre gli eventi erano in corso.
Forse c’è stato
un intervento sottotraccia fatto dai servizi di intelligence degli Stati
Uniti e forse la NATO ha stretto un accordo con Prigozhin. Bisogna
ricordare che Prigozhin è un uomo d’affari e che i componenti della PMC
“Wagner” hanno contratti in tutto il mondo.
In linea teorica non si può escludere che Prigozhin o chi per lui sia entrato in contatto con qualcuno delle forze degli Stati Uniti o della NATO per fare un accordo.
Di sicuro al Dipartimento di Stato seguivano la situazione con molta attenzione ed avevano speranza di ottenere quanto meno una revisione della politica russa per effetto di uno scossone interno.
Tuttavia
lo sbocco della ribellione, fortunatamente quasi del tutto indolore, ha
evitato un possibile bagno di sangue ed una crisi dagli sbocchi
imprevedibili. Il tempestivo intervento del presidente Lukashenko come
mediatore ha evitato il peggio ma anche la saggezza di Putin che ha
preferito affidarsi ad una mediazione piuttosto che ad una azione
risolutiva ma sanguinosa, di cui la Russia avrebbe pagato il costo.
Lukashenko insieme a Putin |
Si vedrà dai prossimi avvenimenti ma di sicuro Prigozhin non avrà assicurato un futuro tranquillo ed indolore riparando all’estero. I conti prima o poi si pagano e questo vale per tutti.
nota personale:
A nostro giudizio, Prigozhin è stato contattato effetivamente dai servizi occidentali, ma lo stesso ha attuato un doppio gioco, o meglio i servizi russi che erano gia a conoscenza della situazione creatosi, lo hanno lasciato fare per preparare una trappola, le sortite mediatiche dello stesso erano sicuramente parte del progetto di destabilizazione dall'interno della Russia; anche se le accuse rivolte al ministero della difesa sono reali e ragionevoli, lo scopo poteva essere il preludio a qualcosa di più articolato.
La rozzezza dell' attacco con cui è stato occupato il ministero della difesa a Rostov è sicuramente un tentativo di colpo di stato, ma si aspettavano una presa di posizione di altre personalità e il sostegno del popolo a loro favore, che invece si sono uniti al presidente Putin, molti generali delle forze armate e leader di nazioni tra cui la Cina, hanno fatto appello all'unità e ad offrire aiuto a Putin. Lo stesso staff di Putin non ha ritenuto di ripristinare il controlo con un bagno di sangue se non in prime battute, anche perchè i soldati della wagner sono russi, le truppe che dovevano intercettare i golpisti sono state poi richiamate, questo perchè lo stesso Prigozhin è stato usato consapevolmente o inconsapevolmente in un gioco gestito dagli strateghi Russi.
Lo hanno lasciato agire per poter poi disporre le leggi anti terrorismo senza destare sospetti e preoccupazioni nella popolazione, e allo stesso tempo osservare quali siano i traditori interni e le agenzie occidentali con cui collaborano, non ultimo inglobbare la stessa wagner nelle forze armate, senza che questo sia visto come uno scioglimento per volere del ministero della difesa con cui hanno avuto contrasti.
Se Prigozhin sia stato usato da Putin o abbia fatto il doppio gioco con i servizi occidentali, resta un dubbio, ma le stranezze dell'operazione, la superficiale visione di una presa del potere con poche migliaia di uomini, con tutti i poteri centrali contro, lascia molti punti da accertare, il fatto pero certo è che rispondendo al "cui prodest", Putin ha certamente ottenuto maggiori vantaggi, sia come popolarità, accentramento del potere e come visione strategica, che ora sicuamente usera per liberarsi degli elementi corrotti che risiedono nei vari ministeri, oltre tutto questo passo permette di agire in modo più efficace nella scena internazionale ed interna.
Zelensky e'un Attore Sodomita depravato Ebreo
RispondiEliminaPutin e' un burattino degli oligarchi Ebreo russi che hanno in mano la Russia da Sempre
Putin e' un ex spia comunista del Kgb russo
L'occidente Doveva farsi i CaXXi propri ma la " hidden hand" ciòe'il Governo Ebraico che comanda tutte le nazioni ha voluto inscenare questa guerra fratricida
La macellazione kosher dei popoli cristiani ( ortodossi) deve continuare
Putin e Zelensky sono 2 attori messi dagli Ebrei
Quando moriranno queste 2 nullità finiranno come Silvio con tanto di epigrafe " qui e'dove e'sepolto il cane"
altri servi degli ebrei altra fossa che li aspetta
Prigozhin e'ebreo papà ebreo
RispondiEliminama lo sono tutti gli attori criminali protagonisti in questa guerra
BLINKEN segretario di stato americano ebreo
Etc etc etc etc
solo che i nostri media non lo dicono
occultano tutto
Il presidente degli editori italiani si chiama Franco Levi...
Cosa ci si può aspettare...
Adesso E'diventato pure presidente degli editori europei
Siamo in dittatura ebraica
solo che i nostri media fatti da vili e laidi servi degli ebrei tacciono vergognosamente
silenzio assordante
Se voi popolino miscredente e intendo anche white wolf aveste ben stampata e SEMPRE. in mente la frase di nostro signore Gesù
RispondiElimina" voi ebrei siete figli del diavolo.e fate le opere di vostro padre "
Capireste che tutto questo teatro dell'assurdo senza senso ha invece un filo logico diabolico essendo gli ebrei i figli di Satana
i registi di tutta sta carneficina sono ebrei
Paul wolfowitz citato nell*articolo e'ebreo
La segretaria di stato americana del 2014 quella che in un intercettazione disse " gli europei non contano" un caXXo " e*ebrea
Il segretario di stato americano di oggi bilinken e'ebreo
Zelensky ebreo
Prighozin ebreo
Etc etc etc etc
I protagonisti sono sempre gli ebrei
i figli del diavoloe e' :naturale che cerchino di far il volere del loro padre
Il Diavolo
Sed Veste ma curati e studiati qualcosa. Quante puttanate
RispondiEliminaÈ forse piu forte di me ma mi rifiuto di pensare che Prighozin potesse sperare di fare alcun colpo di stato con qualche migliaio di uomini nonostante tutta la fatica , debolezza, distrazione e problemi vari che può attraversare la Russia in questo momento, con tutta la buona volontà dell'immaginazione e della fantapolitica e pur sottoponendomi a sedute volontarie di ipnosi e stordimento da parte dei mass media occidentali propio non ci riesco . Fatico a pensare che lo stesso Prighozin possa essere a capo di alcunché al massimo un frontman, un imprenditore della ristorazione che prima serviva alla tavola del re e poi dallo stesso un bel giorno è stato avvicinato all'orecchio e gli è stato detto :'' ehi senti abbiamo bisogno di un uomo di fiducia che faccia il rappresentante di uomini molto particolari su fronti molto delicati, ci stai ?'' ,certo mi direte siamo in un mondo in cui gli attori peraltro comici svestono i panni piuttosto sbracati da attore di avanspettacolo di serie B e indossono quelli piu seriosi o meglio i nuivi abiti di scena da guerrafondai, le tute mimetiche full metal jacket style come se per acquisire una aria da duro bastasse l'abito intelligente trovata da chi vuole accreditarsi come democratico e lontano da ideologie militariste e para-fascistoidi , come pensa di fare o di impressionare il sedicente capo della parte avversa. Non sappiamo quali possono essere le vere motivazioni ma credo che le maggiori portino in direzione di una mossa strategica di riassetto, mutamento delle linee programmatiche o riorganizzazione interna per cui conviene sia a Putin far sapere che c'è stato un tentativo di forzare la mano el e approfittare di una presunta debolezza che i più accorti con un po di obiettività possono ravvisare che effettivamente questa debolezza non c'è tanto è vero che non è stato necessario nessun uso della forza e ai media occidentali far credere che ci sia stato un vero e propio tentativo di rovesciamento , una tesi piuttosto dMi rifiuto di pensare che Prighozin potesse sperare di fare alcun colpo di stato con qualche migliaio di uomini nonostante tutta la fatica , debolezza, distrazione e problemi vari che può attraversare la Russia in questo momento, con tutta la buona volontà dell'immaginazione e della fantapolitica e pur sottoponendomi a sedute volontarie di ipnosi e stordimento da parte dei mass media occidentali propio non ci riesco . Fatico a pensare che lo stesso Prighozin possa essere a capo di alcunché al massimo un frontman, un imprenditore della ristorazione che prima serviva alla tavola del re e poi dallo stesso un bel giorno è stato avvicinato all'orecchio e gli è stato detto :'' ehi senti abbiamo bisogno di un uomo di fiducia che faccia il rappresentante di uomini molto particolari su fronti molto delicati, ci stai ?'' ,certo mi direte siamo in un mondo in cui gli attori peraltro comici svestono i panni sbracati e indossono quelli o meglio le tute mimetiche da rambo man per acquisire una aria da duro come fossero vestiti di scena e come fossero questi a poter camuffare un ruolo che gli si addice piuttosto male , come pensa di fare o di impressionare il sedicente capo della parte avversa. Non sappiamo quali possono essere le vere motivazioni ma credo che le maggiori portino in direzione di una mossa strategica di riassetto e repulisti o riorganizzazione interna per cui conviene sia a Putin far sapere che c'è stato un tentativo di forzare la mano e approfittare di una presunta debolezza che i più accorti con un po di obiettività ravvisare che effettivamente non c'è tanto è vero che non è stato necessario nessun uso della forza e ai media occidentali far credere che ci sia stato un vero e propio tentativo di rovesciamento anche se non è arrivato al secondo giorno e persino un sostegno popolare ricavato dal fatto che ci sarebbe stato un qualche applauso di qualche sparuto gruppo a Rostov .
RispondiEliminacerto mi direte siamo in un mondo in cui gli attori peraltro comici svestono i panni piuttosto sbracati da attore di avanspettacolo di serie B e indossono quelli piu seriosi o meglio i nuivi abiti di scena da guerrafondai, le tute mimetiche full metal jacket style come se per acquisire una aria da duro bastasse l'abito, intelligente trovata da chi vuole accreditarsi come democratico e lontano da ideologie militariste e para-fascistoidi , come pensa di fare o di impressionare il sedicente capo della parte avversa. Non sappiamo quali possono essere le vere motivazioni ma credo che le maggiori portino in direzione di una mossa strategica di riassetto, mutamento delle linee programmatiche o riorganizzazione interna per cui conviene sia a Putin far sapere che c'è stato un tentativo di forzare la mano e di approfittare di una presunta debolezza che i più accorti con un po di obiettività possono ravvisare che effettivamente questa debolezza non c'è tanto è vero che non è stato necessario nessun uso della forza e ai media occidentali far credere che ci sia stato un vero e propio tentativo di rovesciamento dell'ordine costituito anche se non è arrivato al secondo giorno e persino un sostegno popolare ricavato dal fatto che ci sarebbe stato un qualche applauso di qualche sparuto gruppo a Rostov . Guardacaso ciò succede dopo le sortite di un presunto gruppo di partigiani questo si che ha tutta l'aria sia nella firma che nei modi di avere collegamenti esteri e con i gruppi di oppositori interni sia politici che di oligarchi , solo che da parte occidentale sperare che un signore che si chiama Prighozin, con quel viso lì, con quella pelata lì, a capo di un gruppo che si chiama Wagner voglio dire Wagner ora va bene che può essere un autore versatile ed è stato scelto anche da Tarantino per il suo Django Unchained, ma stiamo parlando di Wagner una cosa che ha richiesto voglio dire la formazione di un gruppo paramilitare antitetico, il Mozart, chissà se tra poco potremmo assistere anche all'ingresso di Beethoven e chissà un Puccini e un Verdi farebbe piacere rivederli dopo che sono sparite dalle nostre amate lire (si l'euro fa piuttosto pena anche esteticamente), cosi avremo tutta l'orchestra al completo anche se la musica sarà quella triste dei cannoni e delle artiglierie. Non fa una piega, tutto scorre sul filo della ragionevolezza, un regime di guerra nemico che deve difendersi dall'accusa di neonazismo, per la propaganda occidentale fare il tifo per la Wagner e per Prighozin pur di arrecare danno a Putin significa una
RispondiEliminasola cosa essere alla frutta e essere davvero cinici , per non dire di quelli che si vuole denazificare il regime di guerra supposto ukraino (della vera volontà e sofferenza del popolo ucraino ne sappiamo ben poco a dire il vero) che ci tengono a far sapere che sono così umani da preoccuparsi della vita del povero Prighozin cioè uno che voleva fargli la pelle fino all'altro giorno e si presume in maniera meno ortodossa dei soldati normali. Uno che scatenava le battute : i Russi vogliono denazificarci con tipi che si chiamano Wagner oppure quelle dei nostri algidi e austeri espertisssimi commentatori :'' Questi si lamentano dell'Azov ma quelli sono dei tifosi scappati dallo stadio la loro casa in confronto a questi signori miei della udite udite terribile Wagner ''..., ebbene tutto questo non lo potranno piu dire a quanto pare gli ukroregime accusati 'ingiustamente' di neonazismo, sarebbero stati beccati infatti a inciuciare alla grande con Prighozin e questo è niente se poi erano solo i mediatori per i loro capi ormai piuttosto palesi in particolare anglo - americani forse più anglo che americani, sentiamo già i risolini sardonici e beffardi di Putin in sottofondo , se porterà benefici alla Russia direi una grande manovra scacchistica per porre si rimedio a problemi ma anche per segnare punti in questa interessante narrazione che sembra vomitata direttamente dai peggiori momenti della seconda guerra mondiale, questa storyboard per il pubblico pagante, nazi non nazi, denazifica tu che denazifico prima io, derussofoba prima tu che deucraino dopo io, sposta un po piu in la sto fantasma di bandera che ti metto via la Wagner etc... Solo che attori e comparse sono se possibile assai piu tristi del resto che vogliamo il cinema è in crisi e le grandi ideologie sono morte. Questo spartito occidentale targato Wagner è piuttosto scordato e assai stonato e tutta l'orchestra occidentale della propaganda sta eseguendo la marcia si presume funebre sulle note russe perdendo un bel po di supposta superiorità morale e di credibilità che dice di avere. Ultima una nota tecnica : non si sa quale rivolta questi mercenari che sono la versione moderna delle compagnie di ventura potevano davvero e dovevano realizzare dato che sono dei professionisti che rispettano un contratto e non hanno nessun altro programma politico o capo a cui dare fedeltà, perché tutto si fonda sulla loro professionalità e sui termini di quel contratto, sarebbe come ritenere che gli operai di una fabbrica solo perché scioperano vogliono impossessarsi della stessa forse immagina di diventare cosi la nostra Unione o lo immaginano a Davos o qualche veterocomunista nostrano nostalgico ma il nome forse non è tutto e non è un programma ma questi si chiamano Wagner e non Lenin e non Stalin e neanche putroppo per specifiche Lobby sinarchiche avrebbe detto il vecchio controverso ma sempre attuale Larouche, anglo-americane, Gorbaciov.
RispondiEliminaIl Lumen
sola cosa essere alla frutta e essere davvero cinici , per non dire di quelli che si vuole denazificare il regime di guerra supposto ukraino (della vera volontà e sofferenza del popolo ucraino ne sappiamo ben poco a dire il vero) che ci tengono a far sapere che sono così umani da preoccuparsi della vita del povero Prighozin cioè uno che voleva fargli la pelle fino all'altro giorno e si presume in maniera meno ortodossa dei soldati normali. Uno che scatenava le battute : i Russi vogliono denazificarci con tipi che si chiamano Wagner oppure quelle dei nostri , oppure quelle dei nostri algidi e austeri 'espertisssimi' commentatori :'' Questi si lamentano dell'Azov ma quelli sono dei tifosi scappati dallo stadio la loro casa in confronto a questi - signori miei della udite udite - terribile Wagner ''..., ebbene tutto questo non lo potranno piu dire a quanto pare gli ukroregime accusati 'a torto o ingiustamente di neonazismo' , sarebbero statii beccati infatti a inciuciare alla grande con Prighozin - forse nelle sue vesti di doppiogiochista - e questo è niente se poi erano solo i mediatori per i loro capi ormai ben poco occuoti ma piuttosto palesi in particolare anglo - americani forse più anglo che americani, sentiamo già i risolini sardonici e beffardi di Putin in sottofondo , se porterà benefici alla Russia direi una grande manovra scacchistica per porre si rimedio a problemi con i nemici piu interni che esterni della Russia ma anche per segnare punti in questa interessante narrazione che sembra vomitata direttamente dai peggiori momenti della seconda guerra mondiale, questa storyboard per il pubblico pagante, nazi non nazi, denazifica tu che denazifico prima io, derussofoba prima tu che deucraino dopo io, sposta un po piu in la sto fantasma di Bandera che ti metto via la Wagner etc... Solo che attori e comparse sono se possibili assai piu tristi del resto che vogliamo il cinema è in crisi e le grandi ideologie sono morte. Questo spartito occidentale targato Wagner è piuttosto scordato e assai stonato e tutta l'orchestra occidentale della propaganda sta eseguendo non si sa quanto inconspaevolmente la marcia si presume funerea o funebre sulle note russe perdendo un bel po di supposta superiorità morale e di credibilità che dice di vantare sull'avversario . Ultima una nota tecnica : non si sa quale rivolta questi mercenari che sono la versione moderna delle compagnie di ventura potevano davvero e dovevano realizzare dato che sono dei professionisti che rispettano un contratto e non hanno nessun altro programma politico o capo a cui dare fedeltà, perché e tutto si fonda sulla loro professionalità e sui termini di quel contratto, sarebbe un po come ritenere che gli operai di una fabbrica solo perché scioperano vogliono impossessarsi della stessa forse immagina di diventare cosi la nostra Unione o lo immaginano a Davos o qualche veterocomunista nostrano nostalgico ma il nome forse non è tutto e non è un programma ma questi si chiamano Wagner e non Lenin e non Stalin e neanche putroppo per specifiche Lobby sinarchiche avrebbe detto il vecchio controverso ma sempre attuale Larouche, anglo-americane, Gorbaciov.
RispondiEliminaIl Lumen
Per onestà di cronaca ulteriori elementi da verificare su una vicenda che resta con tanti punti di domanda e lati da chiarire e valutare ma con un preambolo ad ora confermato e dal quale ripartire :l'Occidente dovrebbe accendere un cero che c'è Putin ed è folle spingere e sperare per andargli contro : I segnali di qualcosa messa a bollire nella pentola della sovversione interna c’erano stati innanzi tutto a far tempo dalla fine della lunga battaglia per Artemovsk (Bakhmut per gli Ucraini): appena vinto, Prigozhin aveva fatto ritirare i Wagner senza sfruttare la vittoria, anzi col rischio di vanificarla. E poi il crescendo negli attacchi ai vertici militari della Federazione, cosa non nuova, era diventata assai più virulenta. Ed infine il gran finale a Rostov sul Don, la disobbedienza a Putin e la bizzarra “marcia su Mosca” fermatasi a metà strada appena il Presidente bielorusso ha mediato per telefono col ribelle. Ora, naturalmente, bisogna vedere quali saranno gli sviluppi della vicenda, comunque in questa vicenda nulla è chiaro. Prima di tutto i servizi segreti russi. Possibile che nessuno si sia accorto delle manovre di Prigozhin? Impadronirsi di Rostov sul Don – città che conta 1.137.904 abitanti – non è cosa da poco, eppure … . E lo stesso arrivare a qualche centinaio di km da Mosca. Ha forse perso il contatto con la realtà Prigozhin a pensare che con circa 25.000 uomini (forse 5 volte di meno secondo alcuni) avrebbe potuto ridurre a più miti consigli Putin e il Ministero delle Difesa? Agiva di intesa in un pericoloso quanto azzardato doppio o triplo gioco con i servizi occidentali come avanzato da Scott Ritter, ex ufficiale dell’intelligence dei marines statunitensi? Si potrebbe pensare che sia una sorta di intentona ossia visti i problemi in corso venutesi a creare, il conflitto tra i vertici del ministero e delle forze armate con la catena di comando, l 'esercito, gli operativi sul campo e altri apparati, cercare di agire in anticipo per bruciare sul tempo il vero' golpe' in corso che magari stava sabotando la stessa guerra ma i cui autori e referenti esteri possiamo ben immaginare. In questo senso una conferma potrebbe giungere - ma il tutto dovrà essere valutato caso per caso alla luce degli sviluppi futuri - pure dalla fuga di diversi oligarchi propio nelle ore piu convulse, tutti oligarchi che potrebbero avee avuto interesse ad un colpo di stato e che hanno tutto da perdere nel futuro assetto globale post - bellico. Come hanno potuto ravvisare diversi analisti sono molteplici le ragioni per cui diversi oligarchi e tycoon potrebbero essere favorevoli a un colpo di stato. Prighozin all'annuncio della propia retromarcia ha fatto notare che i suoi uomini avevano marciato per 200km verso Mosca e in questo lasso di tempo non era stato necessario '' versare una sola goccia di sangue dei nostri combattenti '' ma che ora era giunto il momento che ciò accadesse ma oer evitare ciò '' riportiamo indietro le nostre colonne e andiamo nella direzione opposta, verso i campi di battaglia rispetto al piano ''. Quale fosse questo piano il fondatore della Wagner non lo ha spiegato come non ha commentato il negoziato con il presidente bielorusso, l'annuncio è arrivato quando il convoglio di mercenari si stava avvicinando alla periferia di Mosca : secondo l'agenzia Reuters quel convoglio contava circa cinquemila uomini ed era guidato dal comandante della Wagner Dmitry Utkin ma è davvero difficile credere che con cinquemila uomini potesse sperare di fare alcunché. In compenso il perché di quello che stava succedendo in quelle ore lo si poteva forse rintracciare in un documentl pubblicato sulla pagina telegram denominata Wagner Z Group :'' Inizia una crociata contro Rostec , anche nelle poltrone dei comuni, nelle regioni, nelle strutture superiori fino all'amministrazione presidenziale. Tutte le PMC (indipendentemente da Gazprom, Rostec o Roskosmos) firmano contratti con la regione di Mosca e cessano di essere strutture statali.
RispondiEliminaVerrà affrontata la formazione di nuove risorse MOSH, tra cui l'istruttore PMC Wagner. La stessa struttura Wagner riceverà uno status giuridico unico che le permetterà di dialogare non solo con le autorità russe ma anche con i governi di altri stati ''. Attorno alle 18 del 2 aprile un’esplosione ha ucciso il noto blogger militare Vadem Tatarsy (nella foto sotto) – al secolo Maxim Fomin – e ferito 32 persone in un bar di San Pietroburgo. Lo Street Food Bar N° 1, in cui Tatarsky stava parlando ad un centinaio di persone e sede del gruppo nazionalista Cyber Front Z, è un locale di proprietà di Prighozin Le autorità hanno fermato e poi convalidato l’arresto della 26enne Daria Trepova per aver consegnato alla vittima, poco prima dell’inizio dell’evento politico, una statuetta in cui erano stati occultati 200 grammi di TNT. La Trepova ha dichiarato di essere stata incastrata,versione che troverebbe conferma in un video in cui si vede la donna intrattenersi nel bar ed uscirne, illesa, solo dopo l’esplosione.Alla Trepova sarebbe stato promesso un posto da giornalista a Kiev da un imprecisato attivista conosciuto su Telegram. In cambio avrebbe dovuto superare alcune prove, tra cui la consegna della statuetta. Secondo i media locali la Trepova avrebbe legami con il Partito Libertario di Russia, a cui appartiene anche il marito. Dal partito, però, hanno smentito. Fomin, invece, era uno dei principali esponenti della comunità di blogger militari russi con “profondi” legami con Cremlino, nazionalisti russi, separatisti del Donbass e Gruppo Wagner.Con circa 560.000 follower su Telegram, Fomin era un acceso sostenitore della guerra in Ucraina, ma anche uno dei più feroci critici della sua gestione.Intanto Prigozhin, oltre a dedicare alla memoria di Tatarsky la bandiera russa issata sulle macerie dell’edifico dell’amministrazione pubblica di Bakhmut, ha dichiarato che il vile gesto non sarebbe da attribuire a Kiev, bensì ad un “gruppo di radicali che è difficilmente collegato con il governo. Il 4 aprile si è recato al suo bar di San Pietroburgo, incontrando e spendendo apprezzamenti per gli attivisti di Cyber Front Z, nonché promettendo risarcimenti per il blogger ucciso e le altre persone presenti all’attentato. All’interno del ministero della Difesa si è formata una fazione anti-Prigozhin che, incoraggiata dalle difficoltà del Gruppo Wagner sul campo, Prigozhin ha forse commesso un errore strategico, arrivando a costituire una minaccia comune a più figure istituzionali. Putin ha sempre un modello concorrenziale tra i diversi gruppi, basato su conflitti che si acuiscono e attenuano sotto la sua supervisione. Perciò non si può escludere che la diatriba tra Prigozhin e Shoigu sia stata giostrata da Putin per “punire” a fasi alterne il ministro della Difesa per alcune sconfitte subite nell’Operazione Militare Speciale e il suo “ex chef” per le eccessive ambizioni e il l’approccio duramente critico verso le istituzioni.L’assassinio di Tatarsky nel bar di Prigozhin rappresenterebbe, quindi, un’esclation nel conflitto interno tra Prigozhin e vertici militari, visto che le spese per armi, attrezzature, addestramento, trasporti e vitto e alloggio erano a carico di Prigozhin, le sue società possono semplicemente aver esaurito i fondi a disposizione. L’intelligence britannica stima in circa 100 milioni di dollari al mese i costi del Gruppo Wagner.Probabile che alla stessa stregua dei rifornimenti di munizioni, l’establishment militare abbia bloccato al Gruppo Wagner anche quell’accesso ai carcerati che richiedeva un iter burocratico abbastanza complesso, mettendo d’accordo l’Amministrazione Penitenziaria, il ministero dell’Interno ed altre agenzie. Ma torniamo al golpe o piu semplicemente si può pensare che aveva appoggi in alto loco tra coloro che ai vertici russi vorrebbero una guerra più dura e che, stavolta usando Prigozhin, intendono impadronirsi della Difesa russa, oppure vogliono mediare con l’Occidente? Sono queste le due fazioni che costituiscono i nemici interni di Putin.
RispondiEliminafazioni che costituiscono i nemici interni di Putin. Circola un’interpretazione poco credibile per un gesto che equivale (almeno formalmente) ad un passaggio del Rubicone senza successo: il Ministero della Difesa aveva appena deciso di mettere sotto contratto (per meglio controllarle) le circa 40 formazioni paramilitari esistenti nel paese, tra cui ovviamente la Wagner. Ramzan Kadyrov ha firmato subito per i suoi Ceceni, Prigozhin si è rifiutato, sembra eccessivo che sia questa la classica che ha fatto traboccare il vaso.
RispondiEliminaPrigozhin ripara quindi in Bielorussia, dove sicuramente darà una mano, non gratis, a Lukashenko contro cui la Polonia sta addestrando dissidenti bielorussi per creare una Maidan a Minsk, tutto risolto? Non è detto. Restano ancora incognite le conseguenze per i 15 morti tra i regolari russi, ammazzati dalla Wagner senza che avessero attaccato, grande delusione per i governi ed i media occidentali poiché Putin è ancora in sella. Tuttavia, sembra che qualcuno in Occidente cominci a capire che Putin è – se non un moderato –
comunque una persona riflessiva e fin troppo ponderata, mentre potrebbe non esserlo affatto il suo successore. Tra le cose dette da Prigozhin nelle sue esternazioni dell’altro giorno c’è qualcosa di vero, attestato non soltanto dalla festosità con cui gente di Rostov sul Don ha salutato la partenza dei suoi uomini. Prigozhin – a prescindere dall’essere un personaggio ambiguo e sfuggente - in questo momento in Russia non è solo nel suo malcontento. Associazioni di ufficiali avevano già espresso le loro critiche ad ampio spettro,prenrendo atto che non si può ormai più parlare di solo operazione militare speciale ma di vera e propia guerra. Il colonnello Vladimir Vasilievič Kvachkov, del GRU (servizi militari russi), il 20 giugno dell’anno scorso aveva formulato – a nome della Assemblea Generale degli Ufficiali della Russia – un formale appello a Putin, al patriarca Kirill e ad altri alti funzionari, presentando una serie di contenuti tutt'altro cge peregrini tra cui al punto uno :essendo iniziata la Terza Guerra Mondiale, niente negoziati col nemico;creazione di un Comitato di Difesa dello Stato (GKO) con pieni poteri nella conduzione della guerra; mobilitazione parziale per condurre una guerra su più fronti in Ucraina e non solo sul versante del Donbass per raggiungere i confini dell’ex-Unione Sovietica, introduzione di un periodo biennale di servizio militare, ristrutturazione totale del sistema finanziario con nazionalizzazione delle banche e loro sottoposizione al controllo del GKO;divieto di utilizzare valuta estera;confisca delle proprietà dei Paesi della NATO;ritorno delle imprese privatizzate alla proprietà pubblica;La “marcia su Mosca”, una volta conosciuta nella sua composizione e nei suoi movimenti non dà l’idea di un’improvvisazione dall’oggi al domani: 1.000 fra carri armati, blindati, laciarazzi, camion e veicoli vari, su 4 colonne. La prima, l’apripista, di 350 mezzi, si trovava a Voronezh già dopo le 12,00 del 24 giugno; la seconda, passava alle 5,00 ed era di 375 mezzi; la terza , alle 7,00, era di 100 mezzi; alle 9,00 passava la quarta colonna con 212 mezzi, che giungeva a metà fra Rostov e Mosca. Palesemente non si è trattato di un ammutinamento improvvisato: semplicemente qualcosa non ha funzionato. Questo qualcosa poteva essere solo l’appoggio istituzionale dai “piani alti”. Ed i golpisti sono rimasti senza ordini non sapendo più che fare.
Il Lumen