Pagine

giovedì 13 agosto 2020

La distruzione dell'Italia perpetrata dalla sinistra

 
di: Barbara  Tampieri 

Chissà se gli americani, noti per delegare i propri interessi a chi si rivela sempre la biscia che si rivolta al ciarlatano, stanno capendo che aver affidato un paese strategico come l’Italia a ciò che restava del comunismo, la componente trotzkista internazionalista tanto cara ai neocon, ripassata nella padella globalista, è stata proprio una cattiva pensata.

Finchè hanno tenuto in piedi il teatrino della democrazia posticcia e la finta alternanza con il centrodestra di Berlusconi, con la pantomima dei governi di sinistra che evitavano di danneggiare Berlusconi e i governi Berlusconi che avevano bisogno della sinistra per non danneggiare gli interessi del cavaliere, tutto è sembrato funzionare. Male ma funzionava. Si poteva ancora addirittura votare.


Dopo il golpe del 2011 con il licenziamento in tronco manu judici di Berlusconi e il via libera dato ai sicari della UE e nonostante l’introduzione della figura del gatekeeper in seconda (il M5S) con mansioni di controllo sulla ditta appaltatice (PD) della demolizione controllata di ciò che restava della sovranità italiana, le cose sono andate precipitando.



La partitocrazia nelle democrazie usuraie, non sono altro che bande criminali che si spartiscono il bottino della depredazione sistematica della nazione, assicurando il potere e la tenuta del sistema ai detentori del grande capitale, loro padroni e veri governi occulti delle nazioni. La sinistra direttamente o indirettamente ha sempre fatto il gioco del grande capitale.

 
Una volta raggiunto il tanto agognato potere politico – promesso fin dai tempi dell’immunità dalle inchieste di Mani Pulite -, dopo aver conquistato quello giudiziario ed aver occupato il sistema mediatico e culturale, la vecchia anima liberticida del partitaccio rosso si è ringalluzzita e ora, più che a Berlinguer, sembra impegnata in un avvitamento polpottiano.

Perché, davvero, cercando all’indietro nella storia, l’unico regime  che mi viene in mente che abbia tentato altrettanto scientificamente di annientare il proprio popolo è il regime dei Khmer Rouge cambogiani.

Non siamo (ancora) ai killing fields ma ogni atto di questo governo sembra votato al nostro annientamento. Facciamo un elenco delle sue infamie, che potete anche ampliare con i vostri contributi, in caso mi dimenticassi qualcosa?

  • la distruzione del tessuto economico e della domanda interna;
  • la strage delle PMI;
  • la svendita delle migliori imprese, inclusi gli asset strategici, a interessi economici stranieri;
  • la cessione gratuita e incomprensibile perfino di tratti di mare alla Francia;
  • la tassazione vessatoria e dissennata nei confronti di chi in Italia produce;
  • il clima da leggi razziali che non fa mistero di voler privilegiare in futuro, su base razziale, appunto, i cosiddetti “nuovi italiani”, inclusi soprattutto i clandestini senza alcun diritto di rimanere sul territorio;
  • la scientifica opera di agevolazione dell’invasione del territorio da parte di individui sconosciuti, inclusi quelli potenzialmente pericolosi, che comporta inevitabilmente: la messa in pericolo dell’incolumità fisica e psicologica dei propri cittadini;
  • la volontà di imporre l’assoggettamento degli italiani alle richieste degli stranieri, come nel caso dei “corsi di arabo per i bambini italiani”;
  • l’indifferenza nei confronti del disagio dei cittadini ed anzi, la loro stigmatizzazione come fascisti, xenofobi e razzisti;
  • l’introduzione di leggi (come quella dei dieci vaccini obbligatori) che violano quelle parti della Costituzione che sanciscono il divieto del trattamento sanitario obbligatorio in assenza di situazioni particolari di emergenza;
  • come contraltare, l’importazione senza controllo di individui provenienti da regioni del mondo dove sono endemiche malattie come malaria, AIDS, meningite, ecc;
  • l’abbandono sociale sistematico di anziani, disabili e famiglie italiane in difficoltà;
  • la distrazione di fondi provenienti dal lavoro italiano a favore del mantenimento di clandestini;
  • la progressiva distruzione del welfare costruito sui contributi da lavoro dei cittadini italiani;
  • la vendita, in dobloni sonanti, dei dati sensibili sanitari di milioni di italiani a multinazionali quali IBM e Glaxo per scopi non dichiarati;
  • la volontà di introdurre prossimamente l’obbligo delle vaccinazioni anche per gli adulti, ulteriore atto incostituzionale di violazione della libertà di scelta e di integrità del proprio corpo;
  • leggi che limitano la libertà di espressione, che violano la privacy individuale e introducono un regime di controllo poliziesco da polizia politica;
  • l’insofferenza crescente nei confronti dell’inviolabilità della proprietà privata;
  • la gestione della cosa pubblica affidata a persone non solo platealmente incompetenti ma ostentatamente prevenute nei confronti dei propri connazionali, tali da poter essere considerati veri e propri nemici interni;
  • il collaborazionismo assurto a valore morale;
  • lo stigma del razzismo e la valorizzazione morale dell’autorazzismo;
  • la discriminazione nei confronti dei cittadini italiani quando vengono messi in competizione con gli “altri” (come nell’assegnazione di alloggi);
  • l’introduzione dell’ideologia gender nella scuola;
  • l’indottrinamento dei bambini attraverso i libri scolastici;
  • la persecuzione del dissenso;
  • la manipolazione continua dell’informazione;
  • la volontà di creare, con leggi falsamente umanitarie come lo ius soli, truppe cammellate di elettori per sostituire quelli italiani in fuga;
ecc. ecc.

Fin dove potrebbe spingersi quest’opera di destabilizzazione senza provocare conseguenze sullo scacchiere internazionale? Secondo Raphel Lemkin, il creatore della definizione moderna di genocidio, ciò che ho elencato e che stiamo subendo come italiani, può essere indizio di genocidio culturale, precursore in altri tempi di genocidio vero e proprio ma il problema non è solo questo.




Un’Italia definitivamente in mano a questi criminali a chi gioverebbe veramente? Si vocifera di un piano americano di intervento militare “in quei paesi NATO nei quali dovessero configurarsi situazioni di pericolo per gli interessi strategici degli Stati Uniti”.

Tifare golpe o Navy Seals non è bello, ma non paiono esserci molte alternative, non potendo fermare in altro modo i nostri aguzzini. Ad esempio con una Mani Pulite 2.0 con gli interessi maturati dal 1992, e tutta per loro.



tratto da: maurizioblondet.it

13 commenti:

  1. Ringrazio per questo scritto indimenticabile.Occorre colpire con forza i " Mondialisti " (i Padroni del Mondo + la Cina comunista) che vogliono distruggere l'Italia e il 90% dell'Umanità intera.

    RispondiElimina
  2. Oramai non posso fare più nulla...se lo rendono obbligatorio,beh faranno i conti con me

    E neanche mi farei misurare la febbre col termometro digitale...

    Admin Moon

    RispondiElimina
  3. Per fortuna qualcuno capace di distruggere questo paese di merda pieno di sporchi e stupidi terroni.

    NORD LIBERO.
    Torniamo sotto l'Austria!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ehi parla bene,razzista del nord

      Elimina
    2. Anonimo da settentrionale capisco e condivido le tue preoccupazioni per le sorti del (centro-)nord Italia, tuttavia per favore evita di insultare i meridionali perché così trasformi la nostra sacrosanta battaglia per la liberazione dall'occupazione meridionale in un razzismo fine a se stesso.
      Non torneremo sotto l'Austria perchè nonostante il dominio germanico fosse ben più sopportabile rispetto a quello duosiciliano, almeno perché i tedeschi non realizzarono mai un genocidio generalizzato dei settentrionali, si trattava pur sempre di un dominio. Puntiamo alla libertà, non a un guinzaglio più lungo.
      Mandi Mandi

      Elimina
    3. Per anonimo se questo Paese crollerà affonderete anche voi come tutti gli altri, ti ricordo che vi ha distrutti economicamente, i Paesi del Nord Europa capeggiati dalla Germania vostri concorrenti e non quelli del Sud che anzi vi facevano campare acquistando i vostri prodotti. Ti ricordo che te ne puoi andare sotto l'impero austro-ungarico,sotto dove vuoi tu,ma che sono stati Piemontesi e gente del nord a venire da noi a invaderci e depredare le nostre ricchezze come il Banco di Napoli
      http://timesicilia.it/garibaldi-rubo-soldi-al-banco-sicilia-al-banco-napoli/

      Non siamo stati noi a venire da voi, noi ce ne stavamo tranquilli nelle nostre terre fertili e baciate dal Sole.Vada pure in Austria che noi ci prendiamo il dominio del Mediterraneo con una Marina finalmente degna di questo nome, e non questa che balla il cha cha cha, capace di contendere e prendere i ricchi giacimenti di petrolio e gas che spuntano di qua e di là.

      Quindi se la prenda con i suoi Conterranei e la sua Monarchia Avariata del Nord prima di rivolgere la sua frustrazione e il suo odio ottuso(che nasconde solo invidia per la nostra millenaria civiltà mediterranea) verso di noi.

      Le vacanze intanto ti ricordo venite a farvele da noi.



      NORD LADRO

      'Quando si parla d’industria, l’immaginario collettivo pensa al Nord, pensa al triangolo industriale Milano, Genova, Torino, come se il Padreterno avesse eletto i padani a condurre l’economia, come se i meridionali fossero incapaci di produrre beni, ma solo in grado di consumare ricchezza.

      Leggendo le statistiche del primo censimento dell’unità d’Italia, ci accorgiamo che gli addetti nell’industria:

      erano 1.595.359 nel Regno delle Due Sicilie
      contro i 376.955 del Regno di Sardegna,
      i 465.003 della Lombardia,
      i 66.325 del Ducato di Parma,
      i 71.759 di Modena, Reggio Emilia e Massa,
      i 130.062 della Romagna,
      i 16.344 delle Marche,
      i 10.955 dell’Umbria,
      i 33.456 della Toscana.
      Questi sono dati forniti dal governo piemontese nel 1861 e quindi inconfutabili. 1.595.359 addetti nell’industria del Regno Borbonico contro 1.170.859 addetti del resto d’Italia.

      La Campania nel 1860 era tra le regioni più industrializzate del mondo ed oggi, dopo 150 anni di potere liberal massonico, è definita terra di camorra.'

      https://www.nexusedizioni.it/it/CT/il-massacro-di-napoli-e-del-regno-delle-due-sicilie-appunti-su-un-genocidio-5409


      Il Brigante del Sud

      Elimina
  4. Il Brigante del Sud, quanto scrive l'anonimo non rappresenta assolutamente il pensiero dei settentrionali ma quella che spesso è una reazione esasperata da parte dei vari fumagalli di fronte alla colonizzazione degli esposito. Reazione che non ci aiuta nella nostra battaglia per la liberazione dell'occupazione duosiciliana ma la rinsalda perché trattasi di insulti inutili e controproducenti.
    Ricordati che il Nord non ha invaso nessuno perché il Nord non esisteva. C'era un regno noto come Regno di Sardegna a guida piemontese che invase i vari stati della Penisola, occupando tanto la lombardia quanto la campania. Addirittura mezzo Nord, il Triveneto, venne invaso dopo l'occupazione del Regno delle Due Sicilie. Com'è possibile allora parlare di un Nord che invase il Sud? La domanda che devi porti è questa: quanti meridionali combatterono a Lissa e Custoza a fianco di lombardi e piemontesi per occupare il Veneto in nome dell'Italia? Quanti fecero lo stesso invadendo durante la prima guerra mondiale trentino e venezia giulia?
    L'Unità è merito/colpa del Piemonte ma l'elite piemontese non rappresentava affatto il suo popolo. Quasi un milione di piemontesi emigrò in tra il 1876 e il 1900. Inoltre: se questa elitè rappresentasse davvero il proprio popolo credi che lo avrebbe dato in pasto all'orda meridionale nel dopoguerra? Torino è una città a maggioranza meridionale, come d'altronde Milano (nel senso che la maggioranza dei residenti ha almeno 1 antenato nato nel Mezzogiorno). Perciò c'è un netto distacco tra popolo ed elitè. Ricordati che si lodano sempre i mille ma non si fa mai riferimento ai settentrionali che combatterono contro l'unità. Un esempio su tutti: l'esercito austriaco che distrusse la flotta italica a Lissa era composto da marinai veneti, lo stesso comandante austriaco era costretto a esprimersi in veneto per farsi capire dai suoi uomini.

    Dal 45 l'italia è sostanzialmente un regno duosiciliano più grande. Questo ovviamente non significa che il popolo del Mezzogiorno ne abbia beneficiato ma che sicuramente molti più meridionali abbiano beneficiato del nuovo corso dell'Italia rispetto a quanti settentrionali, o meglio piemontesi, abbiano beneficiato dell'Unità è cosa evidente. Basti pensare ai capoluoghi di provincia del centro-nord che sono sostanzialmente territori occupati e ai luoghi del potere ivi presenti che sono gestiti quasi esclusivamente da meridionali. Perciò ricordati che siete voi a essere venuti in massa da noi, oltretutto nella maggioranza dei casi senza che ce ne fosse bisogno. Infatti lo stato ha praticamente creato dei "mestieri" ad hoc e moltiplicato i vari enti pubblici e i posti nella pubblica amministrazione per voi. La marina di cui ti lamenti è quella creata da meridionali per meridionali, basti vedere i nomi, i volti e la statura media di coloro che ne fanno parte. Passando vicino alle reclute ogni settentrionale si rende conto di essere sotto occupazione.

    Sinceramente non invidio affatto la pur gloriosa civiltà del sud, anche perchè, nonostante i media, non esiste solo la bellezza del Mezzogiorno in Italia. E chi passa le vacanze nel sud è quasi sempre un meridionale (che sia di prima o seconda generazione non cambia nulla) residente nel nord. Rivendico semplicemente il mio diritto di essere libero, questa volta da occupanti più subdoli perchè definiti connazionali, un tempo me la sarei presa con i tedeschi.
    Mandi Mandi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'esasperazione o come la chiama lei on ogni caso non giustifica la cattiveria e il razzismo. Adesso vuoi vedere che noi del Sud ci siamo auto-occupati? Che il Sud sia il beneficiario unico della Unità di Italia farebbe sorridere se non ridere qualsiasi storico un po avveduto, basti pensare al solo petrolio di Sicilia e Basilicata che praticamente regaliamo a voi del Nord (Imprese e lavorazione del nord) e che da soli sono in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno nazionale. Poi non ho capito lasciando stare i mitologici Mille, ma Lombardi e Piemontesi di dove sono Meridionali ? O vuoi vedere che già all 'epoca avevano almeno un parente meridionale emigrato da quelle parti e quindi da considerarsi mezzosangue inquinati e quindi meridionali?
      Lei sembra interessarsi e parlare a nome solo di Veneti e Friulani, costituite per caso un solo popolo separato dal resto della penisola per caso? Non mi risulta che ne Austria ne Slovenia ne altri attualmente vi rivendichino come loro corregionari, e prima dell'Unità di Italia eravate uno Stato a parte?
      Le ricordo che poi a Sud c'è stata una rivolta repressa nel sangue che venne chiamata Brigantaggio ancora oggi considerati dai testi Unitari e da questo Stato alla stregua di malfattori. Non mi risulta un fenomeno simile dalle vostre parti.
      I principali teorici dell'Unità erano Settentrionali non Meridionali .
      Orsù ammetterà le sue pretese quantomeno controverse e su quali rivendicazioni particolari non si sa..... In base a cosa vorreste prevedere eccezioni solo per voi.


      Il Brigante del Sud

      Elimina
    2. Il Brigante del sud cerca di leggere i post prima di commentarli.
      Non hai capito assolutamente nulla di ciò che ho scritto. Ed è grave perché non mi esprimo in arabo.

      Ripeto:
      1) io stesso ho criticato il post dell'anonimo. Quello che ho detto è che questa è una reazione esagerata e controproducente a un problema reale. Poi, se per te il commento scritto dall'anonimo è razzista condivido la tua opinione. Se credi che il razzismo sia qualcosa del tipo "meridionali a casa" ti sbagli di grosso. E' osceno che una città come torino sia a maggioranza meridionale. E' vergognosa la presenza massiva di meridionali nel nord. Dopotutto come pensi che i napoletani reagirebbero di fronte all'ipotesi di una Napoli a maggioranza settentrionale? Malissimo, e giustamente. Io stesso non tollererei una Napoli padana perché non è più Napoli.
      E poi, diciamolo chiaramente, il razzismo non è altro che uno strumento politico.
      Leggi questo articolo https://www.ilnapolista.it/2017/11/belluno-vista-dal-club-napoli/
      Uno dei soci del Napoli club Belluno sostiene: «Nessuno lo dice, ma a Belluno c'è il più alto tasso di suicidi in Italia. Il 90% dei bellunesi fa uso di psicofarmaci o è alcolizzato»
      Insomma un napoletano residente a Belluno si permette di dire che praticamente tutti i bellunesi sono o alcolizzati o soggetti con disturbi psicologici. Non è questo razzismo? Perché nessuno ne ha mai parlato? Ci si lamenta del razzismo e non si riconosce d'essere razzisti. Immaginate ora se un bellunese avesse detto che il 90% dei napoletani è affiliato a qualche organizzazione a delinquere. Sarebbe successo il finimondo.

      2) Io ho scritto che l'Unità d'Italia è merito del regno di Sardegna a trazione piemontese. Dal 1945 l'Italia è sostanzialmente un Regno duosiciliano più grande perché sono cambiati i vertici. Proporzionalmente parlando sono stati di più i meridionali ad avere beneficiato del nuovo regno duosiciliano (1945) piuttosto che i settentrionali che hanno beneficiato dell'Unità (1861). Probabilmente anche per fattori esterni: massificazione. Infatti è chiaro che l'elite meridionale che governa l'Italia oggi è molto più ampia di quella settentrionale che governò l'Italia dall'Unità sino al periodo giolittiano. Ovviamente, ciò non significa che i meridionali complessivamente stiano bene oggi o che i settentrionali stessero bene ieri: tra elitè e popolo c'è sempre una frattura.

      3) Questa elitè meridionale, piuttosto ampia ed eterogenea perché nata anche grazie alla massificazione, comanda in tutto il centro-nord italia. Nelle grandi città la sua presenza non è avvertita perché moltissimi meridionali sono lavoratori come noi. Invece nelle piccole e medie città capoluogo e più in generale nelle regioni non colpite da immigrazione massiva è chiaramente avvertibile. Io stesso ti garantisco che tutti i meridionali che conosco sono individui ben più ricchi della media, gente che ci comanda, che fa quello che vuole, va in pensione prima etc. Nessuno di loro ha subito le conseguenze del disastro del 2008 e non patiranno le conseguenze di ciò che accade oggi. Se fanno studi solo sull'integrazione dei meridionali nel triangolo industriale è perché non vogliono mostrare al pubblico questa realtà.

      4) il mio intento era dire che moltissimi meridionali invasero il Veneto nel 1866 insieme a lombardi e piemontesi. Che cosa hai capito solo tu e dio lo sapete.

      5) 3 milioni e mezzo di settentrionali emigrarono verso l'estero dal 1876 al 1900. Questo per farti capire quanto l'elite piemontese si interessasse dei settentrionali e in particolare dei piemontesi.


      Elimina
    3. 6) Io pretendo solo di vivere come i miei antenati nella mia terra e con la mia gente. Pretendo di essere rappresentato a dovere, non dai Gennaro Esposito. Pretendo di non essere comandato dai Gennaro Esposito. Pretendo di non subire un costante lavaggio del cervello attraverso mezzi di comunicazione che riducono l'italiano all'italiano del sud. Pensare in questi termini non significa essere anti-italiano perché de facto ci stiamo opponendo alla distruzione dell'italia tramite meridionalizzazione, non all'italia come tale.
      Mandi Mandi

      Elimina
    4. Mi pare che lei chiede qualcosa di non ottenibile se rimaniamo sotto questa entità statale di marca savoiarda, come io non otterrò il diritto ad avere un lavoro e mettere una famiglia al Sud di un giovane meridionale e di poter gestire le risorse anche naturali della nostra terra. Purtroppo ci fermiamo al razzismo e all 'odio reciproco quando le due indipendenze del nord e quella a Sud potrebbero collaborare. Non so che dirle, neanche prima rappresentavate un entità statale in grado di opporsi ai Savoiardi questo intendevo, invece noi eravamo uno Stato ma stia tranquillo che non c'entra niente il Regno delle due Sicilie con l'attuale Italia. Per questo Stato eravamo e siamo inferiori da sottomettere.

      Il Brigante del Sud

      Elimina
    5. Il Brigante del Sud sono completamente d'accordo con quanto hai scritto. Con il termine "nuovo regno duosiciliano" intendo riferirmi al fatto che il potere in Italia è nelle mani di una elitè originaria del Mezzogiorno oggi. Poi l'indipendenza del nord è una cazzata per come è stata proposta perché i nuovi cittadini di questo fantasmagorico stato sarebbero tutti gli italiani residenti. Cioè rischiamo di diventare come il Messico, indipendente dalla Spagna de iure ma dipendente de facto perché i messicani hanno tutti origini spagnole, così come gli italiani del (centro-)nord rischiano di avere, nel giro di 3 generazioni, tutti almeno parziali origini meridionali. Considera che nel nord Italia i settentrionali residenti dovrebbero essere 12, massimo 13 milioni circa; l'età media può essere anche di 60 anni. Ogni anno nascono meno di 100mila settentrionali. E' evidente che stiamo per estinguerci. Invece il Sud può risollevarsi perché ha un futuro davanti a sè, proprio perché i meridionali sono ancora tali.
      Mandi Mandi

      Elimina
    6. L'Italia si è meridionalizzata questo è vero, un modello culturale non fatto di cultura ma regredito e imbarbarito, I meridionali si sono espansi al Nord, un Italia che è identificata all'estero col sud e in particolare con le organizzazioni criminali che non si può non dire prendono piede dal sud, un indipendenza per il Nord non può che parlare per la salvaguardia del suo popolo propio per invertire il modello dominante di carattere invasore e peggiorativo di questo stato Savoiardo e non può che far bene di riflesso anche al Sud che viene commiserato e tenuto sotto ricatto da questi prepotenti.

      Il Brigante del Sud

      Elimina